Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Siracide 4


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BIBBIA RICCIOTTILA SACRA BIBBIA
1 - Figliuolo, non fraudare il, povero delle limosine, e non volger via i tuoi occhi dal povero.1 Figlio, non defraudare il povero del necessario alla vita e non fare aspettare gli occhi che dicono bisogno.
2 Non disprezzar l'uomo che ha fame, e non esasperare il povero nella sua penuria.2 Non disprezzare chi ha fame e non esasperare chi è in difficoltà.
3 Non affliggere il cuore del bisognoso, nè differire il dono a chi è in angustia.3 Non esacerbare il cuore esasperato e non rifiutare un dono a chi chiede.
4 Non rigettar la preghiera del tribolato, nè rivolger la tua faccia dal povero.4 Non respingere l'afflitto che ti supplica e non stornare la faccia dal povero.
5 Dal bisognoso non rivolger gli occhi con ira, e non dar ansa, a chi ti chiede, di maledirti dietro le spalle.5 Non sviare l'occhio dal bisognoso, per non dargli motivo di maledirti:
6 Perchè di colui che ti maledice nell'amarezza dell'anima sua, sarà esaudita la preghiera, e l'esaudirà il suo creatore.6 se ti maledice nell'amarezza del suo cuore, Colui che l'ha fatto esaudirà la sua preghiera.
7 Renditi amabile alla comunità de' poveri e dinanzi all'anziano umilia l'anima tua e dinanzi al magnate umilia il tuo capo.7 Renditi amabile con l'assemblea, ma con le autorità umilia il tuo capo.
8 Presta al povero senza fastidio l'orecchio, e soddisfa al tuo debito, e rispondigli amichevolmente con mansuetudine.8 Piega verso il povero il tuo orecchio e rispondigli miti parole di pace.
9 Strappa l'oppresso di mano all'oppressore, e non rincresca ciò all'anima tua,9 Libera l'oppresso dalla mano dell'oppressore, senza essere timido nel dare il giudizio.
10 quando tu giudichi, sii per gli orfani misericordioso come un padre, e come uno sposo sii per la madre loro.10 Sii un padre per gli orfani e come un marito per le loro madri: così sarai tu vero figlio dell'Altissimo, che ti amerà più di tua madre.
11 E tu sarai come un docile figliuolo dell'Altissimo, e ti compatirà più che una madre.11 La sapienza fa crescere i suoi figli e ha cura di quanti la cercano.
12 La Sapienza ispira la vita al suoi figliuoli, e si dà cura di quei che la cercano, e va loro innanzi nella via della giustizia,12 Chi l'ama, ama la vita, si rallegreranno quanti l'aspettano prima dell'aurora.
13 Chi ama lei, ama la vita, e chi di buon mattino si leva in cerca di lei, ne conseguirà le dolcezze.13 Chi la possiede erediterà la gloria, dovunque vada, il Signore lo benedirà.
14 Chi la possiede, erediterà la vita, e dovunque egli entri, ci sarà la benedizione del Signore.14 Chi vi si consacra serve il Santo, il Signore ama quanti l'amano.
15 Quei che son devoti a lei, rendon culto al Santo, e quel che l'amano, li ama il Signore.15 Chi le è docile giudicherà le nazioni, e chi la coltiva avrà la casa tranquilla.
16 Chi dà retta a lei, giudicherà le nazioni, e chi mira a lei, riposerà al sicuro.16 Se uno le s'affida, l'avrà in possesso, e ne saranno forniti i suoi discendenti.
17 Se confiderà in lei, l'avrà in retaggio, e in saldo possesso ne resteranno i suoi discendenti.17 Dapprima lo farà camminare per vie tortuose, mettendogli addosso paura e trepidazione, lo tormenterà con la sua disciplina; prima di affidarsi a lui lo metterà alla prova con i suoi decreti;
18 L'accompagna invero in mezzo alla tentazione e lo staccia sulle prime,18 ma dopo un poco a lui farà ritorno e lo rallegrerà, gli farà noti i suoi segreti.
19 e timore e scoraggiamento e prove gli manda addosso, e lo tormenta con le molestie della sua disciplina, finché abbia saggiato i suoi pensieri [con le sue prescrizioni] e si fidi dell'unimo suo.19 Se poi lui si allontana, essa l'abbandona e lo consegna nelle mani della sua rovina.
20 Allora lo ristora e s'apre una via diritta verso di lui e lo ricrea,20 Tenuto conto di quest'epoca, guardati dal male, senza vergognarti di te stesso:
21 e gli rivela i suoi segreti, e accumula su lui tesori di scienza e d'intelligenza della giustizia.21 perché c'è una vergogna che conduce al peccato e c'è una vergogna che porta gloria e grazia.
22 Ma s'egli si svia, essa l'abbandona, e lo dà in mano del suo nemico.22 Non rinnegare te stesso per riguardo agli altri, non essere timido quando rischi la rovina.
23 Figliuolo, custodisci il tempo e guardati dal male,23 Non evitare la parola quando è necessaria, e non nascondere la tua sapienza,
24 e per l'anima tua non ti vergognar di dire il vero.24 perché nella parola si riconosce la sapienza e l'istruzione nel detto della lingua.
25 Perchè e' è una vergogna che si trae dietro il peccato, e c'è una vergogna che porta gloria e grazia.25 Non contrastare la verità, ma vergognati della tua ignoranza.
26 Non usar parzialità a danno di te stesso, nè bugie contro l'anima tua,26 Non vergognarti per ammettere i tuoi peccati e non opporti alla corrente del fiume.
27 e non aver riguardi per il prossimo nelle sue cadute27 Non sottometterti allo stolto e non aver soggezione del potente.
28 Non rattener la parola nel tempo salutare, e non nasconder la tua sapienza nella sua nobiltà.28 Lotta per la verità sino alla morte e il Signore Dio combatterà al tuo fianco.
29 Perchè nel parlare si riconosce la sapienza, e il senno e la sapienza e il sapere nella parola dell'uomo sensato: e la conferma sta nelle opere di giustizia.29 Non essere temerario con la lingua e poi pigro e inerte nelle opere.
30 Non contradire alle parole di verità in niun modo, e vergognati della tua ignoranza.30 Non essere come un leone nella tua casa e non fare l'eroe davanti ai tuoi servi.
31 Non aver rossore di confessar i tuoi falli, e non ti sottomettere ad alcuno per [far] peccato.31 Non sia la tua mano tesa per prendere e chiusa nel rendere.
32 Non resistere in faccia al potente, e non tentar [di lottare] contro l'impeto del fiume.
33 Per la giustizia lotta con tutta l'anima tua, sino alla morte combatti per la giustizia, e Iddio combatterà per te i tuoi nemici.
34 Non esser precipitoso con la tua lingua, e buono a nulla e indolente nelle tue azioni.
35 Non esser come un leone in casa tua, mettendo a soqquadro i tuoi domestici, e opprimendo i tuoi sottoposti.
36 Non sia la tua mano stesa a ricevere e contratta a dare.