Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Siracide 4


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 - Figliuolo, non fraudare il, povero delle limosine, e non volger via i tuoi occhi dal povero.1 Figlio, non rifiutare al povero il necessario per la vita,
non essere insensibile allo sguardo dei bisognosi.
2 Non disprezzar l'uomo che ha fame, e non esasperare il povero nella sua penuria.2 Non rattristare chi ha fame,
non esasperare chi è in difficoltà.
3 Non affliggere il cuore del bisognoso, nè differire il dono a chi è in angustia.3 Non turbare un cuore già esasperato,
non negare un dono al bisognoso.
4 Non rigettar la preghiera del tribolato, nè rivolger la tua faccia dal povero.4 Non respingere la supplica del povero,
non distogliere lo sguardo dall’indigente.
5 Dal bisognoso non rivolger gli occhi con ira, e non dar ansa, a chi ti chiede, di maledirti dietro le spalle.5 Da chi ti chiede non distogliere lo sguardo,
non dare a lui l’occasione di maledirti,
6 Perchè di colui che ti maledice nell'amarezza dell'anima sua, sarà esaudita la preghiera, e l'esaudirà il suo creatore.6 perché se egli ti maledice nell’amarezza del cuore,
il suo creatore ne esaudirà la preghiera.
7 Renditi amabile alla comunità de' poveri e dinanzi all'anziano umilia l'anima tua e dinanzi al magnate umilia il tuo capo.7 Fatti amare dalla comunità
e davanti a un grande abbassa il capo.
8 Presta al povero senza fastidio l'orecchio, e soddisfa al tuo debito, e rispondigli amichevolmente con mansuetudine.8 Porgi il tuo orecchio al povero
e rendigli un saluto di pace con mitezza.
9 Strappa l'oppresso di mano all'oppressore, e non rincresca ciò all'anima tua,9 Strappa l’oppresso dal potere dell’oppressore
e non essere meschino quando giudichi.
10 quando tu giudichi, sii per gli orfani misericordioso come un padre, e come uno sposo sii per la madre loro.10 Sii come un padre per gli orfani,
come un marito per la loro madre:
sarai come un figlio dell’Altissimo,
ed egli ti amerà più di tua madre.
11 E tu sarai come un docile figliuolo dell'Altissimo, e ti compatirà più che una madre.11 La sapienza esalta i suoi figli
e si prende cura di quanti la cercano.
12 La Sapienza ispira la vita al suoi figliuoli, e si dà cura di quei che la cercano, e va loro innanzi nella via della giustizia,12 Chi ama la sapienza ama la vita,
chi la cerca di buon mattino sarà ricolmo di gioia.
13 Chi ama lei, ama la vita, e chi di buon mattino si leva in cerca di lei, ne conseguirà le dolcezze.13 Chi la possiede erediterà la gloria;
dovunque vada, il Signore lo benedirà.
14 Chi la possiede, erediterà la vita, e dovunque egli entri, ci sarà la benedizione del Signore.14 Chi la venera rende culto a Dio, che è il Santo,
e il Signore ama coloro che la amano.
15 Quei che son devoti a lei, rendon culto al Santo, e quel che l'amano, li ama il Signore.15 Chi l’ascolta giudicherà le nazioni,
chi le presta attenzione vivrà tranquillo.
16 Chi dà retta a lei, giudicherà le nazioni, e chi mira a lei, riposerà al sicuro.16 Chi confida in lei l’avrà in eredità,
i suoi discendenti ne conserveranno il possesso.
17 Se confiderà in lei, l'avrà in retaggio, e in saldo possesso ne resteranno i suoi discendenti.17 Dapprima lo condurrà per vie tortuose,
gli incuterà timore e paura,
lo tormenterà con la sua disciplina,
finché possa fidarsi di lui e lo abbia provato con i suoi decreti;
18 L'accompagna invero in mezzo alla tentazione e lo staccia sulle prime,18 ma poi lo ricondurrà su una via diritta e lo allieterà,
gli manifesterà i propri segreti.
19 e timore e scoraggiamento e prove gli manda addosso, e lo tormenta con le molestie della sua disciplina, finché abbia saggiato i suoi pensieri [con le sue prescrizioni] e si fidi dell'unimo suo.19 Se invece egli batte una falsa strada, lo lascerà andare
e lo consegnerà alla sua rovina.
20 Allora lo ristora e s'apre una via diritta verso di lui e lo ricrea,20 Tieni conto del momento e guàrdati dal male,
e non avere vergogna di te stesso.
21 e gli rivela i suoi segreti, e accumula su lui tesori di scienza e d'intelligenza della giustizia.21 C’è una vergogna che porta al peccato
e c’è una vergogna che porta gloria e grazia.
22 Ma s'egli si svia, essa l'abbandona, e lo dà in mano del suo nemico.22 Non usare riguardi a tuo danno
e non arrossire a tua rovina.
23 Figliuolo, custodisci il tempo e guardati dal male,23 Non astenerti dal parlare quando è necessario
e non nascondere la tua sapienza per bellezza,
24 e per l'anima tua non ti vergognar di dire il vero.24 poiché dalla parola si riconosce la sapienza
e l’istruzione dai detti della lingua.
25 Perchè e' è una vergogna che si trae dietro il peccato, e c'è una vergogna che porta gloria e grazia.25 Non contrastare la verità,
ma arrossisci della tua ignoranza.
26 Non usar parzialità a danno di te stesso, nè bugie contro l'anima tua,26 Non vergognarti di confessare i tuoi peccati
e non opporti alla corrente di un fiume.
27 e non aver riguardi per il prossimo nelle sue cadute27 Non sottometterti a un uomo stolto,
non essere parziale a favore di un potente.
28 Non rattener la parola nel tempo salutare, e non nasconder la tua sapienza nella sua nobiltà.28 Lotta sino alla morte per la verità,
il Signore Dio combatterà per te.
29 Perchè nel parlare si riconosce la sapienza, e il senno e la sapienza e il sapere nella parola dell'uomo sensato: e la conferma sta nelle opere di giustizia.29 Non essere arrogante nel tuo linguaggio,
fiacco e indolente nelle opere.
30 Non contradire alle parole di verità in niun modo, e vergognati della tua ignoranza.30 Non essere come un leone nella tua casa
e capriccioso con i tuoi servi.
31 Non aver rossore di confessar i tuoi falli, e non ti sottomettere ad alcuno per [far] peccato.31 La tua mano non sia tesa per prendere
e poi chiusa nel restituire.
32 Non resistere in faccia al potente, e non tentar [di lottare] contro l'impeto del fiume.
33 Per la giustizia lotta con tutta l'anima tua, sino alla morte combatti per la giustizia, e Iddio combatterà per te i tuoi nemici.
34 Non esser precipitoso con la tua lingua, e buono a nulla e indolente nelle tue azioni.
35 Non esser come un leone in casa tua, mettendo a soqquadro i tuoi domestici, e opprimendo i tuoi sottoposti.
36 Non sia la tua mano stesa a ricevere e contratta a dare.