Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Proverbi 23


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BIBBIA RICCIOTTIVULGATA
1 - Quando sederai commensale di qualche signore, sta' attento a ciò che ti vien posto dinanzi.1 Quando sederis ut comedas cum principe,
diligenter attende quæ apposita sunt ante faciem tuam.
2 E mettiti il coltello in gola, se pure hai la padronanza dei tuoi sentimenti.2 Et statue cultrum in gutture tuo :
si tamen habes in potestate animam tuam.
3 Non essere ingordo delle sue vivande, esse sono cibo traditore.3 Ne desideres de cibis ejus,
in quo est panis mendacii.
4 Non t'affannare per ammassar ricchezze, e moderati nelle tue speculazioni.4 Noli laborare ut diteris,
sed prudentiæ tuæ pone modum.
5 Non alzar gli sguardi alle ricchezze che non puoi avere, perchè metteranno le ali come le aquile e voleranno per aria.5 Ne erigas oculos tuos ad opes quas non potes habere,
quia facient sibi pennas quasi aquilæ, et volabunt in cælum.
6 Non andar a mensa dall'uomo invidioso, e non agognare le sue vivande;6 Ne comedas cum homine invido,
et ne desideres cibos ejus :
7 poichè esso a guisa di un indovino e d'un maliardo, calcola di scoprir terreno.«Mangia e bevi» ti dirà, ma l'animo suo non è con te.7 quoniam in similitudinem arioli et conjectoris
æstimat quod ignorat.
Comede et bibe, dicet tibi ;
et mens ejus non est tecum.
8 I bocconi che mangiasti li avrai a rivomitare e avrai sprecato i tuoi detti piacevoli.8 Cibos quos comederas evomes,
et perdes pulchros sermones tuos.
9 Alle orecchie dello stolto, non parlare, perchè sprezzerà il senno delle tue parole.9 In auribus insipientium ne loquaris,
qui despicient doctrinam eloquii tui.
10 Non toccare i termini del pupillo e non penetrare nel podere dell'orfano.10 Ne attingas parvulorum terminos,
et agrum pupillorum ne introëas :
11 Il loro tutore è uno valente egli difenderà contro di te la loro causa.11 propinquus enim illorum fortis est,
et ipse judicabit contra te causam illorum.
12 Applica il tuo cuore alla dottrina e le tue orecchie alle parole della scienza.12 Ingrediatur ad doctrinam cor tuum,
et aures tuæ ad verba scientiæ.
13 Non sottrarre il fanciullo alla disciplina, se anche l'avrai percosso con la verga, non morrà.13 Noli subtrahere a puero disciplinam :
si enim percusseris eum virga, non morietur.
14 Tu lo picchierai con la verga, ma lo scamperai dall'inferno.14 Tu virga percuties eum,
et animam ejus de inferno liberabis.
15 Figliuol mio, se l'animo tuo sarà saggio, teco si rallegrerà il cuore altresì a me,15 Fili mi, si sapiens fuerit animus tuus,
gaudebit tecum cor meum :
16 e le mie viscere esulterannoalle parole delle tue labbra piene di rettitudine.16 et exsultabunt renes mei,
cum locuta fuerint rectum labia tua.
17 Il cuor tuo non invidi la sorte dei peccatori; sia anzi nel timor di Dio tutto il dì,17 Non æmuletur cor tuum peccatores,
sed in timore Domini esto tota die :
18 poichè avrai una speranza nell'avvenire e la tua aspettazione non sarà delusa.18 quia habebis spem in novissimo,
et præstolatio tua non auferetur.
19 Ascolta, figliuol mio, e sii saggio, e istrada diritto il cuor tuo.19 Audi, fili mi, et esto sapiens,
et dirige in via animum tuum.
20 Non frequentare i conviti dei bevitorinè le gozzoviglie dei mangiatori di carne a scialo;20 Noli esse in conviviis potatorum,
nec in comessationibus eorum qui carnes ad vescendum conferunt :
21 perchè quei che spendono il tempo e lo scotto a bere, immiseriscono, e la sonnolenza vestirà di cenci.21 quia vacantes potibus et dantes symbola consumentur,
et vestietur pannis dormitatio.
22 Ascolta tuo padre ch'è quegli che t'ha generato e non sprezzare tua madre, perchè vecchia.22 Audi patrem tuum, qui genuit te,
et ne contemnas cum senuerit mater tua.
23 Acquista la verità e non venderela saggezza, la dottrina e l'intelligenza.23 Veritatem eme, et noli vendere sapientiam,
et doctrinam, et intelligentiam.
24 Immensamente esulta il padre del giusto, chi generò un saggio, avrà letizia in esso.24 Exsultat gaudio pater justi ;
qui sapientem genuit, lætabitur in eo.
25 Possa gioire e tuo padre e tua madre, anzi tripudiare colei ch'è tua genitrice.25 Gaudeat pater tuus et mater tua,
et exsultet quæ genuit te.
26 O figlio mio, il cuor tuo dallo a me ed i tuoi occhi stian fissi nelle mie vie,26 Præbe, fili mi, cor tuum mihi,
et oculi tui vias meas custodiant.
27 perchè una fossa profonda è la meretrice e la donna d'altri un angusto pozzo,27 Fovea enim profunda est meretrix,
et puteus angustus aliena.
28 si pone in agguato sulla via come un ladro e quelli che vede incauti, li uccide.28 Insidiatur in via quasi latro,
et quos incautos viderit, interficiet.
29 Per chi i guai? pel padre di chi gli «ahi»? per chi le baruffe? per chi gli stramazzoni? per chi le percosse per un nonnulla? per chi l'appannamento degli occhi?29 Cui væ ? cujus patri væ ?
cui rixæ ? cui foveæ ?
cui sine causa vulnera ? cui suffusio oculorum ?
30 Non sono forse per quelli che s'indugiano tra il vino, che sono assidui a tracannare bicchieri?30 nonne his qui commorantur in vino,
et student calicibus epotandis ?
31 Non rimirare il vino quando biondo spuma, quando nel vetro il suo colore sfavilla. S'insinua soavemente,31 Ne intuearis vinum quando flavescit,
cum splenduerit in vitro color ejus :
ingreditur blande,
32 ma infine morderà come una serpe e diffonderà il suo veleno come una vipera.32 sed in novissimo mordebit ut coluber,
et sicut regulus venena diffundet.
33 Gli occhi tuoi vedranno cose strane, e il tuo cuore parlerà alla rovescia;33 Oculi tui videbunt extraneas,
et cor tuum loquetur perversa.
34 e sarai come uno che dorme in alto mare e come un pilota assopito che ha perduto il timone.34 Et eris sicut dormiens in medio mari,
et quasi sopitus gubernator, amisso clavo.
35 Dirai: «Mi hanno bastonato, ma non sentii dolore, mi hanno strascinato ma e io non me ne accòrsi: quando mi sveglierò per cercar del vino ancora?».35 Et dices : Verberaverunt me, sed non dolui ;
traxerunt me, et ego non sensi.
Quando evigilabo, et rursus vina reperiam ?