Scrutatio

Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

Siracide 25


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BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 Tre cose son secondo il mio cuore, le quali sono approvate da Dio, e dagli uomini.1 Di tre cose è innamorata la mia anima, son belle dinanzi al Signore e agli uomini: la concordia tra fratelli, l'amicizia tra vicini, l'uomo e la donna tra loro in armonia.
2 La concordia de' fratelli, e l'amore de' prossimi, e un marito, e una moglie ben uniti tra loro.2 Tre specie di gente ha odiato la mia anima e ho detestato molto la loro vita: il povero superbo, il ricco bugiardo, il vecchio adultero per mancanza di senno.
3 Tre specie di persone sono in odio all'anima mia, e mi stomacano i loro costumi.3 Se non hai raccolto nella giovinezza, che pensi di trovare nella vecchiaia?
4 Il povero superbo, il ricco mendace, e il vecchio stolto, e senza prudenza.4 Ai bianchi capelli s'addice il giudizio, agli anziani dare il giusto consiglio.
5 Quello, che tu non raunasti nella tua gioventù, come tel troverai nella tua vecchiezza?5 Ai vecchi s'addice la sapienza, agli uomini eminenti la riflessione e il consiglio.
6 Quanto bell'ornamento per la canizie è il saper giudicare, e pe' vecchi il saper dare consigli!6 Corona dei vecchi è la molta esperienza, il timore del Signore è il loro vanto.
7 Quanto bene sta la sapienza all'età avanzata, ed a que', che sono in dignità, l'intelligenza, e il consiglio!7 Nove cose penso felici nel mio cuore, e la decima la dico con la bocca: un uomo soddisfatto dei figli, chi vive fino a vedere il crollo dei nemici;
8 Corona de' vecchi è la molta sperienza, e la loro gloria il timore di Dio.8 felice il marito della donna intelligente, chi non ara con il bue e l'asino insieme, chi non incespica con la lingua, chi non deve servire un padrone indegno di lui,
9 Nove cose ho io stimato assai, e di esse nissuno avrà cattivo concetto in cuor suo, e la decima la aununzierò agli uomini colla mia lingua.9 felice chi ha trovato la prudenza, chi parla a orecchi che ascoltano;
10 Un uomo, il quale ha consolazione da' figliuoli, e uno che vive, e vede la ruina de' suoi nemici.10 come è grande chi trova la sapienza, ma non più grande di chi teme il Signore!
11 Beato colui, che convive con una donna assennata, e quegli, che non ha peccato colla sua lingua, e quegli, che non è stato servo di persone indegne di lui.11 Il timore del Signore eccelle su tutto: a chi paragonerò chi lo possiede?
12 Beato chi trova un vero amico, e chi espone la giustizia a un orecchio, che ascolta.12 Qualsiasi ferita, eccetto quella del cuore, qualsiasi male, eccetto quello di una donna;
13 Quanto è beato chi trova la sapienza, e la scienza! ma nissuno supera colui, che teme Dio:13 qualsiasi disgrazia, eccetto quella delle rivali, qualsiasi vendetta, eccetto quella delle emule.
14 Il timore di Dio si alza sopra tuttele cose.14 Non c'è veleno peggiore di quello del serpente, e non c'è odio peggiore di quello d'una donna.
15 Beato l'uomo, a cui è stata dato il dono del timore di Dio: chi n'ha il possesso a qual cosa mai lo paragoneremo!15 Preferisco abitare col leone e il dragone che abitare con una donna perfida.
16 Il timore di Dio è il principio dell'amore di lui, ma a lui dee congiuugersi il principio della fede.16 La cattiveria deforma l'aspetto d'una donna, e oscura il suo volto come quello di un'orsa.
17 La tristezza del cuore è piaga somma; e la malvagità della donna è la somma malizia.17 Suo marito siede con i vicini e, senza volerlo, geme amaramente.
18 L'uomo tollererà qualunque piaga, ma non la piaga del cuore.18 Niente è più brutto della donna perfida, è sorte del peccatore imbattersi in essa.
19 E qualunque malvagità, ma non la malvagità della donna:19 Come sabbiosa salita per i piedi di un vecchio è la donna loquace per l'uomo quieto.
20 E qualunque afflizione, ma non quella, che viene da quelli, che odiano:20 Non t'affascini la bellezza d'una donna, né ti prenda passione per essa.
21 E qualunque pena, ma non quella, che danno i nemici.21 C'è collera, vituperio e vergogna senza fine per l'uomo mantenuto dalla moglie.
22 Non v'ha testa peggiore della testa del serpente:22 Cuore afflitto, volto malinconico e ferita del cuore è la donna perfida.
23 E non è sdegno peggiore di quel della donna. Vorrei piuttosto coabitare con un lione, e con un dragone, che con una donna malvagia.23 Mani paralizzate e ginocchia disciolte ha l'uomo se la moglie non lo rallegra.
24 La malignità della donna cangia il suo volto, e rende fosco il suo visaggio come di un orso, ed ella diventa del colore di un sacco da duolo.24 Dalla donna è l'origine del peccato e per causa sua tutti moriamo.
25 Il marito di lei in mezzo a' suoi vicini geme, e ascolta, e sospira pian piano.25 Non dare all'acqua via d'uscita né libertà di parola alla donna perfida.
26 Leggera è qualunque malizia in paragone della malizia della donna, tocchi ella in sorte a un peccatore.26 Se non cammina al cenno della mano, separala dalla tua carne.
27 Quello, che è ai piedi di un vecchio il salire un monte di sabbia, lo è all'uomo tranquillo una donna linguacciuta.
28 Non badare alla beltà della donna, e non desiderare la donna per la sua bellezza.
29 Grande è l'ira della donna, e l'inverecondia, e la ignominia.
30 Se la donna ha il comando, è ribelle al marito.
31 La mala donna affligge il cuore, attrista il volto, e impiaga il cuor del marito.
32 La donna, che non fa il marito felice, gli snerva le braccia, e gli indebolisce le ginocchia.
33 Dalla donna ebbe principio il peccato, e per lei muojamo tutti.
34 Non lasciare un foro nemmen piccolo alla tua acqua, né alla donna malvagia la permissione di andar fuori.
35 Se ella non cammina sotto la tua direzione, ella ti svergognerà in faccia a' tuoi nemici.
36 Separala dal tuo convitto, affinchè non si prenda sempre giuoco di te.