Ecclésiaste 7

JERUSALEM	BIBBIA VOLGARE
1 Mieux vaut un nom que l'huile fine, et le jour de la mort que le jour de la naissance.	1 Che mestiero fa all' uomo andare cercando maggiori cose, con ciò sia cosa ch' egli non sa che a lui si debbia incontrare nel tempo della sua vita, nella quale egli è sì come peregrino, il quale tempo trapassa come ombra? or chi gli potrà indovinare quello che gl' interverrà dopo la morte sua sotto il sole?
2 Mieux vaut aller à la maison du deuil qu'à la maison du banquet, puisque c'est la fin de touthomme; ainsi le vivant y réfléchira.	2 Onde è meglio avere buona nominanza (e buona fama), che none avere (buone cose e odorifere, e) unguenti degnissimi; e meglio è il dì della morte, che lo dì che [si] nasce.
3 Mieux vaut le chagrin que le rire, car avec un triste visage on peut avoir le coeur joyeux.	3 Meglio è andare alla casa del pianto, che al convito del maggiore; per ciò che [nel] la casa dove si piagne (il morto) si ricorda l'uomo della morte (dell' uomo), e infino ch' elli vive sì puote ripensare quello che li puote avvenire.
4 Le coeur du sage est dans la maison du deuil, le coeur des insensés, dans la maison de la joie.	4 Così meglio è ira che riso; imperò che l'ira sì è tristizia della faccia, e castiga l'animo di colui il quale ha mancato (e fatto follia).
5 Mieux vaut écouter la semonce du sage qu'écouter le chant de l'insensé;	5 Dove sono li savi, sì sta il cuore tristo; e dove sono li stolti, sì è grande (ghignare e) letizia.
6 car tel le bruit des épines sous le chaudron, tel est le rire de l'insensé, et cela aussi est vanité.	6 Meglio è essere castigato per savio uomo, che essere ingannato da lusinghe del stolto.
7 Mais l'oppression rend fou le sage et un présent perd le coeur.	7 Imperò come scoppiano e' pruni (e le spine) che ardono sotto i laveggi, così è il riso dello stolto; ancora questo si è vanitade.
8 Mieux vaut la fin d'une chose que son début, mieux vaut la patience que la prétention.	8 Il dispregio fa adirare il savio, e fagli perdere il vigore del cuore suo.
9 Ne te hâte pas de t'irriter, car l'irritation habite au coeur des insensés.	9 Meglio è lo fine della orazione, che il principio. Migliore è lo paziente dello presontuoso.
10 Ne dis pas: "Comment se fait-il que le passé fut meilleur que le présent?" Car ce n'est pas lasagesse qui te fait poser cette question.	10 Non essere agevole a crucciarti; imperò che l'ira sta (troppo) nel seno delli stolti.
11 La sagesse est bonne comme un héritage, elle profite à ceux qui voient le soleil.	11 Non dire: o per che cagione fue il temporale antico migliore che questo d' ora? imperò che questa sì è stolta questione (e matta).
12 Car l'abri de la sagesse vaut l'abri de l'argent, et l'avantage du savoir, c'est que la sagesse faitvivre ceux qui la possèdent.	12 Utile cosa è la sapienza colle ricchezze (e buona); e più fa pro' a coloro che veggiono il sole.
13 Regarde l'oeuvre de Dieu: qui pourra donc redresser ce qu'il a courbé?	13 Sì come per senno (e per sapere) si difende l'uomo, così per danari; e questo vantaggia lo ammaestramento e sapienza, però ch' ella dà vita a chi l' hae.
14 Au jour du bonheur, sois heureux, et au jour du malheur, regarde: Dieu a bel et bien fait l'un etl'autre, afin que l'homme ne trouve rien derrière soi.	14 Or ti ripensa delle opere (del giudicio) di Dio; e vedrai che non è niuno uomo il quale possa castigare colui il quale Iddio (non aiuta, anzi lo) dispregia.
15 J'ai tout vu, en ma vie de vanité: le juste périr dans sa justice et l'impie survivre dans sonimpiété.	15 Nel buono tempo (nel tempo prospero) godi i beni tuoi, e guàrdati dal tempo delle avversitadi; così fece Iddio il die buono, come fece il die reo, acciò che l'uomo non abbia donde si rammaricare.
16 Ne sois pas juste à l'excès et ne te fais pas trop sage, pourquoi te détruirais-tu?	16 Tutte queste cose vidi nel tempo della vanità mia; l'uomo giusto si lascia uccidere per amore di giustizia; ma chi è empio (e malvagio) vive molto tempo per la sua empietade.
17 Ne te fais pas méchant à l'excès et ne sois pas insensé, pourquoi mourir avant ton temps?	17 Non volere essere troppo giusto; e non volere sapere più che ti sia richiesto, acciò che non ti spaventi.
18 Il est bon de tenir à ceci sans laisser ta main lâcher cela, puisque celui qui craint Dieu trouveral'un et l'autre.	18 Non fare troppe rie cose; e non essere stolto, per non morire inanzi il tempo.
19 La sagesse rend le sage plus fort que dix gouverneurs dans une ville.	19 Bene è a te, se aiuti sostenere lo giusto, e farai a lui bene del tuo; imperò che chi ha timore di Dio non sarà niquitoso, (ma fa quello che ha a fare).
20 Il n'est pas d'homme assez juste sur la terre pour faire le bien sans jamais pécher.	20 La sapienza conforta il savio più che X signori di cittadi.
21 D'ailleurs ne prête pas attention à toutes les paroles qu'on prononce, ainsi tu n'entendras pas tonserviteur te maudire.	21 Non è alcuno uomo sopra terra, il quale faccia (sì e) tanto bene, ch' elli non pecchi.
22 Car bien des fois ton coeur a su que toi aussi avais maudit les autres.	22 Non porre orecchie ad ogni parola che si dice, acciò che non odi il servo tuo, quando ti biastema.
23 Tout cela, j'en ai fait l'épreuve par la sagesse; j'ai dit: "Je serai sage", mais c'est hors de maportée!	23 Però che tu sai bene, che tu biastemi (lui e) altrui spesse volte.
24 Hors de portée ce qui fut; profond! profond! Qui le découvrira?	24 (Or sappi che) io ho provato nella sapienza (e tentato) ogni cosa, e dissi: diventerò saccente; ma (bene mi è venuto fallito, però che) la sapienza sì fnggì da lungi,
25 J'en suis venu, en mon coeur, à connaître, à explorer et à m'enquérir de la sagesse et de laréflexion, à reconnaître le mal pour une chose insensée et la folie pour une sottise.	25 più che non era dinanzi : or chi la potrebbe cercare, la quale è così profonda?
26 Et je trouve plus amère que la mort, la femme, car elle est un piège, son coeur un filet, et sesbras des chaînes. Qui plaît à Dieu lui échappe, mais le pécheur s'y fait prendre.	26 Io sguardai tutte le cose nel mio animo per sapere sapienza e ragione, acciò ch' io conoscessi la empietade dello stolto e lo errore dello insipido.
27 Voici ce que je trouve, dit Qohélet, en regardant une chose après l'autre pour en tirer uneréflexion	27 E poi trovai ch' era femina, e più agresta che la morte; però che ella ha lacciuolo e rete da cacciatori, (e pigliano gli uomini), e le mani sue sono ritorte (e giunchi) per legare. Chi piace a Dio, fuggirà da lei; chi è peccatore, sì starà presso (a loro).
28 que je cherche encore sans la trouver: un homme sur mille, je le trouve, mais une femme surtoutes, je ne la trouve pas.	28 Ecco queste cose ho trovato, dice il savio Ecclesiaste (cioè questionatore), l' uno e l'altro, per trovare ragione,
29 Seulement voici ce que je trouve: Dieu a fait l'homme tout droit, et lui, cherche bien descalculs.	29 la quale domanda l'anima mia, e non la trovai. Uno uomo tra mille trova uno buono; ma tra tutte le femine non ne trovai una buona.
	30 Ma solo questo hoe trovato (vero), che Iddio fece l'uomo diritto (e sanza briga); ma elli stesso s'è mescolato in tante questioni, ch' elli non sa donde se n' esca.