Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Tessalonicesi 2


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DIODATIBIBBIA CEI 2008
1 PERCIOCCHÈ voi stessi sapete, fratelli, che la nostra entrata fra voi non è stata vana.1 Voi stessi infatti, fratelli, sapete bene che la nostra venuta in mezzo a voi non è stata inutile.
2 Anzi, benchè prima avessimo, come sapete, patito, e fossimo stati ingiuriati in Filippi, pur ci siamo francamente inanimati nell’Iddio nostro, da annunziarvi l’evangelo di Dio, con molto combattimento.2 Ma, dopo aver sofferto e subìto oltraggi a Filippi, come sapete, abbiamo trovato nel nostro Dio il coraggio di annunciarvi il vangelo di Dio in mezzo a molte lotte.
3 Poichè la nostra esortazione non procede da inganno, nè da impurità; e non è con frode.3 E il nostro invito alla fede non nasce da menzogna, né da disoneste intenzioni e neppure da inganno;
4 Anzi, come siamo stati approvati da Dio, per fidarci l’Evangelo; così parliamo, non come per piacere agli uomini, ma a Dio che prova i nostri cuori.4 ma, come Dio ci ha trovato degni di affidarci il Vangelo così noi lo annunciamo, non cercando di piacere agli uomini, ma a Dio, che prova i nostri cuori.
5 Perciocchè ancora noi non abbiamo giammai usato parlar lusinghevole, come voi sapete, nè occasione d’avarizia; Iddio ne è testimonio.5 Mai infatti abbiamo usato parole di adulazione, come sapete, né abbiamo avuto intenzioni di cupidigia: Dio ne è testimone.
6 Nè abbiamo cercato gloria dagli uomini, nè da voi, nè da altri, benchè potessimo usar gravità, come apostoli di Cristo6 E neppure abbiamo cercato la gloria umana, né da voi né da altri,
7 Ma siamo stati mansueti fra voi, come una balia, che alleva teneramente i suoi propri figliuoli.7 pur potendo far valere la nostra autorità di apostoli di Cristo. Invece siamo stati amorevoli in mezzo a voi, come una madre che ha cura dei propri figli.
8 In questa maniera, avendovi sommamente cari, eravamo mossi di buona volontà a comunicarvi, non sol l’evangelo di Dio, ma ancora le nostre proprie anime; perchè ci eravate diletti.8 Così, affezionati a voi, avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari.
9 Perciocchè, fratelli, voi vi ricordate della nostra fatica, e travaglio; poichè, lavorando giorno e notte, per non gravare alcun di voi, abbiam predicato in mezzo a voi l’Evangelo di Dio.9 Voi ricordate infatti, fratelli, il nostro duro lavoro e la nostra fatica: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi, vi abbiamo annunciato il vangelo di Dio.
10 Voi siete testimoni, e Dio ancora, come ci siam portati santamente, e giustamente, e senza biasimo, inverso voi che credete.10 Voi siete testimoni, e lo è anche Dio, che il nostro comportamento verso di voi, che credete, è stato santo, giusto e irreprensibile.
11 Siccome voi sapete che, come un padre i suoi figliuoli, noi abbiamo esortato, e consolato ciascun di voi;11 Sapete pure che, come fa un padre verso i propri figli, abbiamo esortato ciascuno di voi,
12 e protestato che camminiate condegnamente a Dio, che vi chiama al suo regno e gloria12 vi abbiamo incoraggiato e scongiurato di comportarvi in maniera degna di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.
13 Perciò ancora, noi non restiamo di render grazie a Dio, di ciò che, avendo ricevuta da noi la parola della predicazione di Dio, voi l’avete raccolta, non come parola d’uomini; ma, siccome è veramente, come parola di Dio, la quale ancora opera efficacemente in voi che credete.13 Proprio per questo anche noi rendiamo continuamente grazie a Dio perché, ricevendo la parola di Dio che noi vi abbiamo fatto udire, l’avete accolta non come parola di uomini ma, qual è veramente, come parola di Dio, che opera in voi credenti.
14 Poichè voi, fratelli, siete divenuti imitatori delle chiese di Dio, che son nella Giudea, in Cristo Gesù; perciocchè ancora voi avete sofferte da quei della vostra nazione le medesime cose ch’essi da’ Giudei.14 Voi infatti, fratelli, siete diventati imitatori delle Chiese di Dio in Cristo Gesù che sono in Giudea, perché anche voi avete sofferto le stesse cose da parte dei vostri connazionali, come loro da parte dei Giudei.
15 I quali ed hanno ucciso il Signor Gesù, e i lor propri profeti; e ci hanno scacciati, e non piacciono a Dio, e son contrari a tutti gli uomini;15 Costoro hanno ucciso il Signore Gesù e i profeti, hanno perseguitato noi, non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini.
16 divietandoci di parlare a’ Gentili, acciocchè sieno salvati; affin di colmar sempre la misura de ‘lor peccati; or l’ira è venuta sopra loro fino all’estremo16 Essi impediscono a noi di predicare ai pagani perché possano essere salvati. In tal modo essi colmano sempre di più la misura dei loro peccati! Ma su di loro l’ira è giunta al colmo.
17 OR noi, fratelli, orbati di voi per un momento di tempo, di faccia, e non di cuore, ci siam vie più studiati di veder la vostra faccia, con molto desiderio.17 Quanto a noi, fratelli, per poco tempo privati della vostra presenza di persona ma non con il cuore, speravamo ardentemente, con vivo desiderio, di rivedere il vostro volto.
18 Perciò, siam voluti, io Paolo almeno, una e due volte, venire a voi; ma Satana ci ha impediti.18 Perciò io, Paolo, più di una volta ho desiderato venire da voi, ma Satana ce lo ha impedito.
19 Perciocchè, quale è la nostra speranza, o allegrezza, o corona di gloria? non siete dessa ancora voi, nel cospetto del Signor nostro Gesù Cristo, nel suo avvenimento?19 Infatti chi, se non proprio voi, è la nostra speranza, la nostra gioia e la corona di cui vantarci davanti al Signore nostro Gesù, nel momento della sua venuta?
20 Poichè voi siete la nostra gloria ed allegrezza20 Siete voi la nostra gloria e la nostra gioia!