Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Salmi 38


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 'Salmo. Di Davide. In memoria.'

1 In fine, cantico di David per Iditun.
2 Signore, non castigarmi nel tuo sdegno,
non punirmi nella tua ira.
2 Dissi: guarderò le mie vie, acciò non pecchi nella mia lingua. Ho posto guardia alla mia bocca, mentre che il peccatore stae contra di me.
3 Le tue frecce mi hanno trafitto,
su di me è scesa la tua mano.

3 Son fatto muto e umiliato, e tacetti dalli buoni; ed emmi rinnovato il mio dolore.
4 Per il tuo sdegno non c'è in me nulla di sano,
nulla è intatto nelle mie ossa per i miei peccati.
4 (Ad ogni parte) si riscaldò il mio cuore dentro di me; e infiammerassi il fuoco nella mia meditazione.
5 Le mie iniquità hanno superato il mio capo,
come carico pesante mi hanno oppresso.

5 Ho parlato con la mia lingua: fammi sapere, Signore, il mio fine, e quanto sia il numero de' miei dì; acciò sappia quello mi manchi.
6 Putride e fetide sono le mie piaghe
a causa della mia stoltezza.
6 Ecco che hai mensurati i miei dì; e la mia sostanza dinanzi a te è come niente. E però tutte le cose sono vanità, etiam ogni uomo vivente.
7 Sono curvo e accasciato,
triste mi aggiro tutto il giorno.

7 Nientemeno l' uomo passa come nell' imagine; e però si conturba invano. Rauna li tesauri; e non sa a cui congregaralli.
8 Sono torturati i miei fianchi,
in me non c'è nulla di sano.
8 E ormai chi è il mio fine? egli è il mio Signore; e appo te è la mia sostanza.
9 Afflitto e sfinito all'estremo,
ruggisco per il fremito del mio cuore.
9 Libera me da tutte le mie iniquità: ha'mi dato in vituperio al pazzo.
10 Signore, davanti a te ogni mio desiderio
e il mio gemito a te non è nascosto.
10 Tacetti, e non apersi la mia bocca, però che tu facesti
11 Palpita il mio cuore,
la forza mi abbandona,
si spegne la luce dei miei occhi.

11 remuovere da me le tue piaghe.
12 Amici e compagni si scostano dalle mie piaghe,
i miei vicini stanno a distanza.
12 Nella reprensione venni meno dalla fortezza delle tue mani; hai castigato l'uomo per la iniquità. E hai seccata l'anima sua, come tela ragnina; però vanamente conturbasi ogni uomo.
13 Tende lacci chi attenta alla mia vita,
trama insidie chi cerca la mia rovina.
e tutto il giorno medita inganni.

13 Esaudi, Signore, la mia orazione e le mie preghiere; ricevi con le orecchie le mie lacrime. Non tacere; per che appresso di te son forestiero e peregrino, come tutti gli miei padri.
14 Io, come un sordo, non ascolto
e come un muto non apro la bocca;
14 Lascia ch' io mi refredda inanzi ch' io vada, e più non sarò.
15 sono come un uomo che non sente e non risponde.

16 In te spero, Signore;
tu mi risponderai, Signore Dio mio.
17 Ho detto: "Di me non godano,
contro di me non si vantino
quando il mio piede vacilla".

18 Poiché io sto per cadere
e ho sempre dinanzi la mia pena.
19 Ecco, confesso la mia colpa,
sono in ansia per il mio peccato.
20 I miei nemici sono vivi e forti,
troppi mi odiano senza motivo,
21 mi pagano il bene col male,
mi accusano perché cerco il bene.

22 Non abbandonarmi, Signore,
Dio mio, da me non stare lontano;
23 accorri in mio aiuto,
Signore, mia salvezza.