Scrutatio

Giovedi, 15 maggio 2025 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Matteo 9


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1 Salì Iesù in una navicella, e passò il mare e venne nella sua città.1 Salito sulla barca, si avviò verso l'altra riva e, quando giunse nella sua città,
2 Ed ecco li fu menato uno paralitico che giaceva in uno letto; e vedendo Iesù la fede di coloro (che gli menorono), disse al paralitico: figliuolo, confidati, imperciò che li tuoi peccati ti sono perdonati.2 gli fu presentato un paralitico adagiato su un letto. Vedendo la loro fede, Gesù disse al paralitico: "Coraggio, figliolo, sono rimessi i tuoi peccati!".
3 Allora alcuni de' Scribi ( ch' erano ivi) dicevano infra loro: costui biastema.3 Ma alcuni scribi dissero fra sé: "Costui bestemmia!".
4 E Iesù, conoscendo le loro cogitazioni, disse: perchè pensate male nelli vostri cuori?4 Gesù, conosciuti i loro pensieri, disse: "Perché pensate cose malvagie nei vostri cuori?
5 Ditemi qual è più agevole a dire, o: li tuoi peccati sono perdonati, o dire: sta su e va?5 Che cosa infatti è più facile dire: "Sono rimessi i tuoi peccati", o dire: "A'lzati e cammina"?
6 Ma acciò voi conosciate che il figliuolo dell' uomo ha potestà in terra di perdonare li peccati, allora disse al paralitico; sta suso, e piglia il tuo letto, e vattene alla casa tua.6 Ebbene: affinché conosciate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: A'lzati! disse al paralitico prendi il tuo letto e va' a casa tua".
7 E levossi, e andò a casa sua.7 Quello si levò e se ne andò a casa sua.
8 E allora la turba, vedendo questo, temerono, e glorificorono Iddio, il qual aveva dato tal potestà alli uomini.8 A tal vista le folle furono prese da stupore e glorificarono Dio per aver dato un tale potere agli uomini.
9 E andando Iesù quivi, vide uno uomo che sedeva al banco, il qual avea nome Matteo. E Iesù li disse: sèguitami. Ed egli levossi, e seguitollo.9 Partito di là, Gesù vide seduto al banco delle imposte un uomo chiamato Matteo. Gli dice: "Séguimi!". E quello, alzatosi, si mise a seguirlo.
10 E fatto questo, mangiando quelli in casa sua, ed ecco molti pubblicani e peccatori che mangiavano con Iesù e con li discepoli suoi.10 Or mentre era a mensa nella casa, molti pubblicani e peccatori vennero a mangiare con Gesù e con i suoi discepoli.
11 E vedendo, li Farisei diceano ai discepoli suoi come è così, che il maestro vostro mangia coi publicani e con li peccatori?11 Vedendo ciò, i farisei dissero ai discepoli: "Perché il vostro maestro mangia con i pubblicani e i peccatori?".
12 E udendo queste parole, Iesù disse a loro: non hanno li sani bisogno de' medici, ma li infermi sono quelli che hanno bisogno.12 Egli, saputolo, disse: "Non hanno bisogno del medico i sani, ma i malati.
13 E imperò andanti imparate che vuole dire: misericordia voglio, e non sacrificio; imperò che non sono venuto a chiamare li giusti, ma li peccatori (a penitenza).13 Andate e imparate che cosa vuol dire: Misericordia cerco e non sacrificio. Non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori".
14 Allora andorono li discepoli di Ioanne a lui, dicendo imperchè noi e li Farisei continuamente digiuniamo, ma li tuoi discepoli non digiunano?14 Allora gli si avvicinarono i discepoli di Giovanni e gli dissero: "Perché, mentre noi e i farisei facciamo molti digiuni, i tuoi discepoli invece non digiunano?".
15 Alli quali disse Iesù: adunque possono li figliuoli del sposo piagnere, mentre che il sposo è con loro? Ma verranno gli giorni, che gli serà levato il sposo; e allora digiuneranno.15 Rispose loro Gesù: "Gli invitati a nozze possono essere in lutto, mentre lo sposo è con loro? Verranno però giorni in cui sarà tolto loro lo sposo ed allora digiuneranno.
16 E nullo pone la commissura del panno grosso nel vestimento vecchio; imperò ch' egli tuole la sua plenitudine del vestimento, ed è fatta peggior tagliatura.16 Nessuno mette una pezza di panno nuovo su un vestito vecchio: ciò infatti porta via il rattoppo dal vestito e lo strappo diventa peggiore.
17 Nè etiam pongono il vino nuovo nelli utri vecchi; altramente romponsi li utri, e spargesi il vino, e li utri periscono; ma il vino nuovo nelli utri nuovi mettono, e ambo duo si conservano.17 Neppure si mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti gli otri scoppiano e così si versa il vino e si perdono gli otri. Ma il vino nuovo si mette in otri nuovi, così si conservano entrambi".
18 Parlando egli queste cose a loro, ecco che venne uno principe, e adoravalo dicendo: Messere, all' ora la figliuola mia gli è morta ma vieni, e sopra lei poni la mano, e lei viverà.18 Mentre egli diceva loro queste cose, un notabile si avvicina e si prostra davanti a lui dicendo: "Mia figlia è morta or ora; ma vieni, poni la tua mano su di essa e vivrà".
19 E levandosi Iesù, il seguitava con li suoi discepoli.19 Gesù, alzatosi, si mise a seguirlo insieme con i suoi discepoli.
20 Ecco una femina, che pativa il flusso del sangue dodici anni, e andossene da dietro, e toccò la fimbria del suo vestimento.20 Ed ecco una donna, che da dodici anni soffriva perdite di sangue, si avvicinò e da dietro gli toccò il lembo del mantello.
21 Diceva adunque tra sè: se solamente toccarò il suo vestimento, sarò salva.21 Si era detta fra sé: "Se riuscirò almeno a toccare il suo mantello, sarò guarita".
22 Ma rivoltato Iesù, e vedendola, disse: confidati, figliuola; la tua fede ti ha fatta salva. E fu sanata la femina in quella ora.22 Gesù si voltò, la guardò e disse: "Coraggio, figliola: la tua fede ti ha salvata". Da quel momento la donna fu guarita.
23 E quando fu venuto Iesù nella casa del principe, vedendo qui li cantanti con le pive, e la turba lamentante, diceva:23 Giunto poi nella casa del notabile e visti i sonatori di flauto e la folla strepitante,
24 partitevi; imperò che la fanciulla non è morta, ma ella dorme. E quelli dileggiavanlo.24 disse: "Allontanatevi, poiché la fanciulla non è morta, ma dorme".
25 Ed essendo scacciata la turba, egli entrò, e tenne la mano sua (e disse: lèvati fanciulla). E levossi la fanciulla.25 Ma quelli lo deridevano. Quando la folla fu fuori, entrò, prese la fanciulla per mano ed essa si levò.
26 Onde questa fama uscitte per tutta la terra.26 Tale notizia si divulgò per tutta quella regione.
27 E di quindi passato Iesù, seguitoronlo due ciechi, gridanti e dicenti: abbi misericordia di noi, figliuolo di David.27 Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi si misero a seguirlo gridando: "Abbi pietà di noi, Figlio di Davide!".
28 Ed egli essendo venuto a casa, a lui vennero li ciechi. Alli quali dice Iesù: credete voi, ch' io vi possi fare questo? Dicono questi: certo sì, Signore.28 Giunto a casa, i ciechi lo raggiunsero. Disse loro Gesù: "Credete che io possa fare ciò?". Gli risposero: "Sì, Signore".
29 Allora egli toccò loro occhi, dicendo: a voi sia fatto secondo la vostra fede.29 Allora toccò loro gli occhi e disse: "Avvenga a voi secondo la vostra fede".
30 E furono aperti loro occhi; e Iesù comandolli, dicendo: guardate che niuno sappia.30 E si aprirono i loro occhi. Gesù poi li ammonì dicendo: "Badate: nessuno lo sappia".
31 Ma quelli, usciti fuori, pubblicaronlo in tutta quella terra.31 Ma essi, appena usciti, si misero a divulgare la fama di lui in tutta quella regione.
32 Usciti fuora quelli, ecco gli appresentarono uno uomo, che avea il demonio, muto.32 Mentre essi se ne andavano, gli fu presentato un muto posseduto dal demonio.
33 E scacciato lo demonio, parlò il muto; e maravigliaronsi le turbe, dicendo: giammai in Israel non apparve tal cosa.33 Scacciato il demonio, il muto riacquistò la favella. Le folle, stupite, dicevano: "Non s'è mai visto nulla di simile in Israele".
34 Ma dicevano li Farisei: egli scaccia li demonii nel principe de' demonii.34 Ma i farisei dicevano: "Per mezzo del principe dei demòni egli scaccia i demòni!".
35 E Iesù circondava tutte le città e le castella, insegnando nelle loro sinagoghe, e predicando lo evangelio del regno, e sanando ogni dolore e ogni infirmità.35 Gesù, percorrendo tutte le città e i villaggi, insegnava nelle loro sinagoghe, annunciava il vangelo del regno e curava ogni malattia e infermità.
36 Ma vedendo la turba, ebbele misericordia; perchè erano affannati, e giacevano come pecore senza pastore.36 Al vedere le folle affrante e abbandonate a sé come pecore senza pastore, fu preso da pietà.
37 Allora dice alli suoi discepoli: certo molta è la mietitura, ma li operatori sono pochi.37 Allora disse ai suoi discepoli: "La messe è molta, ma gli operai sono pochi.
38 Pregate adunque il Signore della mietitura, ch' egli mandi li operarii in essa.38 Pregate perciò il padrone della messe che mandi operai alla sua messe".