SCRUTATIO

Saturday, 21 June 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 13


font
BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 1974
1 Chi toccherae la pece si sozzerae da essa; e chi comunicherae collo superbo si vestirae di superbia.1 Chi maneggia la pece si sporca,
chi frequenta il superbo diviene simile a lui.
2 Peso si leva adosso quello che comunica con più onesto di sè. Non sarai compagno con più ricco di te.2 Non portare un peso troppo grave,
non associarti ad uno più forte e più ricco di te.
Come una pentola di coccio farà società con una caldaia?
Questa l'urterà e quella andrà in frantumi.
3 Che comunicherae il laveggio colla pentola? (però che) quando si stropiccieranno insieme, si romperanno.3 Il ricco commette ingiustizia e per di più grida
forte,
il povero riceve ingiustizia e per di più deve scusarsi.
4 Il ricco ingiustamente operoe, e fremerae; e lo povero offeso tacerae.4 Se puoi essergli utile, approfitterà di te;
se hai bisogno, ti abbandonerà.
5 Se tu gli donerae, torrassi te; e se tu non avrai che dare, abbandonerà te.5 Se possiedi, vivrà con te;
ti spoglierà e non ne avrà alcuna pena.
6 Se tu averai, mangerà teco e [ti] vuoterà de' tuoi beni; e non si dorrà de' tuoi danni.6 Ha bisogno di te? Ti imbroglierà, ti sorriderà
e ti darà una speranza, ti rivolgerà belle parole
e domanderà: "Di che cosa hai bisogno?".
7 Se tu li sarai necessario, supplanterà te, e sorridendosi ti darae speranza, narrandoti i suoi beni, e dirae: che hai tu bisogno?7 Ti farà arrossire con i suoi banchetti,
finché non ti avrà spremuto due o tre volte.
Alla fine ti deriderà; poi vedendoti ti eviterà
e scuoterà il capo davanti a te.
8 E confonderatti nelli cibi suoi, infino a tanto che tu l'aiuti, infino a due o tre volte; e alla perfine si farae beffe di te, e poi vedendoti t' abbandonerae, e scorlerae il capo suo verso di te.8 Sta' attento a non lasciarti imbrogliare
né umiliare per la tua stoltezza.
9 Umìliati a Dio, e aspetta l' adiutorio suo.9 Quando un potente ti chiama, allontànati;
egli ti chiamerà sempre di più.
10 E guarda che tu ingannato non ti avvilisci in pazzia.10 Non essere invadente per non essere respinto,
ma non allontanarti troppo per non essere dimenticato.
11 Non essere umile nella sapienza tua, acciò che tu umiliato [non] sia condutto nella stoltezza.11 Non credere di trattare alla pari con lui
e non fidarti delle sue molte parole;
12 Chiamato da più potente di te, pàrtiti; però che questo più ti chiamerae a sè.12 con la sua molta loquacità ti metterà alla prova
e quasi sorridendo ti esaminerà.
13 Non essere importuno, e non essere sospinto; non si di lungi da lui, sì che ti dimentichi.13 Spietato chi non mantiene le parole,
non ti risparmierà maltrattamenti e catene.
14 Non ritenere ugualmente con lui parlamento; non credere a molte parole di colui; però che di molto parlare egli ti tenterae, e sorridendoti domanderae delli tuoi secreti.14 Guardati e sta' attento,
perché cammini insieme alla tua rovina.
15 Il fiero animo di colui serberae le tue parole; e non ti risparmierae di domandare come tu facesti nella guerra, e come nella prigione.15 Ogni creatura vivente ama il suo simile,
ogni uomo il suo vicino.
16 Guàrdati, e attendi diligentemente a quello che tu udirai; però che tu vai colla tua sovversione.16 Ogni essere si accoppia secondo la sua specie;
l'uomo si associa a chi gli è simile.
17 Udendo tu quelle parole, sì come senza sonno attendi, e veglierai.17 Che cosa vi può essere in comune tra il lupo e
l'agnello?
Lo stesso accade fra il peccatore e il pio.
18 In tutta la vita tua ama Iddio, e invocalo in (ogni) tuo adiutorio.18 Quale pace può esservi fra la iena e il cane?
Quale intesa tra il ricco e il povero?
19 Ciascuno animale ama suo simile; e così ogni uomo ama (eguali e) prossimali a sè.19 Sono preda dei leoni gli ònagri nel deserto;
così pascolo dei ricchi sono i poveri.
20 Ogni carne si congiugnerae a simile di sè, e ogni uomo s' accompagnerae a suo simile.20 La condizione umile è in abominio al superbo,
così il povero è in abominio al ricco.
21 Il lupo s' accompagnerae collo agnello alcune volte; così s' accompagnerae il peccatore col giusto.21 Se il ricco vacilla, è sostenuto dagli amici;
se il povero cade, anche dagli amici è respinto.
22 Che compagnia è quella del santo uomo col cattivo? Che buona parte è dal ricco al povero?22 Se cade il ricco, molti lo aiutano;
dice cose insulse? Eppure lo si felicita.
Se cade il povero, lo si rimprovera;
se dice cose assennate, non ci si bada.
23 L'asino selvatico sì è caccia dello leone nel bosco; e così li poveri sono pastura delli ricchi.23 Parla il ricco, tutti tacciono
ed esaltano fino alle nuvole il suo discorso.
Parla il povero e dicono: "Chi è costui?".
Se inciampa, l'aiutano a cadere.
24 E sì come la umilitade è una abbominazione al superbo, così è il povero una maledizione al ricco.24 La ricchezza è buona, se è senza peccato;
la povertà è cattiva a detta dell'empio.
25 Il ricco commosso (e adirato) è aggrandito dalli suoi amici; lo umile, quando cade, è cacciato eziandio da' suoi conoscenti.25 Il cuore dell'uomo cambia il suo volto
o in bene o in male.
26 Molti sono gli aiutatori al ricco, quando egli è ingannato; egli favelloe superbamente, e dissono ch' elli aveva ragione.26 Indice di un cuore buono è una faccia gioiosa,
ma la scoperta di proverbi è un lavoro ben faticoso.
27 Lo umile è ingannato, e oltre il danno è ripreso; parlò saviamente, e non fu ascoltato.
28 Lo ricco parlò, e tutti tacerono; e alzarono la parola sua infino a' nuvoli.
29 Il povero parlò, e dicono: chi è costui? e se elli offenderà, sovvertono colui.
30 Buona è la ricchezza, alla quale non è peccato nella coscienza; e la povertà è malvagissima nella bocca dello cattivo uomo.
31 Il cuore dell' uomo cambia la faccia di colui, in bene o sia in male.
32 Malagevolmente e con fatica troverai vestigio di buono cuore e buono viso.