Scrutatio

Martedi, 6 maggio 2025 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Esodo 9


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1 Disse ancora lo Signore a Moisè: va a Faraone, e favella a lui: queste cose dice lo Signore Iddio delli Ebrei: lascia il popolo mio, acciò ch' egli sacrifichi a me.1 - Disse ancora il Signore a Mosè: «Presentati al Faraone, e digli: - Così dice il Signore Dio degli ebrei: "Lascia andare il mio popolo, a farmi un sacrifizio.
2 Il quale, se ancora lo rifiuti, e ritieni loro,2 Che se ancora ti rifiuti e lo trattieni,
3 ecco sarà la mano mia sopra li campi tuoi; e sopra li cavalli ed asini e camelli tuoi e buoi e pecore, pestilenza molto grave.3 ecco, la mia mano si stenderà sui tuoi campi, ed una pestilenza gravissima colpirà cavalli, asini, cammelli, bovi e pecore ".
4 E farà lo Signore cosa molto maravigliosa intra le possessioni d'Israel, e le possessioni degli Egizii, che ad ogni modo niuna cosa perisca di quelle che appartengono alli figliuoli d'Israel.4 Il Signore poi farà questa differenza maravigliosa tra ciò che è d'Israele e ciò che è degli Egiziani: che nulla affatto perirà di quel che appartiene a' figli di Israele».
5 E ordinoe lo Signore lo tempo dicendo: do mani farà lo Signore questa cosa nella terra.5 Ed il Signore ne stabilì il tempo, dicendo: «Domani adempirà il Signore questa sua parola sulla terra».
6 E fece lo Signore questa cosa l'altro dì; e morti sono tutti li animali di quelli d'Egitto, ma degli animali de' figliuoli d'Israel niuno ne peri.6 Il giorno seguente fece il Signore quel che aveva detto: morirono tutti gli animali degli Egiziani, e di quelli dei figli d'Israele non ne morì alcuno.
7 E mandò Faraone a vedere; nè non era alcuno morto di quelli che possedeano quelli di Israel. Ed ingravato è lo cuore di Faraone, e non lasciò però il popolo andare.7 Il Faraone mandò a vedere, e niente era perito di ciò che apparteneva a Israele. Ma il cuore del Faraone s'indurò e non lasciò libero il popolo.
8 Disse ancora lo Signore a Moisè e ad Aaron: togliete le mani piene della cenere del camino, e spargala nel cielo Moisè innanzi a Faraone.8 Allora il Signore disse a Mosè ed Aronne: «Empitevi le mani di cenere della fornace, e Mosè la getti verso il cielo innanzi al Faraone;
9 E sia la polvere in ogni terra d'Egitto: e saranno ancora negli uomini e nelle bestie le ferite e vesciche enfiate in tutta la terra d'Egitto.9 quella polvere si spargerà su tutto l'Egitto, ed agli uomini ed agli animali, per tutto l'Egitto, verranno ulceri e tumori».
10 E fatto è che tolsero la cenere del camino; e stettero dinnanzi a Faraone, e sparsela Moisè nel cielo; e fatte sono le ferite delle vesciche enfiate negli uomini e nelle bestie.10 Presero dunque la cenere dalla fornace, si presentarono al Faraone, e Mosè la gettò verso il cielo. E vennero ulceri e gonfi tumori agli uomini ed animali.
11 Nè non poteano li incantatori istare innanzi a Moisè, per le ferite le quali erano in loro e in tutta la terra d'Egitto.11 I maghi non potevano tenersi innanzi a Mosè, a causa delle ulceri che avevano, essi e tutti in Egitto.
12 E induroe lo Signore lo cuore di Faraone; e non udì loro, siccome favellò lo Signore a Moisè.12 Ma il Signore indurò il cuore del Faraone, e questi non ascoltò Mosè ed Aronne, come aveva detto il Signore a Mosè.
13 E disse lo Signore a Moisè: domattina lèvati su, e sta dinnanzi a Faraone, e dirai a lui: queste cose dice lo Signore Iddio delli Ebrei; lascia lo popolo mio, acciò ch' egli sacrifichi a me.13 Poi disse il Signore a Mosè: «Alzati al mattino, va' innanzi al Faraone, e digli - Il Signore Dio degli ebrei ti dice: " Permetti al mio popolo d'andare a sacrificarmi;
14 Per ciò che in questa volta manderò ogni piaga mia nel cuore tuo e sopra li servi tuoi e sopra lo popolo tuo, acciò che tu sappi che non è simile a me in ogni terra.14 perchè io sto per flagellere con tutti i miei castighi il tuo cuore, i tuoi servi ed il tuo popolo, acciò tu sappia che non v'è il simile a me in tutta la terra.
15 Ora adunque, stendente la mano mia, percuoterò te e lo popolo tuo di pestilenza, e perirai della terra.15 Se infatti stenderò la mia mano percoterò con la peste te ed il tuo popolo, e sarai sterminato dalla terra.
16 Ma adunque io posi te, acciò ch' io mostri in te la forza mia, e sia narrato lo mio nome in tutta la terra.16 Io t'ho riserbato per mostrare in te la mia potenza, affinchè il mio nome sia celebrato in tutta la terra.
17 Ancora tu ritieni lo popolo mio, e non lo vuoli lasciare?17 Ritieni il mio popolo ancora, e non vuoi lasciarlo andare?
18 E pioverà in questa medesima ora domani gragnola molto repente, la quale non fue in Egitto dal dì che fu fondato insino al tempo presente giammai.18 Ecco, domani a quest'ora medesima, farò piovere una grandine così forte, come non è mai stata in Egitto, dal suo principio sino al giorno d'oggi.
19 Manda adunque, e raduna lo bestiame tuo e ogni cosa che tu hai nel campo; in verità gli uomini e gli animali e ogni cosa che trovata sarà di fuori, e non sarà tratta fuori degli campi, quando caderà sopra loro la gragnola, morranno.19 Comanda dunque che sia messo al coperto il tuo bestiame, e tutto quel che hai pei campi; perché gli uomini e gli animali, e tutto quel che rimarrà fuori non ritirato dai campi, cadendogli addosso la grandine periranno " -».
20 Quelli i quali temettero la parola del Signore, dei servi di Faraone, fecero fuggire li servi suoi e gli animali nelle case.20 Quelli dunque de' ministri del Faraone che temerono la parola del Signore, fecero riparare nelle case i propri servi ed armenti,
21 E chi non si curarono della parola del Signore, lasciaro i servi suoi e li animali ne' campi.21 chi invece non curò la parola del Signore, lasciò i suoi servi ed armenti nei campi.
22 E disse lo Signore a Moisè: stendi la mano tua in cielo, acciò che si faccia la gragnola in tutta la terra d'Egitto, sopra tutti gli uomini e sopra gli animali, e sopra le erbe de campi nella terra di Egitto.22 E disse il Signore a Mosè: «Stendi la mano verso il cielo, acciò cada la grandine in tutto l'Egitto, sugli uomini, sugli armenti, e su tutte le piante dei campi d'Egitto».
23 E Moisè stese la verga nel cielo; e lo Signore mandò li tuoni e la gragnola e le discorrenti saette sopra la terra. E piovve lo Signore la gra gnola sopra la terra d'Egitto.23 Mosè infatti stese la verga verso il cielo, ed il Signore rovesciò sulla terra tuoni e grandine e folgori guizzanti sulla terra; piovve il Signore la grandine sopra l'Egitto.
24 E la gragnola e lo fuoco mescolato pari mente erano portate; e tanta fu la grandezza della gragnola, quanta innanzi mai apparì in tutta la terra d'Egitto, dal tempo che quella gente fu constituta.24 Grandine e fuoco cadevano insieme mischiati; e fu di tal grandezza quale mai era apparsa in tutto l'Egitto, da che quella terra era abitata.
25 E percosse la gragnola in ogni terra di Egitto e ogni cosa ch' era ne' campi, dall'uomo insino all'animale; e tutta l'erba de' campi percosse la gragnola, e ruppe ogni legno.25 La grandine percosse in tutto l' Egitto ogni cosa che si trovava nei campi, uomini ed animali; devastò tutte le piante della campagna, spezzò tutti gli alberi della regione.
26 Solamente nella terra Gessen, dove erano li figliuoli d'Israel, la gragnola non cadde.26 Soltanto nella terra di Gessen, ove stavano i figli d'Israele, la grandine non cadde.
27 Mandò Faraone, e chiamò Moisè ed Aaron, dicendo a loro: peccai testè ancora, lo Signore è giusto, ma io e il popolo mio siamo empii.27 Allora il Faraone mandò a chiamare Mosè ed Aronne, e disse loro: «Ho peccato ancora una volta; il Signore è giusto; io ed il mio popolo siamo empii.
28 Prega al tuo Signore; e venghino li tuoni di Dio meno e la gragnola, acciò ch' io lasci voi, e più oltre non istiate qui.28 Pregate il Signore che cessino i tuoni suoi spaventosi e la grandine, acciò io vi lasci andare, e voi non restiate più a lungo qui».
29 Disse Moisè: quando mi sarò partito della città, istenderò le palme mie al Signore, e cesserannoci li tuoni, e la gragnola non sarà, acciò che tu sappi che del Signore è la terra.29 Disse Mosè: «Uscito che sarò di città, stenderò le mie mani al Signore, e cesseranno i tuoni e la grandine, acciò tu vegga che la terra è del Signore.
30 Ma io conosco, che tu nè li servi tuoi non temete ancora lo Signore Iddio.30 Ma io so che tu ed i tuoi ministri non ancora temete il Signore Iddio».
31 Lo lino adunque e l'orzo è magagnato, perciò che l'orzo era già virente, e lo lino avea già le foglie germinate.31 Il lino e l'orzo furono sperperati, perchè l'orzo era verde, ed il lino in fiore;
32 Ma lo grano e lo farro non sono magagnati, perciò ch' egli erano serotini.32 ma il grano ed il farro non furon danneggiati, perchè erano ancora indietro.
33 E partitosi Moisè da Faraone della città, istese le mani sue al Signore, e cessarono li tuoni e la gragnola; nè più oltre venne la piova sopra la terra.33 Uscito Mosè dal Faraone e dalla città, levò le mani al Signore; cessarono i tuoni e la grandine, e non cadde più goccia d'acqua sulla terra.
34 Ma vedendo Faraone, ch' era cessata la piova e la gragnola e li tuoni, aggiunse lo peccato.34 Ma quando il Faraone vide esser cessata la pioggia, la grandine ed i tuoni, accrebbe il proprio peccato;
35 E ingravoe lo cuore suo e de' servi suoi; e indurato troppo, non lasciò li figliuoli d'Israel, siccome avea comandato lo Signore per la mano di Moisè.35 il cuor suo e de' suoi ministri s'aggravò e s'indurò sempre più, e non lasciò andare i figli d'Israele come il Signore gli aveva comandato per mezzo di Mosè.