Scrutatio

Mercoledi, 7 maggio 2025 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Genesi 42


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1 Vedendo Iacob, che gli alimenti si vendevano in Egitto, disse a' suoi figliuoli: perchè sete negli genti?1 Giacobbe, avendo sentito che in Egitto si vendeva da mangiare, disse ai suoi figlioli: « Perchè non ve ne date pensiero?
2 Io hoe udito dire che il grano si vende in Egitto; andatevi, e comperate di quelle cose che ci sono di bisogno, acciò che noi possiamo vivere, e non ci consumiamo per disagio.2 Ho sentito dire che in Egitto si vende il grano: andate a comprarci il necessario per vivere e non esser consunti dalla fame ».
3 Adunque andarono li X fratelli di Iosef in Egitto, acciò che comperassero della biada.3 Così dieci dei fratelli di Giuseppe andarono in Egitto a comprar del frumento;
4 E Beniamin ritenuto fu a casa da Iacob; il quale avea detto a'fratelli suoi, che per avventura nell'andare non sostenghi alcuna cosa di male.4 ma Giacobbe ritenne a casa, Beniamino, dopo aver detto ai fratelli di lui: «Non vorrei che gli succedesse qualche disgrazia nel viaggio ».
5 E venuti sono nella terra d'Egitto con altri i quali andavano per comperare. Ma era la fame nella terra di Canaan.5 Essi adunque entrarono in Egitto con altra gente che andava a provvedersi, perchè nella terra di Canaan c'era la fame.
6 E Iosef era principe d'Egitto; ed anche alla volontade sua le biade si vendeano a' popoli. E con ciosia cosa che gli fratelli suoi l'adorassero,6 Or colui che governava l'Egitto e faceva vendere a suo arbitrio il grano ai popoli era Giuseppe, e quando i suoi fratelli l'adorarono,
7 ed egli li conoscesse, quasi più duro favellava loro che agli altri, domandando loro: onde siete venuti? Li quali respuosero: della terra di Canaan, acciò che noi comperiamo al vivere quello ch' è bisogno.7 egli li riconobbe; ma parlando loro con asprezza, come a stranieri, domandò: « Donde venite? » Risposero: « Dalla terra di Canaan, per comprare dei viveri ».
8 E pertanto egli conoscea loro, e da loro non era conosciuto.8 E mentre Giuseppe riconosceva i suoi fratelli, essi non riconobbero lui.
9 E ricordossi de' sogni, i quali alcuna volta avea veduti, e disse: voi siete spie, e siete venuti acciò che voi le cose più debili veggiate della terra.9 Egli, ricordandosi dei sogni avuti in passato, disse loro: « Voi siete spie: siete venuti per notare i punti più deboli del paese ».
10 Li quali dissero: non è così, signore; na noi, servi tuoi, siamo venuti per comperare de' cibi.10 Ed essi a lui: « Signore, non è così: i tuoi servi sono venuti a comprar dei viveri.
11 Tutti noi siamo figliuoli d'uno uomo; pacifici siamo venuti, e niuna cosa noi, servi tuoi, abbiamo pensata rea.11 Siam tutti figli d'uno stesso uomo: siam gente pacifica, e i tuoi servi non tramano alcun male ».
12 A quali rispuose: altramente è; voi siete venuti a considerare che questa terra fosse isfornita.12 Egli ripose loro: « La cosa sta ben diversamente: voi siete venuti a osservar i luoghi non fortificati di questo paese ».
13 Ma quelli dissero e rispuosero: dodeci fratelli siamo, tuoi servi, tutti figliuoli d'uno uomo nella terra di Canaan; e lo più piccolo è col padre nostro, e l'altro non v'è.13 E quelli: « Noi, tuoi servi, siam dodici fratelli, figli d'uno stesso uomo, nel paese di Canaan: il più piccolo è restato con nostro padre, l'altro non è più ».
14 E quegli disse: questo è quello ch' io dissi, che voi siete spie.14 Ma egli replicò: « La cosa sta come v'ho detto: voi siete spie
15 Già ora lo sperimento di voi piglierò; per la salute di Faraone, voi non vi partite di qui, insino a tanto che non ci verrà lo vostro fratello minimo.15 e fin da ora vi metterò alla prova: per la salute di Faraone voi non partirete di qui, finché non venga il vostro fratello più piccolo.
16 Mandate uno di voi, e menatelo qua; ma voi starete nella prigione, insino che fieno provate le cose che voi avete dette, quali elle siano o vere o false; altrimente, per la salute di Faraone, voi siete spie.16 Mandate uno di voi a prenderlo; ma voi starete in catene finché non sia provato se è vero o falso quanto avete detto; altrimenti, per la vita di Faraone, voi siete spie ».
17 E diede loro alle guardie tre dì.17 E li fece mettere in prigione per tre giorni.
18 Ma il dì terzo, tratti dalla prigione, disse a loro: fate quello che io vi dissi, acciò che voi vi viate, imperciò ch' io temo Iddio.18 E il terzo giorno, fattili uscir di prigione, disse: « Fate quello che vi ho detto e sarete salvi; perchè io temo Dio.
19 Se voi siete pacifichi, l'uno di voi fratelli starà nella prigione; e voi ve n'andate, e portatevi la biada, che avete comperata, alle case vostre.19 Se dunque siete gente pacifica, uno di voi fratelli resti legato in prigione, e voi andate a portare alle vostre case il frumento che avete comprato,
20 E lo vostro fratello minore menate a me, acciò ch' io possa provare le vostre parole, e non moriate. E fecero com'egli avea detto.20 e a condurmi il vostro fratello più piccolo, affinchè io possa verificare le vostre parole e non siate condannati a morire ». Essi fecero come egli aveva detto,
21 E favellarono insieme: noi patiamo questo meritamente, per ciò che noi peccammo nel nostro fanciullo, veggendo l'angoscia dell' anima sua, quando egli pregava noi, e noi non l'udimmo; e perciò viene sopra noi la tribulazione.21 e si dicevano l'un l'altro: « Ben meritate son queste sofferenze, perchè peccammo contro il nostro fratello, e pur vedendo l'angoscia del suo cuore, quando si raccomandava, non gli demmo ascolto: per questo ci è venuta addosso questa sventura ».
22 De' quali l'uno, Ruben, disse: o non lo dissi io a voi: non vogliate peccare nel fanciullo? e non udiste me. Certamente lo sangue suo si cerca.22 Ed uno di essi, Ruben, disse: « Non ve lo dissi io: Non peccate contro il fanciullo? Ma voi non mi deste retta. Ecco, il suo sangue ci vien ridomandato ».
23 Ma non sapeano che Iosef gl' intendesse, per ciò che per interprete favellava a loro.23 Essi però non sapevano che Giuseppe li capiva, perchè parlava loro per interprete.
24 E partissi uno poco, e pianse; e ritornato favello loro.24 Giuseppe si ritirò un momento e pianse, e poi tornò a parlare con essi.
25 E togliendo Simeon e legandolo, essendovi coloro presenti, comandò a'ministri, che gli empiessero li sacchi loro di grano, e riponessero le pecunie di ciascuno ne'sacchi loro, e che fosse dato loro di sopra li cibi per la via; i quali fecero così.25 E dopo aver fatto prendere e legare alla loro presenza Simeone, ordinò ai ministri di riempir di grano i loro sacchi, di rimettere il danaro di ciascuno nel suo sacco, e di dar loro anche le provvisioni pel viaggio. E cosi fu fatto.
26 E quelli, ponendo li sacchi in su li asini, si partirono.26 Ed essi, caricato il grano sopra i loro asini, se ne andarono.
27 E aperto l'uno sacco per dare rodere alla sacco bestia dall'una parte, era la pecunia nelpresso alla bocca.27 Or uno di essi, avendo aperto il sacco per dar da mangiare al suo asino nell'albergo, veduto il danaro alla bocca del sacco,
28 E disse a' suoi fratelli: in verità io ho tro vato la pecunia nel sacco. E maravigliandosi, ispa ventati, dissero insieme: che cosa è questo, che Iddio ha fatto a noi?28 disse ai suoi fratelli: « Mi è stato restituito il danaro: eccolo qui nel sacco ». Allora, stupefatti e turbati, dissero l'uno all'altro: « Che è mai questo che Dio ci ha fatto? »
29 E vennero a Iacob, loro padre, nella terra di Canaan; e narrarono ogni cosa che loro era in tervenuta, dicendo:29 E giunti dal loro padre Giacobbe nella terra di Canaan, gli raccontarono tutto quello che era loro accaduto, dicendo:
30 Favelloe a noi lo signore di quella terra molto duro, e pensò noi fossimo spie della provincia.30 « Il signore di quella terra Ci ha parlato con durezza, prendendoci come spie del paese.
31 Al quale respondemmo: siamo noi pacifichi, nè non ci sforziamo di alcuna insidia.31 Noi gli abbiamo detto: Siamo gente pacifica e non pensiamo ad insidie,
32 Duodeci fratelli, d'uno padre generati, siamo; l'uno non v'è, e lo minore sta col padre nella terra ('anaan.32 siamo dodici fratelli, tutti di uno stesso padre; uno non è più, e il minore è restato col padre nella terra di Canaan.
33 Il quale disse a noi: così proverò che siate voi pacifichi; uno di voi fratelli lasciate presso di me, e tollete li cibi necessarii alle case vostre, e andatene.33 Ed egli ci ha detto: Così proverò se veramente siete gente pacifica: lasciate presso di me uno dei vostri fratelli, e presi i viveri necessari alle vostre famiglie, partite,
34 E il fratello vostro minore menatelo a me, acciò ch' io sappia che voi non siate spie, e questo che rimane nella pregione lo possiate riavere, ed ancora abbiate licenza, da quindi innanzi, di comprare quello che voi vorrete.34 per condurmi il vostro fratello più piccolo, e dimostratemi che non siete spie, ricuperare così quello che è in prigione ed aver poi il permesso di comprare quello che vorrete ».
35 Queste parole dette, quando la biada si traeva fuori de' sacchi, tutti trovarono nella bocca del sacco le legate pecunie.35 Ciò detto, vuotarono i sacchi, ed ecco apparire alla bocca del sacco di ciascuno il danaro rinvolto. Tutti ne furono spaventati,
36 E ispaventati insieme tutti, disse a loro il padre Iacob: senza figliuoli faceste me essere; Iosef non è vivo, e Simeone è tenuto in pregione, e Be niamin mi torrete; in me tutti questi mali sono ritornati.36 e il padre Giacobbe disse: « Voi mi conducete a restare senza figli: Giuseppe non è più; Simeone è in catene, ed ora mi volete togliere anche Beniamino. Su di me piombano tutte queste sciagure! »
37 Al quale respuose Ruben: due miei figliuoli uccidi, se io non rimenerò lui a te; dà lui nella mano mia, ed io lui a te renderò.37 E Ruben gli disse: «Se non te lo riconduco, fa' morire i miei due figlioli: affidalo a me, e te lo restituirò».
38 E quegli disse: non venerà lo figliuolo mio con esso voi; lo suo fratello è morto, ed egli solo rimase; se alcuna cosa avversaria intervenisse a lui nella terra alla quale voi ite, mi vedreste li capelli miei canuti con dolore allo inferno.38 Ma egli rispose: « No, il mio figliolo non verrà con voi: il suo fratello è morto, ed egli è rimasto solo; se gli accadrà qualche disgrazia nella terra ove andate, farete scendere con dolore la mia canizie nel soggiorno dei morti ».