Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Shir ha-Shirim (שיר השירים ) - Cantico dei Cantici 37


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STUTTGARTENSIA-DELITZSCHDIODATI
1 אַף־לְזֹאת יֶחֱרַד לִבִּי וְיִתַּר מִמְּקֹומֹו1 Il cuor mi trema eziandio di questo, E si muove dal luogo suo.
2 שִׁמְעוּ שָׁמֹועַ בְּרֹגֶז קֹלֹו וְהֶגֶה מִפִּיו יֵצֵא2 Udite pure il suo tremendo tuono, E il mormorare ch’esce dalla sua bocca.
3 תַּחַת־כָּל־הַשָּׁמַיִם יִשְׁרֵהוּ וְאֹורֹו עַל־כַּנְפֹות הָאָרֶץ3 Egli lo lancia sotto tutti i cieli, E la sua fiamma sopra le estremità della terra;
4 אַחֲרָיו ׀ יִשְׁאַג־קֹול יַרְעֵם בְּקֹול גְּאֹונֹו וְלֹא יְעַקְּבֵם כִּי־יִשָּׁמַע קֹולֹו4 Dopo la quale rugge il tuono; egli tuona con la voce della sua altezza, E non indugia quelle cose, dopo che la sua voce è stata udita.
5 יַרְעֵם אֵל בְּקֹולֹו נִפְלָאֹות עֹשֶׂה גְדֹלֹות וְלֹא נֵדָע5 Iddio tuona maravigliosamente con la sua voce; Egli fa cose tanto grandi, che noi non possiam comprenderle
6 כִּי לַשֶּׁלַג ׀ יֹאמַר הֱוֵא אָרֶץ וְגֶשֶׁם מָטָר וְגֶשֶׁם מִטְרֹות עֻזֹּו6 Perciocchè egli dice alla neve: Cadi in su la terra; E parimente al nembo della pioggia, al nembo delle sue forti piogge.
7 בְּיַד־כָּל־אָדָם יַחְתֹּום לָדַעַת כָּל־אַנְשֵׁי מַעֲשֵׂהוּ7 Egli rinchiude ogni uomo in casa, Come per riconoscer tutti i suoi lavoratori.
8 וַתָּבֹא חַיָּה בְמֹו־אָרֶב וּבִמְעֹונֹתֶיהָ תִשְׁכֹּן8 E le fiere se n’entrano ne’ lor nascondimenti, E dimorano ne’ lor ricetti.
9 מִן־הַחֶדֶר תָּבֹוא סוּפָה וּמִמְּזָרִים קָרָה9 La tempesta viene dall’Austro, E il freddo dal Settentrione.
10 מִנִּשְׁמַת־אֵל יִתֶּן־קָרַח וְרֹחַב מַיִם בְּמוּצָק10 Iddio, col suo soffio, produce il ghiaccio, E fa che le acque che si diffondevano diventano come di metallo.
11 אַף־בְּרִי יַטְרִיחַ עָב יָפִיץ עֲנַן אֹורֹו11 Egli stanca eziandio le nuvole in adacquar la terra, E disperge le nubi con la sua luce.
12 וְהוּא מְסִבֹּות ׀ מִתְהַפֵּךְ [בְּתַחְבּוּלָתֹו כ] (בְּתַחְבּוּלֹתָיו ק) לְפָעֳלָם כֹּל אֲשֶׁר יְצַוֵּם ׀ עַל־פְּנֵי תֵבֵל אָרְצָה12 Ed esse si rivolgono in molti giri, secondo gli ordini suoi Intorno a ciò che hanno a fare, Secondo tutto quello ch’egli comanda loro di fare In su la faccia del mondo, nella terra;
13 אִם־לְשֵׁבֶט אִם־לְאַרְצֹו אִם־לְחֶסֶד יַמְצִאֵהוּ13 Facendole venire, o per castigo, O per la sua terra, o per alcun beneficio
14 הַאֲזִינָה זֹּאת אִיֹּוב עֲמֹד וְהִתְבֹּונֵן ׀ נִפְלְאֹות אֵל14 Porgi l’orecchio a questo, o Giobbe; Fermati, e considera le maraviglie di Dio.
15 הֲתֵדַע בְּשׂוּם־אֱלֹוהַּ עֲלֵיהֶם וְהֹופִיעַ אֹור עֲנָנֹו15 Sai tu, come Iddio dispone di esse, E come egli fa risplender la luce della sua nuvola?
16 הֲתֵדַע עַל־מִפְלְשֵׂי־עָב מִפְלְאֹות תְּמִים דֵּעִים16 Intendi tu come le nuvole son bilanciate? Conosci tu le maraviglie di colui che è perfetto in ogni scienza?
17 אֲשֶׁר־בְּגָדֶיךָ חַמִּים בְּהַשְׁקִט אֶרֶץ מִדָּרֹום17 Come i tuoi vestimenti son caldi, Quando egli acqueta l’Austro in su la terra?
18 תַּרְקִיעַ עִמֹּו לִשְׁחָקִים חֲזָקִים כִּרְאִי מוּצָק18 Hai tu con lui distesi i cieli, I quali son sodi, come uno specchio di metallo?
19 הֹודִיעֵנוּ מַה־נֹּאמַר לֹו לֹא־נַעֲרֹךְ מִפְּנֵי־חֹשֶׁךְ19 Insegnaci ciò che noi gli diremo; Poichè, per cagione delle nostre tenebre, noi non possiam bene ordinare i nostri ragionamenti.
20 הַיְסֻפַּר־לֹו כִּי אֲדַבֵּר אִם־אָמַר אִישׁ כִּי יְבֻלָּע20 Gli sarebbe egli rapportato quando io avessi parlato? Se vi fosse alcuno che ne parlasse, certo egli sarebbe abissato
21 וְעַתָּה ׀ לֹא רָאוּ אֹור בָּהִיר הוּא בַּשְּׁחָקִים וְרוּחַ עָבְרָה וַתְּטַהֲרֵם21 Ecco pure gli uomini non possono riguardare il sole, Quando egli risplende nel cielo, Dopo che il vento è passato, e l’ha spazzato;
22 מִצָּפֹון זָהָב יֶאֱתֶה עַל־אֱלֹוהַּ נֹורָא הֹוד22 E che dal Settentrione è venuta la dorata serenità; Or Iddio ha intorno a sè una tremenda maestà.
23 שַׁדַּי לֹא־מְצָאנֻהוּ שַׂגִּיא־כֹחַ וּמִשְׁפָּט וְרֹב־צְדָקָה לֹא יְעַנֶּה23 Egli è l’Onnipotente, noi non possiam trovarlo; Egli è grande in forza, Ed in giudicio, ed in grandezza di giustizia; Egli non oppressa alcuno;
24 לָכֵן יְרֵאוּהוּ אֲנָשִׁים לֹא־יִרְאֶה כָּל־חַכְמֵי־לֵב׃ פ24 Perciò gli uomini lo temono; Alcun uomo, benchè savio di cuore, no ‘l può vedere