Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Qoelet 6


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LA SACRA BIBBIAVULGATA
1 C'è un altro male che ho visto sotto il sole e che grave pesa sull'uomo.1 Est et aliud malum quod vidi sub sole,
et quidem frequens apud homines :
2 E' il caso di quello cui Dio concede ricchezze in abbondanza e onori, senza che gli manchi nulla di tutto ciò che può desiderare, ma al quale Dio non ha concesso di poter godere dei suoi beni, perché se li gode un uomo estraneo. Questo è vanità e un brutto guaio.2 vir cui dedit Deus divitias,
et substantiam, et honorem,
et nihil deest animæ suæ ex omnibus quæ desiderat ;
nec tribuit ei potestatem Deus ut comedat ex eo,
sed homo extraneus vorabit illud :
hoc vanitas et miseria magna est.
3 Anche se quest'uomo generasse cento figli, vivesse molti anni e grande fosse il numero dei giorni della sua vita, se egli non trova soddisfazione nei beni che possiede e per di più non ha nemmeno una tomba, io dico più fortunato di lui l'aborto,3 Si genuerit quispiam centum liberos,
et vixerit multos annos,
et plures dies ætatis habuerit,
et anima illius non utatur bonis substantiæ suæ,
sepulturaque careat :
de hoc ergo pronuntio quod melior illo sit abortivus.
4 perché viene nella nebbia e se ne va nella tenebra; di tenebra è coperto il suo essere.4 Frustra enim venit,
et pergit ad tenebras,
et oblivione delebitur nomen ejus.
5 Per quanto non abbia visto né conosciuto il sole, tuttavia la sua sorte resta sempre migliore dell'altra.5 Non vidit solem,
neque cognovit distantiam boni et mali.
6 E se anche potesse vivere due volte mille anni senza però poter godere dei beni, non va a finire nello stesso luogo dell'aborto?6 Etiam si duobus millibus annis vixerit,
et non fuerit perfruitus bonis,
nonne ad unum locum properant omnia ?
7 Tutta la fatica dell'uomo è per la sua bocca, eppure il suo desiderio non si sazia mai.7 Omnis labor hominis in ore ejus ;
sed anima ejus non implebitur.
8 E allora che vantaggio ha il sapiente sullo stolto? Che serve al poveraccio sapersi destreggiare nella vita?8 Quid habet amplius sapiens a stulto ?
et quid pauper, nisi ut pergat illuc ubi est vita ?
9 Meglio vedere con gli occhi che vagare con la fantasia. Anche questo è vanità e occupazione senza senso.9 Melius est videre quod cupias,
quam desiderare quod nescias.
Sed et hoc vanitas est, et præsumptio spiritus.
10 Ciò che è, già ha avuto la sua sorte; che cosa è ogni individuo, già è stato conosciuto. Egli non può contendere con chi è più forte di lui.10 Qui futurus est, jam vocatum est nomen ejus ;
et scitur quod homo sit,
et non possit contra fortiorem se in judicio contendere.
11 Infatti, moltiplicando le parole, si ottiene solo di aumentare la vanità, e l'uomo che vantaggio ne trae?11 Verba sunt plurima,
multamque in disputando habentia vanitatem.
12 E chi sa che cosa è bene per l'uomo nella sua vita, nei giorni contati della sua vita vana, che l'uomo passa come un'ombra? Chi dirà all'uomo che cosa avverrà in futuro sotto il sole?