Scrutatio

Venerdi, 10 maggio 2024 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Siracide 14


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BIBBIA RICCIOTTINOVA VULGATA
1 Beato chi non sdrucciolò con le parole di sua bocca nè fu punto dal rimorso del peccato.1 Beatus vir, qui non est lapsus verbo ex ore suo
et non est stimulatus in tristitia delicti.
2 Felice colui che non ha rimorso sull'anima sua, nè ha perduto la sua speranza.2 Felix, quem non condemnat anima sua,
et non excidit a spe sua.
3 Per l'uomo avido e spilorcio è vana la ricchezza, e all'uomo invidioso a che [serve] l'oro?3 Viro tenaci sine ratione est substantia;
et homini livido ad quid aurum?
4 Chi accumula lesinando su se stesso, ammassa per altri e co' beni suoi un altro se la scialerà.4 Qui denegat animo suo iniuste, aliis congregat,
et in bonis illius alius luxuriabitur.
5 Chi è duro con sè, con chi sarà egli buono? non si goderà i suoi tesori.5 Qui sibi nequam est, cui alii bonus erit?
Et non iucundabitur in bonis suis.
6 Nulla v'ha di peggio di chi porta invidia a se stesso: questa è la mercede della sua malvagità.6 Qui sibi invidet, nihil est illo nequius;
et haec redditio est malitiae illius.
7 E s'egli fa del bene, lo fa per inavvertenza e senza volere, e all'ultimo manifesta la sua malvagità.7 Et, si bene fecerit, ignoranter et non volens facit
et in novissimo manifestat malitiam suam.
8 Tristo è l'occhio dell'invidioso, che volge la faccia altrove e disdegna l'anima.8 Nequam est oculus lividi
et avertens faciem suam et despiciens animas.
9 Insaziabile è l'occhio dell'avaro in fatto d'Ingiustizia, nè sarà sazio finché non abbia consumato e inaridito l'anima sua.9 Insatiabilis oculus cupidi in parte non satiabitur,
donec consumat arefaciens animam suam.
10 L'occhio maligno [è rivolto] al male, nè si sazierà col pane; affamato e triste sarà alla sua propria mensa.10 Oculus malus lividus irruit in panem
et neglegens est mensae suae.
11 Figliuolo, se possiedi, fa' del bene a te stesso, e offri al Signore oblazioni degne.11 Fili, si habes, benefac tecum
et Deo dignas oblationes offer.
12 Ricordati che la morte non tarda, e che il patto degli Inferi t'è stato notificato; è legge invero di questo mondo: «Egli dovrà morire».12 Memor esto quoniam mors non tardat,
et decretum inferorum quia non demonstratum est tibi;
decretum enim huius mundi: morte morietur.
13 Prima di morire, fa' del bene al tuo amico, e secondo le tue forze stendi la mano e dà al povero.13 Ante mortem benefac amico tuo
et secundum vires tuas exporrigens da ei.
14 Non ti privare d'una buona giornata, e non ti lasciar sfuggire particella alcuna d'un buon regalo.14 Non defrauderis a bono diei,
et particula desiderii boni non te praetereat.
15 Forse che non lascerai ad altri [il frutto del]le tue pene e del[le] tue fatiche, perchè sia diviso a sorte?15 Nonne aliis relinques res dolore partas
et labores tuos in divisione sortis?
16 Dà e ricevi e giustifica l'anima tua;16 Da et accipe et oblecta animam tuam;
17 prima della tua morte pratica la giustizia, perchè non c'è da trovar cibo negli Inferi.17 ante obitum tuum operare iustitiam,
quoniam non est apud inferos quaerere voluptates.
18 Ogni carne invecchia al pari d'un vestimento. Come le foglie verdeggianti su frondosa pianta18 Omnis caro sicut vestimentum veterascet
et sicut folium fructificans in arbore viridi:
alia generantur, et alia deiciuntur;
19 altre ne nascono e altre ne cadono: cosi le generazioni della carne e del sangue, l'una muore e l'altra nasce.19 sic generatio carnis et sanguinis:
alia finitur, et alia nascitur.
20 Ogni opera corruttibile vien meno alla fine, e chi l'ha fatta, se n'andrà con essa.20 Omne opus corruptibile in fine deficiet,
et, qui illud operatur, ibit cum illo;
21 Ed ogni opera eletta sarà approvata, e chi l'ha fatta, sarà onorato a cagion sua.21 et omne opus electum iustificabitur,
et, qui operatur illud, honorabitur in illo.
22 Beato l'uomo che persevera nella sapienza, e medita sulla sua giustizia, e pensa in cuor [suo] che Dio tutto vede all'intorno;22 Beatus vir, qui in sapientia morabitur
et qui in iustitia sua meditabitur
et in sensu cogitabit circumspectionem Dei;
23 che ripensa in cuor suo le vie di lei, e ne scruta i segreti; che le tien dietro come un che segue le piste, e s'apposta per le sue strade;23 qui excogitat vias illius in corde suo
et in absconditis suis intellegens,
vadens post illam quasi investigator
et in viis illius consistens;
24 che spia per le finestre di lei, e alla porta di lei sta in ascolto;24 qui respicit per fenestras illius
et in ianuis illius audiens;
25 che fa sosta presso la casa di lei, e figge il piolo [della propria tenda] nelle sue pareti. Egli drizza la sua tenda a fianco di lei, e nella sua tenda riposerà la felicità in eterno.25 qui requiescit iuxta domum illius
et in parietibus illius figens palum,
statuet casulam suam ad manus illius
et requiescet in deversorio bonorum per aevum.
26 E' mette i suoi figliuoli sotto la protezione di lei, e si ripara sotto i suoi rami.26 Statuet filios suos sub tegmine illius
et sub ramis eius morabitur;
27 Sarà difeso dal caldo all'ombra di lei, e nel suo splendore si riposerà.27 protegetur sub tegmine illius a fervore
et in gloria eius requiescet.