Scrutatio

Domenica, 4 maggio 2025 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Giobbe 29


font
DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 E GIOBBE riprese il suo ragionamento, e disse:1 E aggiunse ancora Iob, riassumendo la parola sua', e disse:
2 Oh! fossi io pure come a’ mesi di prima, Come al tempo che Iddio mi guardava!2 Chi mi darà ch' io sia appresso li mezi dinanzi, secondo li dì ne' quali guardava me Iddio,
3 Quando egli faceva rilucere la sua lampana sopra il mio capo, E quando io camminava al suo lume, per mezzo le tenebre;3 quando splendeva la lucerna sua sopra lo mio capo, e al lume suo andava nelle tenebre?
4 Come io era al tempo della mia giovanezza, Mentre il consiglio di Dio governava il mio tabernacolo;4 Sì come io fui ne' dì della mia giovinezza, quando secreto era Iddio nel mio tabernacolo;
5 Mentre l’Onnipotente era ancora meco, E i miei famigli mi erano d’intorno;5 quando era l' Onnipotente meco, e dintorno a me li miei figliuoli;
6 Mentre io lavava i miei passi nel burro, E le rocce versavano presso di me de’ ruscelli d’olio6 quando lavava li piedi miei di butirro, e la pietra spandeva a me li rivi dell' olio;
7 Quando io andava fuori alla porta per la città, O mi faceva porre il mio seggio in su la piazza,7 quando andava alla porta della cittade, e nella piazza apparecchiavano la cattedra a me?
8 I fanciulli, veggendomi, si nascondevano; E i vecchi si levavano, e stavano in piè;8 Vedeano me i giovani, e nascondevansi; e li vecchii si rizzavano e stavano.
9 I principali si rattenevano di parlare, E si mettevano la mano in su la bocca;9 Li principi cessavano di favellare, e lo dito si ponevano alla sua bocca.
10 La voce de’ rettori era celata, E la lor lingua era attaccata al lor palato;10 Li duchi constrigneano la loro voce, e la lingua loro s'accostava allo loro gorguzzolo.
11 L’orecchio che mi udiva mi celebrava beato; L’occhio che mi vedeva mi rendeva testimonianza;11 E le orecchie udenti beatificavano me, e l'occhio vedente rendea testimonianza a me.
12 Perciocchè io liberava il povero che gridava, E l’orfano che non avea chi l’aiutasse.12 Chè io avea deliberato lo povero gridante, e lo pupillo il quale non avea aiuto.
13 La benedizione di chi periva veniva sopra me; Ed io faceva cantare il cuor della vedova.13 La benedizione di colui, che sì dovea perire, sopra me venìa; e ho consolato lo cuore della vedova.
14 Io mi vestiva di giustizia, ed ella altresì mi rivestiva; La mia dirittura mi era come un ammanto, e come una benda.14 Di giustizia sono vestito; e vesti’mi, sì come di vestimento e di corona, del mio giudicio.
15 Io era occhi al cieco, E piedi allo zoppo.15 Io fui occhio al cieco, e piede al zoppo.
16 Io era padre a’ bisognosi, E investigava la causa che mi era sconosciuta.16 Padre era de' poveri; e la cagione, ch' io non sapea, diligentemente la investigava.
17 E rompeva i mascellari al perverso, E gli faceva gittar la preda d’infra i denti17 Tritava le mascelle delli malvagi, e delli denti suoi tolleva la preda.
18 Onde io diceva: Io morrò nel mio nido, E moltiplicherò i miei giorni come la rena.18 E dicea: nel mio piccolo nido mi morirò, e sì come palma moltiplicherò i dì.
19 La mia radice era aperta alle acque, E la rugiada era tutta la notte in su i miei rami.19 La mia radice aperta è appresso l'acque, e la rugiada starà nella mia mietitura.
20 La mia gloria si rinnovava in me, E il mio arco si rinforzava in mano mia.20 La mia gloria sempre si rinnoverae, e l'arco mio nella mia mano (sempre) si ristorerà.
21 Altri mi ascoltava, ed aspettava che io avessi parlato; E taceva al mio consiglio.21 Coloro che mi udivano, aspettavano la mia sentenza, e intenti tacevano.
22 Dopo che io avea parlato, niuno replicava; E i miei ragionamenti stillavano sopra loro.22 Allo mio consiglio niuna cosa ardivano d'aggiugnere, e la mia parola sopra loro stillava.
23 Essi mi aspettavano come la pioggia, Ed aprivano la bocca, come dietro alla pioggia della stagione della ricolta.23 E aspettavano me, sì come la piova; e la bocca loro aprivano, sì come al vento piovoso serotino.
24 Se io rideva verso loro, essi nol credevano, E non facevano scader la chiarezza della mia faccia.24 Si quando rideva a loro, non credevano; e la luce del mio volto non cadeva in terra.
25 Se mi piaceva d’andar con loro, io sedeva in capo, Ed abitava con loro come un re fra le sue schiere, E come una persona che consola quelli che fanno cordoglio25 Se io avessi voluto ire a loro, sedeva nel primo luogo; e quando sedea, era sì come re, stanteli dintorno l'oste, ed era consolatore delli piagnenti.