SCRUTATIO

Sunday, 6 July 2025 - Sant´Antonio Maria Zaccaria ( Letture di oggi)

Giobbe 15


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DIODATIBIBBIA MARTINI
1 ED Elifaz Temanita rispose e disse:1 A Eliphaz di Theman rispose, e disse:
2 Deve un uomo savio pronunziare opinioni vane, Ed empiersi il ventre di vento orientale?2 Un uomo saggio risponderebbe egli forse parlando in aria, e accenderebbe di calore il suo petto?
3 Ed argomentar con parole inutili, E con ragionamenti onde non può trarre alcun vantaggio?3 Tu colle tue parole fai de' rimproveri a lui, che non è un tuo eguale, e parli in guisa, che non gioverà a te.
4 Sì certo, tu annulli il timor di Dio, Ed impedisci l’orazione che deve farsi davanti a lui.4 Quant'è in te, tu hai discacciato il timore (di Dio), ed hai tolta via l'orazione, che si fa a Dio.
5 Perciocchè la tua bocca dimostra la tua iniquità, Poichè tu hai scelto il parlar de’ frodolenti.5 Perocché maestra della tua lingua è statà la tua iniquità, e tu vai imitamdo il linguaggio de' bestemmiatori.
6 La tua bocca ti condanna, e non io; E le tue labbra testificano contro a te.6 Ti condannerà la tua bocca, e non io, e risponderanno a te le tue labbra.
7 Sei tu il primiero uomo che sia nato nel mondo? O sei tu stato formato avanti i colli?7 Se' tu forse il primo uomo che nascesse, e se' tu stato formato prima de monti?
8 Hai tu udito il segreto di Dio, E ne hai tu sottratta a te la sapienza?8 Se' tu forse stato ad udire i consiglj di Dio, e la sapienza di lui sarà ella inferiore a te?
9 Che sai tu, che noi non sappiamo? Che intendi tu, che non sia appo noi?9 Sai tu qualche cosa ignota a noi? Hai tu qualche sapere, che noi non abbiamo?
10 Fra noi vi è eziandio alcun canuto, alcun molto vecchio, Più attempato che tuo padre.10 Sono de' vecchi, e degli anziani tra noi molto più avanzati in età che i padri tuoi.
11 Son le consolazioni di Dio troppo poca cosa per te? Hai tu alcuna cosa riposta appo te?11 Sarebbe ella cosa difficile a Dio il consolarti? Ma ciò impediscono le tue cattive parole.
12 Perchè ti trasporta il cuor tuo? E perchè ammiccano gli occhi tuoi,12 Perché ti leva in alto il cuor tuo, qual uomo che sta in grandi pensieri gli occhi porti smarriti?
13 Che tu rivolga il tuo soffio, E proferisca della tua bocca parole contro a Dio?13 Perché mai il tuo spirito si inalbera contro Dio sino a proferire colla tua bocca sì fatte parole?
14 Che cosa è l’uomo, ch’egli sia puro? E che cosa è chi è nato di donna, ch’egli sia giusto?14 Che è l'uomo onde possa essere senza macchia, e giusto apparisca un che nacque di donna?
15 Ecco, egli non si fida ne’ suoi santi, Ed i cieli non son puri nel suo cospetto;15 Mira come tra' santi di lui nissuno è immutabile, e i cieli negli occhi di lui non son puri.
16 Quanto più abbominevole e puzzolente È l’uomo, che beve l’iniquità come acqua?16 Quanto meno un uom feccioso, e abbominevole, che beve com'acqua l'iniquità?
17 Io ti dichiarerò, ascoltami pure, E ti racconterò ciò che io ho veduto;17 Io ti convincerò, ascoltami: racconterò a te quello, che io ho veduto.
18 Il che i savi hanno narrato, E non l’hanno celato, avendolo ricevuto da’ padri loro;18 I saggi parlano, e non tengono ascosi gli insegnamenti de' padri loro.
19 A’ quali soli la terra fu data, E per mezzo i cui paesi non passò mai straniero.19 A' quali soli data fu questa terra, e mai gli stranieri non passarono tra di loro.
20 L’empio è tormentato tutti i giorni della sua vita; Ed al violento è riposto un piccol numero d’anni.20 L'empio si consuma di affanni in tutti i suoi giorni, perché è incerto quanti saranno gli anni di sua tirannide.
21 Egli ha negli orecchi un romor di spaventi; In tempo di pace il guastatore gli sopraggiunge.21 Egli ha mai sempre nell'orecchie uno strepito che atterrisce, e in mezzo alla pace sospetta di tradimento.
22 Egli non si fida punto di potere uscir delle tenebre; Egli sta sempre in guato, aspettando la spada.22 Nel buio non crede di tornar a ve derla luce, veggendo spade da tutti i lati.
23 Egli va tapinando per cercar dove sia del pane; Egli sa che ha in mano tutto presto il giorno delle tenebre.23 S'ei si muove per andar a cercar del pane, egli pensa, che il nero giorno imminente gli sta dappresso.
24 Angoscia e tribolazione lo spaventano; Lo sopraffanno come un re apparecchiato alla battaglia.24 La tribolazione lo atterrisce, e lo ircondano gli affanni, come un re, che si mette in punto per la battaglia.
25 Perciocchè egli ha distesa la sua mano contro a Dio, E si è rinforzato contro all’Onnipotente;25 Perocché egli sua mano stese contro Dio, e si indurò contro l'Onnipotente.
26 E gli è corso col collo fermo, Co’ suoi spessi e rilevati scudi;26 Contro a lui corse a collo interato, e si armò della sua grossa testa.
27 Perciocchè egli ha coperto il suo viso di grasso, Ed ha fatte delle pieghe sopra i suoi fianchi;27 Egli ha la faccia coperta di grasso, e da' fianchi di lui pende il lardo.
28 Ed è abitato in città desolate, in case disabitate, Ch’erano preste ad esser ridotte in monti di ruine.28 Si è ridotto ad abitare in città desolate, e in case deserte divenute tanti mucchi di sassi.
29 Egli non arricchirà, e le sue facoltà non saranno stabili, E il suo colmo non si spanderà nella terra.29 Egli non sarà sempre ricco, e i suoi beni non dureranno, e non metterà radici nella terra.
30 Egli non si dipartirà giammai dalle tenebre, La fiamma seccherà i suoi rampolli, Ed egli sarà portato via dal soffio della bocca di Dio.30 Ei sarà sempre in tenebre, i suoi rami saranno arsi dal fuoco, ed esalando il fiato della sua bocca sparirà.
31 Non confidisi già nella vanità, dalla quale è sedotto; Perciocchè egli muterà stato, e sarà ridotto al niente.31 Né da vano errore sedotto crederà di poter essere riscattato a qual si sia prezzo.
32 Questo mutamento si compierà fuor del suo tempo, E i suoi rami non verdeggeranno.32 Prima che i giorni di lui giungano al loro termine ei perirà, e seccheranno le sue mani.
33 Il suo agresto sarà rapito come quel d’una vigna, E le sue gemme saranno sbattute come quelle di un ulivo.33 Sarà di lui come di una vite, di cui sono guaste le uve nel primo fiorire, e come un ulivo, del quale i mignoli cadano a terra.
34 Perciocchè la raunanza de’ profani sarà deserta, E il fuoco divorerà i tabernacoli di quelli che prendon presenti;34 Perocché steril sarà la progenie dell'empio, e il fuoco divorerà i padiglioni di coloro, che volentieri accettano i doni.
35 I quali concepiscono perversità, e partoriscono iniquità, E il cui ventre macchina fraude35 Concepisce dolori, e partorisce l'iniquità, e il seno di lui è gravido di fraudi.