Scrutatio

Martedi, 13 maggio 2025 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Luca 20


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BIBBIA VOLGARELXX
1 Ed essendo egli uno giorno nel tempio ammaestrando e predicando, raunaronsi (tutti) gli prìncipi de' sacerdoti e gli Scribi con gli antiqui.1 Καὶ ἐγένετο ἐν μιᾷ τῶν ἡμερῶν διδάσκοντος αὐτοῦ τὸν λαὸν ἐν τῷ ἱερῷ καὶ εὐαγγελιζομένου ἐπέστησαν οἱ ἀρχιερεῖς καὶ οἱ γραμματεῖς σὺν τοῖς πρεσβυτέροις
2 E dicono a lui: dinne: in quale potestà fai queste cose? ovvero: chi è quello che a te ha dato questa potestà?2 καὶ εἶπαν λέγοντες πρὸς αὐτόν· εἰπὸν ἡμῖν ἐν ποίᾳ ἐξουσίᾳ ταῦτα ποιεῖς, ἢ τίς ἐστιν ὁ δούς σοι τὴν ἐξουσίαν ταύτην;
3 E respondendogli Iesù, dissegli: addimanderovvi io etiam una cosa; rispondetemi.3 ἀποκριθεὶς δὲ εἶπεν πρὸς αὐτούς· ἐρωτήσω ὑμᾶς κἀγὼ λόγον, καὶ εἴπατέ μοι·
4 (Ditemi): il battesimo di Ioanne era egli venuto dal cielo, ovvero dalli uomini?4 τὸ βάπτισμα Ἰωάννου ἐξ οὐρανοῦ ἦν ἢ ἐξ ἀνθρώπων;
5 E quelli pensavano, tra sè dicendo: che se noi diremo ch' egli è venuto dal cielo, egli dirà: il perchè adunque non gli avete creduto?5 οἱ δὲ συνελογίσαντο πρὸς ἑαυτοὺς λέγοντες ὅτι ἐὰν εἴπωμεν· ἐξ οὐρανοῦ, ἐρεῖ· διὰ τί οὐκ ἐπιστεύσατε αὐτῷ;
6 Ma se noi diremo ch' egli è dalli uomini, l'universo popolo ne lapidarà; imperò che sono certi, che Ioanne è profeta.6 ἐὰν δὲ εἴπωμεν· ἐξ ἀνθρώπων, ὁ λαὸς ἅπας καταλιθάσει ἡμᾶς, πεπεισμένος γάρ ἐστιν Ἰωάννην προφήτην εἶναι.
7 E loro risposero che non sapevano donde egli fusse venuto.7 καὶ ἀπεκρίθησαν μὴ εἰδέναι πόθεν.
8 Ai quali disse Iesù: nè etiam io vi dirò in quale potestà faccio queste cose.8 καὶ ὁ Ἰησοῦς εἶπεν αὐτοῖς· οὐδὲ ἐγὼ λέγω ὑμῖν ἐν ποίᾳ ἐξουσίᾳ ταῦτα ποιῶ.
9 E incominciò a dicere al popolo questa parabola: fu uno uomo che piantò la vigna, e allocolla alli lavoratori; ed egli per molti giorni andò in peregrinaggio.9 Ἤρξατο δὲ πρὸς τὸν λαὸν λέγειν τὴν παραβολὴν ταύτην· ἄνθρωπός [τις] ἐφύτευσεν ἀμπελῶνα καὶ ἐξέδετο αὐτὸν γεωργοῖς καὶ ἀπεδήμησεν χρόνους ἱκανούς.
10 E venuto il tempo, mandò dalli suoi lavoratori il servo, acciò li dessero del frutto della vigna. Li quali, poscia che l' ebbero battuto, remandorlo vôto.10 καὶ καιρῷ ἀπέστειλεν πρὸς τοὺς γεωργοὺς δοῦλον ἵνα ἀπὸ τοῦ καρποῦ τοῦ ἀμπελῶνος δώσουσιν αὐτῷ· οἱ δὲ γεωργοὶ ἐξαπέστειλαν αὐτὸν δείραντες κενόν.
11 Di che aggiunse di mandarli uno altro servo. E loro, etiam battendolo, e affiiggendolo con parole ingiuriose, mandorolo vôto.11 καὶ προσέθετο ἕτερον πέμψαι δοῦλον· οἱ δὲ κἀκεῖνον δείραντες καὶ ἀτιμάσαντες ἐξαπέστειλαν κενόν.
12 Onde etiam mandò il terzo; li quali, etiam feriendo quello, scaccioronlo.12 καὶ προσέθετο τρίτον πέμψαι· οἱ δὲ καὶ τοῦτον τραυματίσαντες ἐξέβαλον.
13 Di che (vedendo questo) il signore della vigna disse: che farò io? mandarogli il mio diletto figliuolo; forse, quando il vederanno, temeranlo con reverenza.13 εἶπεν δὲ ὁ κύριος τοῦ ἀμπελῶνος· τί ποιήσω; πέμψω τὸν υἱόν μου τὸν ἀγαπητόν· ἴσως τοῦτον ἐντραπήσονται.
14 Il quale mandato, vedendolo gli lavoratori, fra sè pensavano, dicendo: questo è l'erede; uccidiamolo, acciò che la eredità sia fatta nostra.14 ἰδόντες δὲ αὐτὸν οἱ γεωργοὶ διελογίζοντο πρὸς ἀλλήλους λέγοντες· οὗτός ἐστιν ὁ κληρονόμος· ἀποκτείνωμεν αὐτόν, ἵνα ἡμῶν γένηται ἡ κληρονομία.
15 E gittato quello fuori della vigna, uccisonlo. Che cosa dunque farà a quelli il signore della vigna?15 καὶ ἐκβαλόντες αὐτὸν ἔξω τοῦ ἀμπελῶνος ἀπέκτειναν. τί οὖν ποιήσει αὐτοῖς ὁ κύριος τοῦ ἀμπελῶνος;
16 Egli verrà, e disperderà quelli lavoratori, e ad altri darà la vigna (sua). E loro udendo, dissero: così [non] sarà.16 ἐλεύσεται καὶ ἀπολέσει τοὺς γεωργοὺς τούτους καὶ δώσει τὸν ἀμπελῶνα ἄλλοις.
ἀκούσαντες δὲ εἶπαν· μὴ γένοιτο.
17 Ma egli risguardando in loro, disse: che cosa è adunque quel ch' è scritto: la pietra che reprovorono gli edificanti, ella è fatta in capo del cantone?17 ὁ δὲ ἐμβλέψας αὐτοῖς εἶπεν· τί οὖν ἐστιν τὸ γεγραμμένον τοῦτο·
λίθον ὃν ἀπεδοκίμασαν οἱ οἰκοδομοῦντες,
οὗτος ἐγενήθη εἰς κεφαλὴν γωνίας;
18 Fracassarassi ogni uomo che cascarà sopra quella; ma ella spezzarà quello sopra il quale cascarà (la pietra).18 πᾶς ὁ πεσὼν ἐπ’ ἐκεῖνον τὸν λίθον συνθλασθήσεται· ἐφ’ ὃν δ’ ἂν πέσῃ, λικμήσει αὐτόν.
19 Onde in quell' ora cercavano li principi dei sacerdoti, e gli Scribi, di ponergli le mani sopra (di lui); ma temevano il popolo; imperò che là conobbero ch' egli avea detto questa parabola contra di loro.19 Καὶ ἐζήτησαν οἱ γραμματεῖς καὶ οἱ ἀρχιερεῖς ἐπιβαλεῖν ἐπ’ αὐτὸν τὰς χεῖρας ἐν αὐτῇ τῇ ὥρᾳ, καὶ ἐφοβήθησαν τὸν λαόν, ἔγνωσαν γὰρ ὅτι πρὸς αὐτοὺς εἶπεν τὴν παραβολὴν ταύτην.
20 E ponendosi a mente di lui, mandorono gli insidiatori, li quali simulassero di essere giusti, acciò il pigliassero nel parlare, acciò il dessero al principe, e in la potestà del rettore.20 Καὶ παρατηρήσαντες ἀπέστειλαν ἐγκαθέτους ὑποκρινομένους ἑαυτοὺς δικαίους εἶναι, ἵνα ἐπιλάβωνται αὐτοῦ λόγου, ὥστε παραδοῦναι αὐτὸν τῇ ἀρχῇ καὶ τῇ ἐξουσίᾳ τοῦ ἡγεμόνος.
21 Li quali addimandoronlo, dicendo: maestro, sappiamo che tu dici e insegni le cose (giuste e) dritte, e non sei accettatore di alcuna persona, anzi insegni in verità la via di Dio.21 καὶ ἐπηρώτησαν αὐτὸν λέγοντες· διδάσκαλε, οἴδαμεν ὅτι ὀρθῶς λέγεις καὶ διδάσκεις καὶ οὐ λαμβάνεις πρόσωπον, ἀλλ’ ἐπ’ ἀληθείας τὴν ὁδὸν τοῦ θεοῦ διδάσκεις·
22 A noi è lecito dare il censo a Cesare, o no?22 ἔξεστιν ἡμᾶς Καίσαρι φόρον δοῦναι ἢ οὔ;
23 Ma egli, considerando il suo (fraudolento) inganno, dissegli; il perchè mi tentate?23 Κατανοήσας δὲ αὐτῶν τὴν πανουργίαν εἶπεν πρὸς αὐτούς·
24 Monstratemi il denaro. Questo denaro di cui ha la imagine e soprascrizione? E loro risposero: di Cesare.24 δείξατέ μοι δηνάριον· τίνος ἔχει εἰκόνα καὶ ἐπιγραφήν; οἱ δὲ εἶπαν· Καίσαρος.
25 Alli quali disse: rendete adunque quelle cose che sono di Cesare, a Cesare; e quelle che sono di Dio, a Dio.25 ὁ δὲ εἶπεν πρὸς αὐτούς· τοίνυν ἀπόδοτε τὰ Καίσαρος Καίσαρι καὶ τὰ τοῦ θεοῦ τῷ θεῷ.
26 Il che loro udendo, non potero riprendere la sua parola in presenza del popolo; e maravigliati nella sua risposta, tacettero.26 καὶ οὐκ ἴσχυσαν ἐπιλαβέσθαι αὐτοῦ ῥήματος ἐναντίον τοῦ λαοῦ καὶ θαυμάσαντες ἐπὶ τῇ ἀποκρίσει αὐτοῦ ἐσίγησαν.
27 Poscia andorono alcuni de' Sadducei, li quali negano essere la resurrezione, e addimandoronlo,27 Προσελθόντες δέ τινες τῶν Σαδδουκαίων, οἱ [ἀντι]λέγοντες ἀνάστασιν μὴ εἶναι, ἐπηρώτησαν αὐτὸν
28 dicendo: maestro, a noi scrisse Moisè: se il fratello di alcuno morirà, avendo moglie, e lasciaralla senza figliuolo, che il fratello suo toglia quella, e susciti il seme del suo fratello.28 λέγοντες· διδάσκαλε, Μωϋσῆς ἔγραψεν ἡμῖν, ἐάν τινος ἀδελφὸς ἀποθάνῃ ἔχων γυναῖκα, καὶ οὗτος ἄτεκνος ᾖ, ἵνα λάβῃ ὁ ἀδελφὸς αὐτοῦ τὴν γυναῖκα καὶ ἐξαναστήσῃ σπέρμα τῷ ἀδελφῷ αὐτοῦ.
29 Erano adunque sette fratelli; e il primo tolse la moglie, ed egli morì senza figliuoli.29 ἑπτὰ οὖν ἀδελφοὶ ἦσαν· καὶ ὁ πρῶτος λαβὼν γυναῖκα ἀπέθανεν ἄτεκνος·
30 E il seguente tolse quella; ed etiam egli è morto senza lassare figliuolo.30 καὶ ὁ δεύτερος
31 E il terzo tolse quella; e similmente tutti sette, e non lasciorono seme, e sono morti.31 καὶ ὁ τρίτος ἔλαβεν αὐτήν, ὡσαύτως δὲ καὶ οἱ ἑπτὰ οὐ κατέλιπον τέκνα καὶ ἀπέθανον.
32 Ultima di tutti moritte la femina.32 ὕστερον καὶ ἡ γυνὴ ἀπέθανεν.
33 Nella resurrezione adunque, di cui di questi sarà quella moglie? Imperò che sette l' hanno avuta per moglie.33 ἡ γυνὴ οὖν ἐν τῇ ἀναστάσει τίνος αὐτῶν γίνεται γυνή; οἱ γὰρ ἑπτὰ ἔσχον αὐτὴν γυναῖκα.
34 Onde dissegli Iesù: li figliuoli di questo mondo si maritano, e sono dati alle nozze.34 καὶ εἶπεν αὐτοῖς ὁ Ἰησοῦς· οἱ υἱοὶ τοῦ αἰῶνος τούτου γαμοῦσιν καὶ γαμίσκονται,
35 Ma quelli che saranno degni dell' altro mondo, e della resurrezione de' morti, non si maritaranno, nè menaranno moglie.35 οἱ δὲ καταξιωθέντες τοῦ αἰῶνος ἐκείνου τυχεῖν καὶ τῆς ἀναστάσεως τῆς ἐκ νεκρῶν οὔτε γαμοῦσιν οὔτε γαμίζονται·
36 E più non potranno morire; imperò che loro sono eguali alli angioli, e sono figliuoli di Dio, conciosia che sono figliuoli di resurrezione.36 οὐδὲ γὰρ ἀποθανεῖν ἔτι δύνανται, ἰσάγγελοι γάρ εἰσιν καὶ υἱοί εἰσιν θεοῦ τῆς ἀναστάσεως υἱοὶ ὄντες.
37 Ma che (etiam) resuscitano li morti, etiam Moisè, essendo appresso la rovere, il dimostra, come egli dice il Siguore, il Dio di Abraam, il Dio d' Isaac e il Dio di Iacob.37 ὅτι δὲ ἐγείρονται οἱ νεκροί, καὶ Μωϋσῆς ἐμήνυσεν ἐπὶ τῆς βάτου, ὡς λέγει κύριον τὸν θεὸν Ἀβραὰμ καὶ θεὸν Ἰσαὰκ καὶ θεὸν Ἰακώβ.
38 Di che Iddio, egli non è Iddio de' morti, ma de' vivi; imperò che tutti vivono a lui.38 θεὸς δὲ οὐκ ἔστιν νεκρῶν ἀλλὰ ζώντων, πάντες γὰρ αὐτῷ ζῶσιν.
39 Onde alcuni delli Scribi risposero: maestro, oh come hai detto bene!39 Ἀποκριθέντες δέ τινες τῶν γραμματέων εἶπαν· διδάσκαλε, καλῶς εἶπας.
40 E più non presumevano di addimandarlo.40 οὐκέτι γὰρ ἐτόλμων ἐπερωτᾶν αὐτὸν οὐδέν.
41 Ed egli sì gli disse: come dicono, Cristo essere figliuolo di David?41 Εἶπεν δὲ πρὸς αὐτούς· πῶς λέγουσιν τὸν χριστὸν εἶναι Δαυὶδ υἱόν;
42 Ed esso David dice nel libro de' salmi: disse il Signore al Signore mio: siedi alla mano dritta mia,42 αὐτὸς γὰρ Δαυὶδ λέγει ἐν βίβλῳ ψαλμῶν·
εἶπεν κύριος τῷ κυρίῳ μου·
κάθου ἐκ δεξιῶν μου,
43 insino ch' io ponga li tuoi inimici, scabello de' tuoi piedi.43 ἕως ἂν θῶ τοὺς ἐχθρούς σου
ὑποπόδιον τῶν ποδῶν σου.
44 David adunque chiamollo Signore; ed egli come è suo figliuolo?44 Δαυὶδ οὖν κύριον αὐτὸν καλεῖ, καὶ πῶς αὐτοῦ υἱός ἐστιν;
45 E udendo tutto il popolo, disse alli suoi discepoli :45 Ἀκούοντος δὲ παντὸς τοῦ λαοῦ εἶπεν τοῖς μαθηταῖς [αὐτοῦ]·
46 Guardatevi dalli Scribi, li quali vogliono andare nelle stole, e amano le salutazioni nel mercato, e le prime cattedre nelle sinagoghe, e le prime sedie ne' conviti;46 προσέχετε ἀπὸ τῶν γραμματέων τῶν θελόντων περιπατεῖν ἐν στολαῖς καὶ φιλούντων ἀσπασμοὺς ἐν ταῖς ἀγοραῖς καὶ πρωτοκαθεδρίας ἐν ταῖς συναγωγαῖς καὶ πρωτοκλισίας ἐν τοῖς δείπνοις,
47 li quali divorano le case delle vedove, simulanti la lunga orazione. Questi receveranno maggiore dannazione.47 οἳ κατεσθίουσιν τὰς οἰκίας τῶν χηρῶν καὶ προφάσει μακρὰ προσεύχονται· οὗτοι λήμψονται περισσότερον κρίμα.