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Sabato, 10 maggio 2025 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Terzo dei Re 2


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1 E appressandosi gli dì, che David dovea morire, e' comandò al suo figliuolo Salomone, dicendo:1 Quando i giorni di Davide stavano per finire, egli fece a suo figlio Salomone le seguenti raccomandazioni:
2 Ecco ch' io voe per la via, per la quale va ogni carne; confòrtati, e sii (forte) uomo.2 "Io me ne sto andando là dove vanno tutti; ma tu sii coraggioso e comportati da uomo!
3 E osserva gli comandamenti del tuo Signore Iddio, acciò che tu vada per le sue vie, e che tu faccia tutte le sue ordinazioni e comandamenti, sì come è scritto nella legge di Moisè, acciò che intendi tutto quello che fai, e in qualunque parte tu ti volterai;3 Osserverai i precetti del Signore tuo Dio, camminando nelle sue vie e praticando i suoi statuti, i suoi comandamenti, i suoi decreti e le sue prescrizioni, secondo quanto sta scritto nella legge di Mosè, affinché tu riesca in tutto quello che farai e dovunque ti volgerai.
4 acciò che Iddio confermi tutte le sue parole, ch' hae dette di me, dicendo: se i tuoi figliuoli guarderanno le sue vie, e anderanno innanzi a me in verità, in tutto il suo core e in tutta la sua anima, non ti sarà tolto uomo della sedia d'Israel.4 In tal modo il Signore confermerà la promessa che mi ha fatto: "Se i tuoi figli regoleranno la loro condotta camminando lealmente al mio cospetto con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima, non ti mancherà mai un successore sul trono d'Israele".
5 Tu sai quello che m' ha fatto Ioab figliuolo di Sarvia, quel che fece agli prìncipi dello esercito d' Israel, Abner figliuolo di Ner, e Amasa figliuolo di Ieter, li quali uccise, e quello sangue che si dovea spargere in battaglia, sparse in pace, e puose il sangue della battaglia nella cintola ch' era a' lombi suoi, e nelli calzamenti ch' erano ne' piedi suoi.5 Tu pure hai saputo quello che mi fece Ioab, figlio di Zeruià, quanto cioè fece ai due capi degli eserciti d'Israele, ad Abner, figlio di Ner, e ad Amasà, figlio di Ieter: li ha massacrati, ha versato, durante la pace, il sangue di guerra e ha macchiato di sangue innocente la cintura che avevo ai fianchi e i sandali che portavo ai piedi.
6 Onde farai secondo la tua sapienza, e (nondimeno) non manderai la sua vecchiezza allo inferno.6 Agirai saggiamente se non permetterai che la sua canizie discenda in pace negli inferi.
7 Ma a' figliuoli di Berzellai di Galaad renderai grazia, e mangeranno alla mensa tua; però che mi vennero incontro, quando io fuggia dal tuo fratello Assalom.7 Quanto ai figli di Barzillài il galaadita, tu li tratterai benevolmente ed essi saranno fra coloro che mangiano alla tua tavola; perché furono essi che mi vennero incontro quando fuggivo di fronte a tuo fratello Assalonne.
8 E hai teco Semei figliuolo di Gera figliuolo di Iemini di Baurim, il quale mi maledisse di pessima maledizione, quando io andava alle castella; ma però che mi venne incontro quando passai il Giordano, e io gli giurai per Dio dicendo: non ti ucciderò di coltello;8 Ecco presso di te Simeì, figlio di Ghera, il beniaminita di Bacurìm, colui che mi maledisse con una maledizione atroce nel giorno in cui me ne andavo a Macanàim. E' vero che egli scese a incontrarmi al Giordano e io gli giurai per il Signore: "Non ti ucciderò di spada!";
9 non patire però tu, ch' egli vada impunito; tu se' uomo savio, e saprai ciò che avrai a fare, e manderai la sua vecchiezza e sangue allo inferno.9 tu però non lasciarlo impunito e, da uomo avveduto qual sei, saprai come trattarlo e come far scendere la sua canizie insanguinata negli inferi".
10 E dormì David con i suoi padri, e fue seppellito nella città di David.10 Poi Davide s'addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella Città di Davide.
11 Il tempo che David regnò in Israel son XL anni; in Ebron regnò sette anni; in Ierusalem XXXIII.11 Davide regnò su Israele per quarant'anni: sette anni in Ebron, e trentatré a Gerusalemme.
12 E Salomone sedeo sopra la sedia del suo padre, e il suo regno fu fermato troppo.12 Salomone s'insediò sul trono di Davide suo padre e il suo regno si consolidò fortemente.
13 E Adonia figliuolo di Aggit entrò a Bersabee madre di Salomone; la quale gli disse: è in pace la tua venuta? Il quale respuose: con pace.13 Adonia, figlio di Agghìt, si recò da Betsabea, madre di Salomone, che gli domandò: "E' pacifica la tua venuta?". Quegli rispose: "E' pacifica".
14 E disse: io t'ho a dire alcuna cosa. Ed ella disse: di'. E quei disse:14 Poi soggiunse: "Ti devo dire una cosa"; quella rispose: "Parla pure".
15 Tu sai che il reame era mio, che tutto Israel m' avea fatto re; ed è passato, il regno, ed è fatto del mio fratello; ed egli è ordinato da Dio.15 Egli riprese: "Tu sai bene che il regno apparteneva a me e che tutto Israele s'aspettava ch'io divenissi re; invece il regno m'è sfuggito ed è toccato a mio fratello, perché il Signore glielo aveva concesso.
16 Ora ti priego d' una petizione; e non me ne confondere. Ed ella disse a lui: di'.16 Ora ho una sola domanda da rivolgerti; non me la rifiutare". Gli disse: "Parla".
17 Ed egli disse: io ti priego che tu dichi al re Salomone; poi ch' egli non ti potrà negar nulla; che mi dia Abisag Sunamite per moglie.17 Egli rispose: "Di' al re Salomone, poiché non si rifiuterà, che mi dia in moglie Abisag di Sunem".
18 E Bersabee disse: ben favellerò al re per te.18 Rispose Betsabea: "Bene, io stessa parlerò al re in tuo favore".
19 E venne Bersabee al re Salomone, per favellare per Adonia; e levossi il re, e andogli incontro, e adorolla, e sedeo nella sua sedia; e fue posta la sedia della madre del re dalla parte diritta, e sedeo a lato suo.19 Andò dunque Betsabea dal re Salomone per parlargli di Adonia e il re s'alzò per andarle incontro, si prostrò davanti a lei e si sedette sul trono; poi si collocò un trono per la madre del re ed ella si sedette alla sua destra.
20 E disse a lui: io ti domando una piccola petizione, priegoti che tu non me ne confonda. E il re disse a lei: di' madre mia, però che non è convenevole ch' io confonda te.20 Questa disse: "Ho una piccola domanda da rivolgerti; non me la rifiutare". Le rispose il re: "Domanda pure, o madre mia, perché non te la rifiuterò".
21 La quale disse: sia data Abisag Sunamite per moglie ad Adonia tuo fratello.21 Ella continuò: "Si dia Abisag di Sunem in moglie a tuo fratello Adonia".
22 E rispuose il re Salomone, e disse alla madre sua perchè domandi tu Abisag Sunamite per Adonia? addomandagli anco il regno; certo egli è il mio fratello maggiore di me, e lui ha Abiatar sacerdote, e Ioab figliuolo di Sarvia.22 Il re Salomone replicò a sua madre: "Ma perché chiedi Abisag di Sunem per Adonia? Chiedi pure per lui il regno, perché egli è mio fratello maggiore e per lui stanno il sacerdote Ebiatàr e Ioab figlio di Zeruià".
23 E giurò il re Salomone per Dio, dicendo: questo mi faccia Iddio, e questo m' arroghi, che Adonia ha detto questo contra sè.23 Poi il re Salomone giurò per il Signore: "Che Dio mi faccia questo male e aggiunga ancora quest'altro, se non è a prezzo della sua vita che Adonia ha pronunciato queste parole!
24 E ora vive il Signore, il quale ha fermato e collocato me sopra la sedia del padre mio David, e hammi fatta la casa, sì come ei disse, che oggi sarà morto Adonia.24 Orbene, com'è vero che vive il Signore che mi ha confermato e collocato sul trono di mio padre Davide e, come mi ha promesso, mi ha fondata una casa, oggi stesso Adonia sarà messo a morte".
25 E mandò il re Salomone Banaia figliuolo di Ioiada, il quale l' uccise, e fu morto.25 Il re Salomone inviò pertanto Benaià, figlio di Ioiadà, che lo colpì a morte.
26 E disse il re ad Abiatar sacerdote: vattene in Anatot tuo campo; tu se' degno di morte, ma io non ti voglio uccidere oggi, però che tu portasti l'arca del Signore Iddio dinanzi al padre mio David, e sostenesti fatica in tutte quelle cose che sostenne il padre mio David.26 Il re disse al sacerdote Ebiatàr: "Vattene ad Anatot, ai tuoi poderi, perché ti meriti la morte; tuttavia non ti farò morire oggi, perché hai portato l'arca del Signore in presenza di Davide mio padre e hai partecipato a tutte le prove che mio padre sopportò".
27 E fece Salomone che Abiatar non fosse sacerdote di Dio, acciò che fosse compiuta la parola di Dio, la quale avea detta in Silo sopra la casa di Eli.27 Salomone depose Ebiatàr dall'ufficio di sacerdote del Signore, attuando così la parola che il Signore aveva pronunciato contro la casa di Eli a Silo.
28 E venne uno messaggio a Salomone, che Ioab era declinato dopo Adonia, e non dopo lui. E Ioab fuggì al tabernacolo del Signore, e fussi appo il corno dell' altare.28 La notizia intanto giunse a Ioab che s'era schierato per Adonia, senza però parteggiare per Assalonne. Ioab si rifugiò nella tenda del Signore e s'aggrappò ai corni dell'altare.
29 E nunciato fu a Solomone re, che Ioab era fuggito nel tabernacolo del Signore, e istava presso all' altare. E mandò il re Salomone Banaia figliuolo di Ioiada, e disse: va, e uccidilo.29 Fu perciò avvertito il re Salomone: "Ioab s'è rifugiato nella tenda del Signore ed ecco che sta accanto all'altare". Salomone mandò Benaià, figlio di Ioiadà, dicendogli: "Va', colpiscilo".
30 E venne Banaia al tabernacolo di Dio, e disse a lui: dice il re, che tu eschi fuori. Ed egli disse: non uscirò quinci, ma quiritta morirò. E rinunziò Banaia a Salomone, dicendo: questo m' ha detto Ioab.30 Benaià andò nella tenda del Signore e gli disse: "Così ha ordinato il re: Esci!". Quegli rispose: "No, voglio morire qui". Benaià riferì la cosa al re: "Così ha detto Ioab e così ha risposto".
31 E il re disse a lui: fa com' egli hae detto; e uccidilo, e seppelliscilo, e rinnoverai il sangue innocente, il quale isparse Ioab, da me e dalla casa del mio padre.31 Allora il re soggiunse: "Fa' com'egli ha detto: colpiscilo e poi seppelliscilo. Così stornerai da me e dalla casa di mio padre il sangue sparso da Ioab senza motivo.
32 E renderà Iddio il suo peccato sopra il suo capo, però ch' egli uccise due uomini giusti e migliori di sè, e uccisegli di coltello, non sapiendolo il mio padre, cioè Abner figliuolo di Ner, principe della milizia d' Israel, e Amasa figliuolo di Ieter, principe dello esercito di Giuda.32 Il Signore farà ricadere sul suo capo il sangue che egli versò quando colpì due uomini più giusti e più buoni di lui e li uccise di spada a insaputa di mio padre Davide, cioè Abner, figlio di Ner, capo dell'esercito d'Israele, e Amasà, figlio di Ieter, capo dell'esercito di Giuda.
33 E ritornerà il loro sangue nel capo di Ioab, e nel capo della sua casa in sempiterno. Ma a David e alla sua progenie e alla casa sua e alla sua sedia sia pace di Dio in sempiterno.33 Il sangue loro ricadrà sul capo di Ioab e dei suoi discendenti in perpetuo; invece Davide e i suoi discendenti, la sua dinastia e il suo trono avranno pace per sempre da parte del Signore".
34 E andò Banaia figliuolo di Ioiada; e assalito lui, l' uccise; e fue seppellito nella sua casa nel deserto.34 Allora Benaià, figlio di Ioiadà, salì, lo colpì e lo fece morire; fu poi seppellito nella sua casa nel deserto.
35 E il re fece Banaia figliuolo di Ioiada sopra lo esercito per Ioab, e Sadoc puose sacerdote per Abiatar.35 Al suo posto il re pose a capo dell'esercito Benaià, figlio di Ioiadà, e al posto di Ebiatàr pose il sacerdote Zadòk.
36 E mandò il re, e chiamò Semei, e dissegli così: fa che tu edifichi a te casa in Ierusalem, e abita quivi, e non andare là e qua.36 Il re mandò pure a chiamare Simeì e gli disse: "Costruisciti una casa in Gerusalemme; vi abiterai ma non ne uscirai per andare qua o là.
37 Però che qualunque dì uscirai, e passerai il fiume di Cedron, sappi che tu sarai morto; il tuo sangue sarà sopra il capo tuo.37 Quel giorno in cui tu uscissi e attraversassi il torrente Cedron, sappi che certamente morrai e il tuo sangue ricadrà sul tuo capo".
38 E Semei disse al re: buona è la parola del re; sì come ha detto il mio signore re, così farà il servo tuo. E abitò Semei in Ierusalem molti dì.38 Simeì rispose al re: "Sta bene! Il tuo servo agirà come il re mio signore ha ordinato". E Simeì dimorò molti anni in Gerusalemme.
39 E dopo tre anni intervenne che i servi di Semei fuggirono ad Achis figliuolo di Maaca re di Get; e fu detto a Semei, che i servi suoi erano fuggiti in Get.39 Passati però tre anni, due schiavi di Simeì fuggirono presso Achis, figlio di Maaca, re di Gat. Alcuni informarono Simeì dicendogli: "Ecco i tuoi schiavi si trovano a Gat".
40 E Semei levandosi acconciò l'asino suo, e andò in Get ad Achis a domandare i servi suoi, e rimenogli di Get.40 Allora Simeì si levò, sellò il suo asino e si recò a Gat presso Achis a reclamare i suoi schiavi. Poi se ne tornò conducendoli con sé da Gat.
41 E fue significato a Salomone, che Semei era andato di Ierusalem in Get, e si era tornato.41 Fu riferito a Salomone che Simeì da Gerusalemme era andato a Gat ed era tornato.
42 E mandò il re a chiamarlo, e sì li disse: non ti ho protestato invocando Iddio, e hotti predetto: qualunque dì tu anderai là o qua, tu saresti morto? e tu rispondesti: la parola ch' io ho udita buona è.42 Il re allora mandò a chiamare Simeì e gli disse: "Non ti ho fatto giurare per il Signore e ammonito dicendoti: "Nel giorno in cui uscirai per andare qua o là sappi che certamente morrai"? Non mi hai tu risposto: "Va bene, ho inteso"?
43 E tu dunque perchè non osservasti il giuramento del Signore, ch' io t' avea comandato?43 Perché dunque non hai osservato il giuramento del Signore e gli ordini che ti avevo impartiti?".
44 E disse il re a Semei: tu sai tutto il male che tu facesti al mio padre David; il tuo cuore il sa bene; Iddio hae renduto nel tuo capo la malizia tua.44 Disse ancora il re a Simeì: "Tu sai, giacché la tua coscienza te lo attesta, tutto il male che hai fatto a Davide mio padre; ora il Signore ti farà ricadere sul capo la tua malvagità.
45 E il re Salomone sarà benedetto, e la sedia di David sarà istabile nel cospetto di Dio in sempiterno.45 Invece il re Salomone sarà benedetto e il trono di Davide sarà saldo in perpetuo innanzi al Signore".
46 E comandò il re a Banaia figliuolo di Ioiada; il quale assalitolo, il ferì; e fu morto.46 E il re comandò a Benaià, figlio di Ioiadà; egli uscì e lo colpì a morte. Così il potere reale si consolidò nelle mani di Salomone.