Scrutatio

Venerdi, 9 maggio 2025 - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Ioanne 8


font
BIBBIA VOLGAREBIBBIA MARTINI
1 Iesù adunque andò in sul monte Oliveto.1 E Gesù se ne andò al monte Uliveto.
2 E la mattina per tempo venne nel tempio, e tutto il popolo venne a lui, ed egli sedendo ammaestravagli.2 E di gran mattino tornò nuovamente al Tempio, e tutto il popolo andò da lui, e stando a sedere insegnava.
3 E in questo gli Scribi e Farisei gli menorono una femina ch' era stata compresa in adulterio; e posenla in mezzo.3 E gli Scribi, e i Farisei condusser a lui una donna colta in adulterio: e postala in mezzo,
4 E dissero a Iesù: maestro, questa femina è ora stata compresa in adulterio.4 Gli dissero: Maestro, questa Donna or ora è stata colta, che commetteva adulterio.
5 Moisè comandò nella legge, ch' ella sia lapidata. Tu adunque che ne dici?5 Or Mosé nella legge ha comandato a noi, che queste tali sieno lapidate. Tu però che dici?
6 E questo dicevano tentando lui, e per poterlo accusare. E Iesù chinossi, e scrisse col dito in terra.6 E ciò essi dicevano per tentarlo, e per aver, onde accusarlo. Ma Gesù àabbassato in giù il volto scriveva col dito su la terra.
7 E loro continuamente dimandavanlo; ed egli levossi su, e disse a quelli: qualunque di voi è senza peccato, pigli la prima pietra, e cominci a lapidarla.7 Continuando però quelli ad interrogarlo, si alzò, e disse loro: Quegli che è tra voi senza peccato, scagli il primo la pietra contro di lei.
8 E anche un' altra volta inchinossi, e scriveva in terra.8 E di nuovo chinatosi, scriveva sopra la terra.
9 E loro (vedendo e) udendo questo, l' uno dopo l'altro partironsi, incominciando dalli più antiqui; e Iesù rimase solo con la femina che stava in mezzo.9 Ma coloro, udito che ebber questo, uno dopo l'altro se n' andarono, principiando da' più vecchi: e rimase solo Gesù, e la donna, che si stava nel mezzo.
10 E Iesù levandosi su, dissegli: dove sono coloro che ti accusavano? niuno ti ha condannata?10 E Gesù alzatosi, le disse: Donna, dove sono coloro, che ti accusavano? Nissuno ti ha condannata?
11 La quale disse: niuno, Signore. E Iesù disse a lei: nè io ti condannarò; va, e non volere più peccare.11 Ed ella: Nissuno, o Signore. E Gesù le disse: Nemmen io ti condannerò: vattene, e non peccar più.
12 Ancora parlò Iesù, dicendo: io sono luce del mondo; e chi mi sèguita, non va per le tenebre, ma averà lume della vita.12 Altra volta poi Gesù parlò ad essi, dicendo: Io sono la luce del mondo: chi mi segue, non camminerà al bujo, ma avrà luce di vita.
13 Dissero a lui gli Farisei: tu di te medesimo rendi testimonianza, e la testimonianza non è vera.13 Gli disser perciò i Farisei: Tu rendi testimonianza di te stesso: la tua testimonianza non è idonea.
14 Rispose Iesù, e disse a loro se io di me medesimo rendo testimonianza, la mia testimonianza è vera; imperò ch' io so donde io sono venuto, e dove io vo; ma voi non sapete, donde io sono venuto, nè dove io vada.14 Rispose Gesù, e disse loro: Quantunque io renda testimonianza di me medesimo, è idonea la mia testimonianza: perché so, donde io son venuto, e dove vado: ma voi non sapete, donde io venga, e dove io vada.
15 Voi giudicate secondo la carne, ma io non giudico persona..15 Voi giudicate secondo la carne: io non giudico nissuno:
16 Ma se io giudico, il mio giudicio è vero; imperò ch' io non sono solo, ma sono io, e il Padre mio, il quale mi mandò.16 E quand'anche io giudicassi, il mio giudizio è sicuro, perché io non son solo: ma io, ed il Padre, che mi ha mandato.
17 E nella legge vostra è scritto, che nella testimonianza di due uomini è vera testimonianza.17 E nella vostra legge sta scritto, che la testimonianza di due persone è idonea.
18 Io sono quello che do testimonianza di me medesimo; e il Padre, che mi mandò, rende testimonianza di me.18 Sono io, che rendo testimonianza di me stesso: e testimonianza rende di me il Padre, che mi ha mandato.
19 Dissero a lui (gli Farisei); dove è il Padre tuo? Rispose Iesù, (e disse): voi non (sapete nè) conoscete me, nè il Padre mio; ma se voi conosceste me, forse che voi conoscereste il Padre mio.19 Gli disser però: Dov'è tuo Padre? Rispose Gesù: Non conoscete né me, né il Padre mio: se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio.
20 Queste cose disse Iesù in gazofilacio, ammaestrando nel tempio; e niuno lo prese, imperò che non era ancora venuta l'ora sua.20 Tali parole disse Gesù nel gazofilacio, insegnando nel Tempio: e nissuno lo arrestò, perché non era per anco giunta la sua ora.
21 Disse adunque ancora Iesù: io vo, e voi mi addimandarete e nel peccato vostro vi morrete; e dove io vo, voi non potete venire.21 Altra volta disse loro Gesù: Io me ne vo, e mi cercherete, e morrete nel vostro peccato. Dove vado io, non potete venir voi.
22 Dicevano gli Iudei (infra loro medesimi): or ucciderebbe egli mai sè medesimo, imperò che egli dice dove io vado, voi non potete venire?22 Dicevan perciò i Giudei: Si darà egli da se stesso la morte, dappoiché dice: Dove vado io, non potete venir voi?
23 E diceva a loro Iesù: voi siete di quelli di sotto, e io sono quello di sopra; voi siete di questo mondo, ma io non sono di questo mondo.23 Ed egli diceva loro: Voi siete di quaggiù, io sono di lassù. Voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo.
24 E anche vi ho detto, che voi morirete nelli peccati vostri; e se non crederete ch' io sono, nei vostri peccati morirete.24 Vi ho detto pertanto, che morrete ne' vostri peccati: perché, se non crederete, che io sono, morrete ne' vostri peccati.
25 E loro dicevano a lui: tu chi sei? E Iesù disse a loro io sono principio, il quale parlo a voi.25 Gli dissero perciò: Chi se tu? Gesù disse loro: Il Principio, io, che a voi parlo.
26 E molte cose ho a voi da dire, e a giudicare; imperò che colui che mi mandò, è verace; e io quelle cose che udi' da lui, parlo nel mondo.26 Molte cose ho da dire, e da condannare riguardo a voi: ma colui, che mi ha mandato, è verace: ed io quello, che udii da lui, quello dico al mondo.
27 E (gli Iudei) non conobbero (nè intesero) quello che Iesù diceva, che il suo Padre era Dio.27 Ed essi non intesero, che Padre suo diceva essere Iddio.
28 E disse a loro Iesù: quando voi esaltarete il Figliuolo dell' uomo, allora conoscerete ch' io sono; e da me medesimo non faccio nulla, ma sì come il Padre mio mi insegnò, così parlo.28 Disse perciò loro Gesù: Quando avrete levato da terra il Figliuolo dell'uomo, allora conoscerete, ch'io son quell'io, e che nulla fo da me, ma parlo secondo quello, che il Padre mi ha insegnato:
29 E colui che mi mandò, è meco, e non mi lasciò solo; imperò che quelle cose che a lui sono di piacere, sempre io faccio.29 E colui, che mi ha mandato è con me, e non mi ha lasciato solo: perché io fo sempre quello, che è di suo piacimento.
30 Parlando egli queste cose, molti credettero in lui.30 A questo suo ragionamento molti credettero in lui.
31 Dicevali adunque Iesù, alli Iudei che gli credettero se voi permanerete nel mio parlare, voi sarete veramente miei discepoli.31 Disse adunque Gesù a que' Giudei, che aveano creduto in lui: Sarete veramente miei discepoli, se persevererete ne' miei insegnamenti:
32 E cognoscerete la verità, e la verità vi liberarà.32 E conoscerete la verità, e la verità, vi farà liberi.
33 Risposero quelli: noi siamo seme di Abraam, e già mai a nullo abbiamo servito; come tu dici: sarete liberi? (e conoscerete la verità, e la verità vi liberarà?).33 Gli risposer essi: Siamo discendenti di Abramo, e non siamo stati mai servi di nissuno: come dunque dici tu: Sarete liberi?
34 Alli quali rispose Iesù: in verità, in verità vi dico, che chi fa il peccato, egli è servo del peccato.34 Rispose loro Gesù: In verità, in verità ti dico, che chiunque fa il peccato, è servo del peccato.
35 Onde il servo non permane nella casa in eterno; il figliuolo permane in eterno.35 Or il servo non istà per sempre, nella casa: il figliuolo sta per sempre nella casa.
36 Se adunque vi liberarà il Figliuolo, sarete liberi veramente.36 Per la qual cosa se il figliuolo vi libererà, sarete veramente liberi.
37 Bene so che siete figliuoli di Abraam; ma voi cercate di uccidermi, conciosia che il mio parlare non entra in voi.37 So, che siete figliuoli di Abramo ma cercate di uccidermi, perché non cape in voi la mia parola.
38 Io quello, che ho veduto appresso il Padre [mio], parlo; e voi quelle cose, che avete veduto appresso il Padre vostro, facete.38 Io dico quello, che ho veduto appresso al Padre mio: e voi parimente fate quello, che avete imparato appresso al vostro padre.
39 Risposero quelli, e dissero: egli è il padre nostro Abraam. Disse a loro Iesù: se voi siete figliuoli di Abraam, fate le opere di Abraam.39 Gli risposero, e dissero: Il padre nostro è Abramo. Disse loro Gesù: Se siete figliuoli di Abramo, fate le opere, di Abramo.
40 Ma voi al presente cercate di uccider me, uomo che vi ho parlato la verità, la quale ho udita da Dio; questo non fece Abraam.40 Ma adesso cercate di uccider me, uomo, che vi ho detto la verità, la quale ho udita da Dio: simil cosa non fece Abramo.
41 Voi facete l'opera del vostro padre. Di che quelli gli dissero: noi non siamo nati di fornicazione; abbiamo uno padre, Iddio.41 Voi fate quello, che fece il Padre, vostro. Gli risposer essi pertanto: Noi non siamo di razza di fornicatori: abbiamo un solo Padre, Dio.
42 Disse a loro adunque Iesù: se Iddio fusse il padre vostro, voi mi amaresti; imperò ch' io sono mandato da Dio, e sono venuto; e certo non sono venuto da me medesimo, ma egli mi ha mandato.42 Ma Gesù disse loro: Se Dio fosse il vostro Padre, certamente amereste, e me: imperocché da Dio sono uscito, e sono venuto: dappoiché non sono venuto da me stesso: ma egli mi ha mandato?
43 Il perchè non conoscete la mia loquela? Imperò che voi non possete udire il parlare mio.43 Per qual cagione non intendete voi il mio linguaggio? Perché non potete soffrire le mie parole.
44 Voi sete dal padre diavolo, e volete fare li desiderii del vostro padre; quello era omicida insino dal principio, ed egli non stette nella verità, imperò che in lui non è verità; quando egli parla la bugia, parla delle cose proprie, imperò ch' egli è bugiardo, e il suo padre.44 Voi avete per padre il Diavolo, e volete soddisfare ai desiderj del padre, vostro: quegli fu omicida fin da principio, e non perseverò nella verità: conciossiachè verità non è in lui: quando parla con bugìa, parla da suo pari, pero ché egli è bugiardo, e padre della bugia.
45 Ma io però che dico la verità, voi non mi credete.45 A me poi non credete, perché vi dico la verità.
46 Qual è di voi, che mi riprenderà del peccato? se io vi dico la verità, perchè non mi credete voi?46 Chi di voi mi convincerà di peccato? Se vi dico la verità, per quel cagione non mi credete?
47 Chi è da Dio, ode la parola di Dio. Ma voi non udite, imperò che voi non siete da Dio.47 Chi è da Dio, le parole di Dio ascolta. Voi per questo non le ascoltate, perché non siete da Dio.
48 Risposero gli Iudei, e dissero a lui: non lo dicemo bene noi, che tu sei Samaritano, e hai il demonio adosso?48 Gli risposer però i Giudei, e dissero: Non diciamo noi con ragione, che tu sei un Samaritano, e un indemoniato?
49 Rispose Iesù (e disse a loro): io non ho il demonio adosso; ma onoro il Padre mio; ma voi non avete onorato me.49 Rispose Gesù: Io non sono indemoniato: ma onoro il Padre mio, e voi mi avete vituperato.
50 Io non addimando la gloria mia; imperò ch' è chi la cerca, e chi la giudica.50 Ma io non mi prendo pensiero della mia gloria: v'ha chi cura ne prende, e faranne vendetta,
51 In verità, in verità vi dico, che chiunque osservarà la mia parola, non morirà in eterno.51 In verità, in verità vi dico: chi custodirà i miei insegnamenti, non vedrà morte in eterno.
52 Dissero allora gli Iudei: ora conosciamo bene che tu hai il demonio adosso. Abraam (è morto) e gli profeti sono morti; e tu dici: qualunque osservarà la mia parola, non morirà in eterno.52 Gli disser pertanto i Giudei: Adesso riconosciamo, che tu se' un indemoniato. Abramo morì, e i Profeti: e tu dici: Chi custodirà i miei insegnamenti, non gusterà morte in eterno.
53 Come? se' tu maggiore del nostro padre Abraam ch' è morto, e de' profeti che sono morti? Di': che ti fai tu medesimo?53 Se' tu forse da più del padre nostro Abramo il quale morì? Ed i Profeti morirono. Chi pretendi tu di essere?
54 Rispose Iesù (e disse): se io glorifico me medesimo, la gloria mia è nulla; ma il padre mio glorifica me, del quale voi dite ch' è vostro Iddio.54 Rispose Gesù: Se io glorifico me stesso, la mia gloria è un niente: o il Padre mio quello, che mi glorifica, il quale voi dite, che è vostro Dio.
55 E non l'avete conosciuto; ma io l' ho bene conosciuto; e se io dico ch' io non l'abbia conosciuto, sarei bugiardo come voi. Ma io lo conosco e osservo la parola sua.55 Ma non l'avete conosciuto: io si, che lo conosco: e se dicessi, che noi conosco, sarei bugiardo come voi. Ma lo conosco, e osservo le sue parole.
56 Abraam, vostro padre, desiderò di vedere il giorno mio; e videlo, e rallegrossi.56 Abramo il padre vostro sospirò di vedere questo mio giorno: lo vide, e ne tripudiò.
57 Dissero a lui gli Iudei: or tu non hai ancora cinquant' anni, e dici che tu vedesti Abraam?57 Gli disser però i Giudei: Tu non hai ancora cinquant' anni, e bai veduto Abramo?
58 E Iesù disse: in verità, in verità io vi dico che inanzi che Abraam fosse, io sono.58 Disse loro Gesù: in verità, in verità vi dico: Prima che fosse fatto Abramo, io sono.
59 Allora (gli Iudei) presero le pietre per percoterlo; ma Iesù si ascose, e uscì del tempio.59 Diedero perciò di piglio a de' sassi per trarglieli: ma Gesù si nascose, e usci dal Tempio.