Scrutatio

Sabato, 10 maggio 2025 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Luca 23


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1 E levoronsi tutti, e menoronlo a Pilato.1 - Tutta l'assemblea si levò e lo menarono da Pilato.
2 E accusaronlo e dicevano noi abbiamo trovato costui, sovvertitore (e ingannatore) della gente nostra, e contradicente che il tributo non si dia a Cesare; e da sè medesimo dice ch' egli è Cristo (figliuolo di Dio, ed è) re (de' giudei).2 E cominciarono ad accusarlo, dicendo: «Abbiamo trovato costui che sobillava la nostra nazione e vietava di pagare il tributo a Cesare, mentre diceva di essere lui il Cristo re».
3 E Pilato dimandò, se egli era re de' giudei; e Iesù rispose: tu l' hai detto.3 Pilato allora lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Egli rispose: «Tu lo dici».
4 Allora disse Pilato alli principi de' sacerdoti e ale turbe: io non trovo cagione niuna in questo uomo.4 Pilato disse ai principi dei Sacerdoti e alle turbe: «Io non trovo colpa in quest'uomo».
5 Ed egli gridavano, dicendo: egli ha commosso tutto il popolo, predicando per tutta la Giudea, incominciando da Galilea insino quivi.5 Ma essi insistevano, dicendo: «Egli solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea; ha cominciato dalla Galilea ed è venuto fin qua».
6 E Pilato, udendo ricordare Galilea, domandogli s' egli era Galileo.6 Quando Pilato udì nominare la Galilea, domandò se quell'uomo fosse Galileo.
7 E conoscendo ch' egli era della signoria di Erode, mandollo a Erode. Erode era in quel tempo in Ierusalem;7 E saputo ch'egli era della giurisdizione d'Erode, lo rimandò a Erode, che si trovava anche lui in quei giorni a Gerusalemme.
8 e vedendo Iesù, ebbe grande allegrezza; imperò che lungo tempo avea desiderato di vederlo, imperò che avea di lui udito molte cose, e sperava di vedergli fare alcuno segno (e miracolo).8 Erode, al vedere Gesù, si rallegrò grandemente, perchè da molto tempo desiderava vederlo, avendo sentito parlar molto di lui e sperando di vedergli fare qualche prodigio.
9 Addimandavalo di molte cose, e molte parole gli diceva; e Iesù nulla gli rispondeva.9 Gli fece molte domande; ma Gesù non rispose mai nulla.
10 E gli principi de' sacerdoti e gli Scribi stavano (fermi e) costanti ad accusarlo.10 Intanto i principi dei Sacerdoti e gli Scribi stavano là per accusarlo con pertinacia.
11 (Vedendo) Erode disprezzollo, e tutta la sua famiglia; e schernironlo, e vestironlo di uno vestimento bianco, e rimandorlo a Pilato.11 Erode coi suoi soldati, dopo averlo vilipeso e schernito, lo vestì d'una veste bianca e lo rimandò da Pilato.
12 E in quel giorno furono amici Erode e Pilato; imperò che da indi inanzi erano stati inimici.12 Così Erode e Pilato, che fino a quel momento eran stati nemici tra loro, in quel giorno divennero amici.
13 E Pilato convocò gli principi de' sacerdoti e gli savii e il popolo.13 Pilato, radunati i principi dei Sacerdoti e i magistrati e il popolo
14 E disse a loro: avete voi menato questo uomo, e dite ch' egli è ingannatore di gente; ecco ch' io dinanzi da voi esàminolo, e non trovo niuna cagione in lui di quelle cose che voi lo accusate.14 disse loro: «Voi m'avete presentato quest'uomo come sovvertitore del popolo; ed ecco, interrogato innanzi a voi, non ho trovato in lui neppur una delle colpe di cui voi l'accusate.
15 E simigliantemente Erode ve l' ha rimandato; e imperò non ha fatto cosa che sia degno di morte.15 Anzi, neppure Erode, perchè io vi ho rimessi a lui; e non è stato provato contro di lui nulla che sia meritevole di morte.
16 Imperò il lassarò.16 Perciò gli infliggerò un castigo e poi lo libererò».
17 Avea Pilato di necessario di lasciare uno pregione per la festa,17 Pilato era in obbligo, nel dì della festa, di liberare un prigioniero.
18 Ma l'università della turba gridava, e diceva: togli costui, e lascia Barabba.18 E tutta la folla si mise a gridare a una voce: «Togli via costui, e libera Barabba».
19 Il quale Barabba per uno tradimento e uno omicidio era posto in pregione.19 Questi era stato cacciato in prigione per un tumulto avvenuto in città e per un omicidio.
20 E un' altra volta parlò Pilato alli giudei, dicendo di volere lasciare Iesù.20 Pilato, desiderando di liberare Gesù, parlò loro di nuovo.
21 Egli gridavano, e dicevano: crucifiggilo, [crucifiggilo].21 Ma essi gridavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!».
22 E anche Pilato la terza volta disse a loro: che male ha fatto questo uomo? io per me non trovo in lui niuna cagione per la quale egli debba morire; ma io il correggerò, e poi lasciarollo andare.22 E per la terza volta egli disse loro: «Ma insomma, che ha fatto di male? Io non ho trovato nulla in lui meritevole di morte. Io quindi gl'infliggerò un castigo e poi lo libererò».
23 Ma loro stavano pur fermi (e costanti), e con grande voce addimandavano che fusse crucifisso; e crescevano (e multiplicavano) pur li gridi.23 Ma essi insistevano con gran grida, chiedendo che fosse crocifisso; e i loro clamori andavano crescendo.
24 Allora Pilato esaudì la loro dimanda.24 Sicchè Pilato sentenziò che si facesse a modo loro.
25 E lasciò a loro Barabba, il quale per un omicidio e uno tradimento era posto in pregione, il quale egli addimandavano; e dètte (a loro) Iesù alla loro volontà.25 Così liberò quel tale che essi avevan richiesto ed era stato messo in carcere per tumulto ed omicidio; mentre abbandonò Gesù in loro balìa.
26 Li quali (preseno Iesù e) menoronlo a crucifiggerlo; e preseno uno uomo, che avea nome Simone Cireneo, che veniva di villa, e posengli la croce addosso, e andava con essa dietro a Iesù.26 Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone, Cireneo, che veniva dai campi e gli misero addosso la croce, perchè la portasse dietro a Gesù.
27 Ma molta turba di uomini e di donne seguitavanlo, piangendo e dolendosi per lui.27 Lo seguiva una gran moltitudine di popolo e di donne, che piangevano e si lamentavano per lui.
28 E Iesù voltossi a loro, e disse: figliuole di Ierusalem, non vogliate piangere sopra di me, ma piangete sopra di voi stesse e de' figliuoli vostri.28 Rivolto ad esse Gesù, disse: «Figliuole di Gerusalemme, non piangete su me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figliuoli,
29 Imperò che verranno gli giorni, nelli quali direte: beate le sterili, e gli ventri che non hanno generato, e le poppe che non hanno lattato.29 perchè, ecco, verranno giorni che si dirà: - Beate le sterili, i seni che non han generato e le mammelle che non hanno allattato! -
30 E allora incominciaranno a dire alli monti: cadete sopra di noi, e alli colli: copriteci.30 Allora cominceranno a dire ai monti: - Cadete su di noi, - e alle colline: - Copriteci. -
31 Imperò che se nel legno verde fanno così, che faranno nel secco?31 Perchè, se si tratta così il legno verde, che ne sarà del secco?».
32 Erano menati con Iesù due uomini iniqui per essere crucifissi.32 Ed eran condotti con lui, per essere giustiziati, anche due altri, due malfattori.
33 E poi che furono giunti al luogo che si chiama Calvario, ivi il crucifissero, e con lui quelli due latroni, l'uno dalla parte dritta, e l'altro dalla manca.33 Giunti al luogo detto il Teschio, crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra.
34 E Iesù diceva: perdona a loro, Padre; imperò che non sanno che si faccino. E divisero le vestimenta sue, ponendogli le sorti.34 Gesù diceva: «Padre, perdona loro, perchè non sanno quel che fanno». Si divisero poi le sue vesti, tirandole a sorte.
35 E il popolo stava presente e aspettava, e li principi con loro insieme schernivanlo, e dicevano: gli altri ha fatto salvi, e sè medesimo non può salvare; se egli è eletto di Dio, discenda dalla croce, (e crederemogli).35 Il popolo stava a guardare. Anche i capi si facevano beffe di lui, dicendo: «Ha salvato gli altri, salvi se stesso, s'egli è il Cristo, l'eletto di Dio».
36 E anche gli cavalieri scherni vanlo, andando e offerendogli l'aceto.36 Anche i soldati lo schernivano e, accostandosi, gli davan dell'aceto,
37 E dicevano: se tu se' re de' giudei, salva te medesimo.37 dicendo: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso!».
38 Era la soprascritta, posta sopra lui, di lettere greche ed ebraiche e latine, e diceva: QUESTO È IL RE DE' giudei.38 C'era anche, sopra il suo capo, un'iscrizione in caratteri greci, latini ed ebraici, che diceva: «QUESTI È IL RE DEI GIUDEI».
39 E uno de' latroni che pendeva in croce biastemavalo, e diceva: se tu sei Cristo, salva te medesimo, e anche noi.39 Ora uno dei malfattori crocifissi lo bestemmiava dicendo: «Se tu sei il Cristo, salva te stesso e noi».
40 E l'altro diceva, riprendendo il compagno: tu non temi Iddio, e sei in dannazione di morte.40 Ma l'altro cominciò a riprenderlo e a dire: «Neppur tu temi Dio, tu che ti trovi qui a subire lo stesso supplizio?
41 Noi patiamo giustamente questa pena, imperò che abbiamo commessa la colpa; ma costui non ha commesso male niuno.41 Per noi, esso è giustizia, perchè noi riceviamo la pena dei nostri delitti; ma lui non ha fatto nulla di male».
42 E poi disse a losù: Signore, ricòrdati di me, quando sarai nel regno tuo.42 E diceva a Gesù: «Signore, ricordati di me, quando sarai giunto nel tuo regno!».
43 Disse a lui Iesù: in verità ti dico che oggi sarai meco in paradiso.43 E Gesù gli rispose: «Ti dico in verità: oggi sarai meco in paradiso».
44 Era quasi ora di sesta; e vennero le tenebre, e durorono insino all'ora di nona.44 Era circa l'ora sesta, quando si fece un gran buio sulla terra sino all'ora nona,
45 E oscurossi il sole; e il velo del tempio si divise tutto per mezzo.45 per l'oscurarsi del sole; e il velo del tempio si squarciò nel mezzo.
46 E Iesù mise una grande voce, e disse: Padre, nelle tue mani raccomando lo spirito mio. E così dicendo, lo spirito si partì.46 Gesù, gettando un grido con gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani raccomando lo spirito mio». E detto questo spirò.
47 E vedendo Centurione quello ch' era stato fatto, glorificò Iddio, e disse: veramente questo uomo era giusto.47 Il centurione, visto quel che era successo, rese gloria a Dio, dicendo: «Costui era certamente un uomo giusto».
48 E tutta la turba ch' era quivi insieme, che aspettavano e vedevano queste cose che si facevano, percotevansi li petti loro, e ricognoscevansi.48 E tutta la moltitudine adunata per lo spettacolo considerando le cose accadute, tornava indietro battendosi il petto.
49 Ma tutti i suoi conoscenti stavano dalla lunga; e quelle donne, che l'avevano seguitato insino da Galilea, vedevano tutte queste cose.49 Ma tutti i suoi amici e le donne che l'avevan seguìto dalla Galilea, stavano in lontananza, osservando tali cose.
50 Ed ecco uno uomo buono e giusto, che avea nome Iosef, il quale era di Aramatea, il quale era cortegiano,50 C'era pertanto un uomo di nome Giuseppe, che era consigliere, uomo buono e giusto
51 e non avea consentito al consiglio e alle opere de' giudei; egli aspettava il regno di Dio.51 - costui non aveva acconsentito ai consigli e agli atti di quelli - d'Arimatea, città della Giudea, e aspettava anch'egli il regno di Dio:
52 Questo andò a Pilato, e addimandogli il corpo di Iesù.52 costui si presentò da Pilato a chiedere il corpo di Gesù.
53 (Ed ebbelo) e levollo di croce, e poselo in uno monumento nuovo, tagliato in una pietra, nel quale niuno ancora v'era stato posto.53 Poi, depostolo dalla croce, l'involse in un lenzuolo e lo pose in un sepolcro scavato nella viva roccia, nel quale fino a quel momento nessuno era stato deposto.
54 Ed era il giorno della pasca, e incominciava a schiarare il giorno del sabbato.54 Era il giorno di Parasceve e stava per cominciare il sabato.
55 E vennero le femine, le quali erano venute con lui da Galilea, e veddero il monumento, e a quale modo eravi posto il corpo suo.55 Le donne poi, ch'erano venute con Gesù dalla Galilea videro il sepolcro e come c'era stato messo il corpo di Gesù.
56 E ritornando apparecchiorono le speziarie odorifere e gli unguenti; e tacettero queste il sabbato, secondo il comandamento.56 Poi se ne tornarono e prepararono aromi e unguenti; nel sabato, però, fecero riposo, secondo il precetto.