Scrutatio

Martedi, 13 maggio 2025 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 40


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1 Una occupazione grande è (nata e) creata a tutti li uomini, e grave giogo sopra li figliuoli di Adamo, dal die che uscirono del ventre della madre loro, infino nel die della sepoltura nella madre di tutti;1 Un grande affanno è stato dato ad ogni uomo, un giogo pesante è sopra i figli di Adamo, da quando escono dal seno della madre fino a quando fan ritorno alla madre di tutti.
2 cioè li loro pensieri e le pagure del cuore e li trovamenti dell' aspettare e il dì dello affinimento (di questa occupazione);2 I loro pensieri e la trepidazione del cuore esprimono l'attesa del giorno della morte.
3 da colui che siede (Signore) nella gloriosa sede insino a colui che è abbassato in terra e in cenere;3 Da chi siede sopra un trono di gloria fino a chi sta nella terra e nella cenere,
4 e da colui che usa il color (rosato ovver) celeste, e porta corona, infino a colui che è coperto di lino crudo; furore, gelosia, rumore, tempesta, paura di morte, perseverante iracundia e contenzione,4 da chi indossa porpora e corona fino a chi veste di lino grezzo: rabbia, invidia, ansietà e agitazione, paura della morte, collera e contese.
5 e nel tempo della refezione nella camera il sogno della notte (che) muta la scienza sua.5 Anche quando riposa nel letto, il sonno della notte turba i suoi pensieri.
6 Poco come niente sta in riposo, e da lui si vede nel sonno, sì come nel dì si fa ragguardamento.6 Riposa poco ed è come niente, anche nel sonno s'affatica come di giorno, perché è sconvolto dalla visione del suo cuore, come chi fugge di fronte alla guerra.
7 Conturbato è nel sogno del cuore suo, sì come è conturbato colui ch' è scampato il die della battaglia; levossi suso nel tempo della sua salute, e maravigliandosi (della sua grandezza), nulla temea delle cose che sono,7 Ma quando poi è in salvo deve svegliarsi, costatando che non c'era motivo di temere.
8 dall' uomo infino alla bestia, e sopra li peccatori sette cotanti.8 Così è per ogni carne, dall'uomo alla bestia, ma per i peccatori è sette volte di più:
9 A queste cose (oltre le predette) si aggiugne morte, sangue, contenzione, mortalità, oppressione, fame e dicertamento e battiture.9 morte, sangue, contesa e spada, disastri, carestia, rovina e piaghe.
10 Tutte queste cose sono create sopra li iniqui, e però fu fatto il diluvio.10 Questi mali sono stati creati per gli empi, a causa loro è avvenuto il diluvio.
11 (Però) tutte le cose, che sono di terra, in terra rivertiranno; e tutte l'acque ritorneranno in mare.11 Tutto quello che è dalla terra torna alla terra, e quello che è dalle acque si getta di nuovo nel mare.
12 Ogni dono (temporale) e iniquitade si disfarae; e la fede durerà sempre.12 Ogni regalo corruttore e l'ingiustizia spariranno, ma l'onestà rimarrà per sempre.
13 Le facultadi delle iniquitadi sì come fiume si seccheranno, e staranno sì come il grande tuono alla piova.13 Le ricchezze degli ingiusti si prosciugano come fiume, si disperdono come tuono che echeggia nella burrasca.
14 In aprire le mani sue s'allegrerà; così li peccatori languiranno nella fine.14 Se dovranno aprire le mani, non ci sarà compassione, i disobbedienti sono abbandonati alla rovina.
15 Li nipoti degl' impii non multiplicheranno rami; e le radici corrotte suonano in su la sommitade della pietra.15 I figli degli empi non avranno molti rami, sono radici impure su pietra levigata,
16 La verdezza sopra ogni acqua, e alla bocca del fiume sarà divelta prima che nullo fieno.16 come giunco che cresce nelle paludi e lungo i fiumi ed è divelto prima di ogni altra erba.
17 La grazia sì come il paradiso permane (sempre) nelle benedizioni; e la misericordia starà in eterno.17 La bontà è come un paradiso di benedizione, l'elemosina rimane per sempre.
18 La vita dell' operario, lo quale è sufficiente a sè, s'addolcerae; e in lei troverai tesoro.18 Chi è indipendente e chi è impiegato hanno vita dolce, ma vale di più chi trova un tesoro.
19 O figliuolo, lo edificamento della cittade confermerae la fama dello edificatore; e sopra questa fia computata la fen:ina sanza macula.19 Figli e fondazione d'una città perpetuano il proprio nome, ma vale di più una donna irreprensibile.
20 Il vino e la musica allegrano il cuore; e sopra l'uno e l'altra la dilezione della sapienza.20 Il vino e la musica rallegrano il cuore, ma vale di più l'amore della sapienza.
21 Le pifare e li salteri fanno soave melodia; e sopra l'una e l'altro è la lingua suave.21 Il flauto e l'arpa rendono piacevole il canto, ma vale di più una lingua soave.
22 L'occhio desidera di vedere le cose belle e ben formate; e sopra questo desideroe verdi campi.22 L'occhio gode a vedere grazia e bellezza, ma più ancora il verde del campo seminato.
23 L'amico e il compagno, che nel tempo sono convenevoli, si provano; e sopra amendue la moglie col marito.23 E' sempre piacevole l'incontro di due amici, ma più ancora dell'uomo con la moglie.
24 Sono li fratelli in adiutorio nel tempo della tribulazione; e la misericordia, che sopra di loro è, li libererà.24 Fratelli e soccorritori aiutano nella tribolazione, ma più ancora è l'elemosina che libera.
25 Oro e argento è stabilmento de' piedi; e sopra amendue lo buono e unanime consiglio.25 L'oro e l'argento sostengono i passi, ma vale di più un buon consiglio.
26 Le facoltadi e le potenze corporali esaltano il cuore; e sopra ciascuna d'esse il timore di Dio.26 Ricchezze e forza esaltano il cuore, ma più d'entrambi il timore del Signore. Col timore del Signore non c'è indigenza, allora non c'è da cercare aiuto.
27 Non è nel timore di Dio diminuzione, e non è bisogno in quello cercare altro adiutorio.27 Il timore del Signore è come giardino di benedizione, ricopre più di ogni altra gloria.
28 Il timore di Dio è sì come paradiso di benedizione, e sopra ogni gloria coprirono quello.28 Figlio, non vivere una vita di mendico, è meglio morire che mendicare.
29 Figliuolo, nel tempo della vita tua non sii mendico; però ch' egli è meglio morire, che mendicare.29 Per l'uomo che guarda alla tavola altrui l'esistenza non merita il nome di vita. Si contamina pure con cibi proibiti, ma l'uomo saggio e istruito se ne guarderà.
30 L'uomo che guarda ad altrui mensa, non è la vita sua disposta in pensare dond' egli viva; però ch' egli nutrica l'anima sua con gli altrui cibi.30 Alla bocca dello spudorato piace mendicare, ma nel ventre ha un fuoco che gli brucia.
31 L'uomo addottrinato e ammaestrato si guarderae da questo.
32 La inopia fia abbattuta nella bocca dello isciocco; il fuoco arderà nel ventre suo.