Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Iob 5


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1Dunque chiama, s' egli è alcuno che ti risponda, e convèrtiti ad alcuno de' santi.2La iracondia uccide l'uomo sciocco, e la invidia uccide il piccolo.3Viddi lo sciocco con ferma radice, e maledissi incontanente la bellezza sua.4Dalla lunga saranno fatti li figliuoli suoi dalla salute, e fieno attriti nella porta, e non sarà chi li liberi.5La biada dello quale mangerae l' affamato, e lui piglierà l' armato, e beranno coloro che hanno sete le ricchezze sue.6Niuna cosa nella terra senza cagione si fa, e della terra non uscirà dolore.7L'uomo alla fatica nasce e l'uccello a volare.8Per la quale cagione io pregherò lo Signore, e a Dio porroe lo mio favellare,9il quale fae le grandi cose, e da non poter cercare, e molto maravigliose e senza numero;10il quale dae la piova sopra la faccia della terra, e bagna coll' acque ogni cosa;11il quale pone li umili ad alto, e li piagnenti dirizza con dolcezza;12il quale guasta li pensieri delli rei, acciò che non possano compire le mani loro quello che aviano incominciato;13il quale apprende li savii nella astuzia loro, e li consigli de' malvagi guasta.14Di giorno correranno nelle tenebre; e quasi come di notte, così palperanno nel mezzo dì.15In verità salva lo poverello dal coltello della bocca loro, e dalla mano violenta lo bisognoso.16E sarà speranza all' abbisognante; ma la iniquità costrignerà la bocca sua.17Beato l'uomo che è corretto da Dio; adunque [per] la reprensione della sua correzione non lo vituperarae.18Perciò ch' egli ferisce, e medica; percuote, e le mani sue saneranno.19In sei tribulazioni liberarà te, e nella settima non toccherà te lo male.20Nella fame scamperà te da morte, e nella battaglia dalla mano del coltello.21Dal tormento della lingua sarai nascoso, e non temerai la miseria quando sopraverrae.22Nel guasto e nella fame riderai, e non temerai le bestie della terra.23Ma colle pietre della regione lo patto tuo, e le bestie della terra ti saranno pacifiche.24E sappi che pace abbi la casa tua; e visitando la specie tua, non peccherai.25Certo saprai che in molti sarae lo seme tuo, e la schiatta tua sarae come erba della terra.26Con abbondanza entrerai nel sepolcro, sì come era aperto lo monticello del grano nel tempo suo.27Ecco; questo, sì come abbiamo investigato, così è; lo qual udito, con la mente pertratta.