Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Iob 34


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1Adunque pronunciante Eliu, anco queste cose disse:2Udite, savii, le mie parole; e voi, ammaestrati, ascoltate me.3Certo l'orecchio prova le parole; e lo gorguzzolo l'esca collo assaggiare giudica.4Eleggiamo lo giudicio a noi, e intra noi giudichiamo quale sia lo migliore.5Perciò che disse Iob: giusto sono, e Iddio sovvertì lo mio giudicio.6Certo, giudicando me, la bugia è; la sagitta mia è violenta senza alcuno peccato.7Chi è uomo, com' è Iob, che bee la derisione come acqua?8Che va con coloro che òperano la iniquitade, e va con malvagi uomini?9Certo elli disse: non piacerà l'uomo (ancora) a Dio, se ancora corresse con lui.10E perciò, o uomini di buono cuore, udite me: partisi da Dio la empietà, e dall' Onnipotente la iniquitade.11Certo la opera dell' uomo renderae a lui, e (appena) secondo la via di ciascheduno restituirà a lui.12Veramente Iddio non condanna indarno, nè lo Onnipotente sovvertisce lo giudicio.13Quale altro constituì sopra la terra? ovver quale pose sopra lo mondo, lo quale elli fabbricò?14Se dirizzerà a lui lo suo cuore, lo spirito suo e lo fiato a sè trarrà.15Verrà meno tutta la carne insieme, e l' uomo nella cenere ritornerà.16Adunque se tu hai intelletto, odi quello che si dice, e ascolta la voce del mio parlare.17Colui che non ama lo giudicio, puote egli essere sanato? e come tu quello che è giusto, intanto lo condanni?18Il quale dice allo re, partito dalla legge; lo qual chiama li duchi, malvagi;19lo quale non riceve le persone de' principi; nè non conosce lo tiranno, quando contende contro al povero; certo tutti quanti sono lavorìo delle sue mani.20Subito morranno; e nella mezza notte li popoli saranno turbati, e trapasseranno, e porterannone la forza sanza mani.21E gli occhii suoi sopra le vie degli uomini; e tutti gli andamenti loro considera.22Non sono le tenebre, e non è l'ombra della morte, chè si nascondano quivi coloro che adòperano la iniquitade.23Nè più oltre è nella signorìa dell' uomo, (accid) ch' elli venga a Dio nel giudicio.24Triterà molti e senza numero, e farà stare altri per loro.25Per ch' egli ha conosciute l'opere loro; ed impercioe inducerae la notte, e fieno distrutti.26Quasi come malvagi percosse loro nelli luoghi delli videnti.27I quali quasi della loro industria si partirono da lui, e tutte le sue vie non volleno intendere;28acciò ch' elli faccino pervenire a lui lo grido dello bisognoso, e udire la voce de' poveri.29Adunque, elli concedente pace, chi è che lo condanni? e quando nascondesse lo volto, chi è che contemplasse lui e sopra le genti e sopra ogni uomo?30Il quale fae regnare l' uomo ipocrita per li peccati del popolo.31Adunque, per ch' io favellai al Signore, ancora non ti contraddirò se tu vorrai parlare.32Se io errai, insegna a me; se io dissi cosa iniqua, più oltre non aggiugnerò.33Or non la cerca Iddio da te, perciò che la dispiace a te? In verità tu cominciasti a favellare, e non io; e se tu alcuna cosa conoscesti migliore, favella.34Gli uomini intendenti favellino a me, e l' uomo savio oda me.35E Iob stoltamente hae favellato; le parole sue non suonano disciplina.36Padre mio, provisi Iob insino alla fine; non cessare di flagellare l' uomo iniquo,37il quale aggiugne sopra li peccati la blasfemia; ancora intra noi sia costretto; e allora provochi Iddio con suoi sermoni.