Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 8


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 Non v'è dunque or alcuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù che non camminano secondo la carne,1 Adunque niuna cosa di dannazione hanno coloro, che sono in Iesù Cristo, e non vanno secondo la carne.
2 infatti, la legge dello spirito di vita m'ha per Gesù Cristo liberato dalla legge del peccato e della morte.2 Chè la legge della vita spirituale, ch' è in Iesù Cristo, sì m' ha liberato dalla legge del peccato e della morte.
3 Perchè ciò che era impossibile alla legge, resa impotente dalla carne, Dio l'ha fatto mandando il Figlio suo in una carne simile a quella del peccato: col peccato abolì il peccato nella carne,3 E quella cosa, che la legge non potea fare per la fievolezza della carne, Dio sì la fece [mandando il Figliuolo suo] in questo mondo in simiglianza di carne di peccato, [e di peccato condannò il peccato] nella carne,
4 affinchè la giustizia della legge si adempisse in noi che non camminiamo secondo la carne, ma secondo lo spirito.4 [acciò] che la giustizia della legge si adempisse in noi, che non andiamo secondo la carne, ma secondo il spirito.
5 Quelli infatti che vivono secondo la carne gustano le cose della carne; ma quelli che vivono secondo lo spirito gustano le cose dello spirito.5 Imperò che quelli che vanno secondo la carne, quelle cose che sono della carne sanno (e sentono); e quelli che vanno secondo il spirito, le cose dello spirito sentono.
6 Or la saggezza della carne è morte; la saggezza dello spirito è vita e pace,6 Certamente la prudenza della carne si è morte; e la prudenza dello spirito sì è pace e vita.
7 perché la sapienza della carne è nemica di Dio, non essendo soggetta nè potendosi assoggettare alla legge di Dio:7 Imperò che la sapienza della carne sì è inimica di Dio; chè alla legge di Dio non è sottoposta, perchè non può.
8 quindi quelli che vivono secondo la carne non possono piacere a Dio.8 E quelli che son nei desiderii della carne, a Dio non possono piacere.
9 Ma voi non vivete più secondo la carne, ma secondo lo spirito, se lo spirito di Dio abita in voi. Che se uno non ha lo spirito di Cristo, egli non è dei suoi.9 Ma voi non siete nella carne, ma siete nello spirito, se lo spirito di Dio abita in voi; e chiunque non ha il spirito di Cristo, questo cotal non è suo.
10 Se poi Cristo è in voi, il corpo certamente è morto a causa del peccato, ma lo spirito vive a cagione della giustizia.10 Ma se Cristo è in voi, certo il corpo è morto per il peccato, e vive il spirito per la giustificazione.
11 Che se lo spirito di Colui che risuscitò Gesù da morte abita in voi, chi risuscitò Gesù Cristo da morte renderà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.11 Ma se il Spirito di quello che suscitò Iesù da morte abita in voi, quello medesimo Dio vivificarà li vostri mortali corpi (che son mortali), per lo Spirito santo il quale dimora in voi.
12 Così dunque, fratelli, noi non siamo debitori alla carne per vivere secondo la carne.12 Adunque, fratelli, non siamo debitori alla carne, [acciò] che noi viviamo secondo la carne.
13 Se quindi vivrete secondo la carne, morrete; se invece collo spirito darete morte alle azioni della carne, vivrete,13 Chè se voi viverete secondo la carne, sì morirete; ma se voi mortificarete li fatti della carne nello spirito (di Dio), sì viverete.
14 essendo, tutti quelli che son mossi dallo spirito di Dio, figli di Dio.14 Chè tutti quelli che son menati dallo spirito di Dio, quelli son figliuoli di Dio.
15 Difatti, voi non avete ricevuto lo spirito di servitù per nuovo timore, ma avete ricevuto lo spirito di adozione in figli, pel quale gridiamo: Abba (Padre).15 Chè altra volta non avete ricevuto spirito di servitudine con paura; ma riceveste spirito d'amore di figliuoli di Dio, per il quale spirito noi chiamiamo (il padre): padre.
16 Questo stesso Spirito attesta allo spirito nostro che noi siamo figli di Dio.16 Chè quello Spirito sì rende testimonianza al spirito nostro, che noi siamo figliuoli di Dio.
17 E se figlioli, siamo anche eredi: eredi di Dio e coeredi di Cristo, se però soffriamo con lui da essere con lui glorificati.17 E se noi siamo figliuoli, saremo eredi (per certo) di Dio e fratelli di Cristo; se così è che noi sostegniamo con Cristo passione, sì saremo con lui glorificati.
18 Io tengo per certo che i patimenti del tempo presente non sono da paragonarsi alla futura gloria che sarà manifestata in noi.18 Chè per certo io mi penso che non son nulla le passioni (e le malagevolezze) di questo mondo appo la gloria che sarà manifestata in noi (nell' altro. mondo).
19 Difatti, la creazione sta ansiosamente aspettando la rivelazione dei figli di Dio.19 Ma l'aspettamento della creatura sì aspetta rivelamento de' figliuoli di Dio.
20 Poichè la creazione è stata assoggettata alla vanità, non per sua volontà, ma di Colui che l'assoggettò colla speranza20 Chè la creatura è sottoposta alla vanità, essa medesima non vogliendo, ma per colui il quale la sottomise nella speranza.
21 che essa pure sia liberata dalla servitù della corruzione, per aver parte alla libertà gloriosa dei figli di Dio.21 Imperò che quella creatura sarà liberata dalla servitù della corruzione (e dalla vanità), e averà franchezza della gloria dei figliuoli di Dio.
22 E noi sappiamo che fino ad ora tutte insieme le creature sospirano e son nei dolori del parto.22 Sapemo veramente, che ogni creatura sospira, e parturisce infino a questa ora.
23 E non esse soltanto, ma anche noi che abbiamo le primizie dello Spirito, anche noi sospiriamo dentro di noi stessi aspettando l'adozione dei figli di Dio, la redenzione del nostro corpo,23 E non solamente ella sospira (e parturisce), ma eziandio noi, che avemo le primizie dello spirito, sì sospiriamo intra noi, (e piangiamo) e aspettiamo l' adottamento (e chiamamento) de' figliuoli di Dio, (e aspettiamo) il ricomperamento del nostro corpo.
24 essendo noi salvati in speranza. Ma vedere quel che si spera non è più sperare. E come sperare quel che già si vede?24 Chè per la speranza siamo fatti salvi. Quelle cose che si vedono non son speranza; chè quella cosa che l'uomo la vede, come la spera?
25 Or se noi speriamo quol che non si vede, aspettiamolo con pazienza.25 Ma se noi quella cosa speriamo (e credemo) che noi non vedemo, (allora) con pazienza aspettiamo.
26 Nello stesso modo anche lo Spirito sostiene la nostra debolezza; perchè noi non sappiamo pregare come si deve; ma lo stesso Spirito chiede per noi con gemiti ineffabili;26 Simigliantemente lo Spirito Santo aiuta la nostra infermità (e la nostra fragilezza); imperò che noi non sapemo quello che dovemo dimandare quando noi oriamo; ma quello Spirito sì chiede (a Dio) per noi con sospiri, li quali non si possono manifestare nè intendere.
27 e Colui che scruta i cuori conosce quel che brami lo Spirito e come egli interceda secondo Dio per i santi.27 Ma quello che cerca i cuori, sa bene quello che lo Spirito desidera; imperò ch' elli chiede per li santi (pur quelle cose che sono) secondo Iddio.
28 Noi sappiamo che tutte le cose tornano a bene di chi ama Dio, di coloro che secondo il disegno son chiamati ad esser santi.28 Sapemo ancora, che ogni cosa s' adopera e ritorna in bene a coloro che amano Dio, li quali sono chiamati Santi secondo la volontà (di Dio).
29 Perchè quelli che ha preveduti, li ha pur predestinati ad esser conformi all'imagine del suo Figliolo, affinchè questi sia il primogenito tra molti fratelli.29 Chè costoro Dio li cognoscette (inanzi che fossero nati), e predestinogli che fussero della forma secondo la imagine del suo Figliuolo, acciò quel suo figliuolo (cioè Cristo) sia lo (più) maggiore (e più onorato) tra (questi suoi) molti fratelli.
30 E quelli che ha predestinati li ha anche chiamati; e quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; e quelli che ha giustificati li ha anche glorificati.30 E quelli medesimi che Dio predestinò, sì gli chiamò; e quelli ch' egli chiamò, sì li fece giusti; e quelli ch' egli giustificò, sì li fece grandi.
31 Che diremo adunque dopo tali cose? Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?31 Adunque che diremo appresso di queste cose? se Dio è per noi, chi sarà contra noi?
32 Così che non ha risparmiato nemmeno il proprio Figliolo, ma l'ha dato a morte per noi tutti, come potrà non donarci con lui tutte le cose?32 Chè quelli che eziandio al suo proprio Figliuolo non perdonò, ch' egli nol dèsse per tutti a morte, come non ci perdonerà a noi tutte le nostre peccata? (Certo sì farà).
33 Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio li giustifica.33 Chi accusarà dinanzi da Dio contra li suoi eletti? Dio, che gli giustifica.
34 Chi potrà condannarli? Gesù Cristo, che è morto, anzi risuscitato, e siede alla destra di Dio, egli intercede per noi.34 E chi è quelli che gli avrà a condannare? Iesù Cristo, che fu morto e resuscitato, il quale è (a lato) alla mano diritta di Dio, il quale eziandio prega per noi.
35 Chi potrà separarci dall'amore di Cristo? la tribolazione forse, o l'angoscia, la fame, la nudità, il pericolo, la persecuzione, la spada?35 Adunque chi ne dispartirà dallo amore di Cristo sarà tribulazione? o angoscia? o persecuzione? o fame? o nudità? o pericolo? ovver coltello? (che ci dispartirà dal suo amore)?
36 (Come sta scritto: Per te noi siamo ogni giorno messi a morte, siamo considerati come pecore da macello).36 Chè egli è scritto (nel salterio: Signore Dio): per te tutt'i dì siamo morti, e siamo prezzati secondo che le pecore al macello.
37 Ma di queste cose noi siamo più che vincitori in virtù di Colui che ci ha amati.37 Ma in tutte queste cose noi sì vincemo, per amor di colui che noi amò.
38 Io poi sono sicuro che nè la morte, nè la vita, nè gli Angeli, nè i principati, nè le virtù, nè le cose presenti, nè le future, nè la potenza,38 Chè io son certo, che nè morte nè vita, nè angeli nè principati, nè le virtù nè quelle cose che sono ora, nè quelle che verranno, nè fortezza,
39 nè l'altezza, nè la profondità, nè altra cosa creata potrà separarci dalla carità di Dio, che è in Gesù Cristo Signor nostro.39 nè altezza, nè profondo, nè nulla altra creatura potrà noi partire dalla carità di Dio, qual è in Cristo Iesù nostro Signore.