Scrutatio

Giovedi, 6 giugno 2024 - San Norberto ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 4


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 Ricominciò poi ad insegnare vicino al mare, e gli si radunò intorno gran folla, di modo che egli montato su una barca stava sul mare, mentre tutta la folla stava sulla riva.1 E ancora incominciò a insegnare, essendo appresso il mare; e a lui raunossi molta turba, per modo che fu bisogno salisse nella navicella (e sedendo insegnasse) stando sul mare; ed eravi tutta la turba appresso il mare sopra la terra.
2 Ed egli insegnava loro molte cose in parabole, e diceva loro ammaestrandoli:2 E insegnavali molte cose in parabole, e dicevali nella sua dottrina:
3 Udite: ecco, andò il seminatore a seminare,3 Udite; fu uno che uscitte fuori per seminare.
4 e mentre gettava il seme, parte ne cadde lungo la strada, e vennero gli uccelli del cielo e se lo beccarono.4 E mentre ch' egli seminava, uno cascò appresso la via; e vennero li uccelli dal cielo, e manducorono quello.
5 Altro cadde in luoghi sassosi, ove non trovò terra sufficiente e, subito spuntò, non avendo profondità di terreno;5 L'altro cascò sopra la (via) petrosa, dove non ebbe molta terra; e incontinente egli nacque, però che non vi era altezza della terra.
6 ma levatosi il sole, riarse, e siccome non aveva radice, seccò.6 E quando si levò il sole, la bruciò; e seccò quello che non avea radice.
7 Altro cadde tra le spine e le spine crebbero e lo soffocarono e non diè frutto.7 L'altro cascò nelle spine; e ascendettero le spine, e soffocorono quello, ed egli non dètte frutto.
8 Altro finalmente, cadde in buona terra e portò frutto che venne su rigoglioso e giunse a dare ove il trenta, ove il sessanta e ove il cento.8 L'altro cascò nella buona terra, e dava il frutto ascendente e crescente; uno rendeva trenta, e uno sessaata, e uno cento.
9 E diceva: Chi ha orecchi da intendere intenda.9 Ed egli diceva; chi ha orecchie da udire, oda.
10 Or quando fu solo, i dodici che eran con lui lo interrogarono intorno alla parabola.10 Ed essendo (la parabola) singolare, li dodici ch' erano con lui lo domandarono quel che voleva significare la parabola.
11 Ed egli disse loro: A voi è dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma con quelli di fuori tutto si fa per via di parabole;11 Ed egli li disse: a voi è dato a conoscere il secreto del regno di Dio; ma a quelli, che sono di fuori, sono fatte tutte le cose in parabole,
12 affinchè guardando vedano e non discernano e ascoltando odano e non comprendano; onde non avvenga che si convertano e siano rimessi i loro peccati.12 acciò che li vedenti [vedano e] non vedano, e li udenti (non) odano e non intendano; anche alcuna volta si convertano, e sianli perdonati li peccati.
13 E disse loro: Non intendete questa parabola? Come allora comprenderete tutte le altre?13 E disse a quelli: voi non sapete questa parabola? e a qual modo intenderete tutte le parabole?
14 Il seminatore semina la Parola.14 Quel che semina, egli è colui che semina il verbo.
15 Or quelli che ricevono il seme lungo la strada sono coloro nei quali è seminata la Parola; ma appena l'hanno udita, subito viene satana e porta via la Parola in loro seminata.15 Ma quel ch' è seminato appresso la via sono quelli, che quando avranno udita la parola, incontanente viene satana, e leva da' loro cuori quel ch' è stato seminato in essi.
16 Parimenti, quelli che l'han ricevuto in luoghi sassosi, son coloro che, udita la Parola, subito la ricevono con allegrezza,16 E similmente sono quelli, che sono seminati sopra la pietra, li quali quando avranno udita la parola (di Dio), incontanente la ricevono con gaudio;
17 ma, non avendo in sè radice, son del momento; e poi quando incontrino tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito si scandalizzano.17 e in sè non hanno radice, ma sono temporali; e venuta la tribulazione e la persecuzione, prestamente scandalizzansi per la parola.
18 Gli altri che lo ricevono tra le spine son quelli che ascoltano la Parola,18 E sono gli altri che sèminano nelle spine; questi sono quelli che odono la parola di Dio;
19 ma le cure mondane e l'inganno delle ricchezze e la cupidigia delle altre cose, penetrando in loro, soffocano la Parola, che rimane così infruttuosa.19 ed entranti le miserie del mondo, e la decezione delle ricchezze, e le concupiscenze affogano il verbo (di Dio); e fassi senza frutto.
20 E quelli che ricevono il seme in buon terreno son coloro che ascoltano la Parola e l'accolgono e portati frutto, chi il trenta, chi il sessanta e chi il cento.20 E questi che sono seminati sopra la terra buona, sono quelli che odono la parola e la ricevono; e uno fruttifica trenta, e uno sessanta, e uno cento.
21 E diceva loro: Che forse vien accesala lucerna per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? non forse per essere posta sul candeliere?21 Ed etiam diceva a quelli: adunque è venuta la lucerna, acciò sia posta sotto il moggio, ovvero sotto il letto? Ma quella è, acciò sia posta sopra il candeliere.
22 Non c'è infatti nulla di nascosto che non venga a manifestarsi, e nulla è stato occultato, se non per essere poi messo alla luce.22 Certo nulla cosa è nascosta, che non si manifesti; nulla fassi in occulto, che non venga in palese.
23 Chi ha orecchi da intendere intenda.23 S' egli è chi abbia orecchie da udire, oda.
24 Diceva pur loro: Badate a ciò che udite. Con la misura con la quale misurate, vi sarà rimisurato e con giunta.24 Ed etiam diceva a quelli: guardate come voi udite. In quella misura che voi misurerete, saravvi misurato a voi, e fattovi la giunta.
25 Infatti a chi ha, sarà dato, e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha.25 Imperò a colui che ha, sara'li dato; e chi non ha, etiam quello ch' egli ha sara'li tolto.
26 Diceva ancora: Il regno di Dio è come uno che getta il seme in terra26 E si diceva: a tal modo è il regno del cielo, come se fosse uno uomo che gittasse la semenza in terra,
27 e va a dormire la notte e si leva il giorno; intanto il seme barbica e cresce mentre lui non ci bada.27 e si addorma, e levisi la notte e il giorno, e il seme germini e accresca, egli nol sapendo.
28 Che la terra produce spontanea, prima l'erba, poi la spiga, e quindi, nella spiga, il frumento ben granito.28 Venendo più oltre, la terra fruttifica in prima l'erba, dopo la spica; e dopo è il pieno frumento nella spica.
29 E quando il frutto è maturo, subito ei vi mette la falce, perchè la mietitura è venuta.29 E quando avrà prodotto il frutto, incontanente manda la falce; imperò che gli è presente la messe.
30 Diceva ancora: A che assomiglieremo il regno di Dio? o con qual parabola lo figureremo?30 Ed etiam egli diceva: a cui agguaglieremo il regno di Dio? ovvero a quale parabola assimiglieremo quello?
31 E' come un granello di senapa, il quale, quando si semina in terra è il più piccolo di tutti i semi che son al mond031 Agguaglieremolo al grano del senapo; il qual essendo minimo di tutti li semi che sono in terra,
32 Ma seminato che sia, diventa il maggiore dei legumi e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono all'ombra di lui riposarsi.32 quando egli è seminato, (poi che è nasciuto) fassi arbore, e fassi maggiore dell' altre erbe, e fa li grandi rami, per modo che gli uccelli del cielo possono abitare sotto l'ombra sua.
33 E con molte di queste parabole esponeva loro la Parola, secondo che potevano intendere;33 Ed etiam parlava con molte altre parabole, a modo che potevano udire.
34 e non parlava loro senza parabole; ma poi in privato spiegava tutto ai suoi discepoli.34 Ma non gli parlava senza parabole; ma alli discepoli, da per sè, declaravali ogni cosa.
35 Lo stesso giorno, venuta la sera, disse loro: Passiamo all'altra riva.35 E in quel giorno, essendo fatto sera, dissegli: passiamo dall' incontro.
36 Essi, licenziato il popolo, lo prendono così com'era, nella barca; ed altre barche eran con lui.36 E lascianti la turba, il tolsero a modo che egli era nella navicella; ed eranvi con lui altre navicelle.
37 Ed ecco levarsi una grande procella di vento che spingeva le onde nella barca, in modo che essa già si empiva.37 E fu fatta una grande tempesta di vento, e le onde salivano nella nave, per modo che si adempiva la nave.
38 Ma egli se ne stava a poppa dormendo su un guanciale. Lo svegliano e gli dicono: Maestro, non t'importa che ci perdiamo?38 Ed egli era nella poppa dormendo, e quelli il destarono, e sì li dissero: maestro, non vedi che periamo?
39 Ed egli alzatosi, sgridò il vento e disse al mare: Taci, quietati. E si quietò il vento e si fece una grande calma.39 E levandosi, comandò al vento, e disse al mare: cessa e sta queto. E incontanente cessò il vento, e fu fatta una grande tranquillità.
40 E disse loro: Perchè avete tanta paura? Non avete ancora fede? E presi da gran timore dicevano tra loro: Chi è mai costui al quale anche il mare e i venti obbediscono?40 E disse a loro: il perchè siete timidi? ancora non avete fede? Ed egli temettero di grande timore, e dicevano l'uno all' altro: qual pensi sia questo, imperò che il vento e il mare gli obbediscono?