Scrutatio

Sabato, 8 giugno 2024 - San Medardo ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 12


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 E cominciò a parlare loro per parabole. Un uomo piantò una vigna, la cinse di siepe, ci scavò un frantoio, vi fabbricò una torre, l'affidò ai coloni e partì.1 E incomincio'li a parlare in parabole, dicendo: uno uomo piantò la vigna, e (intorno a quella) cinsela di (spine e) siepe, e cavo'li il lago, e in quella edificò la torre, e allogolla alli operatori; poscia egli se n' andò in peregrinaggio.
2 Poi a suo tempo mandò dai coloni un servo per riscuotere del frutto della vigna.2 E nel tempo mandò uno suo servo alli operatori, ch' egli togliesse de' frutti della vigna.
3 Ma quelli presolo, lo batterono e lo rimandarono a mani vuote.3 E loro, pigliato quello, il percossero e rimandorlo vuoto.
4 Allora mandò ioro un altro servo, e questo lo ferirono nel capo e lo svillaneggiarono.4 E anco mandò a quelli uno altro servo; e loro il ferirono nel capo, e fecerli molte ingiurie.
5 Di nuovo ne mandò un altro e lo ammazzarono; e poi molti altri, dei quali chi batterono, chi uccisero.5 Poscia ancora egli mandò uno altro; e loro uccisero quello, percotendo alcuni altri; e alcuni uccisero.
6 Non restandogli che l'unico figlio prediletto, da ultimo mandò anche lui da loro, dicendo: Avran riguardo al mio figliolo.6 Ma egli, etiam avendo uno figliuolo carissimo, mandò quello ultimo a loro, dicendo (tra sè): loro temeranno il mio figliuolo.
7 Ma i coloni dissero tra sè: Questo è l'erede: venite, uccidiamolo, e l'eredità sarà nostra.7 Ma vedendo gli operatori, dissero l'uno all'altro: venite, uccidiamolo; e la eredità sarà nostra.
8 E presolo, lo uccisero, e lo gettarono fuori della vigna.8 E prendendolo, uccideronlo, e gittoronlo fuori della vigna.
9 Or che farà il padrone della vigna? Verrà e sterminerà quei coloni, e darà la vigna ad altri.9 Che adunque farà il messere della vigna? Egli verrà, e ucciderà gli operatori, e ad altri darà la vigna.
10 E non avete letta questa scrittura: La pietra che gli edificatori scartarono quella è divenuta pietra angolare:10 E non avete letto questa scrittura: la pietra che gli edificatori riprovorono, questa fu fatta (ancora) nel capo del cantone;
11 dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri?11 fatto è questo del Signore, ed è meraviglia nelli occhi nostri?
12 E tentavano di prenderlo, chè intesero come per loro avesse detta quella parabola: ma ebbero paura del popolo, e lasciatolo se ne andarono.12 E loro il cercavano di tenere, ma temettero la turba; onde loro conobbero ch' egli avea detto questa parabola per loro; e lasciato quello, partironsi.
13 E gli mandarono dei Farisei e degli Erodiani, per coglierlo in parola.13 Poscia mandorono a lui alcuni de' Farisei ed Erodiani, perchè loro il prendessero nel parlare, (e poscia il calunniassero).
14 I quali, venuti, gli dicono: Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di alcuno, perchè non guardi in faccia agli uomini, ma insegni la via di Dio con verità: E' lecito o no pagare il tributo a Cesare? Dobbiamo pagarlo o no?14 Ed essendo loro venuti, gli dicono: maestro, sappiamo come sei verace, e non ti curi di alcuno; ed etiam non guardi nella faccia degli uomini, ma tu insegni in verità la via di Dio: a noi è lecito. dare il censo a Cesare, ovvero non lo daremo?
15 Ma egli, conosciutane la malizia, rispose loro: Perchè mi tentate? Portatemi un danaro, che lo veda.15 Ed egli, sapendo la loro astuzia, dissegli: il perchè mi tentate? portatemi quivi il denaro, che il veda.
16 E glielo presentarono. Ed egli chiese: Di chi è quest'imagine e l'iscrizione? Risposero: Di Cesare.16 E quelli il portorono. Ed egli li disse: di cui è questa imagine e soprascrizione? E loro gli dissero: egli è di Cesare.
17 Allora Gesù disse a loro: Date a Cesare quel che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio. E si maravigliarono di lui.17 Onde Iesù gli disse: rendete adunque quelle cose che sono di Cesare a Cesare, e quelle che sono di Dio a Dio. E quelli meravigliavansi sopra di lui.
18 Poi vennero a lui dei Sadducei che negano la risurrezione, e così lo interrogarono:18 Poscia a lui vennero li Sadducei, li quali dicono non essere la resurrezione; e addomandavanlo, dicendo:
19 Maestro, Mosè ci lasciò scritto che se il fratello di uno muore e lascia la moglie senza figli, il fratello ne sposi la vedova e ravvivi il seme dell'altro.19 Maestro, a noi scrisse Moisè, che se il fratello di alcuno morirà, il quale arà lasciata la mogliere senza figliuoli, il suo fratello pigliarà la sua mogliere, perchè egli resusciti il seme al suo fratello.
20 Or c'erano sette fratelli: e il primo s'ammogliò e morì senza figli.20 Erano adunque sette fratelli; e il primo tolse mogliere, e poscia moritte senza li eredi.
21 La sua vedova la prese il secondo, che morì pure senza figli. Così il terzo.21 Onde il secondo tolse quella, ed etiam egli moritte; e non lasciò figliuolo. E similmente il terzo,
22 E nella stessa guisa l'ebbero tutti e sette, senza lasciar prole. Ultima di tutti morì anche la donna.22 e il settimo; e nullo lasciò seme. L'ultima di tutti moritte la femina.
23 Nella risurrezione, quando saran risuscitati, di chi sarà la donna? chè sette l'ebbero in moglie.23 Nella resurrezione adunque, quando resuscitaranno, di cui di questi sarà mogliere? conciosia che sette uomini abbianla avuta per mogliere.
24 Gesù rispose loro: Non v'ingannate forse perchè non sapete la Scrittura e la potenza di Dio?24 Onde rispondendo Iesù, dissegli: or imperò voi errate, non sapendo le Scritture, nè etiam la virtù di Dio.
25 Quando dunque risusciteranno i morti, non si ammoglieranno nè si mariteranno, ma saranno come gli angeli del cielo.25 Quando adunque saranno resuscitati da morte, loro non si mariteranno nè saranno maritati; ma loro saranno a modo di angeli (di Dio) in cielo.
26 In quanto poi alla risurrezione dei morti non avete letto nel libro di Mosè, come dal roveto Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo e il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe.26 Non avete letto nel libro di Moisè, come resuscitano li morti? come Dio, parlandoli sopra la rovere, dissegli: io sono Iddio di Abraam, Iddio di Isaac, Iddio di Iacob?
27 Non è il Dio dei morti, ma dei vivi. Voi dunque sbagliate e molto.27 Egli non è Dio de' morti, ma de' vivi. Voi adunque molto errate.
28 Or uno degli Scribi che li aveva sentiti discutere, visto che aveva loro ben risposto, si accostò e gli domandò quale fosse il primo dei comandamenti.28 E avendo udito uno de' Scribi loro contese, e vedendo che Iesù avea risposto bene a loro, andò a lui, addimandando quale fosse il primo di tutti li comandamenti.
29 E Gesù gli rispose: Il primo di tutti i comandamenti è: Ascol­ta Israele; il Signore Dio tuo è l'unico Dio.29 Onde Iesù gli rispose, come questo gli è il primo di tutti li comandamenti: odi, Israel: il Signore Iddio tuo, egli è uno Dio.
30 E amerai il Signo­re Dio tuo con tutto il tuo cuo­re, con tutta l'anima tua, e con tutta la tua intelligenza e con tutta la tua forza. Questo è il pri­mo comandamento.30 E amerai il tuo Signore Iddio con tutto il cuore tuo, e con tutta l'anima tua, e con tutta la mente tua, e con tutta la virtù tua. Questo è il primo comandamento.
31 Il secondo poi è simile a questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è comandamento maggiore di questo.31 Etiam il secondo egli è simile a quello: amerai il prossimo tuo, come te stesso. E non è alcuno altro comandamento maggiore di questo.
32 E lo Scriba rispose: Hai detto benissimo, o Maestro, e con verità, che Dio è uno solo, e che non vi è altri fuori che lui,32 E disse il Scriba: bene, maestro, in verità hai detto, come egli è uno Dio, e oltre lui non è altro Dio;
33 che amarlo con tutto il cuore e con tutto l'intelletto, con tutta l'anima e con tutte le forze, e amare il prossimo come se stesso, vai più d'ogni olocausto o sacrifizio.33 e come egli sia amato con tutto il cuore, e con tutto lo intelletto, e con tutta l'anima, e con tutta la forza; e che si ami il prossimo come sè stesso, questo è maggiore di tutti li sacrificii e offerte.
34 E Gesù vedendo come egli aveva risposto assennatamente, gli disse: Non sei lontano dal regno di Dio. E nessuno ardì più d'interrogarlo.34 Onde Iesù, vedendo ch' egli avea risposto sapientemente, dissegli: non sei lontano dal regno di Dio. E più alcuno non aveva audacia di addimandarlo.
35 E Gesù mentre insegnava nel tempio prese a dire: Come fanno a dire gli Scribi che il Cristo è il Figlio di David,35 E Iesù rispondendo diceva, ammaestrando nel tempio: e come dicono gli Scribi di Cristo: egli è figliuolo di David?
36 mentre lo stesso David dice in Spirito Santo: Il Signore ha detto al mio Signore: siedi alla mia destra sinché io non ponga i tuoi nemici sgabello ai tuoi piedi?36 Imperò ch' esso David dice nel Spirito Santo: disse il Signore al Signore mio: siedi alla mano diritta mia, insino ch' io ponga li tuoi inimici per sgabello de' tuoi piedi.
37 Lo stesso David lo chiama Signore, come può dunque essere suo Figlio? E la gran folla lo ascoltava con piacere.37 Esso adunque David dice a lui: Signore; e ond'è ch' egli è suo figliuolo? Di che molta [turba] udiva lui volentieri.
38 Nell'insegnare diceva loro: Guardatevi dagli Scribi, i quali ambiscono passeggiare in lunghe vesti, essere riveriti nelle piazze,38 Ed egli diceva a loro nella sua dottrina: guardatevi dalli Scribi, li quali vogliono andare nelle scuole, ed essere salutati nelle piazze (del mercato),
39 e avere i primi seggi nelle sinagoghe ed i primi posti nei conviti;39 e sedere nelle sinagoghe nelle prime cattedre, e avere il primo sedere ne' conviti.
40 essi che divorano le case delle vedove col pretesto di lunghe orazioni; costoro avranno più rigorosa condanna.40 Essi divorano le case delle vedove sotto ombra di prolissa (e lunga) orazione; questi riceveranno più prolisso giudicio.
41 Poi, sedutosi dinanzi al gazofilacio, osservava come il popolo metteva, danaro nella cassa: e molti ricchi ne gettavano assai.41 E sedendo Iesù dincontra la cassa depositoria della pecunia, guardava a qual modo la turba ponesse il denaro nella cassa; ed egli vide molti ricchi, li quali ponevano molte cose.
42 Venuta poi una povera vedova ci mise due spiccioli che fanno un quadrante.42 Ma venendo una poverella vedova, pose due piccole monete che valevano uno quattrino.
43 E chiamati i suoi discepoli, disse loro: In verità vi assicuro che questa povera vedova ha dato più di tutti quelli che han gettato nel gazofìlacio,43 Di che chiamati li suoi discepoli, dissegli: in verità vi dico come questa poverella vedova ha posto più nella cassa, che non hanno fatto tutti gli altri.
44 perchè tutti gli altri han gettato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, ha dato quanto possedeva, tutto il suo sostentamento.44 Imperò che tutti hanno posto nella cassa di quello che gli avanzava; ma questa ha posto della sua povertà tutto quel che lei ha avuto per il vivere suo.