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Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 12


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 1974
1 E cominciò a parlare loro per parabole. Un uomo piantò una vigna, la cinse di siepe, ci scavò un frantoio, vi fabbricò una torre, l'affidò ai coloni e partì.1 Gesù si mise a parlare loro in parabole: "Un uomo 'piantò una vigna, vi pose attorno una siepe, scavò un torchio, costruì una torre', poi la diede in affitto a dei vignaioli e se ne andò lontano.
2 Poi a suo tempo mandò dai coloni un servo per riscuotere del frutto della vigna.2 A suo tempo inviò un servo a ritirare da quei vignaioli i frutti della vigna.
3 Ma quelli presolo, lo batterono e lo rimandarono a mani vuote.3 Ma essi, afferratolo, lo bastonarono e lo rimandarono a mani vuote.
4 Allora mandò ioro un altro servo, e questo lo ferirono nel capo e lo svillaneggiarono.4 Inviò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo coprirono di insulti.
5 Di nuovo ne mandò un altro e lo ammazzarono; e poi molti altri, dei quali chi batterono, chi uccisero.5 Ne inviò ancora un altro, e questo lo uccisero; e di molti altri, che egli ancora mandò, alcuni li bastonarono, altri li uccisero.
6 Non restandogli che l'unico figlio prediletto, da ultimo mandò anche lui da loro, dicendo: Avran riguardo al mio figliolo.6 Aveva ancora uno, il figlio prediletto: lo inviò loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio!
7 Ma i coloni dissero tra sè: Questo è l'erede: venite, uccidiamolo, e l'eredità sarà nostra.7 Ma quei vignaioli dissero tra di loro: Questi è l'erede; su, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra.
8 E presolo, lo uccisero, e lo gettarono fuori della vigna.8 E afferratolo, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
9 Or che farà il padrone della vigna? Verrà e sterminerà quei coloni, e darà la vigna ad altri.9 Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e sterminerà quei vignaioli e darà la vigna ad altri.
10 E non avete letta questa scrittura: La pietra che gli edificatori scartarono quella è divenuta pietra angolare:10 Non avete forse letto questa Scrittura:

'La pietra che i costruttori hanno scartata
è diventata testata d'angolo;'
11 dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri?11 'dal Signore è stato fatto questo
ed è mirabile agli occhi nostri'"?

12 E tentavano di prenderlo, chè intesero come per loro avesse detta quella parabola: ma ebbero paura del popolo, e lasciatolo se ne andarono.12 Allora cercarono di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. E, lasciatolo, se ne andarono.

13 E gli mandarono dei Farisei e degli Erodiani, per coglierlo in parola.13 Gli mandarono però alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nel discorso.
14 I quali, venuti, gli dicono: Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di alcuno, perchè non guardi in faccia agli uomini, ma insegni la via di Dio con verità: E' lecito o no pagare il tributo a Cesare? Dobbiamo pagarlo o no?14 E venuti, quelli gli dissero: "Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di nessuno; infatti non guardi in faccia agli uomini, ma secondo verità insegni la via di Dio. È lecito o no dare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare o no?".
15 Ma egli, conosciutane la malizia, rispose loro: Perchè mi tentate? Portatemi un danaro, che lo veda.15 Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse: "Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché io lo veda".
16 E glielo presentarono. Ed egli chiese: Di chi è quest'imagine e l'iscrizione? Risposero: Di Cesare.16 Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: "Di chi è questa immagine e l'iscrizione?". Gli risposero: "Di Cesare".
17 Allora Gesù disse a loro: Date a Cesare quel che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio. E si maravigliarono di lui.17 Gesù disse loro: "Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio". E rimasero ammirati di lui.

18 Poi vennero a lui dei Sadducei che negano la risurrezione, e così lo interrogarono:18 Vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non c'è risurrezione, e lo interrogarono dicendo:
19 Maestro, Mosè ci lasciò scritto che se il fratello di uno muore e lascia la moglie senza figli, il fratello ne sposi la vedova e ravvivi il seme dell'altro.19 "Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che 'se muore il fratello di uno' e lascia la moglie 'senza figli, il fratello ne prenda la moglie per dare discendenti al fratello'.
20 Or c'erano sette fratelli: e il primo s'ammogliò e morì senza figli.20 C'erano sette fratelli: il primo prese moglie e morì senza lasciare discendenza;
21 La sua vedova la prese il secondo, che morì pure senza figli. Così il terzo.21 allora la prese il secondo, ma morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente,
22 E nella stessa guisa l'ebbero tutti e sette, senza lasciar prole. Ultima di tutti morì anche la donna.22 e nessuno dei sette lasciò discendenza. Infine, dopo tutti, morì anche la donna.
23 Nella risurrezione, quando saran risuscitati, di chi sarà la donna? chè sette l'ebbero in moglie.23 Nella risurrezione, quando risorgeranno, a chi di loro apparterrà la donna? Poiché in sette l'hanno avuta come moglie".
24 Gesù rispose loro: Non v'ingannate forse perchè non sapete la Scrittura e la potenza di Dio?24 Rispose loro Gesù: "Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio?
25 Quando dunque risusciteranno i morti, non si ammoglieranno nè si mariteranno, ma saranno come gli angeli del cielo.25 Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli.
26 In quanto poi alla risurrezione dei morti non avete letto nel libro di Mosè, come dal roveto Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo e il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe.26 A riguardo poi dei morti che devono risorgere, non avete letto nel libro di Mosè, a proposito del roveto, come Dio gli parlò dicendo: 'Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e di Giacobbe'?
27 Non è il Dio dei morti, ma dei vivi. Voi dunque sbagliate e molto.27 Non è un Dio dei morti ma dei viventi! Voi siete in grande errore".

28 Or uno degli Scribi che li aveva sentiti discutere, visto che aveva loro ben risposto, si accostò e gli domandò quale fosse il primo dei comandamenti.28 Allora si accostò uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò: "Qual è il primo di tutti i comandamenti?".
29 E Gesù gli rispose: Il primo di tutti i comandamenti è: Ascol­ta Israele; il Signore Dio tuo è l'unico Dio.29 Gesù rispose: "Il primo è: 'Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore';
30 E amerai il Signo­re Dio tuo con tutto il tuo cuo­re, con tutta l'anima tua, e con tutta la tua intelligenza e con tutta la tua forza. Questo è il pri­mo comandamento.30 'amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore', con tutta la tua mente 'e con tutta la tua forza'.
31 Il secondo poi è simile a questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è comandamento maggiore di questo.31 E il secondo è questo: 'Amerai il prossimo tuo come te stesso'. Non c'è altro comandamento più importante di questi".
32 E lo Scriba rispose: Hai detto benissimo, o Maestro, e con verità, che Dio è uno solo, e che non vi è altri fuori che lui,32 Allora lo scriba gli disse: "Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è 'unico e non v'è altri all'infuori di lui';
33 che amarlo con tutto il cuore e con tutto l'intelletto, con tutta l'anima e con tutte le forze, e amare il prossimo come se stesso, vai più d'ogni olocausto o sacrifizio.33 'amarlo con tutto il cuore', con tutta la mente 'e con tutta la forza' e 'amare il prossimo come se stesso' val più di tutti gli olocausti e i sacrifici".
34 E Gesù vedendo come egli aveva risposto assennatamente, gli disse: Non sei lontano dal regno di Dio. E nessuno ardì più d'interrogarlo.34 Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: "Non sei lontano dal regno di Dio". E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

35 E Gesù mentre insegnava nel tempio prese a dire: Come fanno a dire gli Scribi che il Cristo è il Figlio di David,35 Gesù continuava a parlare, insegnando nel tempio: "Come mai dicono gli scribi che il Messia è figlio di Davide?
36 mentre lo stesso David dice in Spirito Santo: Il Signore ha detto al mio Signore: siedi alla mia destra sinché io non ponga i tuoi nemici sgabello ai tuoi piedi?36 Davide stesso infatti ha detto, mosso dallo Spirito Santo:

'Disse il Signore al mio Signore:
Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
come sgabello ai tuoi piedi'.

37 Lo stesso David lo chiama Signore, come può dunque essere suo Figlio? E la gran folla lo ascoltava con piacere.37 Davide stesso lo chiama Signore: come dunque può essere suo figlio?". E la numerosa folla lo ascoltava volentieri.

38 Nell'insegnare diceva loro: Guardatevi dagli Scribi, i quali ambiscono passeggiare in lunghe vesti, essere riveriti nelle piazze,38 Diceva loro mentre insegnava: "Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze,
39 e avere i primi seggi nelle sinagoghe ed i primi posti nei conviti;39 avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti.
40 essi che divorano le case delle vedove col pretesto di lunghe orazioni; costoro avranno più rigorosa condanna.40 Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna più grave".

41 Poi, sedutosi dinanzi al gazofilacio, osservava come il popolo metteva, danaro nella cassa: e molti ricchi ne gettavano assai.41 E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte.
42 Venuta poi una povera vedova ci mise due spiccioli che fanno un quadrante.42 Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino.
43 E chiamati i suoi discepoli, disse loro: In verità vi assicuro che questa povera vedova ha dato più di tutti quelli che han gettato nel gazofìlacio,43 Allora, chiamati a sé i discepoli, disse loro: "In verità vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.
44 perchè tutti gli altri han gettato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, ha dato quanto possedeva, tutto il suo sostentamento.44 Poiché tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere".