Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Baruc 6


font
BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 2008
1 « Per i peccati da voi commessi dinanzi a Dio voi sarete condotti schiavi a Babilonia da Nabucodonosor, re dei Babilonesi.1 Per i peccati da voi commessi di fronte a Dio sarete condotti prigionieri a Babilonia da Nabucodònosor, re dei Babilonesi.
2 Entrati che sarete in Babilonia, vi starete per moltissimi anni, per lungo tempo, fino a sette generazioni, e dopo ciò vi farò venir via in pace.2 Giunti dunque a Babilonia, vi resterete molti anni e per lungo tempo fino a sette generazioni; dopo vi ricondurrò di là in pace.
3 Or voi vedrete a Babilonia degli dèi d'oro, d'argento, di pietra, di legno, portali sulle spalle per incutere timore alle nazioni.3 Ora, vedrete a Babilonia idoli d’argento, d’oro e di legno, portati a spalla, i quali infondono timore alle nazioni.
4 Guardate di non imitare il far degli stranieri, di non aver paura, di non temerli.4 State attenti dunque a non divenire in tutto simili agli stranieri; il timore dei loro dèi non si impadronisca di voi.
5 E quando vedrete che la folla davanti e di dietro li adora, dite nel vostro cuore: « Bisogna adorare Te, o Signore».5 Alla vista di una moltitudine che prostrandosi davanti e dietro a loro li adora, dite a voi stessi: «Te dobbiamo adorare, Signore».
6 Il mio angelo è con voi ed io stesso prenderò cura della vostra vita.6 Poiché il mio angelo è con voi, ed è lui che si prende cura delle vostre vite.
7 Infatti la loro lingua è limata dall'artefice, ed essi, sebbene siano dorati e inargentati, sono menzogne, e non possono parlare.7 Essi hanno una lingua limata da un artefice, sono coperti d’oro e d’argento, ma sono simulacri falsi e non possono parlare.
8 E come a fanciulla che ama gli ornamenti, preso l'oro, sono stati fatti.8 E come per una ragazza amante degli ornamenti, prendono oro e acconciano corone sulla testa dei loro dèi.
9 Certo i loro dèi hanno sul capo delle corone d'oro, e da essi i sacerdoti tolgono l'oro e l'argento e se l'appropriano,9 Talvolta anche i sacerdoti, togliendo ai loro dèi oro e argento, lo spendono per sé, e lo danno anche alle prostitute nei postriboli.
10 e di esso fanno parte alle prostitute, e con esso adornano le meretrici, e poi, quando l'hanno riavuto dalle meretrici, di nuovo ne abbelliscono i loro dèi.10 Adornano poi con vesti, come gli uomini, gli dèi d’argento, d’oro e di legno; ma essi non sono in grado di salvarsi dalla ruggine e dai tarli.
11 Questi poi sono incapaci di liberarsi dalla ruggine e dalla tignola,11 Sono avvolti in una veste purpurea, ma bisogna pulire il loro volto per la polvere del tempio che si posa abbondante su di essi.
12 e quando li hanno rivestiti di porpora, lavan loro la faccia, per la polvere del tempio che è in abbondanza addosso a loro.12 Come il governatore di una regione, il dio ha lo scettro, ma non stermina colui che lo offende.
13 (Uno di questi idoli) tiene in mano lo scettro, come un uomo, come un governatore del paese, e non può far morir chi l'offende.13 Ha il pugnale e la scure nella destra, ma non si libererà dalla guerra e dai ladri.
14 Ha ancora la spada e la scure in mano, ma non può salvarsi dalla guerra e dai ladri. Per questo sia a voi noto che non son dèi.14 Per questo è evidente che essi non sono dèi; non temeteli, dunque!
15 Non li temete, adunque. Come diviene per l'uomo inutile un vaso rotto, così sono i loro dèi.15 Come un vaso di terra una volta rotto diventa inutile, così sono i loro dèi, posti nei templi.
16 Collocati che sono nel tempio, loro si copron gli occhi di polvere smossa dai piedi di chi entra,16 I loro occhi sono pieni della polvere sollevata dai piedi di coloro che entrano.
17 e come per colui che ha offeso il re son chiuse da ogni parte le porte, come pure al morto messo nel sepolcro, così i sacerdoti assicurano le porte con serrature e sbarre, perchè non siano spogliati dai ladri.17 Come per uno che abbia offeso un re si tiene bene sbarrato il luogo dove è detenuto perché deve essere condotto a morte, così i sacerdoti assicurano i templi con porte, con serrature e con spranghe, perché non vengano saccheggiati dai ladri.
18 Accendono pure loro delle lampade, e molte, delle quali non ne possono vedere nemmeno una: sono dunque nel tempio come travi.18 Accendono lucerne, persino più numerose che per se stessi, ma gli dèi non possono vederne alcuna.
19 Dicono che i vermi, i quali vengon su dalla terra, mangiano loro il cuore, quando rodono loro e i loro vestimenti, ed essi non sentono.19 Sono come una trave del tempio il cui interno, si dice, viene divorato, e anch’essi, senza accorgersene, insieme con le loro vesti sono divorati dagli insetti che strisciano fuori dalla terra.
20 Le loro facce diventano nere dal fumo che si fa nel tempio.20 Il loro volto si annerisce per il fumo del tempio.
21 Sopra il loro corpo e sopra il loro capo volano le civette e le rondini e gli altri uccelli e fanno lo stesso anche i gatti.21 Sul loro corpo e sulla testa si posano pipistrelli, rondini, gli uccelli, come anche i gatti.
22 Da ciò imparate che non son dèi: non li temete adunque.22 Di qui potrete conoscere che essi non sono dèi; non temeteli, dunque!
23 Ed anche l'oro che hanno addosso è per mostra, e se uno non li ripulisce dalla ruggine, non brilleranno, ed anche quando furono fusi non sentirono niente.23 L’oro di cui sono adorni per bellezza non risplende se qualcuno non ne toglie la ruggine; persino quando venivano fusi, essi non se ne accorgevano.
24 Furono comperati a prezzi favolosi, essi che non hanno vita.24 Furono comprati a qualsiasi prezzo, essi che non hanno alito vitale.
25 Non avendo piedi son portati sulle spalle, mostrando cosi la loro vergognosa impotenza agli uomini. Sian confusi anche quelli che li adorano.25 Senza piedi, vengono portati a spalla, mostrando agli uomini la loro vile condizione; provano vergogna anche coloro che li servono, perché, se cadono a terra, non si rialzano più.
26 Così se cascan per terra, da se stessi non si rialzano, e se qualcuno non li mette ritti, da se non ci staranno, e come a morti son messe davanti ad essi delle offerte.26 Neanche se uno li colloca diritti si muoveranno da sé, né se si sono inclinati si raddrizzeranno, ma si pongono offerte innanzi a loro come ai morti.
27 Le loro vittime le vendono i sacerdoti e a loro profitto, ed anche le loro donne ne prendono il meglio, senza dar nulla all'ammalato e al mendico.27 I loro sacerdoti vendono le loro vittime e ne traggono profitto; allo stesso modo le mogli di costoro ne pongono sotto sale una parte e non ne danno né ai poveri né ai bisognosi. Anche una donna mestruata e la puerpera toccano le loro vittime.
28 Le donne che da poco hanno partorito e quelle che hanno il corso toccano i loro sacrifizi. Da ciò dunque ricavate che non son dèi, e non li temete.28 Conoscendo dunque da questo che essi non sono dèi, non temeteli!
29 E perchè son chiamati dèi? Perchè le donne portano a questi dèi d'argento, d'oro, di legno,29 Come dunque si potrebbero chiamare dèi? Poiché anche le donne sono ammesse a servire questi dèi d’argento, d’oro e di legno.
30 e nei loro templi stanno i sacerdoti con tuniche stracciate, col capo e la barba rasa, col capo nudo,30 Nei loro templi i sacerdoti guidano il carro con le vesti stracciate, le teste e le guance rasate, a capo scoperto.
31 e dan ruggiti, alzando la voce davanti ai loro dèi, come si fa nella cena di un morto.31 Urlano alzando grida davanti ai loro dèi, come fanno alcuni durante un banchetto funebre.
32 I sacerdoti tolgon loro le vesti e ne ricoprono le mogli e i figlioli.32 I sacerdoti si portano via le vesti degli dèi e le fanno indossare alle loro mogli e ai loro bambini.
33 E vien fatto loro del male o del bene, non possono rendere il contraccambio: sono incapaci di stabilire un re e di toglierlo.33 Gli idoli non potranno contraccambiare né il male né il bene ricevuto da qualcuno; non possono né costituire né spodestare un re.
34 Parimenti non possono dare ricchezze nè rendere il male. Se uno fa ad essi un voto e non l'adempie, anche di questo non se ne curano.34 Allo stesso modo non possono dare né ricchezze né denaro. Se qualcuno, fatto un voto, non lo mantiene, non lo ricercheranno.
35 Sono incapaci di liberare l'uomo dalla morte, di salvare il debole dal prepotente.35 Non libereranno un uomo dalla morte né sottrarranno il debole dal forte.
36 Non rendono la vista al cieco, non tolgono l'uoino dalla miseria.36 Non renderanno la vista a un cieco, non libereranno l’uomo che è in difficoltà.
37 Non avran pietà della vedova, non faran del bene agli orfani.37 Non avranno pietà della vedova e non beneficheranno l’orfano.
38 Son simili alle pietre della montagna questi loro dèi di legno, di pietra, d'oro, d'argento, e coloro che li adorano saranno confusi.38 Sono simili alle pietre estratte dalla montagna quegli dèi di legno, d’oro e d’argento. Coloro che li servono saranno disonorati.
39 Come dunque si potrà credere o dire che sono dèi?39 Come dunque si può ritenere e dichiarare che essi sono dèi?
40 Inoltre gli stessi Caldei non li rispettano: quando sentono che uno è muto e non può parlare, lo presentano a Bel, chiedendogli che parli,40 Inoltre, persino gli stessi Caldei li disonorano; questi, infatti, quando vedono un muto incapace di parlare, lo presentano a Bel, pregandolo di farlo parlare, quasi che costui potesse capire.
41 come se potessero sentire quelli che non hanno moto: e quando han capito lo abbandonano, perchè i loro dèi non han sentimento.41 Ma, pur rendendosene conto, non sono capaci di abbandonare gli dèi, perché non hanno senno.
42 Delle donne cinte di corde stanno a seder per le strade, bruciando noccioli d'ulive,42 Le donne siedono per la strada cinte di cordicelle e bruciano della crusca.
43 e quando una di esse, condotta via da uno che passa, ha dormito con lui, rinfaccia alla sua vicina di non essere stata stimata da tanto come essa, e che la sua fune non è stata rotta.43 Quando qualcuna di loro, tratta in disparte da qualche passante, si è coricata con lui, schernisce la sua vicina perché non è stata stimata come lei e perché la sua cordicella non è stata spezzata.
44 Così tutto ciò che si fa a loro riguardo è menzogna. Come dunque si potrà credere o dire che siano dèi?44 Tutto ciò che accade loro, è falso; dunque, come si può credere e dichiarare che essi sono dèi?
45 Sono stati fatti da artigiani, orefici, e non saranno altro che quello che vogliono i sacerdoti.45 Essi sono stati costruiti da artigiani e da orefici; non diventano nient’altro che ciò che gli artigiani vogliono che siano.
46 Gli stessi operai che li fanno non son di lunga durata, e potranno dunque esser dèi i lavori Ditti da i loro?46 Coloro che li fabbricano non hanno vita lunga; come potrebbero le cose da essi fabbricate essere dèi?
47 Hanno lasciato imposta­ra e obbrobrio ai loro posteri.47 Essi hanno lasciato ai loro posteri menzogna e vergogna.
48 Quando loro sovrasta guerra o sventure, i sacerdoti van pensando dove rifugiarsi coi loro (dèi).48 Difatti, quando sopraggiungono la guerra e i mali, i sacerdoti si consigliano fra loro dove potranno nascondersi insieme con i loro dèi.
49 Come dunque si può credere che sian dèi quelli che non liberano dalla guerra, non salvano dalle sventure?49 Come dunque è possibile non comprendere che non sono dèi coloro che non salvano se stessi né dalla guerra né dai mali?
50 Essendo non altro che legno indorato e inargentato, si conoscerà il futuro da tutte le nazioni e dai re che son falsità, essendo chiaro che non son dèi, ma opere delle mani degli uomini, e che in essa non v'è alcuna operazione di Dio.50 In merito a questo si riconoscerà che gli dèi di legno, d’oro e d’argento sono falsi; a tutte le nazioni e ai re sarà evidente che essi non sono dèi, ma opere degli uomini, e non c’è in loro nessuna opera di Dio.
51 E da che dunque conoscesi che non son dèi, ma opera delle mani degli uomini, e che in essi non v'è alcuna operazione di Dio?51 A chi dunque non è evidente che essi non sono dèi?
52 Non danno il re ad un regno, e non daranno agli uomini l'acqua.52 Essi infatti non potranno costituire un re sulla terra né concedere la pioggia agli uomini;
53 Non sapranno giudicare le cause, e non libereranno le province dalle ingiustizie, perchè nulla possono, simili a cornacchie tra il cielo e la terra.53 non risolveranno le contese né libereranno chi è offeso ingiustamente, poiché non hanno alcun potere. Sono come cornacchie fra il cielo e la terra.
54 E quando s'appiccherà il fuoco al tempio degli dèi di legno, d'argento e d'oro, gli stessi loro sacerdoti certo fuggiranno e si metteranno in salvo, ma essi, come travi, vi bruceranno dentro.54 Infatti, se il fuoco si attacca al tempio di questi dèi di legno, d’oro e d’argento, mentre i loro sacerdoti fuggiranno e si metteranno in salvo, essi bruceranno là in mezzo come travi.
55 Essi poi non faran resistenza nè al re, nè alla guerra. Come adunque si può credere e ritenere che sian dèi?55 A un re e ai nemici non potranno resistere.
56 Non si potranno salvare nè lai ladri nè dai briganti gli dèi di legno, di pietra, indorati, inargentati; quelli, più forti di loro,56 Come dunque si può ammettere e pensare che essi siano dèi?
57 torranno ad essi l'oro, l'argento, il vestito del quale son copersi e se ne andranno, ed essi non si potranno dare alcun aiuto.57 Né dai ladri né dai briganti si salveranno questi dèi di legno, d’oro e d’argento, ai quali i ladri toglieranno l’oro e l’argento e le vesti che li avvolgevano, e fuggiranno; gli dèi non potranno aiutare neppure se stessi.
58 Così val più un re che mostra le sue forze, un vaso utile nella casa, di cui il padrone si potrà vantare, la porta d'una casa, che custodisce ciò che in essa si trova, dei falsi dèi.58 Per questo è superiore a questi dèi bugiardi un re che mostri coraggio oppure un oggetto utile in casa, di cui si servirà chi l’ha acquistato; anche una porta, che tenga al sicuro quanto è dentro la casa, è superiore a questi dèi bugiardi, o persino una colonna di legno in un palazzo.
59 Così il sole, la luna, le stelle, col loro splendore, mandate per essere utili, obbediscono;59 Il sole, la luna, le stelle, essendo lucenti e destinati a servire a uno scopo, obbediscono volentieri.
60 così pure il fulmine, quando apparisce, si fa distinguere, e il vento soffia su tutti i paesi,60 Così anche il lampo, quando appare, è ben visibile; anche il vento spira su tutta la regione.
61 e le nubi, quando è loro comandato da Dio di percorrere tutto il globo, eseguiscono gli ordini avuti,61 Quando alle nubi è ordinato da Dio di percorrere tutta la terra, esse eseguono l’ordine; il fuoco, inviato dall’alto per consumare monti e boschi, esegue l’ordine.
62 ed anche il fuoco, mandato dall'alto a consumare i monti e le selve, eseguisce quanto gli è ordinato, questi (idoli) invece non son da paragonarsi ad una di queste cose, nè per bellezza nè per forza.62 Gli dèi invece non assomigliano, né per l’aspetto né per la potenza, a queste cose.
63 Dunque non si può nè credere, nè dire che essi siano dèi, quando non possono nè discernere il giusto, nè far qualche cosa agli uomini.63 Da questo non si deve ritenere né dichiarare che siano dèi, poiché non possono né rendere giustizia né beneficare gli uomini.
64 Conoscendo adunque che non son dèi, non li temete.64 Conoscendo dunque che essi non sono dèi, non temeteli!
65 Essi sono incapaci di maledire i re o di benedire;65 Essi non malediranno né benediranno i re;
66 e non faran vedere alle nazioni dei segni nel cielo, non splenderanno come il sole, non faran lume come la luna.66 non mostreranno alle nazioni segni nel cielo né risplenderanno come il sole né illumineranno come la luna.
67 Le bestie son da più di loro, perchè posson fuggire al coperto, e giovare a se stesse.67 Le belve sono migliori di loro, perché possono fuggire in un riparo e aiutare se stesse.
68 É' dunque a noi manifesto che in nessuna maniera possono essere dèi; dunque non li temete.68 Dunque, in nessuna maniera è evidente per noi che essi siano dèi; per questo non temeteli!
69 E come in un campo di cocomeri uno spauracchio non guarda niente, così sono i loro dèi di legno, d'argento e d'oro.69 Come infatti uno spauracchio che in un campo di cetrioli nulla protegge, tali sono i loro dèi di legno, d’oro e d’argento;
70 E come in un orto il biancospino, sul quale vanno a posarsi tutti gli uccelli, e come un morto gettato nelle tenebre sono i loro dèi di legno indorati, inargentati.70 ancora, i loro dèi di legno, d’oro e d’argento si possono paragonare a un arbusto spinoso in un giardino, su cui si posa ogni sorta di uccelli, o anche a un cadavere gettato nelle tenebre.
71 Anche dalla porpora e dallo scarlatto, che intigna addosso a loro, potete capire che non son dèi. Ed anche essi stessi finalmente saranno divorati, e saranno la vergogna del paese.71 Dalla porpora e dal bisso che si logorano su di loro comprenderete che non sono dèi; infine saranno divorati e nel paese saranno una vergogna.
72 In miglior condizione è l'uomo giusto, che non ha idoli, perchè sarà lontano dall'ignominia ».72 È migliore dunque un uomo giusto che non abbia idoli, perché sarà lontano dal disonore.