Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Siracide 7


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 Non fare il male, e il male non ti prenderà.1 Non fare male, e il male non ti piglierae.
2 Allontanati dall'iniquo, e i mali si allontaneranno da te.2 Pàrtiti dal malvagio, e li mali si partiranno da te.
3 Figlio, non seminare i mali nei solchi dell'ingiustizia, per non averne a raccogliere il settuplo.3 Non seminare mali nelli solchi d' ingiustizia, e non li mieterai sette per uno.
4 Non chiedere al Signore d'essere al potere, nè al re un seggio d'onore.4 Non domandare dall' uomo il ducato, nè dal re la sedia dello onore.
5 Non ti giustificare dinanzi a Dio, perchè Egli conosce il cuore, e non voler apparir sapiente davanti al re.5 Non ti giustificherai dinanzi da Dio, però ch' egli è conoscitore del cuore; e non volerti mostrare savio appresso il re.
6 Non cercar di diventar giudice, se non hai petto di fiaccare l'iniquità, affinchè non avvenga che tu, temendo la faccia del potente, ponga una pietra di inciampo alla tua equità.6 Non volere diventare giudice, se tu non puoi per le tue bontadi rompere le iniquitadi acciò che tu non impaurisca dalla faccia del potente, e metta scandalo nella tua levità.
7 Non offender tutta la popolazione d'una città e non ti gettare in mezzo alla folla.7 E non peccare nella moltitudine della (tua) cittade, nè non ti mescolare infra il popolo.
8 Non aggiungere peccato a peccato, perchè nemmeno per uno solo sarai esente dalla pena.8 E non legare insieme doppi peccati; però che tu non saresti sanza peccato.
9 Guardati dall'essere pusillani me nel tuo cuore.9 E non essere pusillanimo nell' anima tua.
10 Non trascurare di pregare e di far l'elemosina.10 Non dispregiare d' adorare e di fare limosina.
11 Non dire: « Dio avrà riguardo alla moltitudine dei miei doni, e quando offrirò all'Altissimo Dio i miei doni, li accetterà ».11 Non dire: nella moltitudine Iddio guarderà il numero de' miei meriti, e la misericordia sua riceverae me offendente a Dio altissimo.
12 Non deridere l'uomo che è nell'amarezza dell'anima, perchè colui che umilia ed esalta è Dio, che tutto vede.12 Non dileggiare l' uomo nell' amaritudine dell' anima sua; Domenedio riguardatore è colui il quale umilia ed esalta.
13 Non se minar menzogne contro il tuo fratello e non lo far nemmeno contro il tuo amico.13 Non amare la bugia contro al fratello tuo; nè contro allo amico farai lo somigliante.
14 Guardati da ogni sorta di menzogna, perchè l'abitudine di mentire non è buona.14 Non dire ogni dì bugia; il dire continuo bugia non è buono.
15 Non esser parolaio nell'adunanza degli anziani, e non ripetere le parole nella tua orazione.15 Non essere pieno di parole nella moltitudine de' preti, e non reiterare la parola nel tuo dire.
16 Non aver ripugnanza per le opere faticose, nè per l'agricoltura, creata dall'Altissimo.16 Non odiare le faticose opere, e l'agricoltura [che] fu da Dio trovata.
17 Non ti associare alla turba degli indisciplinati.17 Non ti gittare nella moltitudine de' non ammaestrati.
18 Ricordati dell'ira, che non sarà lenta a venire.18 Ricordati dell' ira (di Dio), però che non tarderà.
19 Umilia pròfondamente il tuo spirito, perchè il fuoco e il verme saranno il castigo della carne dell'empio.19 Umilia molto l'animo tuo; però che la vendetta della carne ne viene incontro alli rei in fuoco e in vermi.
20 Non romper le relazioni con un amico che tarda a renderti del danaro, e non disprezzare un fratello carissimo per l'oro.20 Non fallire contro allo amico che ti recherae in guardia pecunia; nè per oro ti dispartirai dal tuo fratello carissimo.
21 Non ti separare dalla donna sensata e buona che tu hai avuta in sorte nel timore del Signore, perchè la grazia della sua verecondia vai più dell'oro.21 Non ti partire dalla savia femina e buona, la quale t'è venuta in parte nel timore di Dio; la grazia della onestade di colei è sopra tutto oro.
22 Non maltrattare il servo che lavora con fedeltà, nè il mercenario che per te consuma la sua vita.22 Non offenderai il servo operante nella veritade, nè il mercenario dante l'anima sua.
23 Un servo intelligente amalo come te stesso, non lo defraudare della sua libertà, non lo lasciare in miseria.23 Il savio servo sia amato da te, quasi come l'anima tua; non li fraudare la libertade, e non lo lasciare povero.
24 Hai dei bestiami? Prendine cura e se ti sono utili falli restare presso di te.24 Tu hai bestie? attendi a quelle; e s'elle ti sono utili, persèverino appo teszon out ah al fons)
25 Hai dei figlioli? Istruiscili e piegali alla sottomissione sin dall'infanzia.25 Se tu hai figliuoli, ammaestragli (che sieno ubbidienti), e fiaccali dalla loro puerizia.
26 Hai delle figliole? Veglia sulla loro persona, e non mostrar loro il viso troppo ridente.26 Se tu hai figliuole, guarda il corpo loro, e non mostrare loro la faccia tua allegra.
27 Marita la figliola, ed avrai fatto un'opera grande; ma dalla ad un uomo assennato.27 Dà la figliuola tua a marito, e averai fatta grande opera; e dàlla ad uomo savio.
28 Se hai una moglie secondo il tuo cuore, non la mandar via, e di quella a cui non vuoi bene non ti fidare.28 Se tu averai moglie secondo l'anima tua, non la cacciare; e non ti commettere tutto a quella che è da avere in odio.
29 Con tutto il tuo cuore onora tuo padre, e non ti scordare dei gemiti di tua madre.29 Onora il padre tuo, e non dimenticare il pianto della madre tua.
30 Ricordati che senza di essi non sa resti nato e rendi ad essi secondo il bene che ti han fatto.30 Ricordati che se non fosse per coloro, tu non saresti nato; e fa che tu rimeriti coloro, sì come eglino te.
31 Con tutta l'anima tua temi il Signore, e venera i suoi sacerdoti.31 In tutta l'anima tua temi Iddio, e santifica li sacerdoti suoi.
32 Con tutte le tue forze ama colui che t'ha creato, e non lasciare in abbandono i suoi ministri.32 In ogni tua forza ama colui che fece te, e non abbandonare li ministri suoi.
33 Onora Dio con tutta l'anima tua, rispetta i sacerdoti, e e purificati colle spalle.33 Onora Iddio con tutta l'anima tua, e onora li sacerdoti (suoi); e ispurga te colla tua fatica.
34 Dà ad essi, secondo il precetto che ne hai ricevuto, la parte delle primizie e dell'espiazione e delle negligenze purificati con poche (vittime).34 Dà a loro la parte delle primizie, sì come è comandamento a te; e pùrgati della negligenza tua con poche cose.
35 Offrirai al Signore le spal e delle tue vittime, il sacrifizio di santificazione, e le primizie delle cose sante.35 Offeri a Dio il frutto della tua fatica, e il sacrificio della santificazione, e' principii de' santi.
36 Stendi al povero la tua mano, affinchè sia perfetta la tua propiziazione e e la tua benedizione.36 E porgi la mano tua al povero, acciò che si compia la preghiera tua e la benedizione tua.
37 La tua riconoscenza apparisca a tutti i viventi, e non negare la tua carità ai morti,37 La grazia del dato in conspetto d' ogni vivente, e non dinegare la grazia al morto.
38 Non mancare di porger consolazione a chi piange, e tieni compagnia agli afflitti.38 Non fallire a coloro che piangono nella consolazione, e va con coloro che amano.
39 Non ti rincresca visitare il malato, chè in tal maniera t'affermerai nella carità.39 Non t'incresca di visitare lo infermo; con queste opere ti confermerai in dilezione.
40 In tutte le tue azioni ricorda i tuoi novissimi, e non peccarai in eterno.40 In tutte le tue opere ti ricorderai della morte tua, e in eterno non peccherai.