1 Ma sopra gli empi sino alla fine pesò senza pietà l'ira (di Dio), perchè di loro prevedeva anche il futuro, | 1 - Ma sugli empi, sino alla fine, s’avventò spietato furore; perchè [Dio] sapeva in anticipo anche il loro futuro, |
2 che cioè, dopo aver loro permesso d'andarsene ed averli spediti con grande premura, cambiato proposito, li avrebbero in seguiti. | 2 come [cioè], dopo d’aver permesso [agli Ebrei] di partire, e averli con gran premura licenziati, lì avrebbero poi, pentitisi, inseguiti. |
3 Erano infatti ancora involti nel lutto e spargevano la crime sulle tombe dei morti, quando si appigliarono ad altro stolto consiglio, e perseguitavano come fuggiaschi quelli che prima avevano scongiurato ad andarsene. | 3 Mentre infatti avevano ancor tra mano il lutto e si lamentavano sulle tombe de’ morti, ad altro stolto consiglio s’appigliarono; e quelli che con suppliche avevan mandati via, quegli stessi come fuggiaschi [ora] inseguivano. |
4 A tal fine li trascinava ben meritata fatalità: perdevan la memoria di ciò che era accaduto, affinchè nuovo castigo completasse ciò che mancava ai loro tormenti, | 4 Li spingeva a tal estremo il meritato fato, che ad essi di quant’era avvenuto fece perder la memoria; affinchè la punizione compisse quanto mancava ai [loro] tormenti: |
5 e il tuo popolo avesse il miracoloso passaggio, quelli invece trovassero un nuovo genere di morte; | 5 e mentre il tuo popolo farebbe un miracoloso passaggio, quelli incontrassero una morte strana. |
6 che ogni creatura, nel suo genere, prendeva nuove forme, compiendo i tuoi precetti, per conservar illesi i tuoi figli. | 6 Tutta la creazione invero era daccapo riformata nella sua natura, servendo ai tuoi ordini, perchè illesi fossero conservati i tuoi figliuoli. |
7 Così la nuvola ombreggiava i loro accampamenti, e dove prima era l'acqua comparve la terra asciutta, e nel Mar Rosso una via senza ostacoli, e nel profondo dell'abisso una verdeggiante campagna, | 7 Così la nuvola faceva ombra al loro accampamento, e dove prima era l’acqua apparve la terra asciutta, e una via senza intoppi [s’aprì] per mezzo al mar Rosso, e un verdeggiante prato [sorse] su dalla immensa profondità. |
8 per cui passò tutta la nazione, protetta dalla tua mano, spettatrice delle tue maraviglie, dei tuoi prodigi. | 8 per cui tutto il popolo passò, protetto dalla tua mano, spettatori di meraviglie e di portenti. |
9 Come cavalli furon ben pasciuti, come agnelli saltellarono, magnificando te, o Signore, che li avevi salvati. | 9 Come cavalli essi pascolarono, e come agnelli saltellarono, celebrando te, o Signore, loro liberatore. |
10 Si ricordavano ancora di ciò che era accaduto durante il loro soggiorno in paese straniero, come in cambio di parti di bestia me la terra produsse delle mosche, e in luogo dei pesci il fiume gettò fuori branchi di ranocchi, | 10 Chè si ricordavano ancor le cose accadute nel loro esìlio, come, invece della generazione d’[altri] animali, la terra produsse zanzare, e in luogo dì pesci 11 fiume diè fuori una moltitudine di ranocchi. |
11 Finalmente videro una nuova razza d'uccelli, quando, spinti dall'ingordigia, chiesero cibi squisiti. | 11 Più tardi videro anche una nuova progenie d’uccelli, quando spinti da bramosia domandarono cibi squisiti: |
12 Ad appagare il loro desiderio saliron dal mare le quaglie. Invece sopra i peccatori piombarono i castighi, non senza indizi, dati avanti a furia di fulmini. Essi infatti eran giustamente puniti secondo la loro malvagità, | 12 a soddisfare invero il loro desiderio si levaron per essi dal mare le quaglie. E i castighi piombarono sui peccatori, non senza precedenti indizi per mezzo della violenza de’ fulmini. E giustamente soffriron per le loro malvagità, |
13 perchè furon dei piò detestabili inospi tali: gli uni non ricevendo ospiti sconosciuti; gli altri riducendo in schiavitù ospiti loro bene fattori. | 13 chè più detestabile inospitalità avevan dimostrato [che non i Sodomiti]. Quelli invero non vollero ricevere sconosciuti forestieri: ma questi fecero schiavi ospiti benemeriti. |
14 E non solo questo, ma c'è da considerare un'altra cosa riguardo ai primi: che essi ricevettero di mala voglia i forestieri; | 14 E non solo, ma un’altra considerazione c’era [in favore] di quelli, che [cioè] ricevevan di mala voglia gli stranieri; |
15 questi invece, dopo averli ricevuti con gioia, quando già vivevan con loro sotto le medesime leggi, li straziarono coi più atroci tormenti. | 15 gli altri invece, dopo averli accolti con festa, messili già a parte degli stessi diritti, li maltrattarono con crudeli strapazzi. |
16 E furono puniti coll'accecamento come quelli alla porta del giusto, quando, avvolti in subitanee tenebre, ciascuno andava cercando l'ingresso della sua casa. | 16 Pertanto furon colpiti di cecità, come [già] quelli alla porta del giusto; avvolti da improvvise [e profonde] tenebre, ognuno cercava l'ingresso della sua porta. |
17 Pertanto gli elementi cambiavano tra loro, come nel salterio. di cui variano gli accordi, benché ogni corda conservi il proprio suono come ci si può persuadere dalla semplice vista. | 17 Gli elementi invero si scambiavano tra loro, come in un’arpa si muta la modulazione, [pur] conservando tutte [le corde] il loro suono: e ciò ben può giudicarsi alla vista [di ciò che allora avvenne]. |
18 Infatti gli animali terrestri si cambiavano in acquatici, e quelli fatti per notare passavano sulla terra; | 18 Perchè gli [animali] terrestri si trasformavano in acquatici, e quelli fatti per il nuoto passavan sulla terra; |
19 il fuoco nell'acqua sorpassava la sua propria forza, e l'acqua si dimenticava della sua virtù naturale di spegnere. | 19 il fuoco ingagliardiva nell'acqua oltre la propria forza, e l'acqua dimenticava la sua virtù di spengere; |
20 Al contrario, le fiamme non attaccavano le carni di fragili animali che vi camminavan dentro, nè disfacevan quell'ottimo cibo, che si sarebbe dovuto fondere come il ghiaccio. In tutti i modi tu hai reso grande e glorioso il tuo popolo, o Signore, non lo hai disprezzato, e l'hai assistito in ogni tempo e in ogni luogo. | 20 viceversa, le fiamme non divoraron le carni delle fragili bestiole che [dentro] vi camminavano, nè struggevano il buon alimento [celeste], facile a struggere, simile a ghiaccio. In ogni cosa, o Signore, tu magnificasti il tuo popolo e lo glorificasti, nè lo sprezzasti [mai], assistendolo in ogni tempo e in ogni luogo. |