Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 15


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LA SACRA BIBBIABIBBIA RICCIOTTI
1 Vi richiamo poi, o fratelli, il vangelo che vi ho annunziato e che avete ricevuto, nel quale perseverate,1 - Vi rammento poi, o fratelli, il Vangelo che vi ho annunziato e che voi avete accolto, e in cui rimanete saldi,
2 e dal quale ricevete la salvezza, se lo ritenete nei termini con cui ve l'ho annunziato; altrimenti avreste creduto invano.2 per il quale anche siete salvati, se pur ritenete con che parola ve l'ho annunziato; salvo se senza alcuna base voi abbiate creduto.
3 Vi ho dunque trasmesso, anzitutto, quello che ho ricevuto, che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture,3 Fra le prime cose, io v'ho trasmesso quello che anch'io ho ricevuto, vale a dire che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture,
4 e che fu sepolto, e fu risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture;4 e fu sepolto, e risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture;
5 e che apparve a Cefa, e poi ai Dodici.5 e fu visto da Cefa e poi dai Dodici.
6 In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, la maggior parte dei quali vive ancora, mentre alcuni sono morti.6 Dopo fu visto da più che cinquecento fratelli in una volta, de' quali i più son tuttora viventi, solo alcuni sono morti.
7 Poi apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli.7 Poi fu visto da Giacomo, poi da tutti gli apostoli,
8 Infine apparve anche a me, ultimo di tutti, come a un aborto.8 in ultimo di tutti fu visto da questo aborto che son io;
9 Io infatti sono l'ultimo tra gli apostoli, neanche degno di venire chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio.9 giacchè io sono il minimo degli apostoli, chè non son degno d'esser chiamato apostolo, perchè ho perseguitato la Chiesa di Dio;
10 Per grazia di Dio sono quello che sono, e la sua grazia in me non fu vana; anzi, ho faticato più di tutti loro, non io invero, ma la grazia di Dio con me.10 ma per grazia di Dio son quel che sono, e la grazia di lui verso di me non fu cosa vana; anzi ho faticato più di tutti loro, non già io, ma la grazia di Dio con me.
11 Sia dunque io sia loro così predichiamo e così avete creduto.11 Sia dunque io, siano loro, così predichiamo e così avete creduto.
12 Ora, se si predica che Cristo fu risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non si dà risurrezione dai morti?12 Or se si predica che Cristo è stato risuscitato dai morti, come mai alcuni fra voi dicono che non ha luogo la risurrezione de' morti?
13 Ché se non si dà risurrezione dai morti, neanche Cristo fu risuscitato!13 Se non ci fosse la risurrezione de' morti, neanche Cristo sarebbe risorto;
14 Ma se Cristo non fu risuscitato, è vana la nostra predicazione, vana la vostra fede.14 se Cristo non fosse risorto, vana sarebbe la nostra predicazione, e vana la vostra fede,
15 E ci troveremmo ad essere falsi testimoni di Dio, perché abbiamo testimoniato di Dio che ha risuscitato il Messia, mentre non l'avrebbe risuscitato, se fosse vero che i morti non risorgono.15 e noi saremmo come falsi testimoni di Dio: giacchè noi abbiamo attestato rispetto a Dio, ch'ei risuscitò il Cristo; non l'avrebbe risuscitato se non risuscitano i morti;
16 Se infatti non si dà risurrezione di morti, neanche Cristo è risorto;16 poichè se i morti non risuscitano, neanche Cristo è risorto,
17 e se Cristo non è risorto, è inutile la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati.17 e se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede, e voi siete ancora nei vostri peccati;
18 E anche quelli che si sono addormentati in Cristo sono perduti.18 e però anche quelli che son morti in Cristo sono periti.
19 Se avessimo speranza in Cristo soltanto in questa vita, saremmo i più miserabili di tutti gli uomini.19 Se solo per questa vita noi abbiam riposto in Cristo le nostre speranze, noi siamo più miserabili di tutti gli uomini.
20 Ma invece Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che dormono.20 Ma invece Cristo risuscitò proprio da morte, primizia di quelli che giacciono morti.
21 Poiché, se per un uomo venne la morte, per un uomo c'è anche la risurrezione dei morti;21 Infatti poichè per via di un uomo è la morte, anche per via d'un uomo v'è la risurrezione dei morti.
22 e come tutti muoiono in Adamo, così tutti saranno vivificati in Cristo.22 Come in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti saranno vivificati,
23 Ma ciascuno al suo posto. Prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli di Cristo;23 ciascuno al suo ordine; primizia è Cristo, poi quei di Cristo che nella venuta sua credettero;
24 quindi la fine, quando consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver annientato ogni principato, potestà e potenza.24 poi sarà la fine, quando consegni il regno a Dio Padre, dopo aver annientato ogni signoria e ogni podestà e ogni potenza.
25 Deve infatti regnare finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi.25 Poichè bisogna che Egli regni fino a che non abbia posto sotto i suoi piedi tutti i nemici.
26 L'ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha sottoposto ai suoi piedi.26 Ultimo nemico sarà annientata la morte, giacchè tutto ha posto [Iddio] sotto i piedi di lui.
27 Ma quando dice: "ogni cosa è sottoposta", è chiaro che si eccettua Colui che ha sottomesso a lui ogni cosa.27 Quando dice «tutte le cose sono state assoggettate», è chiaro che si deve eccettuare Colui che ha a lui assoggettato ogni cosa.
28 E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch'egli, il Figlio, farà atto di sottomissione a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.28 E quando a lui tutte le cose siano soggette, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a Colui che tutto gli ha assoggettato, affinchè Dio sia tutto in tutti.
29 Se così non fosse, che cosa farebbero quelli che si battezzano per i morti? Se assolutamente i morti non risorgono, perché si fanno battezzare per loro?29 Se così non fosse, a che si riduce il battesimo, di quelli che si fanno battezzare per i morti? Se del tutto i morti non risorgono, a che si fan battezzare per loro?
30 E perché ci esponiamo al pericolo continuamente?30 e anche noi perchè ci esponiamo ogni momento a pericoli?
31 Ogni giorno io affronto la morte, com'è vero che voi siete il mio vanto, o fratelli, in Cristo Gesù Signore nostro!31 In verità, lo affermo per la grande soddisfazione che ho di voi in Cristo Gesù nostro Signore, in ogni giorno sono esposto a morte.
32 Se soltanto per ragioni umane io avessi combattuto a Efeso contro le fiere, a che mi gioverebbe? Se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perché domani morremo.32 Se ad Efeso ho lottato colle fiere per mire umane, che vantaggio ne ho avuto? se i morti non risorgono, «mangiamo e beviamo chè domani morremo».
33 Non lasciatevi ingannare: Corrompono i buoni costumi i discorsi cattivi.33 Non lasciatevi sviare; «le cattive compagnie corrompono i buoni costumi».
34 Ritornate in voi, secondo giustizia, e non peccate. Taluni dimostrano di non conoscere Dio; lo dico a vostra vergogna!34 Riscotetevi per bene e non peccate, poichè alcuni hanno ignoranza di Dio; ve lo dico a vostra vergogna. Modo della risurrezione e qualità dei corpi gloriosi
35 Ma qualcuno dirà: "Come risorgono i morti? Con quale corpo verranno?".35 Ma dirà taluno: «Come risorgono i morti? e con che corpo vengono?».
36 Stolto, ciò che tu semini non prende vita se prima non muore;36 Stolto, quel che tu semini, non si vivifica se prima non muore;
37 e quello che semini non è il corpo che nascerà, ma un semplice chicco di grano o di altro genere:37 e quando semini, non semini il corpo che deve venire, ma un nudo chicco, poni, di grano o di qualche altra cosa;
38 Dio gli darà un corpo come vuole, a ciascun seme il proprio corpo.38 e Dio gli dà il corpo come ha voluto, e ciascun seme il proprio corpo.
39 Non ogni carne è la medesima carne; altra è la carne di un uomo e altra quella di un animale; altra quella di un uccello e altra quella di un pesce.39 Non ogni carne è la stessa carne, ma altra è la carne degli uomini, altra quella degli animali; altra la carne degli uccelli, altra quella de' pesci.
40 Vi sono corpi celesti e corpi terrestri; altro è lo splendore dei corpi celesti, e altro quello dei corpi terrestri.40 E corpi celesti vi sono e corpi terrestri, ma altra è la splendidezza dei celesti, altra dei terrestri;
41 Altro è lo splendore del sole, altro quello della luna, altro quello delle stelle: ogni astro differisce dall'altro nello splendore.41 altro è lo splendor del sole, altro quello della luna, altro quello degli astri, poichè un astro è differente da un altro per splendore.
42 Così anche la risurrezione dei morti: si semina nella corruzione, si risorge nell'incorruttibilità;42 Così è anche la risurrezione dei morti. Il corpo si semina corruttibilmente, risorge incorruttibile;
43 si semina nello squallore, si risorge nello splendore; si semina nell'infermità, si risorge nella potenza;43 si semina ignobile, risorge in gloria; si semina debole, risorge in forza;
44 si semina un corpo naturale, risorge un corpo spirituale. Se infatti c'è un corpo naturale, vi è pure un corpo spirituale.44 si semina corpo animale, risorge corpo spirituale. Se esiste il corpo animale vi è anche quello spirituale. Così anche sta scritto:
45 Sta scritto: il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente, ma l'ultimo Adamo divenne spirito vivificante.45 " Il primo uomo Adamo fu fatto anima vivente "; l'ultimo Adamo è spirito vivificante.
46 Non vi fu prima il corpo spirituale, ma il naturale, poi lo spirituale.46 Ma non è prima l'elemento spirituale, bensì l'animale, lo spirituale, vien dopo.
47 Il primo uomo tratto dalla terra è di polvere, ma il secondo uomo viene dal cielo.47 Il primo uomo, tratto dalla terra è terrestre, il secondo uomo è dal cielo e celeste.
48 Qual è l'uomo di polvere, così sono quelli di polvere, ma qual è il celeste, così saranno i celesti.48 Qual è l'uomo terrestre, tali anche i terrestri; e quale il celeste tali anche i celesti.
49 E come abbiamo portato l'immagine dell'uomo di polvere, così porteremo l'immagine dell'uomo celeste.49 E come abbiam portato l'immagine del terrestre, porteremo anche l'immagine del celeste.
50 Vi dico, o fratelli, che la carne e il sangue, non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che è corruttibile eredita l'incorruttibilità.50 E questo dico, o fratelli, che la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio, nè la corruzione può ereditare l'incorruttibilità.
51 Ecco, vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati:51 Ecco, io vi rivelo un mistero: tutti risorgeremo, ma non per tutti avverrà cangiamento;
52 in un istante, in un batter d'occhio, all'ultima tromba; suonerà infatti la tromba, i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati.52 in un attimo, in un batter d'occhio, al suon dell'ultima tromba; poichè sonerà e i morti risorgeranno incorruttibili; anche noi saremo cambiati.
53 Questo corpo corruttibile deve rivestire l'incorruttibilità e questo corpo mortale rivestire l'immortalità.53 Poichè bisogna che questo corpo corruttibile rivesta l'incorruttibilità; e che questo mortale rivesta l'immortalità.
54 Quando questo corpo corruttibile sarà rivestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si realizzerà la parola che sta scritta: La morte è stata ingoiata nella vittoria.54 E quando questo mortale rivesta l'immortalità, allora si avvererà la parola che è scritta: " È stata assorbita la morte nella vittoria.
55 Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?55 O morte, dov'è la tua vittoria? dov'è, o morte, il tuo pungiglione? ".
56 Il pungiglione della morte è il peccato e la potenza del peccato è la legge.56 Pungiglione della morte è il peccato, e quella che mostra l'essenza del peccato è la legge;
57 Ma siano rese grazie a Dio che ci concede la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!57 grazie sian rese a Dio che diè a noi la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo.
58 Perciò, o fratelli miei carissimi, rimanete saldi, irremovibili, prodigandovi senza sosta nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.58 Conseguentemente, o diletti fratelli, siate stabili, incrollabili, abbondando sempre nell'opera del Signore, sapendo che la fatica vostra non è vana nel Signore.