Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Isaia 6


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LA SACRA BIBBIANOVA VULGATA
1 Nell'anno della morte del re Ozia vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato, e i suoi lembi riempivano il tempio.1 In anno, quo mortuus est rex Ozias, vidi Dominum edentem super soliumexcelsum et elevatum; et fimbriae eius replebant templum.
2 Dei serafini stavano sopra di lui; ognuno di essi aveva sei ali; con due si coprivano la faccia, con due si coprivano i piedi e con due volavano.2 Seraphim stabantiuxta eum; sex alae uni et sex alae alteri: duabus velabat faciem suam et duabusvelabat pedes suos et duabus volabat.
3 L'uno all'altro gridavano dicendo: "Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti; tutta la terra è piena della sua gloria".3 Et clamabat alter ad alterum et dicebat:
“ Sanctus, Sanctus, Sanctus Dominus exercituum;
plena est omnis terra gloria eius ”.
4 Gli stipiti delle soglie tremavano per la voce di quelli che gridavano, mentre il tempio si riempiva di fumo.4 Et commota sunt superliminaria cardinum a voce clamantis, et domus repleta estfumo.
5 E dissi: "Ohimè, sono perduto, poiché sono un uomo dalle labbra impure, e vivo in mezzo a un popolo dalle labbra impure; eppure i miei occhi hanno visto il Re, il Signore degli eserciti!".5 Et dixi:
“ Vae mihi, quia perii!
Quia vir pollutus labiis ego sum
et in medio populi polluta labia habentis ego habito
et regem, Dominum exercituum, vidi oculis meis ”.
6 Uno dei serafini volò verso di me tenendo nella mano un carbone acceso, che aveva preso con delle molle dall'altare.6 Et volavit ad me unus de seraphim, et in manu eius calculus, quem forcipetulerat de altari,
7 Egli mi toccò la bocca dicendo: "Ecco, questo ha toccato le tue labbra; la tua colpa è rimossa e il tuo peccato espiato".7 et tetigit os meum et dixit:
“ Ecce tetigit hoc labia tua,
et auferetur iniquitas tua,
et peccatum tuum mundabitur ”.
8 Poi udii la voce del Signore che diceva: "Chi manderò? Chi andrà per noi?". E risposi: "Eccomi, manda me!".8 Et audivi vocem Domini dicentis: “ Quem mittam? Et quis ibit nobis? ”. Etdixi: “ Ecce ego, mitte me ”.
9 Allora disse: "Va' e di' a questo popolo: Ascoltate bene, ma senza comprendere, osservate bene, ma senza riconoscere.9 Et dixit: “ Vade, et dices populo huic:
“Audientes audite et nolite intellegere,
et videntes videte et nolite cognoscere”.
10 Indurisci il cuore di questo popolo, appesantisci le sue orecchie, vela i suoi occhi, affinché non veda con i suoi occhi né ascolti con le sue orecchie né intenda con il suo cuore, si converta e guarisca".10 Pingue redde cor populi huius
et aures eius aggrava
et oculos eius excaeca,
ne forte videat oculis suis
et auribus suis audiat
et corde suo intellegat et convertatur
et sanetur ”.
11 Io dissi: "Fino a quando, Signore?". Egli rispose: "Fino a che le città non saranno deserte, senza abitanti, le case senza uomini e il paese devastato e desolato".11 Et dixi: “ Usquequo, Domine? ”. Et dixit:
“ Donec desolentur
civitates absque habitatore,
et domus sine homine,
et terra relinquatur deserta ”.
12 Il Signore allontanerà la popolazione e vi sarà grande abbandono in mezzo al paese.12 Et longe adducet Dominus homines,
et magna erit desolatio in medio terrae;
13 Vi rimarrà una decima parte ma sarà di nuovo consumata, come la quercia e il terebinto, di cui, abbattuti, resta solo il ceppo. Una semente santa è il ceppo.13 et adhuc in ea decimatio,
et rursus excisioni tradetur
sicut terebinthus et sicut quercus,
in quibus deiectis manebit aliquid stabile.
Semen sanctum erit id quod steterit in ea.