Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Siracide 10


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LA SACRA BIBBIABIBBIA TINTORI
1 Il giudice saggio disciplina il suo popolo, il governo d'un saggio sarà ordinato.1 Il saggio magistrato renderà giustizia al suo popolo, e il governo dell'uomo assennato sarà stabile.
2 Quale il giudice del popolo tali i suoi ministri, gli abitanti della città somigliano a chi la governa.2 Quale è il capo del popolo, tali i suoi ministri; quale il governatore d'una città, tali i suoi abitanti.
3 Il re sregolato rovina il suo popolo, e la saggezza dei potenti edifica la città.3 Un re imprudente rovinerà il suo popolo, e le città saranno ingrandite per la prudenza dei grandi.
4 Il governo del mondo è in mano al Signore, ad esso destina, a suo tempo, l'uomo adatto.4 Ilgoverno del mondo è nelle mani di Dio, ed Egli a suo tempo farà sorgere il re che ci vuole.
5 Nella mano del Signore è il successo dell'uomo, è lui che dona allo scriba la sua gloria.5 La felicità dell'uomo è nelle mani di Dio, ed Egli donerà la sua maestà alla faccia dello scriba.
6 Non sdegnarti col prossimo nei suoi errori, e non agire mai con tracotanza.6 Non ricordare le ingiurie ricevute dal prossimo, e non far nulla che sia ingiurioso.
7 L'arroganza spiace a Dio e agli uomini, entrambi odiano l'ingiustizia.7 La superbia è odiata da Dio e dagli uomini, ed è in esecrazione ogni iniquità delle genti.
8 L'impero passa da una nazione all'altra con l'inganno, l'ambizione e la cupidigia.8 L'impero passa da una nazione all'altra a causa delle ingiustizie, delle violenze, degli oltraggi e d'ogni specie d'inganni.
9 Perché si esalta chi è terra e cenere? Ancora in vita vomita gli intestini.9 Nulla di più scelerato dell'avaro. Come può insuperbire la terra e la cenere?
10 La grave malattia si burla del medico, chi oggi è re domani muore.10 Niente è più iniquo di colui che ama il danaro: egli infatti mette in vendita anche l'anima sua, giacché da vivo si cava le proprie viscere.
11 Questa è la sorte dell'uomo che muore: serpenti, bestie feroci e vermi.11 Corta è la vita d'ogni potere. La lunga malattia stanca il medico,
12 Chi s'allontana da Dio è sulla via dell'arroganza, egli distoglie il cuore dal creatore.12 il medico tronca la corta malattia: così il re oggi vive e domani è morto.
13 Perché l'arroganza comincia col peccato, chi n'è colpito emana cose abominevoli; perciò il Signore li punisce con portenti, li sconvolge fino ad annientarli.13 E quando l'uomo è morto avrà, per suo retaggio serpenti, bestie e vermi.
14 Il Signore abbatte i prìncipi dai troni per farvi sedere gli uomini miti.14 Il principio della superbia dell'uomo è l'apostasia da Dio:
15 Il Signore svelle le radici delle nazioni e pianta gli umili al loro posto.15 infatti il suo cuore s'allontana da colui che lo creò; e il primo di tutti i peccati è la superbia. Chi starà attaccato a lei sarà pieno di maledizioni, e alla fine andrà in rovina.
16 Il Signore devasta le terre dei popoli e le distrugge sino alle fondamenta;16 Per questo il Signore ha svergognate le riunioni dei malvagi, e li ha distrutti fino allo sterminio.
17 colpisce certi uomini e li annienta, cancella dalla terra la loro memoria.17 Dio ha gettato a terra i troni dei principi superbi, e al loro posto vi ha fatto sedere i miti.
18 L'arroganza non fu creata per gli uomini, né l'ira per i nati di donna.18 Dio ha fatto seccare le radici delle nazioni superbe, e al loro posto ha piantate le umili.
19 C'è una specie che merita onore? Gli uomini; c'è una specie che merita onore? Quanti temono il Signore.19 Dio ha distrutte le terre delle nazioni, le ha rovinate sin dai fondamenti,
20 C'è una specie che merita disprezzo? Gli uomini; c'è una specie che merita disprezzo? Quanti vìolano la legge.20 Ne ha fatte seccare molte, ne ha dispersi gli abitanti, ha fatto sparire dal mondo la loro memoria.
21 Tra fratelli ha onore chi comanda, ma agli occhi del Signore quanti lo temono.21 Dio ha fatto sparire il ricordo dei superbi ed ha lasciata la memoria degli umili di spirito.
22 Sia un ricco e un nobile che un povero può vantarsi del timore del Signore.22 Non fu creata per gli uomini la superbia, nè l'iracondia per i nati di donna.
23 Non è giusto disprezzare il povero che ha senno, né conveniente onorare il peccatore.23 La razza degli uomini che teme Dio sarà onorata, e disonorata sarà quella razza che trasgredisce i comandamenti del Signore.
24 Principe, giudice, potente: anche se onorati, son meno di chi teme il Signore.24 Tra i fratelli è onorato il loro capo, ma agli occhi del Signore quelli che lo temono.
25 Gli uomini liberi serviranno lo schiavo saggio, e chi ha senno non protesterà.25 La gloria dei ricchi, dei grandi e dei poveri è il timor di Dio.
26 Non far sfoggio di saggezza quando attendi al tuo mestiere, e non sentirti grande quando sei nel bisogno.26 Guardati dal disprezzare il giusto povero e dal fare grande stima del peccatore ricco.
27 Val più lavorare e abbondare in tutto che passeggiare con boria e senza pane.27 I grandi, i magistrati, i potenti sono in onore, ma nessuno è più grande di colui che teme Dio.
28 Figlio, sii modesto ma pensa al tuo onore, fatti valere secondo il tuo merito.28 Al servo sapiente serviranno gli uomini liberi; l'uomo prudente e disciplinato non mormorerà, se corretto, e l'ignorante non sarà onorato.
29 Chi riparerà al male che uno fa a se stesso, e chi l'onorerà se egli si disonora?29 Non pensare troppo altamente di te quando devi fare un lavoro, e non stare a vedere nel tempo del bisogno.
30 Il povero si farà onore con la saggezza, e il ricco si farà onore con la ricchezza.30 Val più colui che lavora e abbonda di tutto, che uno che si vanta e manca di pane.
31 L'onore del povero crescerà con la ricchezza, ma il disprezzo del ricco crescerà con la povertà.31 Figliolo, colla mansuetudine conserva la tua anima, e rendile onore secondo il suo merito.
32 Chi giustificherà colui che pecca contro l'anima, propria? Chi onorerà colui che disonora la sua anima?
33 Il povero è onorato per la sua istruzione e il suo timore, e v'è anche l'uomo onorato per le sue ricchezze.
34 Ma chi è glorioso nella povertà, quanto più sarebbe nelle ricchezze? Colui che si gloria delle ricchezze tema la povertà.