Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Sapienza 14


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LA SACRA BIBBIABIBBIA CEI 1974
1 Qualcuno, accingendosi di nuovo a navigare e stando per attraversare i vorticosi flutti, invoca un legno più fragile della nave che lo porta.1 Anche chi si dispone a navigare e a solcare onde selvagge
implora un legno più fragile della barca che lo porta.
2 Certamente questa l'escogitò il desiderio di guadagno, e la sapienza artigiana la costruì.2 Questa, infatti, fu inventata dal desiderio di guadagni
e fu costruita da una saggezza artigiana;
3 Ma la tua provvidenza, Padre, la guida, perché anche nel mare hai tracciato una strada e nelle onde un sentiero sicuro,3 ma la tua provvidenza, o Padre, la guida
perché tu hai predisposto una strada anche nel mare,
un sentiero sicuro anche fra le onde,
4 mostrando che puoi salvare da ogni pericolo, di modo che, anche se privo d'esperienza, chiunque vi possa salire.4 mostrando che puoi salvare da tutto,
sì che uno possa imbarcarsi anche senza esperienza.
5 Non vuoi che le opere della tua sapienza restino inoperose: per questo gli uomini affidano la vita anche a un piccolissimo legno e, attraversando i flutti con una zattera, giungono sani e salvi.5 Tu non vuoi che le opere della tua sapienza siano inutili;
per questo gli uomini affidano le loro vite
anche a un minuscolo legno
e, attraversando i flutti con una zattera, scampano.
6 Di fatto, anche in principio, mentre perivano i superbi giganti, la speranza del mondo si rifugiò su di una zattera che, guidata dalla tua mano, conservò al mondo il seme della generazione.6 Anche in principio, mentre perivano giganti superbi,
la speranza del mondo, rifugiatasi in una barca,
lasciò al mondo la semenza di nuove generazioni,
grazie alla tua mano che la guidava.
7 Certamente benedetto è il legno per mezzo del quale viene la salvezza,7 È benedetto il legno con cui si compie un'opera giusta,
8 ma l'idolo è maledetto, lui e chi lo ha fatto: questi per averlo lavorato, quello perché, essendo corruttibile, è chiamato dio.8 ma maledetto l'idolo opera di mani e chi lo ha fatto;
questi perché lo ha lavorato,
quello perché, corruttibile, è detto dio.
9 A Dio infatti sono ugualmente odiosi sia l'empio sia la sua empietà:9 Perché sono ugualmente in odio a Dio
l'empio e la sua empietà;
10 e così l'opera sarà punita con l'autore.10 l'opera e l'artefice saranno ugualmente puniti.
11 Per questo vi sarà un giudizio anche per gli idoli delle genti, perché nella creazione di Dio essi sono diventati un abominio, uno scandalo per le anime degli uomini e un laccio per i piedi degli stolti.11 Perciò ci sarà un castigo anche per gli idoli dei pagani,
perché fra le creature di Dio son divenuti un abominio,
e scandalo per le anime degli uomini,
laccio per i piedi degli stolti.

12 Principio della fornicazione fu l'invenzione degli idoli e la loro scoperta, corruzione della vita.12 L'invenzione degli idoli fu l'inizio della prostituzione,
la loro scoperta portò la corruzione nella vita.
13 Da principio non esistevano e non dureranno per sempre.13 Essi non esistevano al principio né mai esisteranno.
14 Entrarono nel mondo per la vanità degli uomini, e per questo la loro rapida fine è stata decretata.14 Entrarono nel mondo per la vanità dell'uomo,
per questo è stata decretata per loro una rapida fine.
15 Un padre, afflitto da un lutto prematuro, fece fare un'immagine del figlio, rapidamente portato via, incominciò a onorare come dio l'uomo che era morto, e trasmise ai sudditi misteri e riti religiosi.15 Un padre, consumato da un lutto prematuro,
ordinò un'immagine di quel suo figlio così presto rapito,
e onorò come un dio chi poco prima era solo un defunto
ordinò ai suoi dipendenti riti misterici e di iniziazione.
16 Consolidatosi col tempo, l'empio costume fu osservato come legge. Per ordine dei sovrani si adoravano anche le statue.16 Poi l'empia usanza, rafforzatasi con il tempo,
fu osservata come una legge.
17 Degli uomini che non potevano essere onorati di presenza, perché abitavano lontano, rappresentata la figura lontana, fecero un'immagine visibile del venerato re, perché colui che era assente fosse sollecitamente adulato come presente.17 Le statue si adoravano anche per ordine dei sovrani:
i sudditi, non potendo onorarli di persona a distanza,
riprodotte con arte le sembianze lontane,
fecero un'immagine visibile del re venerato,
per adulare con zelo l'assente, quasi fosse presente.
18 L'ambizione dell'artista spinse anche quelli che non lo conoscevano a propagarne il culto.18 All'estensione del culto
anche presso quanti non lo conoscevano,
spinse l'ambizione dell'artista.
19 Questi, volendo certamente far piacere al sovrano, per mezzo dell'arte ne rese la rassomiglianza più bella;19 Questi infatti, desideroso di piacere al potente,
si sforzò con l'arte di renderne più bella l'immagine;
20 ma la folla, attirata dalla grazia del lavoro, considerò ora oggetto di adorazione colui che poco prima aveva onorato come uomo.20 il popolo, attratto dalla leggiadria dell'opera,
considerò oggetto di culto
colui che poco prima onorava come uomo.
21 Questo divenne per la vita un'insidia, perché gli uomini, asserviti o alla sventura o alla tirannide, imposero a pietre e a legni il Nome incomunicabile.21 Ciò divenne un'insidia ai viventi,
perché gli uomini,
vittime della disgrazia o della tirannide,
imposero a pietre o a legni un nome incomunicabile.

22 Inoltre non bastò l'errare intorno alla conoscenza di Dio, ma, mentre vivono in un grande contrasto d'ignoranza, chiamano pace mali così grandi.22 Poi non bastò loro sbagliare circa la conoscenza di Dio;
essi, pur vivendo in una grande guerra d'ignoranza,
danno a sì grandi mali il nome di pace.
23 Praticando o riti infanticidi o misteri nascosti o sfrenate orge di altre istituzioni,23 Celebrando iniziazioni infanticide o misteri segreti,
o banchetti orgiastici di strani riti
24 non conservano pura né la vita né le nozze; o uno uccide l'altro a tradimento o l'affligge con l'adulterio.24 non conservano più pure né vita né nozze
e uno uccide l'altro a tradimento
o l'affligge con l'adulterio.
25 Ovunque, senza distinzione, vi è sangue e omicidio, furto e inganno, corruzione, infedeltà, scompiglio, spergiuro,25 Tutto è una grande confusione:
sangue e omicidio, furto e inganno,
corruzione, slealtà, tumulto, spergiuro;
26 persecuzione dei buoni, dimenticanza dei favori, contaminazione delle anime, inversione dei sessi, irregolarità dei matrimoni, adulterio e impudicizia.26 confusione dei buoni, ingratitudine per i favori,
corruzione di anime, perversione sessuale,
disordini matrimoniali, adulterio e dissolutezza.
27 Il culto degli idoli senza nome è principio, causa e fine di ogni male:27 L'adorazione di idoli senza nome
è principio, causa e fine di ogni male.
28 poiché gli idolatri o si rallegrano furiosamente o profetizzano il falso, o vivono ingiustamente o spergiurano presto.28 Gli idolatri infatti
o delirano nelle orge o sentenziano oracoli falsi
o vivono da iniqui o spergiurano con facilità.
29 Riponendo la fiducia in idoli inanimati, non temono di essere puniti per avere giurato male.29 Ponendo fiducia in idoli inanimati
non si aspettano un castigo per avere giurato il falso.
30 Ma la sentenza li colpirà per entrambi i motivi, perché pensarono male di Dio, seguendo gli idoli, e giurarono ingiustamente con inganno, disprezzando la santità di Dio;30 Ma, per l'uno e per l'altro motivo,
li raggiungerà la giustizia,
perché concepirono un'idea falsa di Dio,
rivolgendosi agli idoli,
e perché spergiurarono con frode,
disprezzando la santità.
31 poiché non la forza di coloro per i quali si giura, ma la pena riservata ai peccatori persegue sempre la trasgressione degli ingiusti.31 Infatti non la potenza di coloro per i quali si giura,
ma il castigo dovuto ai peccatori
persegue sempre la trasgressione degli ingiusti.