Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 11


font
BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 - Oh, se sopportaste un po' di stoltezza da parte mia! ma sì la dovete sopportare!1 Se soltanto poteste sopportare un po’ di follia da parte mia! Ma, certo, voi mi sopportate.
2 perchè io son geloso di voi, d'una gelosia di Dio, poichè vi ho fidanzati per darvi, vergine casta, a un uomo solo, a Cristo;2 Io provo infatti per voi una specie di gelosia divina: vi ho promessi infatti a un unico sposo, per presentarvi a Cristo come vergine casta.
3 e temo che, come il serpente ingannò Eva, colla sua scaltrezza, così i vostri pensieri si siano corrotti allontanandosi dalla semplicità e purezza che conduce a Cristo.3 Temo però che, come il serpente con la sua malizia sedusse Eva, così i vostri pensieri vengano in qualche modo traviati dalla loro semplicità e purezza nei riguardi di Cristo.
4 Poichè se il primo venuto predica, o se riceve uno Spirito diverso quale non avete ricevuto [da me], o se egli annunzia un altro Vangelo da quello che avete accettato, costui lo sopportate benissimo!4 Infatti, se il primo venuto vi predica un Gesù diverso da quello che vi abbiamo predicato noi, o se ricevete uno spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un altro vangelo che non avete ancora sentito, voi siete ben disposti ad accettarlo.
5 Or io penso di non essere rimasto in nulla addietro a questi straordinari apostoli.5 Ora, io ritengo di non essere in nulla inferiore a questi superapostoli!
6 Se sono rozzo nel parlare, non lo sono nella coscienza, e l'ho pienamente manifestato fra voi in ogni cosa.6 E se anche sono un profano nell’arte del parlare, non lo sono però nella dottrina, come abbiamo dimostrato in tutto e per tutto davanti a voi.
7 Ho io commesso una colpa, umiliando me stesso perchè voi foste inalzati, in quanto gratuitamente vi annunziai il Vangelo di Dio?7 O forse commisi una colpa abbassando me stesso per esaltare voi, quando vi ho annunciato gratuitamente il vangelo di Dio?
8 Ho spogliato altre chiese ricevendone stipendio per il servizio vostro;8 Ho impoverito altre Chiese accettando il necessario per vivere, allo scopo di servire voi.
9 e venuto da voi, e pur essendo in bisogno, non fui d'aggravio a nessuno, chè ai miei bisogni provvidero i fratelli venuti dalla Macedonia; e in tutto ho fatto in modo di non esservi di peso; e lo farò ancora.9 E, trovandomi presso di voi e pur essendo nel bisogno, non sono stato di peso ad alcuno, perché alle mie necessità hanno provveduto i fratelli giunti dalla Macedonia. In ogni circostanza ho fatto il possibile per non esservi di aggravio e così farò in avvenire.
10 Verità di Cristo è in me; questo vanto non sarà spezzato per me nelle contrade dell'Acaia.10 Cristo mi è testimone: nessuno mi toglierà questo vanto in terra di Acaia!
11 E perche? perchè non vi amo? Lo sa Iddio.11 Perché? Forse perché non vi amo? Lo sa Dio!
12 Quel che fo, lo farò ancora per troncare il pretesto di quelli che vogliono un pretesto per essere trovati come siam noi in ciò di cui si vantano.12 Lo faccio invece, e lo farò ancora, per troncare ogni pretesto a quelli che cercano un pretesto per apparire come noi in quello di cui si vantano.
13 Costoro sono falsi apostoli, operai ingannevoli, travestiti da apostoli di Cristo.13 Questi tali sono falsi apostoli, lavoratori fraudolenti, che si mascherano da apostoli di Cristo.
14 Nè è da meravigliarsene, poichè lo stesso Satana si traveste in angelo della luce;14 Ciò non fa meraviglia, perché anche Satana si maschera da angelo di luce.
15 non è dunque un gran che se i suoi ministri si travestono come ministri della giustizia. Ma la loro fine sarà conforme alle loro opere.15 Non è perciò gran cosa se anche i suoi ministri si mascherano da ministri di giustizia; ma la loro fine sarà secondo le loro opere.
16 Lo ripeto, (non forse alcuno creda che io sia pazzo; e se no, anche come pazzo accettatemi, perchè anch'io un tantino mi vanti).16 Lo dico di nuovo: nessuno mi consideri un pazzo. Se no, ritenetemi pure come un pazzo, perché anch’io possa vantarmi un poco.
17 Quel che dico in questa fiducia di vantamento, non lo dico secondo il Signore, ma come in istoltezza.17 Quello che dico, però, non lo dico secondo il Signore, ma come da stolto, nella fiducia che ho di potermi vantare.
18 Dal momento che molti si vantano secondo la carne, anch'io mi vanterò.18 Dal momento che molti si vantano da un punto di vista umano, mi vanterò anch’io.
19 Voi volentieri sopportate i pazzi, pur essendo savi;19 Infatti voi, che pure siete saggi, sopportate facilmente gli stolti.
20 tollerate che uno vi renda schiavi, o vi divori o vi rubi o vi tratti superbamente, o vi pigli a schiaffi!20 In realtà sopportate chi vi rende schiavi, chi vi divora, chi vi deruba, chi è arrogante, chi vi colpisce in faccia.
21 Lo dico a nostra vergogna; noi ci siam davvero mostrati deboli! Ma dove altri ardisce, (parlo sempre da stolto), ardisco anch'io!21 Lo dico con vergogna, come se fossimo stati deboli!
Tuttavia, in quello in cui qualcuno osa vantarsi – lo dico da stolto – oso vantarmi anch’io.
22 Son essi Ebrei? anch'io; sono Israeliti? anch'io; sono seme di Abramo? anch'io.22 Sono Ebrei? Anch’io! Sono Israeliti? Anch’io! Sono stirpe di Abramo? Anch’io!
23 Sono ministri di Cristo? (parlo da stolto), ancor di più io; da più nelle fatiche, da più nelle prigionie, molto più nelle battiture ricevute, e spesse volte in rischio di morte.23 Sono ministri di Cristo? Sto per dire una pazzia, io lo sono più di loro: molto di più nelle fatiche, molto di più nelle prigionie, infinitamente di più nelle percosse, spesso in pericolo di morte.
24 Dai Giudei cinque volte ho ricevuto i quaranta colpi meno uno;24 Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i quaranta colpi meno uno;
25 tre volte fui battuto colle verghe; una volta fui lapidato; tre volte naufragai; una notte e un giorno passai nell'abisso.25 tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in balìa delle onde.
26 In viaggi sono stato più volte, in pericoli di fiumi, in pericoli di pirati, in pericoli da parte della mia schiatta, in pericoli da parte dei Gentili; pericoli in città, e nel deserto, e sul mare; pericoli tra i falsi fratelli,26 Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella città, pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli;
27 in fatiche e pene, nelle veglie tante volte, nella fame e nella sete, nei frequenti digiuni, nel freddo e nella nudità.27 disagi e fatiche, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudità.
28 E oltre questi mali esteriori v'è il cruccio quotidiano che su me incombe, cioè la cura di tutte le Chiese.28 Oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese.
29 Chi è infermo che anch'io nol sia? Chi è scandalizzato senza che io non arda?29 Chi è debole, che anch’io non lo sia? Chi riceve scandalo, che io non ne frema?
30 Se c'è da vantarsi, io vanterò gli atti della mia debolezza;30 Se è necessario vantarsi, mi vanterò della mia debolezza.
31 Iddio e Padre del Signore Gesù, colui che è benedetto nei secoli, sa che io non mento.31 Dio e Padre del Signore Gesù, lui che è benedetto nei secoli, sa che non mentisco.
32 A Damasco il governatore del re Areta aveva posto guardie intorno alla città de' Damasceni per pigliarmi,32 A Damasco, il governatore del re Areta aveva posto delle guardie nella città dei Damasceni per catturarmi,
33 e per una finestra fui calato giù in una cesta lungo il muro, e sfuggii così dalle mani di lui.33 ma da una finestra fui calato giù in una cesta, lungo il muro, e sfuggii dalle sue mani.