Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 15


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Or alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano a' fratelli: «Se voi non siete circoncisi secondo il rito di Mosè, voi non vi potete salvare».1 E (dopo le predette cose) vennero (da Giudea in Antiochia) alquanti iudei (convertiti alla fede, e incominciorono) a predicare (e a dogmatizzare) a' fedeli, che se non si circoncidesseno secondo la legge di Moisè, non si potevano salvare.
2 Essendosi acceso un contrasto non piccolo tra Paolo e Barnaba contro costoro, fu deciso che Paolo e Barnaba e alcuni dell'altra parte, salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tal quistione.2 E levandosi di ciò grande controversia (e discordia fra loro), e contradicendo loro Paulo e Barnaba, ordinorono tutti insieme, che Paulo e Barnaba andassero in Ierusalem, con certi altri di ciascuna delle parti, agli apostoli e agli altri principali a dichiarare questa questione.
3 Essi dunque, fatti accompagnare dalla chiesa, traversarono la Fenicia e la Samaria, narrando la conversione de' Gentili cagionando grande allegrezza a tutti i fratelli.3 Onde elli, partendosi, passarono per Fenicia e per Samaria, e narravano (alli fedeli delle predette terre) la conversione delle genti (che Dio per loro avea recate alla fede); della quale cosa li fedeli molto se ne rallegravano.
4 Arrivati a Gerusalemme, furono accolti dalla chiesa, dagli apostoli e dagli anziani e riferirono le grandi cose che Dio aveva fatto con loro.4 E giunti che furono in Ierusalem, furono ricevuti dagli apostoli e da' seniori e da tutta la Chiesa (con grande gaudio); ed elli raccontorono le grandi cose che Dio avea fatto per loro (infra pagani, e il molto frutto che n' era seguito).
5 Se non che, alcuni della setta de' Farisei convertiti, s'erano levati su a dire che bisognava circonciderli, e imporre d'osservare la legge di Mosè.5 E allora si levorono (ad aringare) alquanti della (setta ed) eresia de' Farisei ch' erano fatti cristiani; e dicevano che pur si conveniva che si circoncidessero, e osservasseno le altre cerimonie. della legge di Moisè.
6 Gli apostoli allora e gli anziani si radunarono per esaminare la quistione.6 ...
7 E dopo ch'ebbero discusso a lungo, Pietro, alzatosi, disse loro: «Uomini fratelli, voi già sapete che Dio, fin da' primi giorni, tra noi dispose che i Gentili udissero la parola del Vangelo per mia bocca e credessero.7 Contra li quali si levò Pietro, e disse: frategli miei, voi sapete che già sono più anni, che Dio mi fece predicare alle genti l' evangelio; e (Cornelio e) molti (altri) credettero.
8 Dio dunque, che conosce i cuori, si dichiarò per essi, dando loro lo Spirito Santo, come l'ha dato a noi.8 E Dio, che conosce li cuori, (in segno e) in testimonio che ciò li piaceva mandò in loro il Spirito Santo, come fece a noi.
9 Nè tra noi e loro ha fatto alcuna differenza, avendo purificato i loro cuori mediante la fede.9 E in nulla cosa (mostrò e) fece differenza tra noi e loro, purificando per la sua fede li cuori loro.
10 Or dunque, perchè mai tentate Dio a porre sul collo de' discepoli un giogo che nè i padri nostri nè noi abbiam potuto portare?10 Perchè adunque tentate Dio di ponere sopra noi il grave giogo (delle osservanze legali), il quale nè noi nè li nostri padri potemmo portare?
11 Ma noi crediamo, per la grazia del Signore Gesù Cristo, di salvarci nella stessa guisa che quelli».11 (E però dico che non per le osservanze della legge, ma) per sola grazia di Cristo ci crediamo salvare.
12 Tutta la moltitudine tacque; e si diedero ad ascoltar Barnaba e Paolo, che narravano quanti miracoli e prodigi Dio avesse fatti per mezzo loro tra' Gentili.12 E li iudei e li gentili (udite le predette parole), tutti tacettero, e (le parti furono contente, e lasciando di più questionare) intendevano (con grande letizia) pure a udire Paulo e Barnaba, li quali raccontavano le grandi cose e meraviglie che Dio avea fatte per loro fra le genti pagane.
13 Quando poi si furono taciuti, Giacomo prese a dire: «Uomini fratelli, ascoltatemi.13 E dopo queste parole levossi Iacobo (il quale era Vescovo in Ierusalem; e volendo al tutto conchiudere la verità della detta questione, sì aringò e come prelato e pontefice di tutti), e disse: fratelli miei, udite me.
14 Simone ha narrato come da principio Dio stabilì di trarre da' Gentili un popolo per il suo nome.14 (Come voi avete udito,) Simone (Pietro il quale) v' ha raccontato, come Dio per lui cominciò a prendere (e a ricevere in suo e) per suo popolo le genti pagane,
15 E ben s'accordano alle sue le parole de' profeti, siccome è scritto:15 sì come di ciò parlorono (e profetorono) molti antichi profeti, massimamente quella profezia, la quale dice:
16 "Dopo queste cose io tornerò ed edificherò di nuovo la tenda di David, che è caduta; e restaurerò le sue ruine e la rimetterò in piedi,16 dopo queste cose ternerò, ed edificherò il tabernacolo di David, il qual è caduto; e riedificherò le sue rovine, e leverollo in alto,
17 affinchè cerchino il Signore tutti gli altri uomini e le genti tutte sulle quali è invocato il mio nome, dice il Signore che fa queste cose".17 acciò che gli uomini cerchino (la casa di) Dio, e tutte le genti sopra le quali è invocato il nome mio
18 A Dio le opere sue son note fino all'eternità.18 Onde ab eterno Dio conobbe le opere sue.
19 Quindi il giudizio mio è che non si dia molestia a coloro che dal gentilesimo si convertono a Dio;19 E però io giudico (e determino) che quelli che sono stati di paganesimo, convertendosi a Cristo, non siano molestati, (nè siano loro imposte altre cerimonie),
20 ma si prescriva loro d'astenersi da' cibi immolati agl'idoli, dalla fornicazione, dagli animali morti soffocati e dal sangue.20 se non che si scriva loro, che si astengano dalle contaminazioni de' simulacri (cioè degli idoli) e dalle fornicazioni e dagli animali soffocati e dal sangue.
21 Poichè Mosè da tempo immemorabile ha chi lo predica in ciascuna città, nelle sinagoghe ove si legge ogni sabato».21 Moisè dalli tempi antiqui in qualunque città ha chi il predica nelle sinagoghe, dove si legge per ogni sabbato.
22 Allora parve bene agli apostoli e agli anziani con tutta la Chiesa, di scegliere alcuni uomini tra loro, e mandarli ad Antiochia con Paolo e Barnaba: furono Giuda, soprannominato Barsaba, e Sila, uomini de' primi tra' fratelli;22 E (detta e ricevuta da tutti questa sentenza come definitiva) piacque (e parve) agli apostoli e alli seniori e a tutto il collegio della Chiesa di eleggere alquanti uomini (maturi e discreti), e mandarli in Antiochia insieme con Paulo e Barnaba (li quali per questa questione determinare erano venuti); ed elessero e mandorono Iuda, il quale era chiamato Barsaba, e Sila, uomini molto principali di senno tra gli altri;
23 e consegnaron loro questa lettera: «Gli apostoli e gli anziani fratelli, ai fratelli di tra' Gentili che sono in Antiochia, Siria e Cilicia, salute.23 e (sì li mandorono) con loro mano [scrissono] (alla Chiesa di Antiochia) e dissono così: gli apostoli e li seniori (della Chiesa di Ierusalem) a' cari fratelli (in Cristo), li quali sono in Antiochia e in Cilicia e Siria, convertiti dal paganesimo, salute.
24 Siccome abbiamo inteso che alcuni de' nostri, a cui non avevamo dato alcun incarico, partendo vi han turbato co' loro discorsi, sconvolgendo gli animi vostri;24 Perciò che abbiamo udito che alcuni di noi vennero a voi, li quali per verità noi non mandammo, e perturbarono l'anime vostre per loro nuova e stolta dottrina;
25 è parso bene a noi, radunati d'un sol volere, di scegliere degli uomini e mandarveli insieme con i carissimi nostri Barnaba e Paolo,25 egli è piaciuto di eleggere di noi uomini discreti (e dotti e degni di fede), e mandarli a voi con li vostri carissimi Barnaba e Paulo,
26 persone che hanno esposto la loro vita per il nome del Signor nostro Gesù Cristo.26 uomini li quali (tutto il dì) pongono la vita per il nome di Cristo (li quali vi declarino sopra la questione ch' è levata).
27 Vi abbiam quindi mandato Giuda e Sila, i quali anche a voce vi diranno le medesime cose.27 E però vi mandammo Iuda e Sila, li quali (non pure per nostre lettere, ma molto meglio) a bocca vi diranno la verità (e la determinazione della detta questione).
28 Poichè è parso allo Spirito Santo e a noi di non imporvi altro peso all'infuori di queste cose necessarie:28 Onde sappiate che allo Spirito Santo e a noi è piaciuto di non v' imponere altra gravezza, se non questa che pure di necessità si conviene osservare;
29 che vi asteniate dalle cose immolate agl'idoli, e dal sangue, e dagli animali soffocati, e dalla fornicazione; da queste cose farete bene a guardarvi. State sani».29 cioè che voi vi astegnate dalle cose immolate agli idoli, e da animali (e da uccelli) soffocati, e da sangue e da fornicazione; (e che quelle cose che non volete che altri faccia a voi, non le facciate ad altri;) dalle quali cose guardandovi, farete bene (e potretevi salvare). Dio vi salvi.
30 Quelli, dunque, congedatisi scesero ad Antiochia, e, radunata la moltitudine, consegnarono la lettera.30 E andando li predetti (discreti uomini), e giungendo in Antiochia, diedero a leggere la (predetta) epistola dinanzi alla moltitudine (de' fedeli).
31 Quelli la lessero, e si rallegrarono della gran consolazione.31 La quale quelli udendo, furono tutti consolati e contenti.
32 Giuda e Sila, essendo anch'essi profeti, parlarono a lungo ai fratelli per consolarli e fortificarli.32 E (li predetti) Iuda e Sila, avendo dono di profeti, (predicorono e) dissero a' fedeli molto buone cose, confermandoli nella fede di Cristo.
33 E, stati che vi furono un qualche tempo, s'accomiatarono da' fratelli e tornarono a quelli che li avevano inviati.33 E stati che ivi furono certo tempo, li lassorono in pace (però che pareva loro di) ritornare a coloro che li mandorono.
34 Piacque però a Sila di restar lì; e Giuda solo se ne tornò a Gerusalemme.34 Ma parendo a Sila di rimanere (ancora uno poco), ritornò solo Iuda in Ierusalem.
35 Paolo e Barnaba rimasero anch'essi in Antiochia, insegnando e annunziando, insieme con molti altri, la parola del Signore.35 E Paulo e Barnaba rimanseno (insieme con Sila) in Antiochia, predicando con molti altri l' evangelio di Cristo.
36 E dopo alcuni giorni, Paolo disse a Barnaba: «Torniamo a visitare i fratelli in tutte le città dove abbiamo annunziato la parola del Signore, e veder come si comportano».36 E dopo alquanti dì, dicendo Paulo a Barnaba che li pareva che ritornassero (per quelle e) a quelle cittadi (e contrade) nelle quali elli avevano predicato, per confermare e confortare li discepoli e li convertiti di nuovo alla fede;
37 Barnaba voleva prendere anche Giovanni, detto Marco;37 Barnaba volendo menare seco Giovanni, chiamato Marco (suo consobrino);
38 ma Paolo giudicava non dovessero prendersi per compagno uno che s'era partito da essi nella Panfilia, lasciandoli soli a quell'opera.38 non parve a Paulo per nullo modo, dicendo che poi che a sua posta s' era partito da loro di Panfilia, e non era voluto andare con loro a predicare, non si dovea più ricevere.
39 E il dissenso fu tale, che si separarono l'un dall'altro: Barnaba, preso con sè Marco, s'imbarcò per Cipro;39 E per questa cagione discordandosi (insieme, però che Barnaba il voleva pure menare), partissi l'uno dall' altro, (benche ciascuno avea buono rispetto); onde Barnaba con il detto Giovanni andorono in Cipro.
40 mentre Paolo, sceltosi a compagno Sila, partì, raccomandato da' fratelli alla grazia di Dio,40 E Paulo, prendendo per compagno il predetto Sila, raccomandandosi a' fratelli,
41 e percorse la Siria e la Cilicia, confermando le chiese, raccomandando l'osservanza degli ordini dati dagli apostoli e dagli anziani.41 andò in Siria e in Cilicia, (predicando e) confermando li fedeli della Chiesa, e comandando loro che osservassero li comandamenti degli apostoli e degli altri loro prelati.