Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Matteo 9


font
BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 - Montato su una barca, ripassò il lago e venuto nella sua città,1 Montato su una barchetta, ripassò il lago e andò nella sua città.
2 gli presentarono un paralitico, disteso sopra un letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Abbi fiducia, figliuolo, i tuoi peccati ti son perdonati».2 Ed ecco gli presentarono un paralitico disteso sopra un letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: Confida, figliuolo, ti son rimessi i tuoi peccati.
3 Allora alcuni Scribi pensarono in cuor loro: «Costui bestemmia».3 Subito alcuni degli Scribi dissero dentro di sè: Costui bestemmia.
4 Gesù, conosciuti i loro pensieri, disse: «Perchè pensate male nel vostro cuore?4 E Gesù, visti i loro pensieri, disse: Perchè pensate male nei vostri cuori?
5 È più facile dire: - I tuoi peccati ti son perdonati, - oppure: - Levati e cammina -?5 Che è più facile dire: ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: levati e cammina?
6 Ora, affinchè voi sappiate che il figliuol dell'uomo ha sulla terra il potere di perdonare i peccati: - Alzati, - disse al paralitico - prendi il tuo letto e vattene a casa -».6 Or, affinchè sappiate che il Figlio dell'uomo ha sulla terra il potere di rimettere i peccati: Levati su (disse al paralitico), piglia il tuo letto e vattene a casa.
7 E questi si alzò e se n'andò a casa.7 Colui, alzatosi, se ne andò a casa.
8 Le turbe, veduto ciò, furon còlte da timore e glorificarono Iddio che aveva dato tale potere agli uomini.8 E le turbe, ciò vedendo, s'intimorirono e glorificarono Dio che aveva dato agli uomini tale potere.
9 Partitosi di là, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco della gabella, e gli disse: «Seguimi». Quegli si alzò e lo seguì.9 Passando oltre, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco della gabella. E gli disse: Seguimi. Ed egli alzatosi, lo seguì.
10 Mentre era a tavola, in casa di Matteo, molti pubblicani e peccatori vennero a mettersi a tavola con Gesù e i suoi discepoli.10 E avvenne che mentre egli era a tavola in casa, vennero molti pubblicani e peccatori a mettersi a tavola con Gesù e coi suoi discepoli.
11 I Farisei, visto ciò, osservavano ai discepoli di lui: «Perchè mai il vostro maestro mangia coi pubblicani e coi peccatori?».11 E vedendo ciò i Farisei, dicevano ai discepoli di lui: Perchè mangia coi pubblicani e coi peccatori il vostro Maestro?
12 Gesù, uditili, disse: «Non son quelli che stan bene che han bisogno del medico, ma gli ammalati.12 E Gesù avendo udito disse: Non i sani han bisogno del medico, ma i malati.
13 Andate ad imparare che cosa significhi: Io voglio misericordia e non sacrificio; perchè io non son venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».13 Or andate a imparare che significhi: misericordia voglio e non sacrifìcio, perchè io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.
14 Allora gli si accostarono i discepoli di Giovanni per domandargli: «Perchè noi e i Farisei digiuniamo e i tuoi discepoli no?».14 Allora gli si accostarono i discepoli di Giovanni e gli dissero: Per qual motivo, mentre noi ed i Farisei digiuniamo spesso, i tuoi discepoli non digiunano?
15 Rispose Gesù: «È mai possibile che gli amici dello sposo siano tristi, finchè lo sposo è con loro? Ma verranno i giorni in cui lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno.15 E Gesù rispose loro: Come è possibile che gli amici dello sposo possano fare lutto finché lo sposo è con loro? Verranno poi i giorni in cui lo sposo sarà loro tolto, ed allora digiuneranno.
16 Ora, nessuno attacca un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito usato, perchè quella giunta porta via qualcosa del vestito e lo strappo si fa peggiore.16 Or nessuno cuce un pezzo di panno nuovo su un vestito vecchio, perchè quella toppa porta via un po' del vestito e peggiore diventa lo strappo.
17 E neppure si mette del vino nuovo in otri vecchi; altrimenti gli otri si rompono e il vino si versa e gli otri vanno in malora; ma si mette il vino, nuovo in otri nuovi e l'uno e gli altri si conservano».17 E neppure mettono il vin nuovo in otri vecchi, altrimenti gli otri si rompono, e il vino si versa, e gli otri vanno a male, ma si mette il vino nuovo in otri nuovi e l'uno e gli altri si conservano.
18 Mentre parlava loro così, uno dei capi della sinagoga entrò e, prostratosi davanti a lui, gli disse: «La mia figliuola è morta or ora, ma vieni a mettere la tua mano su di lei, e vivrà».18 Mentre egli diceva loro queste cose, ecco uno dei capi accostarsi, inchinarsi e dire: Signore, la mia figlia è morta or ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei e vivrà.
19 Gesù, alzatosi, lo seguì coi suoi discepoli.19 E Gesù, alzatosi, lo seguì coi suoi discepoli.
20 Intanto una donna, che da dodici anni soffriva perdite di sangue, gli si avvicinò e gli toccò il lembo della veste,20 Ed ecco una donna, la quale da dodici anni pativa perdite di sangue, accostarsi a lui da tergo e toccargli il lembo della veste.
21 perchè pensava dentro di sè: «Se io riesco a toccare anche solo la sua veste, sarò guarita».21 Perchè diceva dentro di sè: Sol ch'io tocchi la sua veste, sarò guarita.
22 Gesù, voltosi e vistala, le disse: «Sta' di buon animo, o figlia, la tua fede ti ha guarita». E da quel momento la donna fu guarita.22 Ma Gesù, rivoltosi e miratola, disse: Confida, figliola: la tua fede ti ha salvata. E da quell'istante la donna fu liberata.
23 Arrivato Gesù alla casa del capo della sinagoga e visti i sonatori di flauto e la moltitudine, che faceva gran strepito, disse:23 E quando Gesù arrivò alla casa del capo, avendo veduti i suonatori e la turba far strepito, disse:
24 «Tiratevi in disparte, perchè la fanciulla non è morta, ma dorme». Ed essi si burlavan di lui.24 Ritiratevi, perchè la fanciulla non è morta, ma dorme. Ed essi lo deridevano.
25 Ma quando la moltitudine fu cacciata fuori, egli entrò, prese per mano la fanciulla e questa si alzò.25 Quando poi fu messa fuori la gente, egli entrò e prese la fanciulla per mano, e quella si alzò.
26 E se ne sparse la fama per tutto il paese.26 E se ne divulgò la fama per tutto il paese.
27 Mentre Gesù se ne partiva di là, lo seguiron due ciechi, che gridavan dicendo: «Abbi pietà di noi, o figlio di David!».27 E partendo Gesù di là, due ciechi lo seguirono gridando e dicendo: Abbi pietà di noi, o Figlio di David.
28 Entrato in casa, quei ciechi gli s'accostarono, e Gesù domandò loro: «Credete voi che io possa far questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore».28 Entrato in casa, quei ciechi gli si presentarono. E Gesù disse loro: Credete che io possa far questo? Gli risposero: Sì, o Signore.
29 Allora toccò ad essi gli occhi, dicendo: «Vi sia fatto conforme alla vostra fede».29 Allora toccò loro gli occhi dicendo: Siavi fatto secondo la vostra fede.
30 Subito i loro occhi s'aprirono e Gesù impose loro in tono severo: «Badate che nessuno lo venga a sapere».30 E si apersero i loro occhi: e severamente Gesù intimò loro: Badate che nessuno lo sappia.
31 Ma essi, usciti di là, diffusero la notizia per tutta la contrada.31 Ma quelli, usciti fuori, sparsero la fama di lui per tutto il paese.
32 Dopo la loro partenza, gli presentarono un muto indemoniato.32 Partiti questi, gli presentarono un muto indemoniato.
33 Cacciato via il demonio, il muto parlò, cosicchè le turbe piene di ammirazione andavan dicendo: «Non s'è mai visto nulla di simile in Israele!».33 E cacciato il demonio, parlò il muto e le turbe maravigliate esclamarono: Non si è mai visto nulla di simile in Israele.
34 Ma i Farisei osservavano: «Egli caccia i demoni per mezzo del principe dei demoni».34 Ma i Farisei dicevano: Caccia i demoni in nome del principe dei demoni.
35 Gesù andava in giro per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il Vangelo del regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.35 E Gesti andava per tutte le città e tutti i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il Vangelo del regno e sanando tutti i languori ed ogni malattia.
36 E nel veder quelle turbe ne ebbe compassione, poichè eran stanche e sfinite come pecore senza pastore.36 E come vide le turbe, ebbe compassione di loro, stanche e sfinite, come pecore senza pastore.
37 Allora disse ai suoi discepoli: «La mèsse è veramente abbondante, ma gli operai son pochi,37 Allora disse ai suoi discepoli: La messe è veramente grande, ma gli operai sono pochi.
38 pregate adunque il padrone della mèsse, perchè mandi operai nella sua mèsse».38 Pregate dunque il padrone che mandi degli operai alla sua messe.