Scrutatio

Venerdi, 31 maggio 2024 - Visitazione della Beata Vergine Maria ( Letture di oggi)

Daniele 13


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - C'era un uomo domiciliato in Babilonia che aveva nome Joachim.1 (In quello tempo) abitava in Babilonia uno il quale si chiamava Ioachim.
2 Si era ammogliato a una donna di nome Susanna, figlia di Elcia, molto bella e piena di timor di Dio;2 E costui prese per sua moglie una donna, la quale avea nome Susanna, figliuola d' Elcia; ed era in lei molta bellezza, e questa Susanna era grande amica di Dio.
3 perchè i genitori suoi, essendo giusti, avevano educata la loro figliuola secondo la legge di Mosè.3 E il padre e la madre sua, però ch' erano (santi e) giusti, sì l' aveano ammaestrata nella legge di Moisè.
4 Joachim poi era molto ricco, e possedeva un giardino contiguo a casa sua e i giudei, essendo egli il più ragguardevole di tutti, si recavano in gran numero da lui.4 E questo Ioachim si era molto ricco, e (infra l'altre ricchezze) si avea uno giardino, che v' andava a prendere diletto; e molti (nobilissimi uomini dei) Giudei venivano a lui, però ch' era il più onorato che fosse nella terra (secondo la consuetudine di quella contrada).
5 Avevano in quell'anno messi a far da giudici due vecchi del popolo; di quelli su cui il Signore aveva parlato: «Che l'iniquità è uscita da Babilonia dai giudici anziani che si credeva governassero il popolo».5 In quello anno sì furono eletti due antichi, quelli doveano fare ragione al popolo (e reggere la giustizia), delli quali il nostro Signore parlò in questo modo: dalli antichi di Babilonia è proceduta la malizia, e specialmente da coloro che dimostrano di reggere il popolo.
6 Costoro frequentavano la casa di Joachim e ad essi traevano tutti quelli che avevano cose da decidere.6 Questi (due antichi la maggior parte del tempo) frequentavano la casa di Ioachim, (e quivi teneano la ragione al popolo) e venivano a loro tutti quelli che dimandavano giustizia.
7 E quando il popolo, verso mezzogiorno, si era ritirato, Susanna entrava nel giardino di suo marito e passeggiava.7 E quando la gente era partita nell' ora del mezzo dì, Susanna in quel tempo entrava nel giardino.
8 I due vecchi l'avevano veduta tutti i giorni entrare e passeggiare, e concepirono della passione per lei.8 E riguardando più volte questi antichi Susanna, la vedeano entrare e passeggiare; e ciascuno fu innamorato di lei.
9 Si lasciarono travolgere il giudizio, e torsero gli occhi in basso invece di mirare il cielo e di rammentare i giusti giudizi.9 E gittarono da loro ogni senno e ogni ragione, e di Dio niente si ricordarono, nè delli giusti giudicii.
10 Erano tutti e due toccati dall'amore di lei, ma non osavano palesarsi l'un l'altro le proprie pene,10 Ed erano tutti duoi innamorati di lei; e uno non avea manifestato all' altro lo suo desiderio.
11 perchè si vergognavano di manifestare la loro passione, pur desiderosi di trovarsi con lei.11 E sempre l' uno si guardava dall' altro per la grande vergogna, imaginando lo peccato che voleano fare;
12 Così solleciti un giorno più che l'altro, stavano in osservazione per vederla. Finalmente l'uno disse all'altro:12 sì che ogni di erano solleciti da veder Susanna. E (uno dì era passata l'ora consueta, e) disse l'uno all' altro:
13 «Andiamo a casa che è l'ora del pranzo». Uscirono e si separarono.13 Andiamo a desinare, per ciò che l' ora sì è oggi mai. E partironsi uno dall' altro.
14 Ma entrambi rifecero i loro passi e si ritrovarono insieme e si domandarono a vicenda il perchè, e finirono per confessare la propria passione; allora di concerto stabilirono il tempo in cui potessero trovarla sola.14 E (per ciò che ciascuno di loro si era sollecito per vedere Susanna, incontanente avendo desinato) tornarono al giardino, e l' uno coll' altro si trovarono insieme; e domandandosi insieme qual era la cagione ( ch' erano sì tosto tornati), manifestarono l'uno all' altro l'amore che aveano a Susanna; allora insieme ordinarono lo tempo, quando la potessono trovare sola.
15 Or avvenne, mentre stavano aspettando il giorno propizio, che essa, come gli altri giorni passati, entrò anche questa volta con due sole fanciulle e si volle bagnare nell'interno del giardino, perchè faceva molto caldo.15 E dopo questo, osservando di trovare uno di atto, intervenne (secondo la sua consuetudine) ella entroe uno die (nello giardino), come solea fare li giorni passati, con due sole damigelle, volendosi lavare nel giardino; però che il caldo era grande.
16 Non vi era anima viva fuori dei due vecchi che nascostisi, la stavano contemplando.16 E non era ivi alcuno, salvo quelli due antichi ascosti, i quali la contemplavano.
17 Disse alle fanciulle: «Recatemi poi l'unguento e i profumi e chiudete le porte del giardino che voglio bagnarmi».17 Disse dunque alle fanciulle: portatemi l'olio e l'unzione, e serrate le porte del giardino, però ch' io mi voglio lavare, (acciò che persona alcuna non vi entrasse; e questi due antichi si erano nascosi nel giardino, sì che non poteano esser veduti, credendo Susanna esser sola nel giardino con queste due damigelle, e mandandole Susanna per unguenti e per unzioni, per volersi lavare).
18 Come aveva ordinato, così fecero: chiusero le porte del giardino, indi uscirono dalla porta interna per recarle quello che aveva chiesto; e non sapevano che i due vecchi erano dentro nascosti.18 E loro fecero come li fu comandato; chiusono le porte dell' orto, e uscirono per uno uscio secreto per portare quello era loro comandato; e non sapea Susanna, che questi duoi antichi fussono di dentro ascosti.
19 Appena che le fanciulle furono uscite, i due vecchi si alzarono e corsero a lei e le dissero:19 Si tosto come queste due damigelle furono andate (per adempiere lo comandamento di Susanna), questi due antichi ( ch' erano nascosi) sì vennono a Susanna, e si li dissono:
20 «Le porte del giardino eccole chiuse, nessuno ci vedrà; noi siamo presi dalla passione per te, cedi alle nostre voglie e ti concedi a noi.20 Vedi, (Susanna,) noi t' aviamo amata; (e per grande tempo sì aviamo desiderato d' essere teco); tu sai che le porte dello giardino sono serrate, e noi non siamo veduti da persona; e però ti preghiamo che tu debbia acconsentire alla nostra volontà.
21 Che se non vuoi, faremo testimonianza contro di te, che un giovane era teco e che hai rimandato a bella posta le fanciulle».21 E se questo non farai, noi testificheremo contro a te, e diremo che noi t' abbiamo trovata con uno giovane, e perciò tu cacciasti da te le damigelle.
22 Susanna mandò un gemito e disse: «Sono messa alle strette, da tutte le parti, se io faccio questo, la morte m'incoglie, e se non lo faccio non potrò sfuggire dalle vostre mani.22 Udendo Susanna così grande falsitade, (sì come costoro le apponeano, gittossi in ginocchioni a Dio, e) disse queste parole: l'angoscie (e le fatiche) m' hanno circondata da ogni parte; però che se io adempio la vostra volontà, conosco che a me è morte eternale; e se io non lo faccio, so bene che delle vostre mani non posso scampare.
23 Ma è meglio non farlo e cadere in mano vostra piuttosto che peccare nel cospetto del Signore».23 Ma io conosco ch' egli è meglio che sanza cagione io caggia nelle mani vostre, che peccare nel conspetto di Dio.
24 Poi Susanna mandò un gran grido, e i vecchi pure alzarono le voci contro.24 E allora cominciò Susanna fortemente a gridare; e li antichi medesimamente gridorono forte. contro a Susanna.
25 Qualcuno accorse alla porta del giardino e aperse.25 E l'uno di loro corse, e apri le porte del giardino, (e uscì fuori incontinente dallo giardino alli servi, e alla gente ch' erano in casa di Susanna).
26 Appena che furono udite le grida dai servi di casa dentro al giardino, questi si precipitarono dalla porta interna per vedere che fosse accaduto.26 Udendo lo rumore nel giardino, li servi incontinente corsero per la porta secreta, per vedere quello ch' era.
27 Ma dopo che i vecchi ebbero parlato, la servitù rimase confusa per la grande vergogna; perchè mai una parola simile era stata detta a Susanna. Venne intanto l'indomani.27 E udendo (queste genti) parlare questi antichi (contro a Susanna), tutti si maravigliarono, perciò che di Susanna già mai non era istato detto alcuno male, (perciò che questi antichi si infamavano Susanna in ciascuna parte). E poi che fu fatta la mattina del seguente di,
28 E quando il popolo fu radunato in casa di Joachim suo marito, arrivarono anche i due vecchi pieni di propositi iniqui contro Susanna per metterla a morte.28 molta gente andò a Ioachim marito di Susanna, e vennero anche li due antichi, pieni di iniqui pensieri contro a Susanna, acciò che la facessono uccidere.
29 Dissero dunque in presenza del popolo: «Mandate per Susanna figlia di Elcia, moglie di Joachim». E mandarono subito.29 E dissero dinanzi a tutto il popolo: mandate a Susanna, figliuola d' Elcia, moglie di Ioachim. E feciono venire Susanna (in presenza di tutto il popolo).
30 Essa venne coi genitori, coi figli e con tutti i parenti.30 E venne Susanna, accompagnata da tutti i suoi parenti, figliuoli e amici.
31 Susanna era molto fine e di bell'aspetto;31 E in verità Susanna era molto bella, delicata e onesta.
32 e quegli iniqui ordinarono le fosse tolto il velo, perchè si era velata, affinchè almeno così si potessero saziare della sua bellezza.32 E questi due antichi sì le feciono discoprire la faccia (acciò ch' ella avesse maggiore vergogna, ovver) per saziarsi della sua bellezza.
33 I suoi intanto piangevano e con loro tutti quei che la conoscevano.33 E tutto il popolo, vedendola venire così vergognosa, (e tutta la faccia coperta, quasi ogni gente) incominciò a piangere.
34 I due vecchi allora alzatisi in mezzo al popolo posero le mani sul capo di lei,34 E levaronsi questi due antichi nel mezzo del popolo, e puosono le mani in capo a Susanna.
35 ed essa piangendo alzò gli occhi al cielo, perchè aveva il cuore pieno di fiducia nel Signore.35 La quale con grande lacrime si levò li occhi in cielo, raccomandandosi a Dio, avendo ferma speranza in lui, (acciò che la liberasse di cotanta. falsitade).
36 Dissero i vecchi: «Nel mentre che soli passeggiavamo nel giardino, costei entrò con due fanciulle e chiuse le porte del giardino e rimandò le fanciulle.36 E questi due antichi (dimostrandola alla gente) sì dissono: andando noi spassandoci per lo giardino soli, costei con due sole damigelle sì entrò nel giardino; e fece serrare le porte del giardino, e mandò via queste due damigelle.
37 Un giovane, che stava nascosto, le si accostò e si unì con lei.37 Incontanente uno giovane, il quale era nascoso nello giardino, si venne a lei, ed ebbe con lei carnalmente a fare.
38 Noi che stavamo in un angolo del giardino vedendo quella iniquità, siamo corsi a loro e li abbiamo colti in flagrante.38 E noi istando in uno canto del giardino, e vedendo tanto male, sì corremmo a loro, e vedessimo loro usare insieme.
39 Lui non l'abbiamo potuto afferrare, perchè fu più forte di noi e aperte le porte se la diede a gambe,39 E il giovane non potemmo pigliare, però ch' era più forte di noi; e incontanente, aperti gli usci, fuggì, (sì che noi non lo potemmo conoscere).
40 e costei presa sul fatto, l'abbiamo interrogata chi fosse quel giovane, ma non volle palesarlo: di questo siamo testimoni noi».40 Pigliammo dunque costei, e domandando chi era il giovane che istava con lei, ed ella non l' ha mai voluto dire; della quale cosa noi siamo testimonii.
41 La moltitudine prestò loro fede, come a due anziani e giudici del popolo; e condannarono Susanna a morte.41 Udendo lo popolo queste cose, grande parte credette, che fosse vero; e allora la condannarono alla morte.
42 Susanna allora ad alta voce disse: «Dio eterno, conoscitore delle cose nascoste, che sai tutte le cose prima che esistano!42 E vedendo Susanna, ch' era sentenziata alla morte, gridando disse queste parole: Signore Iddio eterno, a cui niuna cosa è ascosa, anzi la sai prima ch' ella si faccia,
43 Tu sai che hanno proferito una testimonianza falsa contro di me, ed ecco che io morirò senza aver fatto nulla di quanto costoro hanno malignamente inventato contro di me».43 tu sai bene che costoro dicono contro a me falso testimonio, e conosci bene che io ingiustamente sono condannata alla morte, conciosia ch' io di queste cose nulla ho fatto, le quali maliziosamente costoro hanno composto contro a me.
44 E il Signore esaudì la sua voce.44 E (incontinente) fue esaudita la sua orazione.
45 Infatti, mentre era condotta al supplizio, il Signore suscitò lo spirito santo di un giovane che aveva nome Daniele,45 Ed essendo Susanna menata alla morte, il nostro Signore Iddio (volendo dimostrare la veritade) suscitò lo spirito santo, ch' era in Daniele ancora fanciullo.
46 il quale gridò ad alta voce: «Io sono innocente del sangue di costei».46 E cominciò Daniele a gridare: (uditemi, imperò ch' ) io sono innocente da questo sangue (cioè da questa morte).
47 Tutto il popolo si rivolse verso di lui e disse: «Che parole sono queste che tu hai dette?».47 E udendo il popolo gridare questo fanciullo, istette ferma ogni gente, e domandorolo che voleva egli dire.
48 Allora, ritto in mezzo a loro, disse: «È così, che voi, stolti figli d'Israele, senza aver giudicato nè conosciuto la verità, condannate una figlia d'Israele?48 Ed egli allora rispose: pare a me che voi siete tutti stolti (e molto isciocchi), però che voi non conoscete il vero dal falso, e avete condannata Susanna indegnamente.
49 Ritornate al giudizio, perchè hanno detto testimonio falso contro di essa».49 E imperciò tornate al giudicio, chè (quelli maledetti antichi) hanno detto il falso contro a lei.
50 Il popolo allora tornò subito indietro e i due vecchi dissero a costui: «Vieni e siedi in mezzo di noi e informaci giacchè il Signore ti ha concesso il pregio dell'età senile».50 E incontinente (udito questo) lo popolo si tornarono addietro, e misono a sedere Daniele, e dissono: Iddio t' hae dato conoscimento e senno sopra questa operazione, e imperò ti preghiamo che tu ci dimostri la verità.
51 Disse allora Daniele a quei del popolo: «Separateli lontano l'uno dall'altro e io li giudicherò».51 E Daniele disse: fate partire quelli (maledetti antichi) l'uno dall' altro, che io li giudicherò.
52 Separati che furon l'un dall'altro, Daniele chiamò l'uno di essi e gli disse: «Vecchio di giorni rei, or son venuti fuori i tuoi peccati che per l'addietro hai commessi,52 E partiti che furono l' uno dall' altro, sì fece venire l'uno inanzi da sè, e disseli: invecchiato ne' mali dì, or sono còlti tutti li tuoi peccati che in prima adoperavi,
53 legittimando l'ingiustizia, oprimendo gl'innocenti, lasciando impuniti i colpevoli, mentre il Signore dice: - Non ucciderai l'innocente e il giusto. -53 giudicando li giudicii ingiusti, condannando li innocenti, e liberando li iniqui,
54 Or dunque se l'hai veduta, dichiara sotto che pianta li hai sorpresi a discorrere insieme». Rispose: «Sotto un lentischio».54 Ora se tu vedesti Susanna con quello giovane, dimmi sotto quale arboro la vedesti? Ed egli rispuose sotto uno giunepero.
55 Disse Daniele: «È pretta bugia, che ti cascherà sul capo! Ecco l'angelo di Dio che ha ricevuta la sentenza e che ti spaccherà per mezzo».55 E Daniele gli disse: veramente, che tu hai mentito per la gola; e imperciò pigli l'agnolo di Dio la sentenza, e sì ti fenda per mezzo.
56 E rimandato questo, ordinò che venisse l'altro e gli disse: «Razza di Canaan e non di Giuda, la bellezza ti ha sedotto e la passione ti ha traviato il cuore.56 E cacciato da sè quello, fece venire l' altro, e sì gli disse: vecchio maledetto, che tu somigli al popolo Cananeo, e non a quello di Giuda, (però che) la bellezza di questa donna t'ha ingannato, e il desiderio venereo e lussurioso t'ha sovvertito il cuore tuo.
57 Così facevate colle figlie d'Israele ed esse impaurite da voi, accoglievano le vostre proposte, ma la figlia di Giuda non tollerò la vostra iniquità.57 Così facevate alle figliuole d' Israel, e loro, temendovi, vi consentivano a quello che voi volevate; ma quella del popolo di Giuda non volse sostenere la vostra iniquità.
58 Or dunque dichiara, sotto a che pianta li hai sorpresi che si discorrevano». Rispose: «Sotto un elce».58 E perciò dimmi: (dove e in qualunque luogo li vedesti) sotto quale arboro erano egli, quando tu gli vedesti peccare? Ed egli rispose: io gli vidi sotto uno pino.
59 Disse allora Daniele: «Pretta menzogna anche questa, che ti ricascherà sul capo, perchè è qui stante l'angelo del Signore colla spada in pugno e ti fenderà per mezzo e tutti due vi metterà a morte».59 E Daniele si li disse: ancora tu (medesimo) hai mentito per la gola; onde per questo l'angelo di Dio pigli il coltello della giustizia, e tagliti per mezzo, e amendue sì uccida.
60 Tutta l'adunanza proruppe in un alto grido e benedissero Dio che salva coloro che sperano in lui.60 E (avendo veduto) tutto il popolo (lo giudicio di Daniele), in una voce gridando disse: benedetto sia Iddio, però che salva coloro che hanno speranza in lui.
61 E si sollevarono contro i due vecchi, perchè Daniele li aveva per lor propria confessione convinti di aver detto un falso testimonio, e fecero ad essi secondo il male che avevano fatto al loro prossimo;61 E [a] quelli due vecchi (antichi), però ch' erano trovati per Daniele in falso testimonio (e voleano fare morire Susanna a torto), feciono (cioè il popolo) così come male operorono contro al prossimo suo,
62 col mettere in esecuzione la legge di Mosè e li misero a morte e il sangue innocente fu in quel giorno salvato.62 secondo ch' era scritto nella legge di Moisè; cioè che incontanente sì li lapidarono; e lo sangue innocente (per la virtù di Dio e di Daniele) fu liberato (cioè Susanna).
63 Elcia poi e sua moglie ringraziarono Dio per la loro figliuola Susanna, insieme a Joachim suo marito e a tutti i parenti, che non si fosse trovato in lei nulla di meno che onesto.63 Ed Elcia e la donna sua ringraziarono Iddio. per Susanna figliuola loro (però ch' era stata liberata da tanta rea e pessima falsità); e Ioachim suo marito e tutti li suoi parenti e tutto il popolo laudava Iddio, (che l' avea iscampata da tanto pericolo, e di tanto male, quanto a lei aveano apposto quelli maledetti vecchi), però che non fu trovato in lei cosa brutta.
64 E Daniele, da quel giorno in poi, diventò grande al cospetto del popolo.64 E Daniele fue sempre mai da tutto il popolo (e da tutte le contrade) avuto in grande riverenza, (per cagione della sentenza che Iddio li avea fatta dare diritta).
65 E il re Astiage andò a riunirsi ai suoi padri e Ciro Persiano gli succedette nel regno.65 E lo re Astiage andò alli padri suoi (e morì), e Ciro di Persia successe nel regno suo.