Scrutatio

Giovedi, 6 giugno 2024 - San Norberto ( Letture di oggi)

Sapienza 7


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Sum quidem et ego mortalis homo similis omnibus
et ex genere terreni illius, qui prior factus est,
et in ventre matris figuratus sum caro;
1 Io certamente sono uomo mortale, simile alli uomini, e della generazione della terra di colui che prima fu fatto, e fui figurato carne nel ventre della madre.
2 decem mensium tempore coagulatus in sanguine
ex semine viri et delectamento somni conveniente.
2 Per tempo di X mesi rappreso fui in sangue, del seme dell' uomo, e di dilettamento convenevole di sonno.
3 Et ego natus traxi communem aerem
et decidi in terram, quae omnia similiter patitur,
prima voce simili omnibus pariter plorans.
3 E io nato presi il comune aere, e simigliantemente giù cadetti nella fatta terra, e misi la prima voce piagnendo, simile agli altri tutti che nascono.
4 In involumentis nutritus sum et curis;
4 Nelle fasce sono nutricato in grande sollecitudine.
5 nullus enim rex aliud habuit nativitatis initium.
5 Nullo delli re ebbe altro principio della sua natività.
6 Unus autem introitus est omnibus ad vitam,
et similis exitus.
6 Adunque hanno una medesima entrata tutti alla vita, e simile uscita.
7 Propter hoc optavi, et datus est mihi sensus;
et invocavi, et venit in me spiritus sapientiae.
7 Per questo desiderai io senno, e fummi dato; e invocai lo spirito della sapienza, e quello venne a me.
8 Praeposui illam regnis et sedibus
et divitias nihil esse duxi in comparatione illius;
8 E antimisi quella alli regni e alle sedie regali, e dissi che le ricchezze erano niente in comparazione di quella.
9 nec comparavi illi lapidem pretiosum,
quoniam omne aurum in comparatione illius arena est exigua,
et tamquam lutum aestimabitur argentum in conspectu illius.
9 E non agguagliai a lei la pietra preziosa; perciò che tutto l'oro per rispetto della sapienza si è come uno poco d' arena, e l'argento all' agguaglianza di quella fia riputato fango.
10 Super salutem et speciem dilexi illam
et proposui pro luce habere illam,
quoniam inexstinguibile est lumen illius.
10 Io l'amai più che la mia salute, o che bellezza, e proposi nel mio animo d'averla per mia luce; però che il suo lume non si puote spegnere.
11 Venerunt autem mihi omnia bona pariter cum illa,
innumerabiles divitiae in manibus illius,
11 Tutti li beni con lei parimente vennero a me, e la onestade che viene per le sue mani non si puote computare.
12 et laetatus sum in omnibus, quoniam sapientia antecedit ista,
et ignorabam quoniam horum omnium mater est;
12 E allegra' mi in tutte le cose; però che questa sapienza a me andava inanzi, e non sapeva io ch' ella fosse madre di tutti questi beni.
13 quam sine fictione didici et sine invidia communico;
divitias illius non abscondo.
13 Sanza finzione io imparai quella, e comùnicola cogli altri sanza invidia, e non ascondo la sua onestade.
14 Infinitus enim thesaurus est hominibus;
quem qui acquisierunt, ad amicitiam in Deum se paraverunt
propter disciplinae dona commendati.
14 Infinito tesoro, ciò è sapienza alli uomini; per lo quale, coloro che l' hanno uso, sono fatti partecipi dell' amistade di Dio, e andati sono per lo dono della disciplina.
15 Mihi autem det Deus dicere secundum sententiam
et sentire digna horum, quae mihi data sunt,
quoniam ipse sapientiae dux est
et sapientium emendator;
15 Ma a me concedette Iddio di parlare (proverbii) per sentenza, e di presumere di dire quelle cose che sono degne di questi doni che mi sono dat?; però che Iddio è duca di sapienza, e sì è emendatore de' savi.
16 in manu enim illius et nos et sermones nostri
et omnis sapientia et operum scientia.
16 Nella sua mano siamo noi e le nostre parole e ogni sapienza e la disciplina dell' opere della scienza.
17 Ipse enim dedit mihi horum, quae sunt, scientiam veram,
ut sciam dispositionem orbis terrarum et virtutes elementorum,
17 Egli mi diede la vera scienza di queste cose le quali sono, acciò che io sappia la disposizione del mondo, e la virtude delli elementi;
18 initium et consummationem et medietatem temporum,
vicissitudinum permutationes et commutationes temporum,
18 il principio, il mezzo, il fine de' tempi; le cagioni delle mutazioni de' tempi e le terminazioni de' tempi, (le mutazioni de' costumi, le divisioni dei tempi);
19 anni cursus et stellarum dispositiones,
19 li corsi dell' anno e le disposizioni delle stelle;
20 naturas animalium et iras bestiarum,
vim spirituum et cogitationes hominum,
differentias virgultorum et virtutes radicum.
20 la natura delli animali, l' ira delle bestie, la forza delli venti e li pensieri delli uomini; la differenza delli arbori e le virtudi delle radici.
21 Et, quaecumque sunt absconsa et manifesta, didici;
omnium enim artifex docuit me sapientia.
21 E imparai qualunque cosa occulta, e dell' altre cose non provedute; la sapienza artefice di tutte le cose le m'insegnò.
22 Est enim in illa spiritus intellegens, sanctus,
unicus, multiplex, subtilis,
mobilis, perspicuus, incoinquinatus,
lucidus, innocens, amans bonum, acutus,
22 Però ch' egli è in lei lo spirito (di tutte le cose) d'intelligenza, spirito santo, di molte guise, un solo, temperato, mobile e sobrio, facondo in parlare, mobile, sanza macula, certo, soave, amante lo buono (operaio), il quale non vieta alcuna cosa di fare bene;
23 quem nihil vetat, benefaciens, humanus, benignus,
stabilis, certus, securus,
omnem habens virtutem, omnia prospiciens
et penetrans omnes spiritus
intellegibiles, mundos, subtilissimos.
23 umano, benigno, stabile, securo, certo e che hae ogni virtude; riguardante tutte le cose, e che comprende tutti li spiriti, intelligibile, mondo, sottile.
24 Omni enim motu mobilior est sapientia;
pertransit autem et penetrat omnia propter munditiam.
24 La sapienza è più mobile di tutte le cose mobili; ella aggiugne in ogni luogo per la mondizia (e puritade) sua.
25 Halitus est enim virtutis Dei
et emanatio claritatis Omnipotentis sincera;
ideo nihil inquinatum in eam incurrit:
25 Ella è vapore della virtù di Dio, e sì è uno discorrimento della claritade dello Onnipotente Dio sincera; e però nullo corruttibile corre in lei.
26 candor est enim lucis aeternae
et speculum sine macula Dei potentiae
et imago bonitatis illius.
26 Ella è uno candore della eterna luce; ella sì è specchio sanza macula della maestade di Dio, e sì è imagine della sua bontade.
27 Et, cum sit una, omnia potest;
et in se permanens, omnia innovat
et per generationes in animas sanctas se transferens
amicos Dei et prophetas constituit.
27 E conciosia cosa ch' ella sia una sì puote, tutte le cose; stando ferma, tutte le cose innova, e per le generazioni delle genti si permuta nelle sante anime; ordina li amici di Dio, e li profeti constituisce.
28 Nihil enim diligit Deus,
nisi eum, qui cum sapientia inhabitat.
28 Iddio non ama alcuno, se la sapienza non è in lui.
29 Est enim haec speciosior sole
et super omnem dispositionem stellarum;
luci comparata invenitur splendidior:
29 Questa sì è più bella che il sole, e sopra tutto l'ordine della disposizione delle stelle; e prima fue, assomigliata alla luce del die
30 illi enim succedit nox,
sapientiam autem non vincit malitia.
30 A lei viene dietro la notte; la sapienza non è superata dalla malizia.