| 1 S'elli ti feciono loro rettore, non insuperbire; sia con coloro sì come uno di loro. |
| 2 ... in tal guisa considera, e con ogni sollecitudine ti sforza di fare, |
| 3 che tu allegri con loro, e in presenza ricevi l'ornamento della grazia, e acquisti la dignitade della congregazione. |
| 4 Tu, più antico di loro, favella; elli si conviene a te |
| 5 lo primo sermone d'uomo che ami iscienza; e non impedire il loro cantare. |
| 6 Dove non è udienza, non impacciare la tua parola; e non ti esaltare importunamente nella tua sapienza. |
| 7 La gemma del carbonculo nell' ornamento dell' oro è l'agguagliezza delli stromenti musici nel convito del vino. |
| 8 Così come nella fabbricazione dell' oro è il segno dello smeraglio, così è il numero della musica nel gaudente e temperato vino. |
| 9 Odi, tacendo; per la riverenza (che porterai agli altri) ti verrà buona grazia. |
| 10 Tu, giovane, appena quando sarà necessario favella nella tua questione. |
| 11 Se tu sarai due volte domandato, abbia fine la tua risposta. |
| 12 Intra molti sii sì come non saputo, e odi tacendo e domandando. |
| 13 E non presumere (di parlare) in mezzo delli grandi uomini; e dove sono li vecchi, non parlare molto. |
| 14 Il lampeggiare va inanzi alla gragnuola, e la grazia vae dinanzi al vergognarsi, e per la tua riverenza ti verrà buona grazia. |
| 15 E nell' ora del (dì allo) levare non ti tristare; tu primo anticorri nella casa tua, e prima chiama gli altri, e quivi ti sollazza. |
| 16 E opera li concetti del tuo animo, ma non in peccati nè in parole superbe. |
| 17 Sopra queste cose tutte sarae la benedizione di Dio, il quale (Dio) ti fece, e che empie te di tutti li suoi beni. |
| 18 Colui che teme Iddio, riceverà la dottrina sua; e chi veglierae con lui, troverae la benedizione (sua). |
| 19 Chi cerca la legge, sarà ripieno di quella; e chi ingannevolmente adopererae (la legge), si iscandalizzerà in lei. |
| 20 Chi teme Iddio, troverà giusta sentenza; e apprenderanno le giustizie (in lui), sì come uno lume. |
| 21 L'uomo peccatore schiferà la correzione, e a sua volontà troverà somiglianza. |
| 22 L'uomo savio non dispregerà la intelligenza; lo matto e il superbo non temerà il timore, |
| 23 eziandio poi che averà fatto con esso sanza consiglio, e poi ch' ello fia ripreso in quelle cose ch' elli seguirà. |
| 24 Figliuolo, nulla fare sanza consiglio, e dopo il fatto non te ne pentirai. |
| 25 Non andare nella via della ruina, e non percuotere li piedi nelle pietre; non ti commettere alla faticosa via; non porre all' anima tua scandalo. |
| 26 E guàrdati da' tuoi figliuoli, e da quelli che ti saranno familiari. |
| 27 In ogni tua opera credi all' anima tua di fede; però che questa si è la conservazione de' comandamenti. |
| 28 E chi crede a Dio, attende alli comandamenti; e chi si fida in lui, non dibasserae. |