Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Siracide 22


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BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 Il pigro è lapidato con sassi coperti di fango: e tutti parleranno di lui con dispregio.1 In pietra di loto è lapidato il pigro; e tutti favellaranno sopra il disprezzo di colui.
2 Il pigro è lapidato collo sterco di bue: tutti quelli, che ne toccano, scuotono le loro mani.2 Dello sterco de' buoi lapidato è il pigro; e chiunque lo toccherae, si scoterà le mani.
3 Il figliuolo mal educato è la vergogna del padre, e la figlia sarà poco stimata.3 La confusione del padre si è il figliuolo pazzo; ma la figlia stolta sarà in isbandimento.
4 La fanciulla prudente è un'eredità pel suo marito: ma quella, che reca disdoro, è l'obbrobrio del genitore.4 La figlia savia sarà un ereditaggio al marito suo; però che quella che confonde, si fa in contumelia al padre.
5 Quella, che è sfacciata, disonora il padre, e il marito, e non la cederà agli empj, e sarà vilipesa dall'uno, e dall'altro.5 Confonde il padre e il marito l'ardita, e dai malvagi non sarà spartita; ma dall' uno e dall' altro sarà vituperata.
6 Un ragionamento fuor di tempo è come la musica del duolo: ma la sferza, e l'istruzione in ogni tempo sono saggezza.6 Lo importuno parlare è sì come la musica nel pianto; le battiture e la dottrina sì sono in ogni tempo sapienza.
7 CUi ammaestra uno stolto è come chi vuol rimettere insieme un vaso di terra rotto.7 Colui che ammaestrarà il pazzo, fa come colui che ricoglie il testo rotto.
8 Chi fa parole con uno, che non ascolta, fa come chi vuole svegliare il dormiente dal suo letargo.8 Colui che favella a colui che non ode, fa come colui che isveglia del grave sonno colui che dorme.
9 Chi collo stolto ragiona di sapienza, parla con un, che dorme; e questi alla fine del ragionamento dice: chi è costui?9 Con uno dormitore favella chi parla allo stolto [la sapienza]; il quale in fine della narrazione dirae: chi è costui?
10 Piangi il morto, che è privato della luce, e piangi lo stolto perché è privo di senno.10 Piagni sopra il morto, però che la luce sua è mancata; e sopra il pazzo piagni, però ch' egli mancoe nel senno.
11 Ma piangi per poco un morto, dapoichè egli ha riposo.11 Piagni poco sopra il morto, però ch' egli si riposoe.
12 Ma la pessima vita dell'empio stolto è peggiore della morte.12 La vita del reissimo è più reissima oltre la vita del pazzo.
13 Il morto si piange per sette giorni; ma lo stolto, e l'empio per tutto il tempo della loro vita.13 Il pianto del morto sia sette dì; del pazzo e del reo, tutti i dì della vita loro è da piagnere.
14 Non parlar molto coll'empio, e non andar insieme coll'insensato.14 Non parlare molto col pazzo, e col disensato non andare.
15 Guardati da lui per non avere inquietudini, e affinchè non ti si attacchi macchia dal suo peccato.15 Astienti da lui, acciò che tu non abbi gravezza; e non ti sozzerai del peccato di colui.
16 Schivalo, e sarai tranquillo, e non soffrirai il tedio di sua stoltezza.16 Schìfati da lui, e troverai requie, e non cadrai nella sua stoltizia.
17 Qual altra cosa si nominerà, che pesi più del piombo, fuorché lo stolto?17 Quale cosa si graverà sopra il piombo? e che è a colui altro nome, che pazzo?
18 E più facile a portarsi l'arena, il sale, e una massa di ferro, che un imprudente, uno stolto, un empio.18 Più agevole è a portare rena e sale o masse di ferro, che l'uomo sciocco e pazzo e malvagio.
19 Un legamento di travi unite insieme nel fondamento di un edilizio non si scompagina; cosi un cuore appoggiato a ben pensato consiglio.19 Sì come il tavolato del legno, incatenato al fondamento dello edificio, non si dissolve, così il cuore confermato col pensiero del consiglio.
20 Le risoluzioni dell'uom sensato non saranno alterate dal timore in nissun tempo.20 Il pensiero del savio in nullo tempo incattiverae (nè) per paura.
21 Come i pali piantati in luogo alto, e le muraglie a secco non resistono all'urto dei venti;21 Come la paglia negli alti luoghi, e la calcina trita sanza mistione, posta alla faccia del vento, non staranno ferme;
22 Cosi parimente il cuor dello stolto, timido ne' suoi pensieri non resisterà all'impeto del timore.22 così il cuore pauroso nel pensiero dello stolto non resisterae contro allo assalto della paura.
23 Siccome il cuor dello stolto, che paventa ne' suoi pensieri, non in ogni tempo temerà; cosi colui, che sta saldo ne' comandamenti di Dio è sempre senza timore.23 Come (l' ornato arenoso nel pariete polito così) il cuore timoroso nel pensiero del pazzo in ogni tempo non ha paura, così colui che persevera nelli comandamenti di Dio sempre.
24 Chi punge l'occhio ne spreme le lagrime, e chi punge il cuore, ne tragge fuori gli affetti.24 Colui che si pugne l'occhio, ne fa uscire le lagrime; e colui che si pugne il cuore profera, senno.
25 Chi scaglia un sasso contro gli uccelli, li fa scappare, così pure chi parla male dell'amico, scioglie l'amicizia.25 Si come colui che getta la pietra nelli uccelli, caccia quelli; così colui che villaneggia l'amico dissolve l' amistade.
26 Quand'anche tu avessi tirata fuori la spada contro l'amico, non di sperare; perocché puoi tornare in grazia con esso.26 Verso l'amico se tu traesti fuori il coltello, non ti disperare; però che si puote ritornare allo amico.
27 Se avrai dette all'amico parole d'ira, non temere, v'è luogo alla pace, purché non vi sia stata maldicenza, né rimprovero, né superbia, né manifestazione del segreto, nè colpo di tradimento; per queste cose tutte l'amico si fuggirà.27 Se elli aprirae la bocca con tristizia, non temere; però che se ne puote rammendare, eccetto la villania e il rimprovero e la superbia e del secreto la revelazione e la piaga fraudolente; in queste cose tutte l'amico fuggirae.
28 Serba fede all'amico nella sua povertà, affin di godere delle sue prosperità.28 La fede possiedi collo amico nella povertade sua, acciò che ti rallegri nel bene suo.
29 Mantienti fedele a lui nel tempo della tribolazione, affin di essere chiamato a parte della sua eredità.29 Nel tempo della sua tribulazione stàlli fedele, acciò che nella sua ereditade tu sia erede con lui.
30 Il vapore, e il fumo si alza dalla fornace prima che il fuoco, così le maldicenze, le contumelie, e le minacce precedono lo spargimento del sangue.30 Il vapore è dinanzi dal fuoco della caminata, e il fumo del fuoco va in alto; così vanno innanzi al sangue li rei detti e le villanie e le minaccie.
31 Io non mi vergognerò di salutare l'amico, non mi nasconderò da lui, e se mi verrà del male da lui, lo sopporterò.31 Non mi vergogneroe di salutare l'amico, e non mi nasconderoe dalla faccia sua; e se per lui mi verrae male, sì lo sosterroe.
32 Ma chiunque ne sarà informato, si guarderà da lui.32 Ciascuno che m' intenderae, si guarderà da quello.
33 Chi porrà una guardia alla mia bocca, e un sigillo inviolabile alle mie labbra, perch'io non cada per loro colpa, e la mia lingua con sia la mia perdizione?33 Or chi darà alla bocca mia, guardia, e sopra le labbre mie certo sigillo, sì che io non caggia in quelli, e la lingua mia perisca me?