Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Salmi 18


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1 Salmo di David.
I Cielli narrano la gloria di Dio, e le opere delle mani di lui annunzia il firmamento.
1 In fine, Salmo di David.
2 Il giorno al giorno fa noia questa parola, e la notte ne da cognizione alla notte.2 I cieli raccontano la gloria di Dio, e il firmamento annuncia le opere delle sue mani.
3 Non havvi linguaggio, né favella, presso di cui intese non siano le loro voci.3 Il giorno racconta la parola al giorno, e la notte manifesta la scienza alla notte.
4 Il loro suono si è diffuso per tutta quanta la terra, e le loro parole sino a' confini della terra.4 Non sono parole, nè sermoni, de' quali non siano udite loro voci.
5 Ha posto nel sole il suo padiglione, e questi come uno sposo, che esce dalla stanza nuziale,
Spunta fuor qual gigante a fornir sua carriera:
5 In ogni terra è uscito loro suono, e nelle fini del mondo loro parole.
6 Dall'una estremità del cielo si parte; E corre fino all'altra estremità di esso, e non havvi chi al calore di lui si nasconda.6 Ha posto il suo tabernacolo nel sole; e lui, come sposo procedente dalla sua camera, rallegrossi come gigante a correre la via.
7 La legge del Signore immacolata, che converte le anime: la testimonianza del Signore è fedele, e ai piccoli da saggezza.7 Il suo uscire dal sommo cielo; e il suo corrimento insino al sommo cielo; e non è cui si asconda dal suo calore.
8 I precetti del Signore sono retti, e rallegrano i cuori: il comandamento del Signore è lucente, e gli occhi rischiara.8 La legge del Signore, convertente le anime, è immacolata; fedele è il testamento del Signore, che a' piccoli dona la sapienza.
9 Santo il timor del Signore, che sussiste per tutti i secoli: i giudizj del Signore son verità, giusti in se stessi.9 Diritte sono le giustizie del Signore, rallegranti i cuori; lucido è il comandamento del Signore, illuminante gli occhii.
10 Più desiderevoli che l'oro, e le pietre molto preziose, e dolci più del miele, e del favo di miele.10 Il santo timore del Signore permane IN SECULUM SECULI; i veri giudicii del Signore sono giustificati in sè medesimi.
11 Imperocché il tuo servo diligentemente gli osserva, e grande è la mercede dell'osservarli.11 Sono desiderabili sopra molto auro e pietra preziosa, e più dolci che il primo mele.
12 Chi è che gli errori conosca? Mondami da' peccati, che a me sono occulti,12 Per certo il servo tuo osserva quelli; osservandoli, hanne molta retribuzione.
13 E da' perversi uomini tienimi lontano. Se questi non prevarranno sopra di me, sarò allor senza macchia, e da delitto gravissimo sarò mondato.13 Chi intende i peccati? Dalli miei occulti monda me (Signore);
14 E a te accette saranno le parole della mia bocca, e la meditazione del cuor mio alla tua presenza in ogni tempo,
O Signore, aiuto mio, e mio Redentore.
14 E dalli estranei perdona al tuo servo. (Però che) se non mi signoreggeranno, allora sarò immacolato, e sarò mondato dal grande peccato.
15 E saranno acciò che i parlari della mia bocca piacciano; e la meditazione del mio cuore sempre sarà nel tuo conspetto. Signore, sei mio aiutatore, e mio ricevitore.