Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Giobbe 16


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1 Ma Giobbe rispose, e disse:1 Rispose Iob, e disse:
2 Ho udite sovente tali cose: voi siete tutti consolatoli molesti:2 Io hoe udito frequentemente cotali cose; consolatori pieni d' incarchi voi siete.
3 Non avrann' eglino fine i discorsi ampollosi? che costa a te il parlare?3 Or non avranno fine le parole ventose? ovvero è alcuna cosa molesta a te, che così favelli?
4 Potrei anch' io parlar come voi: e foste pur voi ne' miei piedi:4 E io potea similmente parlare le vostre parole; e ancora Iddio il volesse che l'anima vostra fosse per la mia!
5 Vi consolerei anch'io a parole, e piegherei la mia testa sopra di voi:5 Ch'io consolerei voi con parole, e moveria lo capo mio sopra voi.
6 Vi farei cuore co' miei discorsi, e regolerei le mie labbra colla compassione verso di voi.6 Fortificherei voi colla mia bocca, e moverei le labbra mie, quasi come perdonante a voi.
7 Ma or che farò? Se io parlerò non si accheterà il mio dolore, e se starò in silenzio egli non andrà lungi da me.7 Ma che farò? Se io favelleroe, non si riposerae lo mio dolore; e se io tacerò, non si partirà da me.
8 Ma adesso il dolor mio m' ha oppresso, e tutti i miei membri sono scompaginati.8 A ora mi ha oppresso il mio dolore, e in niente sono tornati li miei sensi.
9 Le grinze della mia pelle rendono testimonianza contro di me; e un mendace ragionatore sorge contro di me per contradirmi in faccia.9 La mia pelle crispata induce la testimonianza incontro a me, e si suscita lo parlante falso contro alla mia faccia, contradicente a me.
10 Aduna il suo furore contro di me, e minacciandomi digrigna i denti contro di me: con occhi terribili mi guarda il mio nemico.10 Ragunoe lo suo furore in me, e minacciandomi stridava contro a me colli suoi denti; lo mio nemico colli terribili occhii ragguardò me.
11 Hanno aperte le loro bocche contro di me, e mi han percosso obbrobriosamente nella guancia; si son satollati delle mie pene.11 E le sue bocche s' apersono sopra me, e vituperandomi percosse la mia mascella; e saziati sono [del] le mie pene.
12 Il Signore mi ha rinchiuso in balia dell'iniquo, e mi ha dato nelle mani degli empj.12 E rinchiuse Iddio me appresso lo malvagio, e nelle mani de' rei diede me.
13 Quell'io si beato una volta fai di repente ridotto in polvere; mi afferrò per la testa, m' infranse, e fecemi come suo bersaglio.13 Io, ch' era quelli che fue ricchissimo, repentemente sono contrito; tenne lo mio capo, spezzò me e puosemi a lui quasi come uno segno.
14 Mi ha cinto colle sue lance, ha impiagati tutti i miei fianchi, e senza pietà averne, le mie viscere ha sparse per terra.14 E intorniò me colle sue lancie, e ferie li miei lombi; e non perdonò, e isparse nella terra le mie budella.
15 Mi ha lacerato con ferite sopra ferite: qual gigante si è gettato sopra di me.15 E tagliò me colla ferita sopra la ferita, e venne sopra me come gigante.
16 Porto cucito alla mia pelle il cilizio, e la mia carne ho ricoperta di cenere.16 Lo sacco cucii sopra la mia cotica; e coperta è colla cenere la mia carne.
17 La mia faccia è gonfia dal pianto, e la caligine ingombra le mie pupille.17 La mia faccia enfiò il pianto, e le mie palpebre scurarono.
18 Queste cose ho sofferte, benché inique non fossero le opere mie, e pure offerissi a Dio le preghiere.18 Queste cose sostengo senza iniquità delle mie mani, quando io avea le monde preghiere a Dio.
19 Terra, non ricoprire il mio sangue, non restino nascose in te le mie strida.19 O terra, non coprire lo mio sangue, nè non trovi luogo in te di nascondersi lo mio chiamare.
20 Perocché lassù in cielo è il mio testimone, e nell'alto si sta colui, che mi conosce intimamente.20 Ecco in verità nel cielo è lo mio testimonio, e colui che sa le mie cose secrete è nelli luoghi eccelsi.
21 I miei amici sono verbosi; a Dio spandono lagrime gli occhi miei.21 O amici miei, pieni di parole; a Dio stilla l'occhio mio.
22 E fosse egli pure il giudizio tra Dio, e l'uomo come il giudizio di un figliuolo dell'uomo col suo compagno.22 E Iddio il volesse, che così fosse giudicato l'uomo con Dio, come è giudicato lo figliuolo dell' uomo con lo suo collega.
23 Perocché già passano i corti anni, ed io batto una strada, per cui non ritornerò.23 Ecco certo li brevi anni trapassano; e ando per la via, per la quale io non torneroe.