Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Lettera agli Ebrei 10


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DIODATIBIBBIA MARTINI
1 Perciocchè la legge, avendo l’ombra de’ futuri beni, non l’immagine viva stessa delle cose, non può giammai, per que’ sacrificii che sono gli stessi ogni anno, i quali son del continuo offerti, santificar quelli che si accostano all’altare.1 Imperocché la legge avente l'ombra de' beni futuri, non la stessa espressa immagine delle cose, con quel le ostie, che continuamente offeriscono ogn' anno, non può mai rendere perfetti color, che sagrificano:
2 Altrimenti, sarebber restati d’essere offerti; perciocchè coloro che fanno il servigio divino, essendo una volta purificati, non avrebbero più avuta alcuna coscienza di peccati.2 Altrimenti si sarebbe cessato di offerirle; dappoiché purificati una volta i sagrificatori, non sarebber più consapevoli a loro stessi di peccato:
3 Ma per essi si fa ogni anno rammemorazion dei peccati.3 Ma io queste (ostie) si fa commemorazione ogni anno de' peccati:
4 Perciocchè egli è impossibile che il sangue di tori e di becchi, tolga i peccati.4 Impossibile essendo, che col sangue de' tori, e de' capri tolgansi i peccati.
5 Perciò, entrando egli nel mondo, dice: Tu non hai voluto sacrificio, nè offerta; ma tu mi hai apparecchiato un corpo.5 Per la qual cosa entrando nel mondo, dice: non hai voluto ostia, né oblazione: ma a me hai formato un corpo:
6 Tu non hai gradito olocausti, nè sacrificii per lo peccato6 Non sono a te piaciuti gli olocausti per lo peccato.
7 Allora io ho detto: Ecco, io vengo; egli è scritto di me nel rotolo del libro; io vengo per fare, o Dio, la tua volontà.7 Allora io dissi: ecco ch'io vengo nella testata del libro è stato scritto di me) per fare, o Dio, la tua volontà.
8 Avendo detto innanzi: Tu non hai voluto, nè gradito sacrificio, nè offerta, nè olocausti, nè sacrificio per lo peccato i quali si offeriscono secondo la legge,8 Avendo detto di sopra: le ostie, le obblazioni, e gli olocausti pel peccato non gli hai voluti, né sono a te piaciuti, le quali cose secondo la legge si offeriscono:
9 egli aggiunge: Ecco, io vengo, per fare, o Dio, la tua volontà. Egli toglie il primo, per istabilire il secondo.9 Allora dissi: ecco, che io vengo per fare, o Dio, la tua volontà: toglie il primo, per istabilire il secondo.
10 E per questa volontà siamo santificati, noi che lo siamo per l’offerta del corpo di Gesù Cristo, fatta una volta.10 E per questa volontà siamo stati santificati mediante l'obblazione del corpo di Gesù Cristo (fatta) una volta.
11 E oltre a ciò, ogni sacerdote è in piè ogni giorno ministrando, ed offerendo spesse volte i medesimi sacrificii, i quali giammai non possono togliere i peccati.11 E ogni sacerdote sta pronto tuttodì al ministero, e offerendo sovente le stesse ostie le quale non possono mai togliere i peccati:
12 Ma esso, avendo offerto un unico sacrificio per li peccati, si è posto a sedere in perpetuo alla destra di Dio;12 Ma questi, offerta per sempre una sola ostia pei peccati, siede alla destra di Dio,
13 nel rimanente, aspettando finchè i suoi nemici sieno posti per iscannello de’ suoi piedi.13 Aspettando del rimanente il tempo, che i nemici di lui siano posti sgabello a' suoi piedi.
14 Poichè per un’unica offerta, egli ha in perpetuo appieno purificati coloro che sono santificati.14 Imperocché con una sola obblazione rendette perfetti in perpetuo que', che sono santificati.
15 Or lo Spirito Santo ancora ce lo testifica; perciocchè, dopo avere innanzi detto:15 Ce lo attesta anche lo Spirito santo. Imperocché dopo di aver detto:
16 Quest’è il patto, che io farò con loro dopo que’ giorni; il Signore dice: Io metterò le mie leggi ne’ loro cuori, e le scriverò nelle lor menti.16 Questa (è) l'alleanza, che io ritrarrò con essi dopo que' giorni, dice il Signore: inserirò le mie leggi ne' loro cuori, e nelle menti loro le scriverò:
17 E non mi ricorderò più de’ lor peccati, nè delle loro iniquità.17 E de' peccati, e delle iniquità loro non mi ricorderò già più.
18 Ora, dov’è remissione di queste cose, non vi è più offerta per lo peccato18 Or dov'(è) di questi la remissione: non v' ha già più obblazione ed peccato.
19 AVENDO adunque, fratelli, libertà d’entrare nel santuario, in virtù del sangue di Gesù,19 Avendo adunque, o fratelli, la fidanza di entrare nel santo de' santi pel sangue di Cristo,
20 che è la via recente, e vivente, la quale egli ci ha dedicata, per la cortina, cioè per la sua carne,20 Per quella, che egli per noi coansagrò, strada nuova, e di vita, pel velo, cioè per la carne di lui,
21 ed un sommo sacerdote sopra la casa di Dio,21 E (avendo) un gran sacerdote, che presiede alla casa di Dio:
22 accostiamoci con un vero cuore, in piena certezza di fede, avendo i cuori cospersi e netti di mala coscienza, e il corpo lavato d’acqua pura.22 Accostiamoci con cuor sincero, con pienezza di fede, purgati il cuore dalla mala coscienza, e lavato il corpo coll'acqua monda,
23 Riteniamo ferma la confessione della nostra speranza; perciocchè fedele è colui che ha fatte le promesse.23 Conserviamo non vacillante la professione della nostra speranza, (imperocché fedele è colui, che ha promesso)
24 E prendiam guardia gli uni agli altri, per incitarci a carità, ed a buone opere;24 E siamo attenti gli uni agli altri per istimolarci alla carità, e alle opere buone:
25 non abbandonando la comune nostra raunanza, come alcuni son usi di fare; ma esortandoci gli uni gli altri; e tanto più, che voi vedete approssimarsi il giorno.25 Non abbandonando le nostre adunanze, come vogliono far taluni, ma facendovi animo, e tanto più, quanto che vedete avvincinarsi quel giorno.
26 Perciocchè, se noi pecchiamo volontariamente, dopo aver ricevuta la conoscenza della verità, ei non vi resta più sacrificio per i peccati;26 Imperocché volontariamente peccando noi dopo ricevuta la cognizione della verità, non ci resta già ostia poi peccati,
27 ma una spaventevole aspettazione di giudizio, ed una infocata gelosia, che divorerà gli avversari.27 Ma una terribile espettazione del giudizio, e l'ardore del fuoco, che sta per consumare i nemici.
28 Se alcuno ha rotta la legge di Mosè, muore senza misericordia, in sul dire di due o tre testimoni.28 Uno, che viola la legge di Mosè, sul deposto di due, o di tre testimoni muore senza alcuna remissione:
29 Di quanto peggior supplicio stimate voi che sarà reputato degno colui che avrà calpestato il Figliuol di Dio, ed avrà tenuto per profano il sangue del patto, col quale è stato santificato; ed avrà oltraggiato lo Spirito della grazia?29 Quanto più acerbi supplizi pensate voi, che si meriti chi avrà calpestato il Figliuolo di Dio, ed il sangue del testamento, in cui fu santificato, avrà tenuto come profano, ed avrà fatto oltraggio allo spirito di grazia?
30 Poichè noi sappiamo chi è colui che ha detto: A me appartiene la vendetta, io farò la retribuzione, dice il Signore. E altrove: Il Signore giudicherà il suo popolo.30 Imperocché sappiamo chi è colui, che disse: a me la vendetta, e io renderò il contraccambio. E di nuovo: il Signore giudicherai il suo popolo.
31 Egli è cosa spaventevole di cader nelle mani dell’Iddio vivente.31 Orrenda cosa ella è il cadere nelle mani di Dio vivo.
32 Ora, ricordatevi de’ giorni di prima, ne’ quali, dopo essere stati illuminati, voi avete sostenuto un gran combattimento di sofferenze;32 Richiamate alla memoria quei primi giorni, ne' quali essendo stati illuminati, sosteneste conflitto grande di patimenti.
33 parte, messi in ispettacolo per vituperii e tribolazioni; parte ancora, essendo fatti compagni di coloro che erano in tale stato.33 Ed ora divenuti spettacolo di obbrobrio, e di tribolazione: ora fatti compagni di coloro, che erano in tale stato.
34 Poichè avete ancora patito meco ne’ miei legami, ed avete ricevuta con allegrezza la ruberia de’ vostri beni, sapendo che avete una sostanza ne’ cieli, che è migliore e permanente.34 Imperocché e foste compassione voli verso de' carcerati, e con gaudio accettaste la rapina de vostri beni, conoscendo di avere migliori, e durevoli sostanze.
35 Non gettate adunque via la vostra franchezza, la quale ha gran retribuzione.35 Non vogliate adunque far getto della vostra fidanza, la quale ha una gran ricompensa.
36 Perciocchè voi avete bisogno di pazienza; acciocchè, avendo fatta la volontà di Dio, otteniate la promessa.36 Imperocché necessaria è a voi la pazienza: affinchè facendo la volontà di Dio, entriate al possesso delle promesse.
37 Imperocchè, fra qui e ben poco tempo, colui che deve venire verrà, e non tarderà.37 Imperocché ancora un tantino, e quegli, che dee venire, verrà, e non tarderà.
38 E il giusto viverà per fede; ma se egli si sottrae, l’anima mia non lo gradisce.38 Ma il mio giusto vive di fede: che se si ritirerà indietro, non sarà accetto all'anima mia.
39 Ora, quant’è a noi, non siamo da sottrarci, a perdizione; ma da credere, per far guadagno dell’anima39 Ma noi non siamo da tirarci indietro per perderci, ma fedeli per far acquisto dell'anima.