Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 21


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DIODATILA SACRA BIBBIA
1 ORA, dopo che ci fummo con gran pena separati da loro, navigammo, e per diritto corso arrivammo a Coo, e il giorno seguente a Rodi, e di là a Patara.1 Quando ci fummo separati da essi, prendemmo il largo e per la via più diretta giungemmo a Cos, il giorno dopo a Rodi e di là a Pàtara.
2 E trovata una nave che passava in Fenicia, vi montammo su, e facemmo vela.2 Avendo trovato una nave che stava per passare in Fenicia, vi salimmo sopra e salpammo.
3 E, scoperto Cipri, e lasciatolo a man sinistra, navigammo in Siria, ed arrivammo a Tiro; perciocchè quivi si dovea scaricar la nave.3 Avvistammo Cipro e la lasciammo alla sinistra, navigando verso la Siria. Così giungemmo a Tiro, dove la nave doveva deporre il suo carico.
4 E, trovati i discepoli, dimorammo quivi sette giorni; ed essi, per lo Spirito, dicevano a Paolo, che non salisse in Gerusalemme.4 Avendo trovato i discepoli, ci trattenemmo colà sette giorni. Essi nello Spirito dicevano a Paolo di non salire a Gerusalemme.
5 Ora, dopo che avemmo passati quivi que’ giorni, partimmo, e ci mettemmo in cammino, accompagnati da tutti loro, con le mogli, e figliuoli, fin fuor della città; e postici in ginocchioni in sul lito, facemmo orazione.5 Ma quando fu spirato il tempo del nostro soggiorno, ci mettemmo in cammino per partire, mentre essi ci accompagnavano tutti, con le mogli e i figli, sin fuori della città. Inginocchiatici sulla spiaggia, pregammo
6 Poi, abbracciatici gli uni gli altri, montammo in su la nave; e quelli se ne tornarono alle case loro.6 e ci salutammo a vicenda. Quindi salimmo sulla nave, mentre quelli se ne ritornarono alle proprie case.
7 E noi, compiendo la navigazione, da Tiro arrivammo a Ptolemaida; e, salutati i fratelli, dimorammo un giorno appresso di loro7 Compimmo la nostra navigazione giungendo da Tiro a Tolemaide. Qui, salutati i fratelli, rimanemmo un giorno presso di loro.
8 E il giorno seguente, essendo partiti, arrivammo a Cesarea; ed entrati in casa di Filippo l’evangelista, ch’era l’uno de’ sette, dimorammo appresso di lui.8 Il giorno dopo partimmo e giungemmo a Cesarea. Entrati nella casa di Filippo, l'evangelista, uno dei sette, ci fermammo presso di lui.
9 Or egli avea quattro figliuole vergini, le quali profetizzavano.9 Egli aveva quattro figlie vergini, che avevano il dono di profezia.
10 E, dimorando noi quivi molti giorni, un certo profeta, chiamato per nome Agabo, discese di Giudea.10 Eravamo là da più giorni, quando discese dalla Giudea un profeta di nome Agabo,
11 Ed egli, essendo venuto a noi, e presa la cintura di Paolo, se ne legò le mani ed i piedi, e disse: Questo dice lo Spirito Santo: Così legheranno i Giudei in Gerusalemme l’uomo di cui è questa cintura, e lo metteranno nelle mani de’ Gentili.11 che, entrato presso di noi, prese la cintura di Paolo, si legò i piedi e le mani e disse: "Questo dice lo Spirito Santo: l'uomo a cui appartiene questa cintura, a questo modo sarà legato dai Giudei in Gerusalemme e consegnato nelle mani dei pagani".
12 Ora, quando udimmo queste cose, e noi, e que’ del luogo, lo pregavamo che non salisse in Gerusalemme.12 All'udire queste cose, noi e la gente del luogo lo scongiuravamo di non salire a Gerusalemme.
13 Ma Paolo rispose: Che fate voi, piangendo, e macerandomi il cuore? poichè io sia tutto pronto, non solo ad esser legato, ma eziandio a morire in Gerusalemme, per lo nome del Signor Gesù.13 Allora Paolo rispose: "Perché piangete così e mi spezzate il cuore? Io sono pronto non solo a essere legato, ma anche a morire in Gerusalemme per il nome del Signore Gesù".
14 E, non potendo egli esser persuaso, noi ci acquetammo, dicendo: La volontà del Signore sia fatta14 E poiché non c'era verso di persuaderlo, ci acquietammo dicendo: "Sia fatta la volontà del Signore".
15 E, dopo que’ giorni, ci mettemmo in ordine, e salimmo in Gerusalemme.15 Alcuni giorni dopo, fatti i preparativi, salimmo a Gerusalemme.
16 E con noi vennero eziandio alcuni de’ discepoli di Cesarea, menando con loro un certo Mnason Cipriota, antico discepolo, presso il quale dovevamo albergare.16 Vennero con noi anche alcuni dei discepoli da Cesarea e ci condussero ad alloggiare presso un certo Mnasòne di Cipro, un antico discepolo.
17 Ora, come fummo giunti in Gerusalemme, i fratelli ci accolsero lietamente.17 Al nostro arrivo a Gerusalemme, i fratelli ci accolsero con gioia.
18 E il giorno seguente, Paolo entrò con noi da Giacomo; e tutti gli anziani vi si trovarono.18 Il giorno dopo Paolo venne con noi da Giacomo, e vi convennero pure tutti gli anziani.
19 E Paolo, salutatili, raccontò loro ad una ad una le cose che il Signore avea fatte fra i Gentili, per lo suo ministerio.19 Dopo averli salutati, incominciava a raccontare per filo e per segno ciò che Dio aveva operato tra i pagani per mezzo del suo ministero.
20 Ed essi, uditele, glorificavano Iddio; poi dissero a Paolo: Fratello, tu vedi quante migliaia vi sono de’ Giudei che hanno creduto; e tutti son zelanti della legge.20 Essi, sentendolo, glorificavano Dio. Poi gli dissero: "Vedi, o fratello, quante migliaia di Giudei hanno abbracciato la fede, e tutti sono zelanti osservatori della legge.
21 Or sono stati informati intorno a te, che tu insegni tutti i Giudei, che son fra i Gentili, di rivoltarsi da Mosè, dicendo che non circoncidano i figliuoli, e non camminino secondo i riti.21 Ora essi hanno ripetutamente sentito dire a tuo riguardo che tu insegni a tutti i Giudei che sono tra i pagani a distaccarsi da Mosè, dicendo loro di non circoncidere più i loro figli e di non comportarsi secondo gli usi tradizionali.
22 Che devesi adunque fare? del tutto conviene che la moltitudine si raduni, perciocchè udiranno che tu sei venuto.22 Che fare, dunque? Senza dubbio verranno a sapere che tu sei arrivato.
23 Fa’ dunque questo che ti diciamo. Noi abbiamo quattro uomini, che hanno un voto sopra loro.23 Fa' dunque ciò che noi ti diciamo: abbiamo qui quattro uomini che hanno un voto da sciogliere.
24 Prendili teco, e purificati con loro, e fa’ la spesa con loro; acciocchè si tondano il capo, e tutti conoscano che non è nulla di quelle cose delle quali sono stati informati intorno a te; ma che tu ancora procedi osservando la legge.24 Tu prendili con te, fa' le purificazioni insieme ad essi e paga le spese per loro, affinché possano radersi il capo. Tutti sapranno così che le voci che hanno udito a tuo riguardo non sono vere, ma che anche tu cammini nell'osservanza della legge.
25 Ma, quant’è a’ Gentili che hanno creduto, noi ne abbiamo scritto, avendo statuito che non osservino alcuna cosa tale; ma solo che si guardino dalle cose sacrificate agl’idoli, e dal sangue, e dalle cose soffocate, e dalla fornicazione.25 Quanto poi ai pagani che hanno abbracciato la fede, noi abbiamo inviato lettere con la decisione che si dovessero astenere dalle carni immolate agli idoli, dal sangue, dalla carne di animali soffocati e dalla fornicazione".
26 Allora Paolo, presi seco quegli uomini, il giorno seguente, dopo essersi con loro purificato, entrò con loro nel tempio, pubblicando i giorni della purificazione esser compiuti, infino a tanto che l’offerta fu presentata per ciascun di loro26 Allora Paolo prese con sé quegli uomini, il giorno seguente si purificò insieme con essi ed entrò nel tempio per notificare il termine dei giorni della purificazione, quando sarebbe stato offerto il sacrificio per ciascuno di essi.
27 Ora, come i sette giorni erano presso che compiuti, i Giudei dell’Asia, vedutolo nel tempio, commossero tutta la moltitudine, e gli misero le mani addosso,27 I sette giorni stavano per compiersi, quando i Giudei dell'Asia, avendolo visto nel tempio, misero in subbuglio tutta la folla e posero le mani su di lui,
28 gridando: Uomini Israeliti, venite al soccorso; costui è quell’uomo, che insegna per tutto a tutti una dottrina che è contro al popolo, e contro alla legge, e contro a questo luogo; ed oltre a ciò, ha eziandio menati de’ Greci dentro al tempio, ed ha contaminato questo santo luogo.28 gridando: "Israeliti, aiuto! Questo è l'uomo che predica a tutti e dappertutto contro il popolo, contro la legge e contro questo santo luogo; ora ha introdotto persino dei Greci nel tempio e ha profanato questo luogo santo!".
29 Perciocchè dinanzi avean veduto Trofimo Efesio nella città con Paolo, e pensavano ch’egli l’avesse menato dentro al tempio.29 Infatti avevano visto in precedenza nella città Tròfimo di Efeso insieme con lui e pensavano che Paolo l'avesse introdotto nel tempio.
30 E tutta la città fu commossa, e si fece un concorso di popolo; e, preso Paolo, lo trassero fuor del tempio; e subito le porte furon serrate.30 Tutta la città ne fu scossa e vi fu un accorrere di popolo. Impadronitisi di Paolo, lo trascinavano fuori del recinto del tempio e subito furono chiuse le porte.
31 Ora, com’essi cercavano d’ucciderlo, il grido salì al capitano della schiera, che tutta Gerusalemme era sottosopra.31 Mentre essi cercavano di ucciderlo, giunse la notizia al tribuno della coorte che tutta Gerusalemme era in subbuglio.
32 Ed egli in quello stante prese de’ soldati, e de’ centurioni, e corse a’ Giudei. Ed essi, veduto il capitano, e i soldati, restarono di batter Paolo.32 Egli immediatamente prese dei soldati e dei centurioni e scese di corsa verso di loro: questi, visto il tribuno e i soldati, cessarono di percuotere Paolo.
33 E il capitano, accostatosi, lo prese, e comandò che fosse legato di due catene; poi domandò chi egli era, e che cosa avea fatto.33 Allora il tribuno, avvicinatosi, lo arrestò e comandò che fosse legato con due catene, poi domandò chi fosse e che cosa aveva fatto.
34 E gli uni gridavano una cosa, e gli altri un’altra, nella moltitudine; laonde, non potendone egli saper la certezza, per lo tumulto, comandò ch’egli fosse menato nella rocca.34 Ma tra la folla chi gridava una cosa, chi un'altra; e non riuscendo egli per il tumulto a capire con certezza di che si trattava, comandò che fosse condotto nella caserma.
35 Ed avvenne, quando egli fu sopra i gradi, ch’egli fu portato da’ soldati, per lo sforzo della moltitudine.35 Quando fu sui gradini, dovette essere portato di peso dai soldati per la violenza della folla.
36 Poichè la moltitudine del popolo lo seguitava, gridando: Toglilo.36 Infatti la moltitudine del popolo gli andava dietro gridando: "Ammazzalo!".
37 OR Paolo, come egli era per esser menato dentro alla rocca, disse al capitano: Emmi egli lecito di dirti qualche cosa? Ed egli disse: Sai tu Greco?37 Mentre stava per essere condotto dentro alla caserma, Paolo disse al tribuno: "Mi è lecito dirti una cosa?". Quegli rispose: "Sai il greco?
38 Non sei tu quell’Egizio, il quale a’ dì passati suscitò, e menò nel deserto que’ quattromila ladroni?38 Non sei dunque tu l'egiziano che giorni fa ha provocato una sommossa e ha condotto nel deserto quattromila sicari?".
39 E Paolo disse: Quant’è a me, io son uomo Giudeo, da Tarso, cittadino di quella non ignobile città di Cilicia; or io ti prego che tu mi permetta di parlare al popolo.39 Paolo disse: "Io sono un giudeo, cittadino di Tarso in Cilicia, città non senza importanza. Ora ti prego, permettimi di parlare al popolo".
40 Ed avendoglielo egli permesso, Paolo, stando in piè sopra i gradi, fece cenno con la mano al popolo. E, fattosi gran silenzio, parlò loro in lingua ebrea, dicendo:40 Ottenuto il permesso, Paolo, stando sui gradini, fece cenno con la mano al popolo e, fattosi un gran silenzio, parlò in lingua ebraica dicendo: