Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 32


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 DOPO queste cose, e questa fedeltà, Sennacherib, re degli Assiri, venne, ed entrò in Giuda, e pose campo sopra le città forti, e deliberò di sforzarle, per ridurle sotto la sua ubbidienza.1 Dopo queste cose e questa verità, venne Sennacherib re degli Assirii; ed entrando in Giuda, assediò cittadi fornite, volendole prendere.
2 Ed Ezechia, veduto che Sennacherib era venuto, e ch’egli volgeva la faccia contro a Gerusalemme, per combatterla;2 La quale cosa udita Ezechia, cioè che Sennacherib era venuto, e che tutto lo impeto della battaglia si convertia inverso Ierusalem,
3 si consigliò co’ suoi principali ufficiali, e co’ suoi uomini di valore, di turar le acque delle fonti ch’erano fuor della città; ed essi gli prestarono aiuto.3 tenuto consiglio coi principi suoi, e uomini fortissimi, di otturare il capo delle fonti, le quali erano di fuori della città, ed essendo questo confermato per sentenza di tutti,
4 Ed un gran popolo si adunò, e turarono tutte le fonti, e il torrente che si spande per mezzo la contrada, dicendo: Perchè i re degli Assiri, venendo, troverebbero essi copia d’acque?4 congregoe grande moltitudine, e otturarono tutte le fonti, e il rivo il quale correa per lo mezzo della terra, dicendo: acciò che non vengano i re degli Assirii, e non trovino abbondanza d' acqua.
5 Egli prese eziandio animo di ristorar tutte le mura rotte, e le alzò fino alle torri; e di fuori edificò un altro muro. Egli fortificò ancora Millo, nella Città di Davide; e fece far dardi e scudi in gran quantità.5 E industriosamente edificò tutto il muro il quale era istato disfatto, e fecevi disopra torri, e di fuori uno altro muro; e racconciò Mello nella città di David, e fece armatura di diverse generazioni, e scuda.
6 Ed ordinò capitani di guerra sopra il popolo, e li adunò appresso di sè nella piazza della porta della città, e li confortò, dicendo:6 E ordinò i prìncipi de' combattitori nello esercito; e convocogli tutti nella piazza della porta della città, e favelloe al cuore di loro, dicendo:
7 Prendete animo, e fortificatevi; non temiate, e non vi spaventate per lo re degli Assiri, nè per tutta la moltitudine che è con lui; perciocchè con noi v’è uno maggiore che con lui.7 valentemente fate, e confortatevi e non abbiate paura, e non temete il re degli Assirii, nè tutta la moltitudine la quale è con esso lui; però che molto più ne sono con esso noi, che con loro.
8 Con lui è il braccio della carne; ma con noi è il Signore Iddio nostro, per aiutarci, e per combatter le nostre battaglie. E il popolo si rassicurò in su le parole di Ezechia, re di Giuda8 Con loro si è braccio di carne; e con esso noi si è il nostro Signore Iddio, il quale è nostro aiutatore, e combatterà per noi. E tutto il popolo si confortò per queste parole di Ezechia re di Giuda.
9 Dopo questo, Sennacherib, re degli Assiri, essendo sopra Lachis con tutte le forze del suo imperio, mandò i suoi servitori in Gerusalemme ad Ezechia, re di Giuda, ed a tutti i Giudei ch’erano in Gerusalemme per dir loro:9 E dopo che queste cose furono fatte, mandò Sennacherib re degli Assirii i suoi servi in Ierusalem; ed egli con tutto il suo esercito assediavano Lachis; ad Ezechia re di Giuda, e a tutto il popolo il quale era nella città, dicendo:
10 Così ha detto Sennacherib, re degli Assiri: In che vi confidate voi, per dimorare in Gerusalemme nell’assedio?10 Questo dice Sennacherib re degli Assirii: in chi avendo fidanza sedete assediati in Ierusalem?
11 Ezechia non vi seduce egli, per ridurvi a morir di fame e di sete, dicendo: Il Signore Iddio nostro ci salverà dalla mano del re degli Assiri?11 E ingànnavi Ezechia per conducervi alla morte di fame e di sete, affermando che il vostro Signore vi libererà delle mani del re degli Assirii?
12 Non ha esso Ezechia tolti via gli alti luoghi, e gli altari di esso Signore, e detto a Giuda e a Gerusalemme: Adorate solo davanti ad un Altare, e fate sopra esso ardere i vostri sacrificii?12 Non è egli questo Ezechia, il quale disfece i luoghi alti suoi e' suoi altari, e comandò a Ginda e a Ierusalem, dicendo: voi adorerete dinanzi ad uno altare, e in quello voi arderete lo incenso?
13 Non sapete voi quello che io ed i miei padri abbiam fatto a tutti i popoli de’ paesi? gl’iddii delle genti dei paesi hanno eglino giammai potuto salvare il lor paese dalla mia mano?13 E non sapete voi quello ch' io e i miei padri avemo fatto ai popoli di tutte le terre? Hanno egli potuto, tutti gli dii delle terre e delle genti, liberare i suoi reami della mia mano?
14 Quale, d’infra tutti gl’iddii di quelle genti che i miei padri hanno distrutte, ha potuto salvare il suo popolo dalla mia mano, che l’Iddio vostro ve ne possa salvare?14 Chi è di tutti gli dii delle genti, le quali i miei padri hanno disfatte, che abbia potuto liberare il suo popolo della mia mano, che possa il vostro Iddio liberare voi della mia mano?
15 Ora dunque Ezechia non v’inganni, e non vi seduca in questa maniera; e voi non gli prestate fede; perciocchè poichè alcun dio d’alcuna gente, o regno, non ha potuto salvare il suo popolo dalla mia mano, nè dalla mano de’ miei padri, quanto meno vi salverà l’Iddio vostro dalla mia mano?15 Onde non v' inganni Ezechia, nè con vana suasione vi beffi, e non gli credete. S' egli non fu veruno Dio di tutte le genti, il quale potesse liberare il suo popolo della mia mano e della mano dei padri miei, sèguita anco, che il vostro Iddio non potrà (anco) liberare voi di questa mano.
16 Ed i servitori di esso dissero ancora molte altre cose contro al Signore Iddio, e contro ad Ezechia, suo servitore.16 E anche molte cose gli servi di Sennacherib dissono contro a Dio, e contro al suo servo Ezechia.
17 Sennacherib scrisse oltre a ciò lettere, per ischernire il Signore Iddio di Israele, e per parlar contro a lui in questa maniera: Siccome gl’iddii delle genti de’ paesi non hanno salvati i lor popoli dalla mia mano, così anche l’Iddio di Ezechia non salverà il suo.17 E scrisse anche lettere, piene di blasfemie contro al Signore Iddio d' Israel, e favelloe contra di lui: sì come gli dii di tutte l'altre genti non hanno potuto liberare i suoi popoli della mia mano, così il Dio di Ezechia non potrà liberare il popolo suo di questa mano.
18 Quei servitori gridarono ancora ad alta voce, in lingua giudaica, al popolo di Gerusalemme, ch’era in su le mura, per ispaventarlo, e per conturbarlo; per prendere in questa maniera la città.18 E sopra questo, con grande rumore, in lingua Giudea gridavano al popolo il quale sedea sopra le mura di Ierusalem, per isbigottirgli, e per prendere la città.
19 E parlarono dell’Iddio di Gerusalemme, come degl’iddii de’ popoli della terra, che sono opera di mani d’uomini.19 E favelloe contro lo Iddio di Ierusalem, si come [contro] gli dii de' popoli e delle terre, li quali sono opere di mano d' uomini.
20 Allora il re Ezechia, e il profeta Isaia, figliuolo d’Amos, fecero orazione per queste cose, e gridarono verso il cielo.20 E orarono Ezechia re, e Isaia figliuolo di Amos profeta, per quella blasfemia; e gridarono insino al cielo.
21 E il Signore mandò un Angelo, il quale distrusse ogni valente uomo, ed ogni capo e capitano ch’era nel campo del re degli Assiri; laonde egli se ne ritornò svergognato al suo paese. Ed essendo entrato nella casa de’ suoi dii, di quelli che erano usciti delle sue interiora, l’uccisero quivi con la spada.21 E il Signore mandò l'angiolo, il quale percosse ogni uomo robusto e combattitore e 'l principe [dello esercito] del re degli Assirii; e ritornò con vergogna nella terra sua. Ed entrato lui nella casa del suo iddio, i suoi figliuoli, i quali erano usciti del suo ventre, sì l'uccisero di coltello.
22 Così il Signore salvò Ezechia, e gli abitanti di Gerusalemme, dalla mano di Sennacherib, re degli Assiri, e dalla mano d’ogni altro; e li sollevò d’ogn’intorno.22 E salvò il Signore Ezechia e gli abitatori di Ierusalem delle mani di Sennacherib re degli Assirii, e delle mani di tutti (i suoi nemici), e diede loro pace dintorno.
23 E molti portavano offerte al Signore in Gerusalemme, e cose preziose ad Ezechia, re di Giuda. E dopo queste cose, egli fu innalzato appresso tutte le nazioni23 E molti portavano ostie e sacrificii al Signore in Ierusalem, e presenti ad Ezechia re di Giuda; il quale fu esaltato, dopo questo, nel cospetto di tutte le genti.
24 IN que’ giorni, Ezechia infermò fino alla morte; ma egli fece orazione al Signore; ed esso gli parlò, e gli diede un segno.24 E in quello tempo infermò Ezechia insino alla morte, e oroe al Signore; ed esaudillo, e diedegli segnale.
25 Ma Ezechia non fu riconoscente del beneficio ricevuto; perciocchè il suo cuore s’innalzò; laonde vi fu indegnazione contro a lui, contro a Giuda, e contro a Gerusalemme.25 Ma egli non rendeo secondo i beneficii i quali avea ricevuti, però che il suo cuore si levoe; e fu fatta l'ira [contra lui, e] contra Giuda e Ierusalem.
26 Ma pure Ezechia, con gli abitanti di Gerusalemme, si umiliò di ciò che il suo cuore si era innalzato; e per ciò l’indegnazione del Signore non venne sopra loro al tempo d’Ezechia.26 Ma umiliossi poi, però che [il suo cuore] s'era levato, così lui come tutti gli abitatori di Ierusalem; e però non venne sopra loro l'ira del Signore nel tempo di Ezechia.
27 Ezechia dunque ebbe grandissime ricchezze e gloria; e si fece de’ tesori d’argento, e d’oro, e di pietre preziose, e d’aromati, e di scudi, e d’ogni sorta di cari arredi.27 Ed Ezechia fu ricco e nobile molto, e congregò a sè molti tesori d' oro e d'ariento e pietre preziose, di spezie e d'armi di diverse generazioni, e di vasa di grande pregio.
28 Fece ancora de’ magazzini per l’entrata del grano, e del vino, e dell’olio; e delle stalle, per ogni sorta di grosso bestiame; e delle mandre presso di quelle.28 E canove di grano e di vino e d' olio, e mangiatoje d' ogni generazione di giumenti, e mandrie di pecore,
29 Si fece eziandio delle città; ed acquistò molto bestiame, minuto e grosso; perciocchè Iddio gli avea date grandissime ricchezze.29 ed edificoe a sè città; però ch' egli avea armenti, e greggie di pecore innumerabili, però che il Signore gli avea data molta sostanza.
30 Ezechia fu eziandio quello che turò la fonte alta delle acque di Ghihon, e condusse quell’acqua per diritto sotto terra, dall’Occidente alla città di Davide. Ed Ezechia prosperò in tutte le sue opere.30 E questo è Ezechia, il quale otturò la fonte di sopra dell' acqua di Gion, e mandolla di sotto alla parte occidentale della città di David; in tutte le sue opere fece prosperevolmente quello che volse.
31 E in questo stato, essendo lui con gli ambasciatori de’ principi di Babilonia, i quali aveano mandato a lui per informarsi del miracolo ch’era avvenuto in terra, Iddio lo lasciò, per far prova di lui, per conoscer tutto ciò ch’egli avea nel cuor suo.31 Ma nell' ambasciata de' prìncipi di Babilonia, li quali furono mandati a lui [per] domandarlo d'uno miracolo il qual era intervenuto sopra la terra, il Signore il lasciò, acciò che fosse tentato, e fossero fatte manifeste tutte le cose le quali erano nel suo cuore.
32 Ora, quant’è al rimanente de’ fatti di Ezechia, e le sue pie opere; ecco, queste cose sono scritte nella visione del profeta Isaia, figliuolo di Amos, e nel libro dei re di Giuda, e d’Israele.32 Tutte l'altre cose de' fatti di Ezechia, e delle sue misericordie, sono scritte nella visione d'Isaia figliuolo d' Amos profeta, e nel libro de' re di Giuda e d' Israel.
33 Poi Ezechia giacque co’ suoi padri, e fu seppellito nel più alto delle sepolture de’ figliuoli di Davide. E tutto Giuda, e gli abitanti di Gerusalemme, gli fecero onore alla sua morte. E Manasse, suo figliuolo, regnò in luogo suo33 Dormio Ezechia coi padri suoi, e seppellironlo nelle sepolture de' figliuoli di David; e tutto Giuda celebroe le sue esequie, e tutti gli abitatori di Ierusalem; e regnò per lui il suo figliuolo Manasse.