Giobbe 7
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BIBBIA CEI 1974 | EINHEITSUBERSETZUNG BIBEL |
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1 Non ha forse un duro lavoro l'uomo sulla terra e i suoi giorni non sono come quelli d'un mercenario? | 1 Ist nicht Kriegsdienst des Menschen Leben auf der Erde? Sind nicht seine Tage die eines Tagelöhners? |
2 Come lo schiavo sospira l'ombra e come il mercenario aspetta il suo salario, | 2 Wie ein Knecht ist er, der nach Schatten lechzt, wie ein Tagelöhner, der auf den Lohn wartet. |
3 così a me son toccati mesi d'illusione e notti di dolore mi sono state assegnate. | 3 So wurden Monde voll Enttäuschung mein Erbe und Nächte voller Mühsal teilte man mir zu. |
4 Se mi corico dico: "Quando mi alzerò?". Si allungano le ombre e sono stanco di rigirarmi fino all'alba. | 4 Lege ich mich nieder, sage ich: Wann darf ich aufstehn? Wird es Abend, bin ich gesättigt mit Unrast, bis es dämmert. |
5 Ricoperta di vermi e croste è la mia carne, raggrinzita è la mia pelle e si disfà. | 5 Mein Leib ist gekleidet in Maden und Schorf, meine Haut schrumpft und eitert. |
6 I miei giorni sono stati più veloci d'una spola, sono finiti senza speranza. | 6 Schneller als das Weberschiffchen eilen meine Tage, der Faden geht aus, sie schwinden dahin. |
7 Ricordati che un soffio è la mia vita: il mio occhio non rivedrà più il bene. | 7 Denk daran, dass mein Leben nur ein Hauch ist. Nie mehr schaut mein Auge Glück. |
8 Non mi scorgerà più l'occhio di chi mi vede: i tuoi occhi saranno su di me e io più non sarò. | 8 Kein Auge gewahrt mich, das nach mir sieht, suchen mich deine Augen, dann bin ich nicht mehr da. |
9 Una nube svanisce e se ne va, così chi scende agl'inferi più non risale; | 9 Die Wolke schwindet, vergeht, so steigt nie mehr auf, wer zur Unterwelt fuhr. |
10 non tornerà più nella sua casa, mai più lo rivedrà la sua dimora. | 10 Nie kehrt er zurück in sein Haus, nie mehr erblickt ihn sein Ort. |
11 Ma io non terrò chiusa la mia bocca, parlerò nell'angoscia del mio spirito, mi lamenterò nell'amarezza del mio cuore! | 11 So wehre ich nicht meinem Mund, mit bedrängtem Geist will ich reden, mit betrübter Seele will ich klagen. |
12 Son io forse il mare oppure un mostro marino, perché tu mi metta accanto una guardia? | 12 Bin ich das Meer, der Meeresdrache, dass du gegen mich eine Wache stellst? |
13 Quando io dico: "Il mio giaciglio mi darà sollievo, il mio letto allevierà la mia sofferenza", | 13 Sagte ich: Mein Lager soll mich trösten, mein Bett trage das Leid mit mir!, |
14 tu allora mi spaventi con sogni e con fantasmi tu mi atterrisci. | 14 so quältest du mich mit Träumen und mit Gesichten jagtest du mich in Angst. |
15 Preferirei essere soffocato, la morte piuttosto che questi miei dolori! | 15 Erwürgt zu werden, zöge ich vor, den Tod diesem Totengerippe. |
16 Io mi disfaccio, non vivrò più a lungo. Lasciami, perché un soffio sono i miei giorni. | 16 Ich mag nicht mehr. Ich will nicht ewig leben. Lass ab von mir; denn nur ein Hauch sind meine Tage. |
17 Che è quest'uomo che tu nei fai tanto conto e a lui rivolgi la tua attenzione | 17 Was ist der Mensch, dass du groß ihn achtest und deinen Sinn auf ihn richtest, |
18 e lo scruti ogni mattina e ad ogni istante lo metti alla prova? | 18 dass du ihn musterst jeden Morgen und jeden Augenblick ihn prüfst? |
19 Fino a quando da me non toglierai lo sguardo e non mi lascerai inghiottire la saliva? | 19 Wie lange schon schaust du nicht weg von mir, lässt mich nicht los, sodass ich den Speichel schlucke? |
20 Se ho peccato, che cosa ti ho fatto, o custode dell'uomo? Perché m'hai preso a bersaglio e ti son diventato di peso? | 20 Hab ich gefehlt? Was tat ich dir, du Menschenwächter? Warum stellst du mich vor dich als Zielscheibe hin? Bin ich dir denn zur Last geworden? |
21 Perché non cancelli il mio peccato e non dimentichi la mia iniquità? Ben presto giacerò nella polvere, mi cercherai, ma più non sarò! | 21 Warum nimmst du mein Vergehen nicht weg, lässt du meine Schuld nicht nach? Dann könnte ich im Staub mich betten; suchtest du mich, wäre ich nicht mehr da. |