Genesi 26
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BIBBIA CEI 1974 | BIBBIA VOLGARE |
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1 Venne una carestia nel paese oltre la prima che era avvenuta ai tempi di Abramo, e Isacco andò a Gerar presso Abimèlech, re dei Filistei. | 1 Fatta si è la fame sopra la terra, dopo quella sterilità ch' era venuta ne'dì d'Abraam. Andò Isaac ad Abimelec, re de' Palestini, in Gerara. |
2 Gli apparve il Signore e gli disse: "Non scendere in Egitto, abita nel paese che io ti indicherò. | 2 E apparì lui lo Signore, e disse: non andare in Egitto, ma ripòsati nella terra la quale io ti dirò. |
3 Rimani in questo paese e io sarò con te e ti benedirò, perché a te e alla tua discendenza io concederò tutti questi territori, e manterrò il giuramento che ho fatto ad Abramo tuo padre. | 3 E pellegrina in quella, ed io sarò teco e be nedicerò a te. In verità a te e al seme tuo darò tutte queste generazioni, e compieroe lo giuramento ch' io promisi ad Abraam tuo padre. |
4 Renderò la tua discendenza numerosa come le stelle del cielo e concederò alla tua discendenza tutti questi territori: tutte le nazioni della terra saranno benedette per la tua discendenza; | 4 E moltiplicherò lo seme tuo siccome le stelle del cielo; e darò a quelli che esciranno di te, drieto a te, queste generazioni; e saranno benedette nel seme tuo tutte le genti della terra. |
5 per il fatto che Abramo ha obbedito alla mia voce e ha osservato ciò che io gli avevo prescritto: i miei comandamenti, le mie istituzioni e le mie leggi". | 5 Imperciò che ubbidi Abraam alla voce mia, e obbedì i prieghi e i comandamenti miei, e le cose sacre e le leggi guardoe. |
6 Così Isacco dimorò in Gerar. | 6 Adunque stette Isaac in Gerara. |
7 Gli uomini del luogo lo interrogarono intorno alla moglie ed egli disse: "È mia sorella"; infatti aveva timore di dire: "È mia moglie", pensando che gli uomini del luogo lo uccidessero per causa di Rebecca, che era di bell'aspetto. | 7 Al quale conciosia cosa che fosse domandato dagli uomini di quello luogo sopra la moglie sua, rispuose: mia sorocchia è. Ed in verità egli temeva di confessare ch' ella fosse accompagnata a lui in matrimonio, reputante che (per la vergogna e con coperta ira) eglino l'uccidessero per la bellezza di lei. |
8 Era là da molto tempo, quando Abimèlech, re dei Filistei, si affacciò alla finestra e vide Isacco scherzare con la propria moglie Rebecca. | 8 Conciosia cosa che trapassassero molti dì, e stesse quivi, ragguardante Abimelec, Re de' Palestini, per una fenestra, vedde lui giacere con Rebecca sua moglie. |
9 Abimèlech chiamò Isacco e disse: "Sicuramente essa è tua moglie. E perché tu hai detto: È mia sorella?". Gli rispose Isacco: "Perché mi son detto: io non muoia per causa di lei!". | 9 E fattolosi venire a se, disse: cosa vera è, che sia la tua moglie; perchè dicesti bugia, ch' ella fosse tua sorocchia? Rispuose: io temetti, acciò ch' io non morissi per lei. |
10 Riprese Abimèlech: "Che ci hai fatto? Poco ci mancava che qualcuno del popolo si unisse a tua moglie e tu attirassi su di noi una colpa". | 10 E disse Abimelec: perchè imponesti a noi? poteva usare niuno del popolo con la moglie tua; e avevi menato sopra di noi grande peccato. E co mandò ad ogni popolo, dicente: |
11 Abimèlech diede quest'ordine a tutto il popolo: "Chi tocca questo uomo o la sua moglie sarà messo a morte!". | 11 Colui che toccherà la moglie di questo uomo, di morte morrà. |
12 Poi Isacco fece una semina in quel paese e raccolse quell'anno il centuplo. Il Signore infatti lo aveva benedetto. | 12 Istette adunque Isaac in questa terra, e seminò, e trovoe in quello anno cento doppii; e bene disse lui lo Signore. |
13 E l'uomo divenne ricco e crebbe tanto in ricchezze fino a divenire ricchissimo: | 13 E fatto è ricchissimo uomo; e andava facendo pro' molto, e crebbe in tanto, che molto grandissimo fatto è. |
14 possedeva greggi di piccolo e di grosso bestiame e numerosi schiavi e i Filistei cominciarono ad invidiarlo. | 14 Ebbe delle possessioni e delle pecore, ed armenta e molte famiglie. E per queste cose mossi da invidia a lui i Palestini, |
15 Tutti i pozzi che avevano scavati i servi di suo padre ai tempi del padre Abramo, i Filistei li avevano turati riempiendoli di terra. | 15 tutti i pozzi ch’aveano cavato i servi d'Abraam, padre suo, in quello tempo guastarono implendoli di terra, |
16 Abimèlech disse ad Isacco: "Vàttene via da noi, perché tu sei molto più potente di noi". | 16 intanto ch' egli medesimo Abimelec disse ad Isaac: partiti da noi, imperciò che tu sei fatto molto più potente di noi. |
17 Isacco andò via di là, si accampò sul torrente di Gerar e vi si stabilì. | 17 Ed egli, dipartentesi acciò che venisse al torrente Gerara ed abitasse quivi, |
18 Isacco tornò a scavare i pozzi d'acqua, che avevano scavati i servi di suo padre, Abramo, e che i Filistei avevano turati dopo la morte di Abramo, e li chiamò come li aveva chiamati suo padre. | 18 un'altra volta cavò altri pozzi i quali aveano cavati i servi del padre suo Abraam, i quali, esso morto, aveano guasti i Filistei; e chiamò loro per quelli medesimi nomi, per li quali innanzi lo padre gli avea chiamati. |
19 I servi di Isacco scavarono poi nella valle e vi trovarono un pozzo di acqua viva. | 19 E cavarono nel torrente, e trovarono l'acqua viva. |
20 Ma i pastori di Gerar litigarono con i pastori di Isacco, dicendo: "L'acqua è nostra!". Allora egli chiamò Esech il pozzo, perché quelli avevano litigato con lui. | 20 Ma quivi fu contenzione tra i pastori di Gerara contro i pastori d'Isaac, dicendo: nostra è l'acqua. Per la quale cosa lo nome del pozzo, per quello che n'era intervenuto, chiamò CALUNNIA. |
21 Scavarono un altro pozzo, ma quelli litigarono anche per questo ed egli lo chiamò Sitna. | 21 E cavàronne un altro; e per quello in verità si sono azzuffati, e chiamò quello INIMISTÀ. |
22 Allora si mosse di là e scavò un altro pozzo, per il quale non litigarono; allora egli lo chiamò Recobòt e disse: "Ora il Signore ci ha dato spazio libero perché noi prosperiamo nel paese". | 22 E partitosi quindi, cavò un altro pozzo, per lo quale non contendèro: adunque chiamò lo nome di quello LARGHEZZA, dicendo: ora ci adilatoe noi il Signore, e fece crescere sopra la terra. |
23 Di là andò a Bersabea. | 23 E partissi di quello luogo, e andonne in Bersabea. |
24 E in quella notte gli apparve il Signore e disse: "Io sono il Dio di Abramo, tuo padre; non temere perché io sono con te. Ti benedirò e moltiplicherò la tua discendenza per amore di Abramo, mio servo". | 24 Dove gli apparì lo Signore in quella notte, dicendo: io sono Iddio d'Abraam padre tuo; non temere, per ciò ch' io sono teco, e benedicerò te, e moltiplicherò lo seme tuo per lo servo mio Abraam. |
25 Allora egli costruì in quel luogo un altare e invocò il nome del Signore; lì piantò la tenda. E i servi di Isacco scavarono un pozzo. | 25 Adunque edificò quivi l'altare al Signore; e chiamato qui lo nome del Signore, istese quivi lo tabernacolo; e comandò a' servi suoi, che cavassero lo pozzo. |
26 Intanto Abimèlech da Gerar era andato da lui, insieme con Acuzzat, suo amico, e Picol, capo del suo esercito. | 26 Al quale luogo essendo eglino venuti da Gerara Abimelec e Ocozat amico suo e Ficol duca di cavalieri, |
27 Isacco disse loro: "Perché siete venuti da me, mentre voi mi odiate e mi avete scacciato da voi?". | 27 favelló a loro Isaac: perchè veniste voi a me, uomo il quale avete odiato, e cacciasti da voi? |
28 Gli risposero: "Abbiamo visto che il Signore è con te e abbiamo detto: vi sia un giuramento tra di noi, tra noi e te, e concludiamo un'alleanza con te: | 28 Li quali rispuosero: noi vediamo con te essere lo Signore Iddio, ed imperciò: ecco, dicemmo, sia giuramento intra noi, e facciamo patto, |
29 tu non ci farai alcun male, come noi non ti abbiamo toccato e non ti abbiamo fatto se non il bene e ti abbiamo lasciato andare in pace. Tu sei ora un uomo benedetto dal Signore". | 29 che tu non facci a noi punto di male, siccome noi niuna cosa delle tue toccammo, nè facemmo niuna cosa che ti offendesse, ma con pace lasciammo lo fatto per la benedizione del Signore. |
30 Allora imbandì loro un convito e mangiarono e bevvero. | 30 E fece adunque loro lo convito; e dopo lo cibo e il beveraggio, |
31 Alzatisi di buon mattino, si prestarono giuramento l'un l'altro, poi Isacco li congedò e partirono da lui in pace. | 31 levandosi la mattina, giurarono, e lasciarono Isaac pacificamente nel luogo suo. |
32 Proprio in quel giorno arrivarono i servi di Isacco e lo informarono a proposito del pozzo che avevano scavato e gli dissero: "Abbiamo trovato l'acqua". | 32 Ma ecco che in quel dì vennero li servi d'Isaac, annunzianti a lui del pozzo ch' eglino aveano cavato, e dicenti: noi abbiamo trovata l'acqua. |
33 Allora egli lo chiamò Sibea: per questo la città si chiama Bersabea fino ad oggi. | 33 Donde appellò lui ABBONDANZA; ed il nome alla città imposto è BERSABEA insino al presente die. |
34 Quando Esaù ebbe quarant'anni, prese in moglie Giudit, figlia di Beeri l'Hittita, e Basemat, figlia di Elon l'Hittita. | 34 Ma Esaù di xL anni menò due moglie, Iudit figliuola di Beeri Eteo, e Basemat figliuola di Elon di quello medesimo luogo. |
35 Esse furono causa d'intima amarezza per Isacco e per Rebecca. | 35 Le quali amendue aveano offeso l'animo d'Isaac e di Rebecca. |