SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Proverbi 1


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BIBBIA VOLGARENOVA VULGATA
1 Queste sono le parabole di Salomone, figliuolo del re David,1 Parabolae Salomonis filii David regis Israel
2 per dare sapienza e disciplina,2 ad sciendam sapientiam et disciplinam,
ad intellegenda verba prudentiae;
3 per intender le parole della prudenza, e per ricever verace dottrina, giustizia, giudicio ed equità,3 ad suscipiendam eruditionem doctrinae,
iustitiam et iudicium et aequitatem,
4 acciò che a' fanciulli sia dato astuzia, e a' giovani scienza e intendimento.4 ut detur parvulis astutia,
adulescenti scientia et recogitatio.
5 Udendo l'uomo savio, si farà più savio; e appararà di gubernare (sua vita e l'altrui).5 Audiat sapiens et addet doctrinam,
et intellegens dispositiones possidebit:
6 Considerarà le parabole e la interpretazione, le parole de' savii e gli loro parlari oscuri.6 animadvertet parabolam et allegoriam,
verba sapientium et aenigmata eorum.
7 Lo principio della sapienza è il timore di Dio. Ma i stulti spregiano la dottrina e la sapienza.7 Timor Domini principium scientiae.
Sapientiam atque doctrinam stulti despiciunt.
8 O figliuolo, audi la disciplina (e la correzione). del tuo padre, e non spregiare la legge della madre tua,8 Audi, fili mi, disciplinam patris tui
et ne reicias legem matris tuae,
9 acciò ch' egli creschi grazia al capo tuo, e orni il collo tuo.9 quia diadema gratiae sunt capiti tuo,
et torques collo tuo.
10 Figliuolo mio, se gli uomini peccatori ti persuaderanno agli loro errori, non consentire a loro.10 Fili mi, si te lactaverint peccatores,
ne acquiescas eis.
11 Se diranno: vieni con noi, e mettiamo agguato contra la vita d' altrui, e poniamo secretamente i lacci contra allo innocente senza colpa (ovver sua cagione);11 Si dixerint: “ Veni nobiscum, insidiemur sanguini,
abscondamus tendiculas contra insontem frustra;
12 deglutiamolo vivo, come fa lo inferno, e trattiamolo come degno di morte;12 deglutiamus eos sicut infernus viventes
et integros quasi descendentes in lacum:
13 e poi prenderemo il suo avere, e le sue cose metteremo nelle nostre case (egli è molto ricco);13 omnem pretiosam substantiam reperiemus,
implebimus domos nostras spoliis;
14 ora accempàgnati con noi, e tutto il guadagno sia nostro a comune;14 sortem mitte nobiscum,
marsupium unum sit omnium nostrum ”;
15 figliuolo mio, non andare appresso a cotal gente, e guàrdati dalle loro vie.15 fili mi, ne ambules cum eis,
prohibe pedem tuum a semitis eorum.
16 Però che non intendono se non a far male, e non vogliono se non spander sangue (e uccider gente).16 Pedes enim illorum ad malum currunt
et festinant, ut effundant sanguinem.
17 Ma vanamente si tendono le reti dinanzi degli uomini prudenti.17 Frustra autem iacitur rete ante oculos pinnatorum.
18 Ma in verità peccano contra a loro stessi, e fanno malizie contro a loro anime.18 Ipsique contra sanguinem suum insidiantur
et moliuntur fraudes contra animas suas.
19 Cotali sono le vie di tutti gli avari; molte cose penserà l'avaro, come possi acquistare l'avere delle genti.19 Sic semitae omnis ad rapinam intenti:
animam ipsius possidentis rapiunt.
20 La sapienza prèdica (e grida) ne' luoghi manifesti, e nelle piazze estende la voce sua.20 Sapientia foris praedicat,
in plateis dat vocem suam,
21 (Con frequenza) grida dove si còngregano le turbe; nelle porte della città chiama in alto, e dice:21 in capite viarum frequentium clamitat,
in foribus portarum urbis profert verba sua:
22 O voi, miei fanciulli, per che amate singularmente le cose puerili? e come stulti desiderate ciò che non vi giova? e come imprudenti avete in odio la scienza?22 “ Usquequo, parvuli, diligitis infantiam,
et derisores sibi derisionem cupient,
et imprudentes odibunt scientiam?
23 Convertitevi (e ritornate) alla mia correzione; e io vi manifestarò la mia intelligenza, e dimostrerovvi (per esperimento) lo effetto delle mie parole.23 Convertimini ad correptionem meam;
en proferam vobis spiritum meum
et ostendam vobis verba mea.
24 Per che io vi chiamai, e voi vi faceste beffe di me; io stesi la mano mia, e non fu chi guardasse.24 Quia vocavi, et renuistis,
extendi manum meam, et non fuit qui aspiceret;
25 Avete spregiato ogni mio consiglio, e le reprensioni mie non avete estimate.25 despexistis omne consilium meum
et increpationes meas neglexistis.
26 Anche nella destruzione vostra me ne riderò; e spregiarovvi, quando vi intraverrà quello di che vi temevi.26 Ego quoque in interitu vestro ridebo
et subsannabo, cum terror vobis advenerit,
27 Quando caderete repentinamente in calamitade, e lo interito quasi come sùbita tempesta sopra di voi ruinerà; quando sopra voi verrà tribulazione e angustia (sùbito vi dispiacerà);27 cum irruerit ut procella terror,
et interitus quasi tempestas ingruerit,
quando venerit super vos tribulatio et angustia ”.
28 allora mi chiameranno, e io non esaudirò; la mattina si leveranno, e non mi troveranno.28 Tunc invocabunt me, et non exaudiam,
instanter quaerent me et non invenient me,
29 Però che loro non mi volsero udire, e non curarono del timore di Dio;29 eo quod exosam habuerint disciplinam
et timorem Domini non elegerint
30 nè si curorono del mio consiglio, e maledissero a tutte le mie correzioni.30 nec acquieverint consilio meo
et despexerint universam correptionem meam.
31 Mangeranno de' frutti delle vie loro, e (delle opere) de' consigli loro si saziaranno.31 Comedent igitur fructus viae suae
suisque consiliis saturabuntur.
32 La opera de' fanciulli (e puerile) ucciderà loro, e la prosperità de' pazzi perderà loro.32 Aversio parvulorum interficiet eos,
et securitas stultorum perdet illos.
33 Qualunque mi udirà si riposerà senza paura; e (con delettazione) si riposerà nell' abbondanza, rimosso il timore de' cattivi.33 Qui autem me audierit, absque terrore requiescet
et tranquillus erit timore malorum sublato.