Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

XLII - Come doppo el giudicio generale crescerá la pena de’ dannati.

Santa Caterina da Siena

XLII - Come doppo el giudicio generale crescerá la pena de’ dannati.
font righe continue visite 73

Hotti narrato della dignità de’ giusti, acciò che meglio cognosca la miseria de’ dannati. E questa è l’altra pena loro: vedere la beatitudine de’ giusti. La quale visione è a loro acrescimento di pena, come a’ giusti la dannazione de’ dannati è acrescimento d’exultazione della mia bontá, perché meglio si cognosce la luce per la tenebre, e la tenebre per la luce. Si che lo’ sarà pena la visione de’ beati e con pena aspectano l’ultimo di del giudicio, perché se ne vegono seguitare acrescimento di pena.

E cosí sarà; però che in quella voce terribile quando sarà detto a loro: «Surgite, mortui; venite ad iudicium», tornarà l’anima col corpo. E ne’ giusti sarà glorificato, e ne’ dannati sarà crociato etternalmente. E grande vergogna e rimproverio ricevaranno ne l’aspetto della mia Verità e di tutti e’ beati. El vermine della coscienzia alora rodarà il mirollo de l’arbore, cioè l’anima, e la corteccia di fuore, cioè il corpo.

Rimprovarato lo’ sarà el Sangue che per loro fu pagato, e l’uòpare della misericordia, le quali lo feci a loro col mezzo del mio Figliuolo, spirituali e temporali, e quello che essi dovevano fare nel proximo loro, si come si contiene nel sancto Evangelio. Ripresi saranno della crudeltá che essi hanno avuta verso el proximo, della superbia e de l’amore proprio, della immondizia e avarizia loro.

Vedendo la misericordia che da me hanno ricevuta, rinfrescarà duramente la loro riprensione. Nel ponto della morte la riceve solamente l’anima; ma nel giudiciogenerale la riceverà insiememente l’anima e’l corpo, perché’l corpo è stato compagno e strumento de l’anima a fare il bene e il male, secondo che è piaciuto a la propria volontà.

Ogni operazione buona e gactiva è facta col mezzo del corpo; e però giustamente, figliuola mia, è renduto a’ miei eletti gloria e bene infinito col corpo loro glorificato, remunerandoli delle loro fadighe che per me insiememente con l’anima portò. E cosí agl’ iniqui sarà renduta pena etternale col mezzo del corpo loro, perché fu strumento del male.

Rinfrescarasse lo’ la pena e cresciarà, riavendo el corpo loro, ne l’aspetto del mio Figliuolo. La miserabile sensualità con la immondizia sua riceverà riprensione in vedere la natura sua, cioè l’umanità di Cristo, unita cole la purità della Deitá mia; vedendo levata questa massa d’Adam, natura vostra, sopra tucti e’ cori degli angeli, ed essi per loro difecti si veggono profondati nel profondo de l’inferno.

E vegono la larghezza e la misericordia relucere ne’ beati, ricevendo el fructo del sangue de l’Agnello; e vegono le pene che essi hanno portate, che tucte stanno per adornamento ne’ corpi loro, si come la fregiatura sopra del panno, non per virtú del corpo, ma solo per la plenitudine de l’anima; la quale representa al corpo el fructo della fadiga, perché fu compagno con lei ad adoperare la virtú, si che apparisce di fuore. Si come rapresenta lo specchio la faccia dell’uomo, cosí nel corpo si rapresenta el fructo delle fadighe, per lo modo che decto t’ho. Vedendo e’ tenebrosi tanta dignità della quale essi sono privati, lo’ cresce la pena e la confusione, perché ne’ corpi loro appa. Risce il segno delle iniquità, le quali commissero, con pena e crociato tormento. Unde in quella parola che essi udiranno terribile: «Andate maladecti nel fuoco etternale», egli andarà l’anima e ‘l corpo a conversare con le dimonia senza alcuno rimedio di speranza, aviluppandosi con tucta la puzza della terra, ogniuno per sé in diverso modo, si come diverse sonno state le loro male operazioni: l’avaro con la puzza de l’avarizia, aviluppandosi insieme la substanzia del mondo e ardendo nel fuoco (la quale egli disordinatamente amò); el crudele con la crudeltá; lo immondo con la immondizia e miserabile concupiscenzia; lo ingiusto con le sue ingiustizie; lo invidioso con la invidia; e l’odio e rancore del proximo con l’odio. El disordinato amore proprio di loro, unde nacquero tucti e’ loro mali, ardarà e darà pena intollerabile, si come capo e principio d’ogni male, acompagnato dalla superbia. Sí che tucti in diversi modi saranno puniti, l’anima e’l corpo insieme.

Or cosí miserabilmente giongono al fine loro questi che vanno per la via di socto, giú per lo fiume, non vollendosi a dietro a ricognoscere le colpe sue, né a dimandare la misericordia, sí come Io di sopra ti dixi. E giongono a la porta della bugia perché seguitano la doctrina del dimonio, el quale è padre delle bugie. Ed esso dimonio è porta loro, e per questa porta giongono a l’etterna dannazione, come detto è di sopra. Si come gli electi figliuoli miei, tenendo per la via di sopra, cioè del ponte, seguitano e tengono per la via della veritá, ed essa veritá è porta.

E però disse la mia Verità: «Neuno pub andare al Padre mio se non per me». Egli è la porta e la via, unde passano, a intrare in me, mare pacifico.

E cosí, in contrario, costoro sonno tenuti per la bugia, la quale lo’ dá acqua morta. E ad questo vi chiama el dimonio, ciechi e macti che non se n’avegono perché hanno perduto el lume della fede. Quasi lo’ dica el dimonio: «Chi ha sete de l’acqua morta venga a me, ché io ne gli darò».